da Cenwyn » 04/04/2016, 8:22
Sta mattina un sogno pazzesco, che mi ha ricordato perchè lucido.
Titolo: tra me e me
Sono a letto con il mio ex, ci stiamo svegliando. Lui vorrebbe tentare un approccio ma lo convinco che prima devo fare una doccia. Mi dirigo verrso il bagno quando lui mi raggiunge e mi chiede cos'è tutto quel casino. Guardo verso la cucina, fuori dalla finestra. dentro in cucina ci sono la donna delle pulizie e sua figlia, fuori i miei cugini che si stanno preparando per partire. Glielo spiego, poi riguardo un secondo la donna delle pulizie. Ha i capelli rosso fuoco. E mi viene un dubbio. [slpc]Chiedo a lui: "di che colore sono i capelli della cameriera?" e lui: "Ma che ne so... marroni?" "Sono rossi - gli dico - e questo vuol dire che stiamo sognando". Ci penso un attimo: "No, che IO sto sognando. E quindi già che ci sono ti scambio con qualcun altro!" Sto per fare lo scambio quando la cameriera mi ferma, e mi dice che c'è qualcosa di più importante. Mi giro, lei e la bambina sono sul divano che aspettano di parlarmi. E mi spiegano che sono due parti di me, la bambina rappresenta la mia parte interiorie, mentre la donna è il pensiero più cosciente, la mia parte adulta, si può dire. E mi parlano della mia situazione sentimentale attuale. La donna mi dice che sbaglio ad andare avanti così, perchè sto soffrendo molto la situazione. Dice che dovrei premere per affrettare le cose, ma non credo sia giusto nè possibile. Le dico "Le mie sono solo paure, è normale nella mia situazione, non significa che devo per forza di cose assecondarle". Lei replica: "si, ma tante! Non vedi come ti fanno stare?" E poi mi chiede di ascoltare la bambina. Dice che io dentro sto sempre piangendo, anche quando non me ne accorgo. Dice che è per questo che non riesco a stare bene fisicamente. Mi invita ad ascoltare il pianto della bambina, che ora sgorga libero, e lo sento mio. Mi suona dentro e inizio a piangere anch'io. E mi sveglio.[/slpc]
Ci metto del tempo a capire dove sono, sono all'esterno, con la testa appoggiata sulle gambe del mio nuovo ragazzo, e mi sveglio con gli occhi bagnati dalle lacrime. Mi toglie gli occhiali, mi asciuga gli occhi. Gli racconto di aver sognato il mio inconscio che piangeva e lui mi consola. E' notte, realizzo che siamo nel piccolo spiazzo davanti alla casa al mare. Ma non mi ricordo cosa ci faccio lì, nè come ci sono arrivata. La cosa mi fa un po' agitare, lui cerca di calmarmi ma prima che i falsi ricordi invadano la mia memoria onirica [slpc]giro la testa e sul tetto del seminterrato della casa c'è la donna coi capelli rossi e capisco che è ancora un sogno. inizia a discutere con lui, che ora rappresenta le mie speranze. Lui parla di aspettare, di avere fiducia e vedere come andrà. Lei ribatte che sto mettendo a rischio la mia felicità, che potrei aspettare senza che poi si concretizzi qualcosa. Sono talmente rapita dall'idea di vedere due parti di me che dialogano che ora purtroppo non ricordo più che cosa si sono detti, anche se ho cercato di ascoltare con attenzione. So comunque che non sono arrivati ad una soluzione alla questione, perchè mentre discutono noto che un fiume di fuoco invade il brenta che scorre placido davanti casa. La cosa attira molto la mia attenzione, mi dimentico della discussione delle parti di me e indago sull'accaduto. Presto un barile cade dal cielo ed esplode nel fiume. Non c'è nulla che possa averlo lanciato, è solo un evento completamente random, ma a quel punto, visto che siamo quasi in spiaggia, decido di portare il mio ragazzo a vedere il mare. Camminando, scopro sotto la sabbia una mazza da baseball, e memore di quando ci giocavo con mio papà e i miei cugini decido di organizzare una partita onirica. I PO disegnano in un lampo i bordi del campo e dietro al battitore, al posto del ricevitore, mettono una parete di plexiglass forata alta tre metri e larga due. La mia intenzione è quella di impersonare tutti i PO che giocano al momento in cui tiro la palla, ma nonostante i miei sforzi resto ad interpretare il lanciatore. Faccio un bel lancio, il battitore manca la palla. E poi decido di divertirmi con gli effetti speciali. Lancio una palla lenta, ma davvero lenta. Lenta al punto che arriva davanti al naso del battitore e si ferma a mezz'aria, dopo di che con un rapido scarto colpisce la parete dietro. E faccio il secondo strike. Al terzo tiro una palla talmente veloce che centro e trapasso il battitore. Strike tre, battitore eliminato,[/slpc] e in qualche modo mi sveglio.
Conclusioni: il mio inconscio voleva comunicarmi la mia sofferenza per la situazione romantica, ma il pianto della bambina non riguardava solo questo. Era un pianto eterno, perenne. Probabilmente emblema della mia depressione latente. Quando grazie alle mie paure mi sono soffermata ad ascoltarlo, quel pianto ha contagiato anche la parte cosciente di me, che non lo ha sopportato, provocando un improvviso cambio di scena con un falso risveglio. E si è rivolta all'unica persona che in questo momento possa farmi dimenticare quel pianto. Ma il tema per la mia parte adulta e responsabile (responsabile nei miei confronti) è talmente importante da non poterlo lasciar andare così facilmente. A quel punto però era talmente pesante che l'inconscio stesso ci ha messo lo zampino, e mi ha fatta distrarre con qualcosa che da piccola mi rendeva felice.
Insomma, faccio fatica ad affrontare l'argomento con me stessa.
E' per questo che sogno lucido, per entrare in contatto e prendere coscienza delle diverse parti di me. Non so cosa farò, se prenderò una decisione sulla questione di cui ho parlato con me, ma ora sono più consapevole del modo in cui mi fa stare.
La vita è scoprire quello che accade dopo il presente, un po' per volta