Indice Condivisione esperienze Diario dei Sogni Lucidi > Diario di Anakin

Raccolta personale dei propri sogni lucidi, da condividere.

Re: Diario di Anakin

Messaggioda Saladriel » 05/10/2022, 8:53

Figata, abbiamo il primo sogno ambientato ad Oniria!
"E' vero che il Templare è forte e coraggioso perchè combatte i Demoni del Caos e degli Inferi.
Ma ricorda che il Bardo non è da meno, perchè combatte i demoni del Cuore"

I sogni sono il sussurro di un bambino che non sa ancora mentire

This Dreamer was formerly known as ErikBauer
And these were his dream journals:
Lucid Dreams: https://www.sognilucidi.it/forum/viewtopic.php?f=10&t=561
Regular Dreams: https://www.sognilucidi.it/forum/viewtopic.php?f=11&t=567
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Re: Diario di Anakin

Messaggioda Anakin » 17/10/2022, 23:06

Riporto sul diario la mia seconda e terza esperienza ad Oniria.

ONIRIA #2

WILD

Entro nel lucido tramite wild involontaria, dopo un risveglio nel pieno della notte. Mi ritrovo in una camerata di ostello o forse di un rifugio di montagna. Scendo dal letto a castello sul quale sono seduto, l’ambiente non è molto stabile e nitido, quindi decido di stabilizzarlo. In giro sono sparsi indumenti e oggetti vari, prendo una maglietta blu dalla testata di un letto per testarne il tessuto, poi la indosso e scendo tramite delle scale. Mentre percorro le scale in penombra raggiungo il pieno della lucidità, quindi penso a qualcosa da fare: decido di riprovare ad ambientare il sogno ad Oniria. Non riesco però a sfruttare il cambio ambiente per ritrovarmici, perché mi si materializza davanti una lunga sala in stile medioevale, con al centro un altrettanto lungo tavolo in legno. Sono seduti molti commensali, tra cui alcuni miei conoscenti, ma la tavola non è imbandita. Appena entro il chiacchiericcio generale si placa e si alza una voce rivolta a me: “ecco che si è alzata sua maestà” in tono ironico. Ma quando mi avvicino al tavolo le facce non sono gioiose ma anzi sembrano temermi e mostrare riverenza. Conscio di questo mio improvviso potere, ne approfitto per dare qualche ordine: “indicatemi immediatamente la via per Oniria!”. Dopo le mie parole inizia un improvviso avanti e indietro di uomini indaffarati in preparativi, forse per il viaggio. Rimango in attesa per una decina di secondi ma poi decido di fare da me con il teletrasporto. In fondo alla sala da pranzo c’è un camino, prendo la rincorsa e mi ci lancio letteralmente dentro chiudendo gli occhi. Il volo di fatto non ha fine, ma riapro gli occhi perché percepisco di stare cadendo. Mi trovo in cielo, sono in caduta libera e sotto di me c’è la torre bianca di Oniria della prima volta! Ovviamente non riesco ad osservarla nel dettaglio ma ne riconosco la forma e il colore e anche quella del paesaggio circostante, con il mare alla sinistra. Il cielo è grigio anche se non ci sono nuvole. Dopo poco che sto cadendo diretto verso la città succede qualcosa di strano: percepisco una forza che rallenta la caduta, una specie di scudo energetico protettivo che avvolge l’intera città. Quando il mio corpo incontra questo strato d’energia, diventa visibile per pochi istanti sotto forma di una superficie trasparente e scintillante, ma riesco a vederne i confini anche grazie ai riflessi della luce su di esso. Il mio avvicinamento alla torre viene rallentato in modo drastico, ogni pochi metri cado su una piattaforma che poi scompare. Decido di spingermi verso l’esterno, allontanandomi dalla scudo e lasciandomi cadere sul bordo di esso. Alla fine tocco terra, sono su grande prato. Mi ricordo della precedente esperienza e penso che potrebbe essere il prato popolato dagli strani animali. Questa aspettativa provoca però un risvolto poco piacevole nel sogno: dopo un po’ di esplorazione tra l’erba infatti vengo preso di mira da un branco di animali simili a grossi cani con denti a sciabola, mi ricordano delle bestie preistoriche. Uno di essi in particolare, di punto in bianco, fa uno scatto molto rapido per saltarmi addosso. Io sono preso alla sprovvista e all’ultimo riesco a creare una specie di muro protettivo che lo respinge. Lo raggiungono però anche gli altri esemplari, che mi si scagliano contro mettendomi a dura prova e portandomi al risveglio.

ONIRIA #3

3 di notte circa

OBE ?

Sabato sera, sono abbastanza brillo ma mi metto comunque a fare meditazione sul letto per credo un quarto d’ora. Alla fine raggiungo le vibrazioni e riuscendo a mantenere la calma “esco” dal corpo, ma in modo diverso da come succede di solito involontariamente. Sento il corpo fluttuare e poi mi ritrovo nella stanza, ai piedi del letto. La lucidità è buona e decido di uscire passando attraverso la finestra. Il problema è che nel tentare di farlo rimango bloccato tra il vetro e la tapparella per un paio di volte. Alla terza mi dico di provare a chiudere gli occhi nel mentre e quando lo penso mi viene in mente Oniria. Da dietro i buchi della tapparella filtra ora una luce molto forte, io chiudo gli occhi e mentre ci passo attraverso penso “sto entrando ad Oniria”. Mi ritrovo in un ambiente aperto molto luminoso, tanto che all’inizio devo socchiudere gli occhi per abituarli alla luce. Sto fluttuando nel vuoto a parecchi metri da terra. Sotto di me c’è un paesaggio molto fiabesco: è un villaggio medioevale incastonato tra le montagne, che si estende a perdita d’occhio tra le rocce dei monti. Davanti a me c’è una valle ripida che all’orizzonte dà su un’area pianeggiante. Comincio a volare e ad esplorare il paese sui pendii, in questa fase il pensiero dominante è quello di trovare una torre che mi confermi di essere ad Oniria. Vedo tanti campanili sparsi qua e là, anche molto alti, ma non mi convincono perché non hanno una prominenza così grande rispetto al resto del paesaggio. Volo a slalom tra queste torri e tra le case più alte, poi guardo le strade in basso e sono piene di gente vestite ad epoca medioevale, tutte indaffarate nel fare qualcosa. Mi abbasso ulteriormente di quota fino a raggiungere una donna intenta a fare qualche lavoro manuale, indossa un abito semplice da lattaia e una fascia bianca sui capelli. Mi fermo e le chiedo dove fosse la torre di Oniria, lei mi guarda all’inizio un po’ stupita poi mi dice che devo salire ma che avrò bisogno di ossigeno, o qualcosa del genere. A questo punto mi giro verso la cima delle montagna e vedo spiccare sotto i ghiacciai una torre molto alta in pietra scura e attorno ad essa per l’intera altezza corre una scala a chiocciola in legno. Volo verso quella direzione e atterro ai piedi della torre, decido di voler salire fino in cima usando la scala in legno. Comincio a salire, ma dopo forse un minuto mi assale una sensazione strana, di pericolo. Per qualche motivo sono convinto che C mi stia cercando di svegliare nella realtà perché è successo qualcosa e le serve il mio aiuto. All’inizio provo ad ignorare questo richiamo pensando “non proprio adesso che sono quasi in cima alla torre” ma poi la minaccia diventa troppo grande e nella mente “vedo” me stesso disteso a letto con la ragazza e mi sta scuotendo perché non riesco a svegliarmi dal lucido. Alla fine quindi mi sveglio senza raggiungere la cima. Sono nel letto, lei mi sta davvero strattonando il braccio tutta spaventata, dicendo che in casa c’è qualcuno. Mi alzo e vado di là a controllare, temendo siano entrati i ladri. Trovo invece una donna anziana che mi dice “non dovreste essere qui” e che dobbiamo andare via. Dopo una breve discussione io comincio ad alterarmi ma mi raggiunge C in accappatoio che mi porta qualcosa per coprirmi, infatti non mi ero accorto di essere nudo. Cerca di calmarmi ed alla fine nel discorso esce fuori che “forse è ancora un sogno”. Dopo qualche istante di confusione capisco quindi di essere in un falso risveglio e di esserci cascato in pieno per via del “richiamo” che percepivo durante il lucido. Mi sveglio, questa volta per davvero, mi giro e lei sta dormendo serenamente. Un’occasione sprecata.

Note: in entrambi i lucidi ho avuto l’impressione che il sogno mi stesse sabotando per non farmi esplorare ulteriormente, sia con lo scudo di energia a proteggere la città che con la convinzione di dovermi svegliare per via di una minaccia nel mondo di veglia.
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Re: Diario di Anakin

Messaggioda Anakin » 16/11/2022, 23:50

Riporto la quarta esperienza ad Oniria avuta qualche settimana fa

ONIRA #4 - C’E’ UNA MAPPA!

Ho dormito poco la notte per ragioni varie e nel pomeriggio mi viene così sonno che decido di fare un pisolino. Al primo tentativo nel momento dell’addormentamento mi paralizzo senza allucinazioni. Mi metto allora nelle orecchie dei suoni binaurali e questa volta mi addormento. Divento lucido nel sonno al primo sogno che faccio: mi trovo in macchina con i miei, sono seduto dietro con un mio amico. Siccome prima di addormentarmi avevo pensato all’eventualità di lucidare e optato per provare la task di Oniria, mi viene subito in mente mentre cerco di stimolare il tatto toccando i tessuti dei sedili della macchina. Ad alta voce ordino a chi sta guidando di dirigerci ad Oniria e mi viene assicurato che ci stiamo andando, con la voce con cui di solito si parla ai bambini che fanno i capricci. Guardo fuori dal finestrino e siamo in un grande spiazzo innevato, esco dalla macchina per guardarmi in giro. Siamo circondati da montagne molto alte coperte di neve che ci sovrastano completamente. Chiedo al mio amico dove fosse la torre di Oniria e lui mi dice che non si può vederla da così in alto e che dobbiamo scendere a valle. Passo qualche secondo nel sogno a ricostruire mentalmente una possibile mappa dell’isola, ricordando di avere visto queste cime innevate in almeno altre due occasioni. Quando ritorno al presente ho in mano una mappa di Oniria e con il mio amico ho una lunga discussione nel cercare di collocare le cime montuose sulla cartina. La parte più interessante della mappa è una parte in cui si vede l’isola raffigurata per intero: è disposta in verticale, di forma allungata più che larga, divisa in fasce in base alle varie caratteristiche geografiche. In basso a sinistra si allunga una lingua di terra, una specie di penisola che si stacca dal corpo principale. Quando distolgo gli occhi sono da solo immerso in una bufera di neve, faccio qualche passo e man mano che cammino la vista si fa via via più nitida finché a vista recuperata non mi si presenta davanti il panorama mozzafiato di tutta la catena montuosa. Ne sono rapito e rimango per un tempo imprecisato a godere di questa vista, finché non attira la mia attenzione una slavina che si stacca da una zona rocciosa per precipitare più in basso. Penso che mi piacerebbe vedere una valanga, quindi osservo con attenzione la neve sulle montagne e con una sorta di vista potenziata ne riesco a percepire e sondare la consistenza come se potessi toccarla, in particolare quella fresca. Dapprima provo a concentrare la vista in un punto specifico per provocare la valanga con la forza del pensiero ma con scarsi risultati, così provo con il fiato. Soffio verso una montagna e nell’aria si creano a partire dalla mia bocca come dei cerchi concentrici di pressione che viaggiano ad alta velocità e che colpiscono il fianco della montagna, causando il distaccamento di una grande massa di neve che sfocia in un’enorme valanga. La neve non accenna a fermarsi ed è talmente tanta che temo mi possa investire nonostante mi trovi a diversi chilometri di distanza. Sento delle voci chiamare il mio nome con preoccupazione, mi giro per cercare gli altri. Decido di andare ad esplorare liberamente senza concentrarmi su nessuna task in particolare se non appunto quella di memorizzare il paesaggio il più possibile. Raggiungo quindi una sorta di ostello vecchio e fatiscente, costruito in legno e con una struttura sinistra, simile a questo https://i.imgur.com/bzs1pyS.jpg. Appena dentro l’edificio però l’ambiento diventa più accogliente, i miei genitori sono seduti su un divano in una piccola hall con camino, con accanto a loro una quantità spropositata di valige di stile vintage. Io dico loro che vado a vedere le camere, quindi salgo una rampa di scale e al termine di uno stretto corridoio entro in un’altrettanto piccola camera con un letto a castello con struttura in ferro arrugginito. A questo punto stupidamente decido di stendermi sul letto di sotto ma appena lo faccio mi assale una sensazione intensa che provoca la mia fuoriuscita dal corpo onirico. Ora nel lucido sono come un fantasma e passando attraverso la parete dell’ostello mi ritrovo all’aperto. Le montagne ci sono ancora ma l’ambiente è ora molto più scuro. Vago senza meta seguendo il profilo dei monti finché non intercetto delle strane creature mostruose, simili a queste https://static.wikia.nocookie.net/blood ... _Huntsman_№19.png/revision/latest/scale-to-width-down/250?cb=20180406074007. Le osservo mentre camminano sulla cime del monte ma decido di allontanarmi da loro, volando verso il basso. Man mano che scendo ai piedi delle montagne raggiungo una zona che il pomeriggio precedente non avevo notato, o perché non potevo vederla o perché non esisteva ancora. Si tratta di una grande area paludosa fatta di laghi putridi e melmosi, con alcune piccole costruzioni in legno a mo’ di ponti o passerelle sparse qua e là. Trovo una piccola imbarcazione in legno con un remo ormeggiata, ci salgo sopra e comincio la traversata della palude. Dopo poco però mi rendo conto che le creature di prima si trovano pure qui ed in numero anche maggiore, provo quindi a studiarne il comportamento cercando di non farmi vedere. Questi mostri sembrano programmati come in un videogioco, infatti percorrono sempre gli stessi percorsi all’infinito e nel momento in cui io entro nel loro raggio d’azione cominciano ad insospettirsi, ma mi basta allontanarmi di nuovo per riportarli nella condizione standard. Tuttavia quando abbandono la barca per salire su una specie di costruzione che si eleva sulla palude ne incrocio uno praticamente faccia a faccia. Al posto di affrontarlo mi defilo ma quello fa per rincorrermi e nella fuga, probabilmente a causa della concitazione, finisco per risvegliarmi nel corpo onirico. In realtà qui ho un momento di vuoto e per un attimo mi sembra di essermi svegliato veramente nella realtà, ma non è così. Mi trovo infatti ancora in sogno, tuttavia il paesaggio è cambiato radicalmente, non sono più in montagna bensì al mare. Sono insieme a C. e stiamo guardando il mare da una spiaggia, dietro di noi la torre di Oniria tutta bianca che svetta sul paese di casette bianche della prima esperienza ad Oniria. In realtà questa volta è più un obelisco vero e proprio, seppure gli spigoli siano molto arrotondati e con delle decorazioni incise sulla superficie. C. mi dice qualcosa ma non ci faccio caso, sono affascinato dal tramonto sul mare: il sole cala rapidamente e nell’ultimo tratto prima di sprofondare dietro la linea d’orizzonte sembra avere vita propria e giocare con la luna, che è spuntata alla sua destra; i due corpi celesti in questo frangente hanno le stesse dimensioni. Poi il sole si tuffa letteralmente nel mare per dare spazio ad una seconda luna luminosissima che orbita intorno all’altra, le due si incrociano diverse volte in delle eclissi, riesco anche a vedere dei piccoli corpi celesti che ci passano davanti formando degli aloni neri sulla superficie dei pianeti. Dopo questa visione incantevole vengo trascinato per la mano su un promontorio roccioso “per vedere l’alba”. Sono incuriosito avendo appena visto il sole tramontare ma effettivamente dopo poco tempo vedo un sole enorme e abbastanza irregolare come forma sorgere. Penso che potrebbe trattarsi probabilmente di un sole diverso oppure il tempo è semplicemente percepito diversamente. Mi viene da tirare fuori il telefono e faccio una foto, ne faccio una anche con C. Il sogno finisce con l’arrivo di un po scontroso che ci rimprovera per il nostro abbigliamento da spiaggia a detta sua poco consono, io gli intimo di allontanarsi e di non infastidire ulteriormente, prima di svegliarmi per via di rumori. Mi accorgo di avere dormito un paio d’ore, che è la durata che ho percepito anche in sogno.
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Re: Diario di Anakin

Messaggioda Anakin » 03/12/2022, 0:16

ONIRIA #5

Divento lucido che sono seduto su una panca di legno in una specie di classe dell’ottocento, non ricordo niente del sogno prima di questo punto. Alla cattedra c’è un professore con i baffi vestito elegante mentre attorno a me ci sono studenti e volti noti della mia adolescenza. Io mi alzo e vado alla lavagna posta dietro la cattedra e prendendo il gesso ci scrivo “siete tutti nel mio sogno” o almeno è quello che penso di aver scritto. Prima ancora di voltarmi sento la classe che comincia a fare versi preoccupati e appena mi giro c’è un corri e fuggi generale. Da un buco nella parete alla mia sinistra entrano ed escono dei personaggi di videogiochi della mia infanzia. In mezzo a questi c’è la mia prof di inglese del liceo, che mi prende per un braccio per portarmi fuori dalla stanza, che sta letteralmente cadendo a pezzi. Mi chiede una cosa strana del tipo di partecipare ad un’intervista sul cervello umano, io acconsento. Mi porta in uno stanzino con una branda, mi spoglio e dei medici mi mettono degli elettrodi sulla testa e sul petto, uno di questi mi chiede se conosco dei sognatori lucidi. Gli dico che io lo sono e di procedere pure con l’esperimento su di me, di scoprire il più possibile. Dopo un po’ di tempo che non riesco bene a quantificare sono ad occhi chiusi e sotto lo stimolo di qualche macchinario sento come il mio corpo implodere e perdo contatto con l’ambiente circostante. Mi sento dentro al mio cervello ma nello stesso tempo riesco anche a vederlo in terza persona da fuori, è rosso chiaro e vedo i numerosi intrecci. Alla fine credo di averne stimolato un punto che mi riporta in me, ma in un mondo diverso. Capisco che è Oniria dalla torre che vedo dall’alto e che evidentemente è entrata nel mio inconscio, sto cadendo ma lentamente perché tengo braccia e gambe divaricate, appena mi faccio più stretto invece acquisisco velocità. Vedo tutto il lato della torre mentre scendo di quota e prima di atterrare noto un’altra persona non troppo lontano da me. Mi avvicino e scopro che è ancora la mia prof. L’ambiente è simile a quello medioevale dell’altra volta, con degli edifici in pietra e una piccola piazza chiusa, la torre è alle mie spalle. Comincio a camminare ma nel guardare la strada mi assale una forte sensazione di deja vu, chiudo gli occhi per cercare di capire. Quando li riapro si alza d’un tratto un forte vento, c’è un grande tornado che si sta avvicinando e la mia prof mi chiama probabilmente per dirmi di trovare riparo in qualche edificio. Per qualche ragione mi viene in mente una task stile Avengers, quella di provare gli occhiali di spiderman in far from home. D’istinto so di doverli recuperare nella borsa nera della mia prof che sta volando in aria sollevata dal vento, riesco a recuperarla e ci tiro fuori dei ray ban neri apparentemente normali ma appena li indosso fanno un click e con un pulsantino richiamo dei missili che si abbattono contro il tornado. Mi sveglio
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Re: Diario di Anakin

Messaggioda Anakin » 07/12/2022, 0:11

ONIRIA #6

Ultimamente riporto solo sogni con pezzi di Oniria per la task ma ho intenzione di riprendere il diario come routine appena riesco e di migliorare il monitoraggio del sonno.
Esperienza che risale a qualche giorno fa e che ricordo ancora bene ma che voglio appuntare non avendo scritto o registrato niente.

Mi sveglio durante la notte in paralisi e quando finisce ho un obe. Al solito vengo trascinato prima sopra poi accanto al letto ma mi sento un peso sulla schiena. Vado allo specchio e vedo aggrappato a me un mostriciattolo fragoloso (che in paralisi si era divertito a torturarmi) che mi sta succhiando il sangue. Io penso esattamente questo: “levati dai c*****i che non ho tempo da perdere” xD e mi butto di schiena contro il muro, sfracellandolo. Si spappola come un insetto, facendo uscire un liquido appiccicoso. Mi metto davanti al vetro della finestra e penso per qualche secondo ai possibili task da fare mentre ne osservo il realismo con cui è riprodotta nella mia testa. Penso di parlare con i miei parenti e poi ad Oniria. Passo attraverso la finestra ed è mattino presto, fa fresco e il cielo è limpidissimo. Volo fino alla finestra dei miei, vedo mia madre dormire su di un lato dandomi le spalle. Decido allora di non svegliarla e me ne vado. Mi godo il librarmi in volo da casa mia fino alla casa dei vicini, superando il parco che le divide e toccando gli alberi più alti con la punta delle dita dei piedi. Arrivo fino al balcone dei vicini, poi sento un leggero fischio e d’istinto mi viene da voltarmi: vedo mia madre affacciata alla finestra che cerca di individuarmi, ma non può vedermi perché sono invisibile. Sono indeciso se tornare indietro ma alla fine decido di volare via e provare a raggiungere Oniria. Spicco il volo vedendo la città dall’alto, poi sempre in volo chiudo gli occhi per provare a teletrasportarmi e funziona, li riapro che sto sempre volando ma in un posto molto diverso, direi alieno. La superficie è desertica tipo Marte ma dopo un po’ vedo come degli ambienti in miniatura separati tra loro che rappresentano location diverse sparse sul pianeta, come in un videogioco. Quando mi avvicino verso una di queste location si ingrandisce da miniatura quale sembrava oppure io mi rimpicciolisco per adattarmici, un misto delle due cose. Sorvolo una specie di centro commerciale enorme dalla forma stranissima, a strisce bianco e rosse. Ci volo addosso e mi adatto alle dimensioni dell’edificio, la sensazione sul mio corpo è molto particolare e non riesco bene a spiegarla. Mi trovo ora in una sala enorme e vuota. Comincio ad esplorare un po’ in giro ed il senso di silenzio e desolazione è quasi inquietante, tanto che comincio ad urlare se ci sia qualcuno. Alla fine incrocio due po: una donna attraente con passeggino ed un addetto alla sicurezza. Mi avvicino alla donna ma sembra spaventata da me credo perché teme che io sia una minaccia per il bambino. Riesco comunque ad avvicinarmi e chiederle perché avesse paura di me ma continua ad ignorarmi. Allora mi altero leggermente e con un salto le piombo davanti bloccandole la strada, vedo la testa del bambino che si sporge dal passeggino e mi rivolge un gran sorriso, io gli accarezzo il capo guardando la madre come per dire “visto, non è successo niente”. Arriva anche la guardia, vestita tipo vigile del fuoco. Gli chiedo come posso recarmi ad Oniria da qua e lui mi indica dei grossi ascensori in fondo alla sala. Li raggiungo e pigio un pulsante rosso molto grande e uno di questi si apre e io ci entro. In questo momento mi pongo come aspettativa di trovare il paese dei sogni all’apertura delle porte ma temendo di sprecare del tempo decido di teletrasportarmi direttamente da dentro l’ascensore. Chiudo gli occhi e penso “appena li apro sarò ad Oniria”. Al primo tentativo li riapro che è tutto nero ma poi riesco nell’intento senza particolari problemi. Mi ritrovo su una spiaggia in discesa, è il crepuscolo e fa leggermente freddo. Muovendo lo sguardo in cerca della torre la vedo davanti a me in lontananza, è bianca ma sembra molto sottile questa volta, tipo un altissimo totem. Dalla spiaggia rotolano verso il mare migliaia e migliaia di conchiglie e io rimango un po’ a pensare alla potenza di calcolo che devo avere in quel momento per renderizzare tutti questi oggetti. Prendo una conchiglia e me la porto all’orecchio, ne sento il tipico suono tappato e la superficie fredda e umida a contatto con l’orecchio. Poi una voce femminile: “portami al mare prima che si ritiri”. Mi volto e vedo il mare colorato dei colori del tramonto e un lungo pontile alla mia dx che decido di percorrere. Quando sono a metà circa dalla superficie del mare cominciano a saltare dei delfini, sono tantissimi e io sono così felice che mi viene quasi da emozionarmi. Mi lancio in mare con la conchiglia ancora in mano e sono subito circondato di pesci bellissimi, alcuni di color arcobaleno. Nuoto in profondità senza alcun problema di respirazione fino a raggiungere un relitto enorme e apparentemente abitato perché ci sono delle finestre con luci che si spengono e si accendono! Vengo raggiunto da un banco di pesci stranissimi, con le gambe da umani ahah ma poi sento di stare per svegliarmi e succede.

Nota: questa volta ho monitorato con un registratore vocale il momento della paralisi e il risveglio dopo l’obe. La durata è stata di 25-30 minuti, circa il tempo percepito da me in sogno…
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Re: Diario di Anakin

Messaggioda Anakin » 11/12/2022, 19:03

SOGNO NEL SOGNO, CON GLI UTENTI DI SOGNILUCIDI

11 dicembre ore 06:30

Ho trascritto questo sogno di stanotte perché lo ritengo interessante per la sua struttura complessa (più livelli di sogno) e per la durata percepita (una notte di sonno).
LEGENDA:
- nero: sogno comune
- verde: sogno nel sogno
- viola: sogno lucido nel sogno

Siamo noi utenti di sognilucidi (quelli che partecipano alle riunioni su Discord), riuniti in una sorta di clinica del sonno in stile moderno e futuristico, grandi vetrate con pareti e pavimenti lucidi. Entriamo in una stanza spaziosa nella quale sono disposti dei larghi materassi bianchi, li mettiamo uno accanto all’altro per formare una specie di tappeto sul quale ci sediamo in cerchio e cominciamo a parlare. La conversazione si incentra soprattutto sugli argomenti trattati al DreamCom quindi TALD, S-state, proporzioni temporali, ipnogrammi, io che non capisco cose… poi ci confrontiamo sulle tecniche che avremmo utilizzato la notte, visto che è in programma di passare una notte di test insieme. Neuro è un robot con un monitor sul quale scrive quello che vuole dire. Saladriel è proprio lui sia nell’aspetto che nella voce, gli altri utenti ne immagino l’aspetto ma le voci sono simili. Alrescha mi ricorda vagamente una gatta per qualche motivo. Terminata la lunga conversazione, degli addetti con un camice ci fanno sdraiare sui materassi e ci attaccano delle strumentazioni, credo per il sogno condiviso e per il monitoraggio. Io sono vicino a Saladriel che è alla mia destra e prima di dormire parliamo di alcuni fumetti e manga, me ne consiglia uno in particolare che dico di voler recuperare, iniziava con la D ed era composto di due parole ma purtroppo non riesco a ricordare il nome. Mi giro qualche volta e cambio posizione prima di addormentarmi in sogno. Comincio a sognare, quindi sogno di stare sognando. Ricordo diversi sogni di questa nottata, anche molto lunghi: in uno esploravo un laboratorio sotterraneo alla ricerca di un guanto di tecnologia aliena, in un altro sono in barca a vela sull’oceano circondato da delle orche che si divertono a saltare sul pelo dell’acqua. La cosa particolare è che in due di essi acquisisco lucidità! In pratica sapevo di stare sognando e potevo controllare il sogno e i pensieri ma tuttavia ignoravo di essere incapsulato in un ulteriore sogno (lucidità locale o di II livello mi viene da coniarla, che non è come sognare di essere lucido). Nel primo organizzo un viaggio e prendo l’aereo, vado a Parigi con degli amici. Stiamo camminando in alcune strade che appartengono al mio immaginario visitando alcuni negozi e facendo le tipiche cosa da turisti, quando gli abitanti cominciano ad aggredirci e a trattarci male senza apparente motivo. A questo punto un mio amico dice che siamo stati scoperti e i palazzi della città cominciano a ribaltarsi su loro stessi come nella scena di Inception. Penso di aver già visto questa scena in un film e che quindi questa non può essere reale ma ricreata dalla mia mente. Divento quindi lucido con tanto di effetto sorpresa, la lucidità non è altissima ma riesco comunque a organizzare i pensieri in modo cosciente e a compiere le azioni di conseguenza. La prima cosa che penso è di provare a ribaltare i palazzoni e concentro la mia attenzione sulla scena di prima, che è ancora in corso. Non so dire però se questi si muovevano per inerzia da prima oppure per mia volontà. Fatto sta che ci allontaniamo dalla gente molesta e dopo un po’ ci troviamo in un vicolo che a volte ritrovo nei miei sogni e che è associato a situazioni negative. Infatti veniamo aggrediti da dei gangster vestiti di nero e armati di manganelli e spranghe. Dopo un combattimento in cui appuro di avere abilità di arti marziali ne usciamo vincitori e veniamo pure premiati successivamente da Macron in persona in una piazza gremita di gente. Comunque alle fine mi sveglio sul materasso di prima, sento il respiro affannato di alcuni utenti e ipotizzo che anche loro stavano avendo dei sogni lucidi. Ripenso anche agli altri sogni avuti finora, mi rigiro un paio di volte e poi mi riaddormento. La seconda volta che divento lucido è nel parco vicino a casa mia, sono insieme ad un amico del liceo e per qualche motivo dobbiamo fare a pugni con altri due ragazzi che ci hanno raggiunto. Qui il sogno diventa quasi un incubo perché in un frangente durante il combattimento vedo il mio amico che è gravemente ferito e in fin di vita, questa incredulità sul fatto che potesse veramente morire mi fa dubitare dell’ambiente, poi mi guardo in giro e vedo le foglie autunnali che a intervalli si trasformano in uccellini che volano via. Divento lucido e penso a quanto fossi stato ingenuo a non accorgermene prima per evitare quella situazione spiacevole, dopodiché con i poteri acquisiti metto ko i due tizi, con raggi laser che mi escono dalle mani. Mi sveglio sempre sul materasso con l’impressione di essere stato svegliato, sento Saladriel che mi chiede di passargli la bottiglietta d’acqua che aveva spostato al fine di doversi ricordare durante un risveglio di averlo fatto per aiutare la mente alla lucidità, che è il consiglio che aveva dato Neuro durante il DreamCom. Mi riaddormento un'ultima volta prima di svegliarmi definitivamente che è mattina e gli utenti si stanno man mano svegliando a loro volta, incominciamo i primi confronti su cosa fosse avvenuto quella notte. Durante la conversazione, mentre sto ascoltando, mi sveglio nella realtà.
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Re: Diario di Anakin

Messaggioda NeuroEngineer » 12/12/2022, 16:17

SOGNO NEL SOGNO, CON GLI UTENTI DI SOGNILUCIDI
11 dicembre ore 06:30


Ma è...geniale!!! :lol:
Questo sogno entrerà nella storia. Prima o poi replicheremo la "seduta onirica" da laboratorio nella Realtà; appena i Tesla-bot saranno a disposizione del mercato uso quello come mio involucro :ugeek: .
Davvero spettacolare il frattale dream-in-dream. Mi è capitato 5 o 6 volte e posso capire benissimo cosa si prova. Ciò che a mio parere ha reso la tua esperienza il più godibile possibile è proprio la sensatezza, per quanto possibile, del verificarsi di questo scenario: il dream-in-dream è un esperimento!
All'appello manca solo l'Omega Device che vi ha fatto addormentare per eseguire i test sfruttando le vostre menti...peccato. La prossima volta invitami, pianifichiamo un sogno condiviso e rimedierò al problema : Hide :
{La Realtà gioca a scacchi con la nostra mente: alla coscienza non resta che capire come dare scacco matto}
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Re: Diario di Anakin

Messaggioda Anakin » 23/12/2022, 18:18

@NeuroEngineer il fatto che mi ha lasciato particolarmente sorpreso è stato quello del SL incapsulato in un livello più profondo del sogno mentre quello più superficiale che lo conteneva era un sogno normale. L'ho trovato strano, a te era già capitato?
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Re: Diario di Anakin

Messaggioda Anakin » 23/12/2022, 18:31

Cavalco un drago
Mi trovo in un sogno comune, sono in un prato che si estende a perdita d’occhio insieme ad altre persone. Ad un certo punto vedo volare una grande figura nel cielo che diventa sempre più imponente man mano che si avvicina. La scruto meglio e mi accorgo essere un drago. Guardo incredulo gli amici vicino a me per intravedere le loro reazioni, poi però prendo subito coscienza dell’impossibilità di questa cosa e divento lucido quasi naturalmente. La prima cosa che faccio è sedermi sull’erba umida del prato, sono in quei campi della pianura avvolti dalla nebbia, ci sono due file di alberi al lati, il cielo è bianco. Chiudo gli occhi e comincio a meditare e a contare molto lentamente tra me e me, davanti ai miei occhi compaiono figure astratte come durante le allucinazioni ipnagogiche. Dopo una ventina di secondi mi accorgo però di stare perdendo contatto con la realtà del lucido e ripensando al drago di prima decido di non sprecare questa bella occasione che l’inconscio mi ha dato e di non ridurla ad un semplice dream-sign. Quindi mi alzo, sono sempre in uno spazio aperto ma assomiglia ora più ad una risaia. Il drago sta ancora volteggiando sopra di me, sono affascinato da questa creatura molto ben riprodotta. Mentre prima vedendolo soprattutto dal davanti pensavo fosse un drago europeo, ora mi rendo conto che è in realtà un drago cinese per via della tipica forma allungata. La stazza dell’animale all’inizio mi mette un po’ in soggezione ma dopo quel pensiero un sesto senso mi fa capire che con me è innocuo. Mi viene allora l’idea di cavalcarlo: lui smette di volteggiare e rimane fermo in aria come fosse una navicella, io colgo il segnale e tramite un alto salto provo a raggiungerlo. Quando perdo di slancio mi guardo attorno e sono a parecchi metri da terra ma ancora lontano dall’animale, così tramite una sorte di volteggio riprendo un secondo slancio e così via finche non raggiungo il dorso dell’animale. Salirci sopra non è facile perché i miei movimenti in questo frangente sono molto rallentati, come avessi le gambe atrofizzate. Riesco infine a sedermi sul dorso del drago, tra due grandi scaglie. Vedo la testa dell’animale con una peluria verde, per come è fatto lo trovo simile a questo
Immagine
ma i colori del corpo mi ricordano anche quello della Città incantata (grigio e bianco). Cominciamo a volare velocemente, qui la mia adrenalina sale notevolmente e sono felice di stare vivendo questa esperienza unica, il suono dell’aria che mi viene addosso è molto forte. I paesaggi cambiano rapidamente, passiamo da zone ad alta altitudine passando tra le nuvole ad alcune cime di montagne stilizzate a mo’ di disegni giapponesi, ci sono vibes alla dragonball. Usando la scaglia davanti a me come fosse la leva di pilotaggio di un aereo provo a far abbassare di quota l’animale, apparentemente riuscendoci. Raggiungiamo un ampio spazio aperto vicino ad un fiume ed un accampamento di uomini di una comunità tribale. Da un macchinario partono enormi frecce verso di noi, un senso di onnipotenza mi assale e il drago destreggiandosi bene vola fin sopra l’accampamento per poi sputarci sopra una fiamma… blu! Qui il sogno si fa confuso, vengo sbalzato per terra e sento di stare per perderlo, così provo a stabilizzarlo ma è difficile. Alla fine decido di svegliarmi col ricordo fresco del drago. Sento ancora l’adrenalina e riaddormentarsi è difficile ma ne è valsa la pena
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Re: Diario di Anakin

Messaggioda NeuroEngineer » 27/12/2022, 18:56

@NeuroEngineer il fatto che mi ha lasciato particolarmente sorpreso è stato quello del SL incapsulato in un livello più profondo del sogno mentre quello più superficiale che lo conteneva era un sogno normale. L'ho trovato strano, a te era già capitato?

Molto raramente, ma sì.
Un pò come nel frattale della "Menger Sponge", se mi permetti il parallelismo, è possibile che vi sia un cubo dentro l'altro:
Immagine
Dove per cubo qui intendo recipiente/mondo onirico e dunque sogno: una struttura che si ripete su se stessa, ma a diverse "scale".
Come diversi "piani onirici di realtà" che si inscatolano l'uno dentro l'altro a mò di matriosca, con l'eventualità che siano o tutti lucidi, o tutti non lucidi, oppure un misto delle due cose.
https://www.focusjunior.it/content/uplo ... soka-2.jpg

Il tuo guscio più esterno è stato un sogno normale, ma una volta aperto (e sceso in profondità) hai scoperto che quel sogno ne conteneva un altro, coerente nella struttura e nella trama col primo ma questa volta lucido, che magari a sua volta ne conteneva un altro ancora e così via dicendo.

Il "peggio" che mi sia capitato è una matriosca da 8 pezzi che dovetti risalire al contrario una volta sceso al gradino più basso, per potermi risvegliare. Solo i primi due e gli ultimi due erano lucidi, quelli di mezzo no.

Comunque sia, tutto ciò non è altro che un "gioco di prospettive", in quanto, concretamente parlando, non è che nel cervello si genera un altro cervello che ne contiene a sua volta un altro, oppure non è possibile che la REM contenga altre sottofasi REM più piccole dentro sé stessa generando una scala a chiocciola (diretta giù già verso il delirio : Hurted : ).

Nella realtà e verità delle cose il sogno è composto di un unico e solo livello, Inception non esiste purtroppo. Esiste solo nell'illusione che autoindotta...ma detto tra noi, chi se ne importa! :angel:
L'importante è ciò che appare nell'universo onirico, non ciò che è, quindi...

Un argomento simile (ma non esattamente identico al caso che hai vissuto) è questo, il "To Dream a Lucid Dream": https://www.sognilucidi.it/forum/viewto ... hilit=tdld

Detto questo non rubo ulteriore spazio al tuo Diario, bellissime esperienze e buon proseguimento! :angel:
{La Realtà gioca a scacchi con la nostra mente: alla coscienza non resta che capire come dare scacco matto}
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