da Mitologica » 17/04/2015, 13:48
Letto ore 23.39
Sveglia ore 4:55 - 7.00 - 8.30
1 synflex e vino rosso lucchese
Vari sogni comuni.
Titolo: Pianeta rosso
Silver mi sveglia alle 4:55 mi fa le fusa vuole due coccole poi mi rigiro dall'altra parte. Sto per riaddormentarmi, sento il mio corpo pesante, forse per il vino o l'emicrania, e poi non sento più la pesantezza. Mi risveglio nel letto della mia casa da adolescente. Non riesco a capire se è giorno o notte, vado da mamma e la trovo a correggere i compiti. Mi concentro a guardare fuori dalle finestre, perché il paesaggio mi ricorda vagamente l'ambientazione di uno dei miei sogni di qualche anno fa, che ancora ritorna a volte. Allora esco sul balcone, l'aria è stranamente rossa e rarefatta. Come se la nebbia stesse avvolgendo tutto. Percepisco qualcosa. Vado di corsa a prendere mamma, le dico che dobbiamo sbrigarci lei mi vede molto preoccupata e mi segue, andiamo in taverna. Chiudo finestra e porta, li abbiamo la scorta di acqua e di cibo. Mamma mi chiede cosa succede, io le rispondo che dobbiamo essere forti e la abbraccio. Poi accade: l'esplosione, le scosse di terremoto. Il caos. Poi sento la struttura completamente staccarsi dal palazzo. CI ritroviamo in questa scatola di cemento che si muove con scossoni che ci fanno precipitare per terra e non riusciamo a mantenere l'equilibrio. Poi l'illuminazione! Sono in un sogno! Allora cerco di prendere il controllo della scatola, dopo circa 10 minuti ci riesco! allora dico a mamma di non preoccuparsi, che andremo a recuperare mio padre. Faccio ancora un po' di prove e ci ritroviamo volando sui campi di fronte il palazzo, si vedono macerie ovunque, fumo, fiamme e pochi PO. Andiamo a cercare papà , dopo un po' lo troviamo da solo vicino a delle macchine, lo chiamo e lui si gira verso di noi ma non capisce da dove viene la mia voce. Lo tranquillizzo e poi mi rendo conto che non ci sono più le porte, che è tutto cemento e che lui non può entrare, allora penso semplicemente a l fatto che lui è nella scatola con noi e appare. Ci abbracciamo sollevati! Chiedo a papà se sa cosa sia accaduto ma è come se vivessero in un altro mondo, come se non fossero coscienti, non hanno lo sguardo vivo. Sicché torno a guidare la scatola e vado parecchio in alto: in pratica la lava del vesuvio sta per arrivare fino a qui, ha ricoperto tutta la provincia napoletana mi viene una paura mai provata prima e nel panico guido la scatola il più lontano possibile verso nord. Lì Allora mi fermo mi rigiro e capisco che posso fermare la lava. Allora mi metto seduta con la scatola in aria galleggiante, mamma e papà che mi guardano stupiti. MI concentro, desidero tornare indietro nel tempo. Bloccare l'esplosione, evitarla. Ma non accade. Mamma mi abbraccia e mi dice "Devi guardare al futuro, il passato è andato". Poi suona la sveglia e non soddisfatta della risposta sono contenta di risvegliarmi nella realtà. Poi mi rimetto a dormire e ho rischiato di arrivare tardi a lavoro.
La cosa strana è che gli unici PO oltre me erano mamma e papà.
Ciao,
MITA
...las mil y una cosas que me hacen mujer todos los días
por las que me levanto orgullosa
todas las mañanas
y bendigo mi sexo...(G.B)