come mi accade spesso ultimamente, anche in questo sogno in alcuni momenti perdo leggermente lucidità, per poi riacquisirla pienamente.
8 aprile 2017
“il macinatore universale”
[…]vago per una strada del mio paese, prendo lucidità (mi capita sempre più spesso di diventare lucido in quel preciso posto) e guardo meglio l'ambiente davanti a me; vedo una macchina ad una trentina di metri di distanza, provo quindi ad afferrarla allungando il braccio destro, ma questo rimane della sua misura naturale. Mi concentro di più e riesco ad allungarmi di qualche centimetro, ma sono ancora lontano dal riuscire a toccare la vettura, tento più volte ritraendo il braccio e tendendolo in avanti ma non si allunga ulteriormente...provo allora a rendermelo più elastico ondeggiandolo a mo di alata, sempre indirizzato in avanti, (qui mi viene un attimo da sorridere perché la scena mi riporta alla mente una parte di un film di Aldo, Giovanni e Giacomo, che giocano con una matita agitandola in modo tale da farla sembrare molla) e questo inizia ad alleggerirsi e a deformarsi, continuo a scuoterlo e involontariamente le dita rimangono unite e la mano diventa appuntita, ormai il mio arto è diventato una frusta di gomma! Rinuncio alla macchina e continuo con le mani, me le guardo e provo a contarmi le dita, ad alta voce, per curiosità: “una,due-tre, quattrciinquseeei la destra e cinqueessseei anche la sinistra” devo guardare attentamente perché la vista è un po' offuscata, è come se vedessi sott'acqua. In pochi secondi però torno a vederci bene, poso di nuovo lo sguardo sulla mano destra, provo a far spuntare altre dita e ne emerge interamente una seconda mano che si interseca alla prima! Mi ritrovo due file di dita, più o meno una ventina in totale! : ”eeeh sì e poi cosa? Esageriamo qua!!” proseguo ora per la strada e in un attimo decollo prendendo quota, molto piacevole l'accelerazione iniziale e la sensazione dell'aria! Proprio mentre sto iniziando a volare penso ancora alla facilità con cui riesco a padroneggiare il volo, su quello non ho mai problemi e incertezze, riesco sempre a volare quando e dove voglio (sul dove magari qualche limite ogni tanto ce l'ho). Quindi adesso cosa potrei fare? Come posso sfruttare questo momento di lucidità? Non mi ero prefissato un obiettivo particolare da fare in un prossimo sogno lucido. Mentre ci penso, vedo un mio amico che mi viene incontro, mi voglio divertire facendolo esplodere e gli atterro quindi coi piedi sul busto, ma questo riceve solo uno spintone, addirittura le mie gambe gli passano attraverso! poi lui sembra cambiare leggermente aspetto...penso a quale altro modo potrei utilizzare per il po, potrei anche mangiarlo, ma non da intero! qui mi viene un'intuizione, ho un vago ricordo di un oggetto, ma non so se si tratta di un falso ricordo o di un frammento di memoria di qualche sogno precedente;comunque l'oggetto in questione è un macinatore, composto da due mezze sfere vuote di metallo, come due ciotole, le quali, una volta lanciate verso un obiettivo, vanno ad unirsi come fossero due magneti formando una sfera, e mentre le due metà stanno per congiungersi macinano e frantumano ciò che si trova tra una metà e l'altra. Con una persona ad esempio, si lanciano le due “ciotole” e una va a posizionarsi appena sopra la testa, (con la parte vuota rivolta verso il basso) l'altra invece rivolta al contrario, sotto ai piedi; queste poi si avvicinano a tutta velocità per unirsi, attratte l'una dall'altra e appena sfiorano il soggetto-bersaglio lo tritano in mezzo secondo, facendone esplodere vari pezzi in giro; il rimanente lo si ricava aprendo la sfera e recuperando i frammenti rimasti nelle due metà. Non ho con me il macinatore però, devo cercarlo e mi dirigo nella direzione opposta alla quale stavo volando, e corro verso una struttura a corridoio che va a formarsi gradualmente, lasciando aperto il varco da cui entro, e arrivo in una stanza simile ad una cucina, piena di credenze, scaffali, mobiletti con tanti utensili. Vedo in basso degli scomparti con tante cianfrusaglie e a questo punto penso a quanto straordinaria sia la stabilità del sogno! Tutti i numerosi oggetti che vedo rimangono dove sono mantenendo il loro aspetto, se mi volto e mi rigiro li ritrovo tali e quali! Continuo a cercare e seminascoste dal resto riconosco delle scodelle cromate, ma sono diverse tra loro: una è più lucida, l'altra è opaca...osservando meglio quest'ultima si tratta semplicemente di una scodella, quindi rovisto per cercare la seconda ciotola lucida e la trovo subito, ma non ne sono sicuro, per un attimo c'è una specie di interferenza onirica, è come se saltassi qualche passaggio e il pensiero si discosta dall'azione...mi ritrovo accovacciato leggermente più a sinistra che sto ancora cercando, e mi capita tra le mani un dispositivo: sembra un telecomando grigio-verde a forma di joypad per controllare il macinatore, con un piccolo display rettangolare e vari pulsantini triangolari e rettangolari con delle diciture; le osservo bene per leggerle, anche queste molto stabili! Sotto un pulsante c'è la scritta “persone”, sotto un altro “persone e ambiente”, poi “paesaggi”, “oggetti” e altre che non ricordo. Oa capisco come funziona questo macinatore sferico: tramite apposite impostazioni, si decide cosa si vuole macinare nello specifico; qui in pratica, la differenza tra la scelta di “persone” e “persone e ambiente” sta in ciò che si andrà a triturare; scegliendo “persona” appunto, il macinatore prenderà come bersaglio solo ed esclusivamente un essere umano, e sebbene una metà della sfera si andrà a posizionare ai piedi di quella persona, trapasserebbe il terreno su cui poggia, senza poi danneggiarlo e intaccarlo minimamente. Premendo invece il pulsante “persone e ambiente”, in questo caso con lo stesso bersaglio umano, il macinatore triturerebbe anche parte dell'ambiente circostante, di qualsiasi materiale, anche artificiale, quindi trapasserebbe inizialmente l'asfalto nella fase di posizionamento, per poi macinarlo assieme all'umano appena le due mezze sfere si uniscono. Stessa cosa vale per le altre opzioni. È quindi possibile macinare qualsiasi cosa come alberi, montagne, automobili, palazzi, animali, oggetti vari...successivamente penso che potevo benissimo risparmiarmi la fatica di cercare, andando pure di fretta perché il sogno potrebbe finire! potevo rimanere dov'ero e materializzare il macinatore, semplice! Sono peraltro caduto in stato semi-lucido, quindi probabilmente è anche per quello che non ci ho pensato prima! ho fretta di tornare fuori a tritare qualche po, ma appare mio papà, con un fare frettoloso pure lui. Mi addentro fino in fondo alla stanza dove sta mio papà mentre traffica con qualcosa di non ben definito davanti ad uno specchio. Mi guardo e dico al me stesso riflesso. “ecco, ti stai dimenticando l'inizio del sogno vero?!” gesticolando con l'indice. ripercorro quindi le vicende avvenute fino quel momento, lo faccio sempre onde evitare di svegliarmi con delle parti che non ricordo più. Non ho intenzione di entrare nello specchio, rischierei di destabilizzare. Vedo un pennarello nero su una piccola mensola sotto di esso, e tento allora di usarlo per scrivere sulla superficie riflettente, ustilizzando la telecinesi. Decido di scrivere la parola “LUCIDO”. Riesco senza troppa fatica a sollevare a distanza il pennarello e inizio a scrivere, tuttavia non è facile da controllare e risulta tremolante...“L” , “U”, e inizia ad andare per conto suo! “C”...man mano che scrivo mi accorgo che le lettere son tutte sbilenche, come se stessi scrivendo con l'altra mano non essendo ambidestro; mi ricorda anche di quando si impara a scrivere a scuola. Mio papà interviene afferrando il pennarello per terminare la scritta, facendo però degli errori, e nel mentre io tento di riprendere il controllo del pennarello. “LUDOICO”o qualcosa di simile è il risultato, quindi cancello. Qui ricado in modalità semilucida, il po paterno mi sta leggermente distraendo e ora ha in mano dei rettangoli di cartoncino che vuole usare come guide per scrivere più dritto, ma glieli faccio levare subito perché penso di aver trovato la soluzione, riprendendo totalmente coscienza: invece di concentrarmi sul pennarello in sé, mi focalizzo sul movimento necessario a formare le singole lettere, usando gli occhi (un movimento verticale lungo e uno orizzontale più corto per scrivere la “L”, una curva in giù per la “U” e così via) guardando direttamente lo specchio, ed ecco che il pennarello ne segue perfettamente l'andatura e la scritta si va a comporre in maniera regolare! faccio appena in tempo a finirla che mi sveglio.