da Anakin » 17/10/2022, 23:06
Riporto sul diario la mia seconda e terza esperienza ad Oniria.
ONIRIA #2
WILD
Entro nel lucido tramite wild involontaria, dopo un risveglio nel pieno della notte. Mi ritrovo in una camerata di ostello o forse di un rifugio di montagna. Scendo dal letto a castello sul quale sono seduto, l’ambiente non è molto stabile e nitido, quindi decido di stabilizzarlo. In giro sono sparsi indumenti e oggetti vari, prendo una maglietta blu dalla testata di un letto per testarne il tessuto, poi la indosso e scendo tramite delle scale. Mentre percorro le scale in penombra raggiungo il pieno della lucidità, quindi penso a qualcosa da fare: decido di riprovare ad ambientare il sogno ad Oniria. Non riesco però a sfruttare il cambio ambiente per ritrovarmici, perché mi si materializza davanti una lunga sala in stile medioevale, con al centro un altrettanto lungo tavolo in legno. Sono seduti molti commensali, tra cui alcuni miei conoscenti, ma la tavola non è imbandita. Appena entro il chiacchiericcio generale si placa e si alza una voce rivolta a me: “ecco che si è alzata sua maestà” in tono ironico. Ma quando mi avvicino al tavolo le facce non sono gioiose ma anzi sembrano temermi e mostrare riverenza. Conscio di questo mio improvviso potere, ne approfitto per dare qualche ordine: “indicatemi immediatamente la via per Oniria!”. Dopo le mie parole inizia un improvviso avanti e indietro di uomini indaffarati in preparativi, forse per il viaggio. Rimango in attesa per una decina di secondi ma poi decido di fare da me con il teletrasporto. In fondo alla sala da pranzo c’è un camino, prendo la rincorsa e mi ci lancio letteralmente dentro chiudendo gli occhi. Il volo di fatto non ha fine, ma riapro gli occhi perché percepisco di stare cadendo. Mi trovo in cielo, sono in caduta libera e sotto di me c’è la torre bianca di Oniria della prima volta! Ovviamente non riesco ad osservarla nel dettaglio ma ne riconosco la forma e il colore e anche quella del paesaggio circostante, con il mare alla sinistra. Il cielo è grigio anche se non ci sono nuvole. Dopo poco che sto cadendo diretto verso la città succede qualcosa di strano: percepisco una forza che rallenta la caduta, una specie di scudo energetico protettivo che avvolge l’intera città. Quando il mio corpo incontra questo strato d’energia, diventa visibile per pochi istanti sotto forma di una superficie trasparente e scintillante, ma riesco a vederne i confini anche grazie ai riflessi della luce su di esso. Il mio avvicinamento alla torre viene rallentato in modo drastico, ogni pochi metri cado su una piattaforma che poi scompare. Decido di spingermi verso l’esterno, allontanandomi dalla scudo e lasciandomi cadere sul bordo di esso. Alla fine tocco terra, sono su grande prato. Mi ricordo della precedente esperienza e penso che potrebbe essere il prato popolato dagli strani animali. Questa aspettativa provoca però un risvolto poco piacevole nel sogno: dopo un po’ di esplorazione tra l’erba infatti vengo preso di mira da un branco di animali simili a grossi cani con denti a sciabola, mi ricordano delle bestie preistoriche. Uno di essi in particolare, di punto in bianco, fa uno scatto molto rapido per saltarmi addosso. Io sono preso alla sprovvista e all’ultimo riesco a creare una specie di muro protettivo che lo respinge. Lo raggiungono però anche gli altri esemplari, che mi si scagliano contro mettendomi a dura prova e portandomi al risveglio.
ONIRIA #3
3 di notte circa
OBE ?
Sabato sera, sono abbastanza brillo ma mi metto comunque a fare meditazione sul letto per credo un quarto d’ora. Alla fine raggiungo le vibrazioni e riuscendo a mantenere la calma “esco” dal corpo, ma in modo diverso da come succede di solito involontariamente. Sento il corpo fluttuare e poi mi ritrovo nella stanza, ai piedi del letto. La lucidità è buona e decido di uscire passando attraverso la finestra. Il problema è che nel tentare di farlo rimango bloccato tra il vetro e la tapparella per un paio di volte. Alla terza mi dico di provare a chiudere gli occhi nel mentre e quando lo penso mi viene in mente Oniria. Da dietro i buchi della tapparella filtra ora una luce molto forte, io chiudo gli occhi e mentre ci passo attraverso penso “sto entrando ad Oniria”. Mi ritrovo in un ambiente aperto molto luminoso, tanto che all’inizio devo socchiudere gli occhi per abituarli alla luce. Sto fluttuando nel vuoto a parecchi metri da terra. Sotto di me c’è un paesaggio molto fiabesco: è un villaggio medioevale incastonato tra le montagne, che si estende a perdita d’occhio tra le rocce dei monti. Davanti a me c’è una valle ripida che all’orizzonte dà su un’area pianeggiante. Comincio a volare e ad esplorare il paese sui pendii, in questa fase il pensiero dominante è quello di trovare una torre che mi confermi di essere ad Oniria. Vedo tanti campanili sparsi qua e là, anche molto alti, ma non mi convincono perché non hanno una prominenza così grande rispetto al resto del paesaggio. Volo a slalom tra queste torri e tra le case più alte, poi guardo le strade in basso e sono piene di gente vestite ad epoca medioevale, tutte indaffarate nel fare qualcosa. Mi abbasso ulteriormente di quota fino a raggiungere una donna intenta a fare qualche lavoro manuale, indossa un abito semplice da lattaia e una fascia bianca sui capelli. Mi fermo e le chiedo dove fosse la torre di Oniria, lei mi guarda all’inizio un po’ stupita poi mi dice che devo salire ma che avrò bisogno di ossigeno, o qualcosa del genere. A questo punto mi giro verso la cima delle montagna e vedo spiccare sotto i ghiacciai una torre molto alta in pietra scura e attorno ad essa per l’intera altezza corre una scala a chiocciola in legno. Volo verso quella direzione e atterro ai piedi della torre, decido di voler salire fino in cima usando la scala in legno. Comincio a salire, ma dopo forse un minuto mi assale una sensazione strana, di pericolo. Per qualche motivo sono convinto che C mi stia cercando di svegliare nella realtà perché è successo qualcosa e le serve il mio aiuto. All’inizio provo ad ignorare questo richiamo pensando “non proprio adesso che sono quasi in cima alla torre” ma poi la minaccia diventa troppo grande e nella mente “vedo” me stesso disteso a letto con la ragazza e mi sta scuotendo perché non riesco a svegliarmi dal lucido. Alla fine quindi mi sveglio senza raggiungere la cima. Sono nel letto, lei mi sta davvero strattonando il braccio tutta spaventata, dicendo che in casa c’è qualcuno. Mi alzo e vado di là a controllare, temendo siano entrati i ladri. Trovo invece una donna anziana che mi dice “non dovreste essere qui” e che dobbiamo andare via. Dopo una breve discussione io comincio ad alterarmi ma mi raggiunge C in accappatoio che mi porta qualcosa per coprirmi, infatti non mi ero accorto di essere nudo. Cerca di calmarmi ed alla fine nel discorso esce fuori che “forse è ancora un sogno”. Dopo qualche istante di confusione capisco quindi di essere in un falso risveglio e di esserci cascato in pieno per via del “richiamo” che percepivo durante il lucido. Mi sveglio, questa volta per davvero, mi giro e lei sta dormendo serenamente. Un’occasione sprecata.
Note: in entrambi i lucidi ho avuto l’impressione che il sogno mi stesse sabotando per non farmi esplorare ulteriormente, sia con lo scudo di energia a proteggere la città che con la convinzione di dovermi svegliare per via di una minaccia nel mondo di veglia.