In un sogno fatto al mattino correvo, dalla spiaggia, su un oceano di neve solida ed era buio ma come se fosse illuminato un po' da una fioca luna, da una lucina blu. C'erano anche dei parenti e avevo fatto un pupazzo di neve per mia cugina piccola che non vedo mai. Era un pupazzo di neve a forma di pupazzetto di qualche cartone, aveva due orecchie enormi ma non ricordo altro.
Ho pensato spontaneamente (conseguenza della tecnica 100 a 0 che faccio quando soffro d'insonnia) "Ok, sono lucida, sto sognando..." e il mio corpo poi è andato da solo: ha iniziato a capovolgersi come se fossi in verticale e tutto il mondo onirico ha cominciato a muoversi lentamente. Mi sono svegliata.
Ho provato a realizzare la scena del micro-lucido con MidJourney e quel che ne è venuto fuori sono queste due immagini: https://cdn.discordapp.com/attachments/ ... 066bc0.png
La prima immagine è più simile all'atmosfera del mio sogno, ma con due differenze: nel mio non c'erano le montagne e il mare era piatto. La neve era solida e battuta, anche se granulosa.
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Ps: @NeuroEngineer scusami, ero convinta di averti risposto anche qui.
E' normale che le persone abbiano difficoltà a riconoscere qualcosa che di "sbagliato" hanno dentro, che rigettino parti di sé che paiono completamente estranee. Ma il sogno è lo specchio dell'anima, che nel tuo caso (stando ai sogni che racconti) è limpido, gentile, sincero e desideroso di "luce" (in senso sia figurato che reale), ma che è purtroppo intaccato da una lotta perpetua contro un nemico percepito come esterno che ancora non conosci. Solo una volta che lo avrai davvero individuato e accettato, ti renderai conto che in realtà non appartiene alla vera te e solo così te ne libererai.
Ti ringrazio, ho come la sensazione di essere sulla buona strada, anche se è evidentemente tortuosa e lunga
Non hai fatto nessun casino come dice anche Saladriel: se non hai avuto l'istinto di mollare tutto e parlarci, significa che il tuo inconscio ti ha guidato in questa scelta. L'inconscio non fugge da se stesso, se davvero avesse voluto che tu ti fossi messa a parlare col PO, fidati che lo avresti fatto.
E questo mi rincuora. Ero colma di sensi di colpa e ripensavo allo sguardo dolcissimo di quel po che mi ha trasmesso un sacco di bontà, ma da cui ero fuggita perché non era chi volevo
Certo, con gli "scherzetti" poco piacevoli che ti fa l'inconscio, forse la prossima volta cerca di andare nella direzione opposta a ciò che istintivamente ti viene da fare. Ragiona fuori dagli schemi, improvvisa (come dice Word) e ribellati, non recitare il copione che l'inconscio ha deciso per te, se non ti piace!
Forse quello con Arthur è un appuntamento che può aspettare o che richiede che tu faccia altro prima...
Ci proverò. Quanto ad Arthur sono d'accordo, infatti per ora mi sto dedicando esclusivamente al liberarmi degli incubi. E' il mio task primario. Anche se, devo dirti, la presenza nella mia mente della figura di Arthur sta giocando un ruolo fondamentale in questo... non so spiegarlo con le parole e forse non si può, ma mi sta aiutando. Vorrei riuscire a capirlo, un giorno, cos'è, ma ho come la sensazione che non avrò mai una risposta.