Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > ° Diario dei Sogni Lucidi di ceqpio °

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Re: ° Diario dei Sogni Lucidi di ceqpio °

Messaggioda ceqpio » 25/06/2016, 17:56

Sogno di metà maggio 2016



“doppia faccia”



mi trovo a galleggiare per aria scendendo lentamente in un ambiente chiuso che sembra essere un'enorme vasca da piscina molto profonda; mentre scendo, pian piano l'acqua va a riempire l'intero spazio circostante, in maniera quasi impercettibile e sto quindi immergendomi per arrivare al fondo, e nonostante ciò rimane il secondo strato di acqua, quello che prima andava a dividere la superficie dall'aria, respiro comunque normalmente. Si sente un eco lontano di una voce tonante maschile che si fa sempre più bassa (non ricordo cosa dice) e come vado in profondità raggiungendo il secondo livello d'acqua, iniziano a salire dal basso numerose bolle accompagnate da un suono che ricorda l'effetto di una pastiglia effervescente immersa in un bicchiere mentre si dissolve. L'acqua è molto cristallina e l'azzurro/verde delle piastrelle della vasca è di un tono molto nitido, vedo come se indossassi occhiali da piscina. Poco dopo, raggiunta la base, un graduale cambio d'ambiente mi porta in un altro stanzone, atterro sul pavimento di una piscina coperta, stavolta l'acqua è solo nella vasca e torno a respirare ossigeno. Ci son parecchie persone, per lo più ragazze appena uscite dall'acqua; cerco di interagire con una di queste ma sembra non badarmi, mi è quasi totalmente di spalle e non riesco a vederla in viso e malgrado i miei tentativi di richiamare l'attenzione non ne vuole sapere di voltarsi...penso che potrei estrudere i suoi lineamenti facciali da dietro la sua testa, quindi rimango qualche secondo ad osservare e dalla nuca spuntano il naso,la bocca, gli zigomi e gli occhi, che mi guardano con un ghigno quasi inquietante ma al contempo scherzoso, come a dire “te l'ho fatta!”. A esperimento riuscito, poco dopo mi sveglio.
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Re: ° Diario dei Sogni Lucidi di ceqpio °

Messaggioda ceqpio » 07/09/2016, 22:49

estate priva di lucidi : :s : mi auguro sia periodo di ripresa!


6 settembre 2016


"tre occhi"


sono a casa mia, che vago avanti e indietro tra il corridoio e la mia stanza, arrivo verso la finestra della camera; è piuttosto buio, c'è un po' di luce che rende appena visibile l'ambiente, e mi vedo riflesso sul vetro della finestra; qui mi viene in mente che ultimamente sogno spesso una collega e amica, quindi tento di evocarne l'aspetto nel riflesso, chiamandola con un suo caratteristico soprannome: "ciùscola!" e avvicinandomi noto che i suoi lineamenti e i capelli iniziano a mostrarsi, il volto tuttavia rimane offuscato, ho poca nitidezza e in pochi secondi ritorna la mia immagine, poco definita pure questa. Cerco altri specchi ripercorrendo il corridoio e ne vedo uno appeso proprio alla fine della parete, faccio uno zoom con la vista ed è come se la stanza si accorciasse avanzando nella mia direzione così da avvicinarmi allo specchio, che poi si materializza sul muro della mia stanza; mi ci metto di fronte e la mia immagine riflessa mostra occhi privi di iride, completamente bianchi dalla superficie granulosa, per via anche della scarsa visibilità...distolgo un attimo lo sguardo per poi voltarmi nuovamente e ora ho gli occhi leggermente strabici, uno che guarda all'estremo sinistro e l'altro all'estremo destro ma un po' più centrale...mi era già successo in precedenza, quindi passo velocemente la mano davanti al volto più volte e lo sguardo riprende simmetria. Ora, mi soffermo ad osservare il mio riflesso, faccio qualche smorfia inarcando le sopracciglia e mi trovo a fissare lo spazio tra gli occhi...penso che ci starebbe un terzo occhio lì in mezzo, son curioso di provare! Mi concentro su quel punto, su cui poggio per qualche secondo indice e medio incrociati come a simulare la forma di un occhio, li tolgo ma non spunta nulla; provo allora a coprire nuovamente la zona con più dita unite aiutandomi anche con l'altra mano, e allontanandomele lentamente dal volto, ecco che un terzo occhietto è apparso, perfettamente allineato e in proporzione, ne testo la funzionalità socchiudendolo e spalancandolo, e mi diverto a sbattere le tre palpebre a ritmo diverso! : Chessygrin : Poco dopo, il mio riflesso cambia scenario, dietro di lui infatti si crea un ambiente che sembra un grande salone di qualche centro commerciale o qualcosa di simile, dal pavimento con mattonelle lucide bianche; inoltre appare improvvisamente una specie di visiera che si va ad indossare attorno ai suoi occhi, simile a quelle per virtual reality, con lo schermo però rivolto verso l'esterno che non mostra niente a parte qualche interferenza; non posso quindi più giocare con i miei tre bulbi oculari! Sono ora quasi del tutto diviso dal mio alter ego, rimane invariata solo la posizione davanti allo specchio, il resto, come coscienza e movimenti, sono differenti, difatti io sto fermo e tranquillo ad osservare la scena, il mio riflesso invece pare un po' spaesato, continua a voltare il capo in direzioni diverse come se si trovasse al buio e cercasse un punto visibile, sembra non accorgersi di indossare la visiera...poco dopo mi sveglio.
Ultima modifica di ceqpio il 10/09/2016, 6:33, modificato 2 volte in totale.
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Re: ° Diario dei Sogni Lucidi di ceqpio °

Messaggioda ceqpio » 09/09/2016, 1:36

altro lucido di seguito! : Mr green :


7 settembre 2016


"il clone fantasma imitatore"


è sera, sto percorrendo il marciapiede del lato sinistro di una strada leggermente in salita, ci sono dei piccoli edifici e abitazioni quasi tutti uniti uno di fianco all'altro. A pochi metri davanti a me noto un ragazzo e una ragazza che camminano lentamente, e si soffermano, forse a chiacchierare in tranquillità, davanti uno spiazzo che divide le mura di due edifici, con qualche pianta e alberelli. Guardo in avanti, oltre il punto in cui si trovano, e percepisco d'un tratto qualcuno avvicinarsi, sento il rumore di passi veloci...sì, si sta avvicinando di corsa, si sente bene il rumore delle scarpe che ad ogni passo fanno attrito con l'asfalto e scivolano leggermente, forse il suolo è un po' bagnato; è sempre più vicino, ma non vedo nessuno...tuttavia sento la presenza passar dietro la coppia di ragazzi e venire verso di me...è invisibile! Ne sono certo, è una ragazza invisibile che sta correndo (nel sogno percepisco che si tratta di una lei, non so bene il perché); probabilmente non vuole farsi notare, i due tizi davanti a me infatti non si accorgono di nulla, io invece emetto una risatina spontanea, poiché l'ho scoperta ma lei non lo sa! Mi passa dietro e seguo con lo sguardo la sua presunta pozione, mi giro quindi a sinistra e rimango a sentire i suoi passi e a "guardare" finché il rumore non sparisce lungo una discesa più distante, mentre rido di nuovo compiaciuto. Proseguo verso un edificio poco più avanti, nel frattempo il cielo si rischiara e si fa giorno; prendo una breve rincorsa e balzo davanti al muro, ora sto quindi volando e posiziono i pugni in avanti per farmi strada, potrei trapassare il cemento ma sento il sogno non molto stabile, quindi rallento e creo un varco sfondando i mattoni che si frantumano e cadono con effetto leggermente rallentato; capito allora all'interno: "oh bene, lucido anche oggi!" Entro in un'unica stanza grezza in cemento e mattoni rossi, le pareti laterali partono dal soffitto ma si interrompono a circa un metro prima del pavimento, lasciando intravedere l'esterno. Mentre sono ancora sospeso per aria e sto atterrando, di fronte a me vedo me stesso come se fosse un riflesso su un vetro, ma la stanza è completamente vuota e priva di specchi...non è la prima volta che mi capita, poco dopo svanisce e appoggio i piedi per terra. Devo stabilizzare, quindi, come già sperimentato qualche sogno prima in modo efficace, mi chino per leccare i mattoni del terreno, ne sento la realistica porosità, il sapore ricorda la pietra..do una seconda leccata più decisa, raccolgo con la lingua un po' di polvere che ha un tono leggermente salato! Mi rialzo e lecco pure la parete da cui sono entrato, che ora è tornata intatta. "Cosa faccio?" non mi aspettavo di diventare lucido, cerco di farmi venire qualche idea velocemente, so che il sogno potrebbe finire da un momento all'altro. Dal centro del pavimento vedo un palo stretto e cilindrico in acciaio che arriva fino al soffitto; mentre penso al da farsi lo afferro e lo spezzo, per poi attorcigliarlo fino a creare un groviglio metallico stropicciato che appoggio a terra; ci posiziono sopra le mani a distanza e riesco a formare delle scosse di energia color fucsia attorno al metallo, bello l'effetto visivo, il rumore elettrico pure. Vago per gli angoli della stanza e di colpo, dalla scultura metallica esce un'ombra, guardo bene e sono di nuovo io! È quasi come se vedessi in terza persona, infatti vedo me stesso muoversi in modo strano, rimanendo nella stessa posizione ma facendo scatti velocissimi avanti e indietro involontariamente, e pare che un altro me si stia dimenando per uscire da quel corpo, come se fosse intrappolato o posseduto..entrambi appaiono come delle scie per via della velocità (lo stesso effetto che si ha scuotendo velocemente la mano per salutare, per esempio); probabilmente è un effetto dell'energia che ho creato poco prima...I due sembrano però instabili, tento quindi di "aiutarli / mi" a distanza facendo un gesto con la mano destra per dividerli definitivamente, e in pochi secondi ecco che mi ritrovo completamente in prima persona con di fronte il mio clone integro, non più trasparente e intangibile. Ora potrei sperimentare qualcosina, provo quindi a dargli degli ordini, qualcosa da fare o da dire, ma sembra non volerne sapere...pare più propenso ad imitare i miei movimenti..."alza la mano destra!" gli ordino, lui la alza e di conseguenza sento il muscolo della mia spalla destra attivarsi automaticamente e mi trovo anch'io con il braccio alzato, probabilmente perché sono in qualche modo ancora legato al mio clone; tentare di comandarlo quindi non funziona, allora cambio tattica, son curioso di esplorare più a fondo e a questo punto gli do carta bianca: "dai, allora dimmi tu qualcosa da fare!", chissà cosa può escogitare una mia proiezione onirica! Ma proprio in quell'esatto momento "puff!" il clone sparisce di colpo, e improvvisamente al centro della stanza si materializza un antico tavolo in legno massiccio con un paio di sedie, e arriva pure un mio amico che si siede, che sembra aver visto la scena e commenta qualcosa a riguardo, non è chiaro...nel frattempo indietreggio, vedo della gente all'esterno delle mura e faccio per uscire, rimanendo con lo sguardo rivolto verso il mio amico al tavolo; potrei provare a far qualcos'altro ma immediatamente i rumori spariscono, tutto si oscura e mi sveglio.
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Re: ° Diario dei Sogni Lucidi di ceqpio °

Messaggioda ceqpio » 30/09/2016, 8:01

22 settembre 2016


un sogno in cui ho avuto diversi momenti con poca stabilità, che ha causato probabilmente dei vuoti di memoria tra i passaggi di una scena all'altra.



"holy moly!"


mi trovo ad avvicinarmi presso uno specchio appeso ad una parete di una stanza piuttosto buia, allungo il collo per arrivare a riflettermi e mi vedo con gli occhi un po' storti e dislocati, ma mi basta scuotere la testa per aggiustarli. Realizzo di trovarmi nella casa in cui abitavo precedentemente ed esploro l'ambiente arrivando alla zona giorno, molto fedele alla realtà. Vedo un altro specchio su un muro ma data la poca stabilità del sogno non ci volo dentro, mi ci fermo davanti. Provo ora a fare un tentativo di autocannibalismo, mordendomi la pelle del pollice destro e in questo istante mi viene in mente che anche @fcm19 aveva già provato ad assaggiarsi un dito con il risultato che sapeva di liquirizia...io non penso ad un sapore in particolare, lascio tutto all'ignoto inconscio, però man mano che mi mordo sento dolore molto realistico! Stacco i denti e guardo il dito, il quale riporta il segno arrossato dei denti; riprovo con un morso più convinto ma con il medesimo risultato, consistenza e sensazione tattile realistica all'inverosimile, se mordo ulteriormente fa più male, quindi rinuncio...forse non sono del tutto convinto e l'inconscio me lo fa capire, sarà per qualche dubbio remoto, dovrò lavorarci su, chissà. ..[...] un passaggio che non ricordo bene mi riporta alla stanza in cui mi trovavo all'inizio o lì vicino, stavolta la visuale è più luminosa, vedo uno specchio e la luce solare che entra nella stanza è sempre più intensa, al che decido di uscire; prendo il volo e svolazzo in esplorazione, inizialmente in una zona urbana che successivamente si presenta come un luogo ricco di parchi e boschi, dove cado in uno stato pre-lucido, in cui so che posso fare certe cose che nella realtà non potrei poiché nei sogni son possibili, e non perché sono in un sogno! questa sottile linea di confine che separa un pre-lucido da un lucido è assai frequente nei miei sogni. Molte volte, quando mi trovo in questo stato, tendo ad assumere atteggiamenti spontanei e ad agire d'istinto per puro sfogo, tanto posso fare quello che mi pare senza avere reali conseguenze! Mi metto quindi alla ricerca di qualche fanciulla con cui giocherellare, trovo tante ragazze ma anche ragazzi seduti su delle panchine al parco, sull'erba...continuo a volare disinibito tra quella gioventù e appena vedo una potenziale partner caccio il maschio di turno allontanandolo, così da avere il mio harem e selezionare la prescelta. Scruto i vari volti femminili per scovare quella più carina, una non mi convince, l'altra sembra troppo giovane, e finalmente trovo quella che fa per me, accovacciata sul prato con altre due,tre ragazze; l'unica cosa che faccio è baciarla, ma subito la sensazione si manifesta insolita, la sua lingua risulta gommosa e tanto liscia, la consistenza mi ricorda appunto una caramella gommosa, che inizia pure ad attorcigliarsi! Mentre sto tentando di capire e analizzare la situazione, una ragazza che sta osservando la scena esclama: “holy moly!”, sia per intendere “ finalmente ha trovato una che fa al caso suo (riferendosi quindi a me) “ sia per il fattore di quella strana lingua con cui sto trafficando. Faccio per distaccarmi, e la tipa riprende la frase: ”holy moly, uàmboli uònoli” (qualcosa del genere); al sentire tale frase avverto qualche dubbio tra le altre presenti, quindi confermo: “sì, holy moly, si dice così, esiste quel detto”. Intanto, non mi è chiaro come, (probabilmente non ricordo bene), la ragazza che ho “baciato” rimane in piedi mentre io mi chino sempre più a terra, ritrovandomi in mano ciò che sembra, in parte o per intero, la sua lingua: una serie di fettucce trasparenti e viscide con le estremità sfrangiate, assomigliano vagamente a dei tentacoletti di una medusa che ad un minimo movimento ballano come la gelatina! […] altro passaggio poco chiaro e sono di nuovo nella vecchia casa, passo ancora di fianco ad uno specchio e ho le sembianze di una ragazza che frequentava la mia scuola! Finalmente mi son trasformato completamente in una ragazza, anche se involontariamente! Esulto e corro lungo lo stanzone tutto contento, con mille esperimenti da provare con un corpo femminile agile e snello! Arrivo di fronte all'ennesimo specchio ma purtroppo ho ripreso il mio aspetto originale! Mi osservo per bene e nel vedermi le mani noto che è rimasto il segno del morso che mi ero inferto precedentemente, incredibile! :shock: Nel frattempo compare nella stanza anche mia madre, che fa da semplice comparsa, un po di poca rilevanza, difatti si limita a vagare intorno ad un lungo tavolone presente al centro della stanza, io intanto sono ripiombato in stato pre-lucido. Guardo il tavolo, possente, di legno massiccio e scuro unito a delle lunghe panche laterali. Mi viene voglia di rilassarmi e mi sdraio a pancia in giù sotto ad una di queste...c'è pace, mi addormento... Mi risveglio nella stessa stanza, il tavolo è sparito, e sono davanti al solito specchio (specchio specchio della mia lucidità! :lol: ) ma stavolta ho l'aspetto di un utente di questo forum, @paranoia da qualche tempo inattivo; mi diverto a muovermi e a provare delle smorfie con la sua faccia, gesticolo con le braccia e mi atteggio in modo ironico, come se stessi provando a recitare una parte: “ what the f**k!? Hey! What the f**k? ", un po' alla taxi driver per intenderci. Poi improvvisamente cambio aspetto e divento un amico e compagno di classe di vecchia data, anche qui cerco di imitarne alcune espressioni divertenti. Finite le imitazioni, mi giro verso la parete accanto e pure lì uno specchio mi aspetta! Questa volta ci volo dentro senza pensarci troppo e lo trapasso deciso a tutta velocità, e non appena mi fondo con il mio riflesso spunto con la testa in un ambiente scuro con dei lampi di luce rossa, sono con il corpo sospeso nel vuoto e ho pochissima percezione del mio corpo onirico, è quasi assente...per non svegliarmi seguo le immagini che mi si manifestano, e mi vedo scendere lentamente lungo un pozzo composto da mattoni rossi divisi ogni tot. di distanza da presunte colonnine di cemento incastonate, che si estendono verticalmente per tutta la lunghezza fino in fondo, non visibile per l'oscurità. Poco dopo sento che ormai sto atterrando, la visibilità aumenta gradualmente. Capito in un luogo non ben definito, sembrerebbe una sorta di camminamento, un sentiero delimitato lateralmente da delle pareti, anche queste non ben definite, forse di roccia...non mi è chiaro nemmeno se sono all'aperto o al chiuso, avendo lo sguardo rivolto verso il basso; suppongo quindi ti trovarmi in un passaggio sotterraneo essendo venuto da un pozzo. Percezione corporea ancora leggera, stabilizzo osservando i dettagli del viale su cui cammino, che si erge dal terreno per qualche decina di centimetri, lungo il centro presenta un intrecciarsi di linee decorative di cemento, lasciando dei fori tra gli spazi di queste, in cui noto dei sassi. Si fa sentire nella mia mente una voce, la quale mi impartisce delle istruzioni nel proseguire, una in particolare: “leccare con la bocca i piccoli sassolini” e tempestivamente agisco, ritenendolo un buon metodo per stabilizzare ulteriormente; sto riprendendo controllo. Compare ora dietro di me un vecchio, una sorta di guida che mi fa capire che devo semplicemente andare avanti. Il viale diventa più regolare con una superficie liscia formata da piccole mattonelle blu, ma pochi passi dopo diventa totalmente cementata, su cui si proietta una leggera luce azzurra-blu. Mi accorgo che il sogno si sta dilungando, il personaggio dietro di me inizia a borbottare qualcosa, lo interrompo cominciando a raccontare ciò che è successo finora, può essermi utile! : ”mi sto dimenticando tutto..” dico, ho qualche difficoltà a ripercorrere le vicende, probabilmente anche per via dei momenti in cui ho perso lucidità o magari mi son addirittura svegliato, non ricordo...Intanto continuo ad avanzare e il vecchio allunga una mano cambiando il colore della luce sulla superficie del viale da blu a rossa..mmh, la preferisco blu, perciò faccio lo stesso e torna come prima, ma il vecchio insistente è fissato con il rosso! C'è quindi un breve momento di sfida in cui continuiamo a cambiare la tonalità, poi, senza metterci d'accordo ci fermiamo entrambi e la luce rimane a lampeggiare ad intermittenze blu e rosse, rendendo ben visibile la porosità del cemento...dopo qualche secondo mi sveglio.
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Re: ° Diario dei Sogni Lucidi di ceqpio °

Messaggioda ceqpio » 01/10/2016, 1:47

26 settembre 2016



1° momento: sogno con alcuni momenti lucidi


"corriamo!"



Sono di fronte ad uno specchio e risulto col mio aspetto normale; invece di entrarci retrocedo a piccoli passi, vedo una porta dietro il mio riflesso, come se ci fosse una stanza differente al di là...sarei curioso di provare a far sparire il mio riflesso in modo da non vedermi allo specchio...le due dimensioni si fondono in un'unica stanza e la parete su cui mi specchiavo non c'è più, rimane tuttavia il mio alter ego davanti a me. Provo a muovermi e i movimenti dell'altro me sono speculari all'inizio, poi però provo ad andargli incontro in modo scattoso e imprevedibile, infatti lui non riesce a starmi dietro e ha dei ritardi nell'imitarmi. A questo punto penso che potrei annullarlo definitivamente, mentre mi corre incontro, quasi da venirmi addosso ma all'ultimo si scansa fino a sparire dietro di me, proseguendo la corsa; spuntano altri cloni che corrono allo stesso modo, tenendo le braccia unite lungo i fianchi e tutti indossano una felpa rossa al contrario, col cappuccio che copre il volto. Appaiono cinque-sei incappucciati che escono di scena alla stessa maniera. Qui la lucidità svanisce di colpo, vado avanti e scopro di trovarmi in un ambiente musicale, pieno di strumenti! Compare un cugino e altre persone intente a sistemare vari strumenti e ad accendere le apparecchiature. Io scelgo di suonare il theremin e inizio a posizionare il cavalletto, un tizio però si diverte ad aggiungere dei componenti non adatti al mio strumento, che essendo già in funzione emette comunque il suono, uno strano stridio dovuto ad un'antenna di quelle a segmenti allungabili, messa al posto di quella adibita a suonare che dovevo ancora inserire, per questo lo rimprovero, i miei strumenti non si toccano! La struttura onirica vacilla , è piuttosto instabile e accorgendomi di ciò riprendo consapevolezza e non vedo l'ora di suonare qualcosa! Potrei suonare anche la tastiera, ma neanche il tempo di pensare a quale genere che ricado in stato non lucido, e rimango a trafficare con cavi, prese e quant'altro perché altrimenti non potrei suonare..! da lucido avrei suonato immediatamente senza preoccuparmene! […] passaggio che non ricordo, sono all'aperto lungo una strada che porta ad una struttura sita all'esterno pure questa; è giorno, c'è parecchia gente in fila, io mi trovo tra queste, ad una specie di selezione per superare delle presunte prove e difficoltà. Ci sono dei tizi palestrati con maglietta nera a maniche corte e ray-ban a goccia, probabilmente son degli steward, i quali ci accompagnano a gruppi verso un'alta recinzione metallica. Uno di loro, per scherzare ferma il mio gruppo che sarebbe dovuto avanzare, dicendo che non siamo pronti / non ne abbiamo il coraggio, sorridendo; io nego subito, stando comunque al gioco, e proseguiamo. Mi giro a guardare dall'altra parte della strada alla mia sinistra e vedo una sorta di piattaforma in cemento e asfalto, su cui son presenti delle sbarre di metallo e delle scale per salire più in cima; parte poi una specie di traliccio, quattro pali con ulteriori sbarre incrociate tra questi, guardo fin dove arrivano e noto che la struttura è altissima, non si vede bene la cima, che si confonde con il cielo! Quella è una delle prove da superare, vince chi riesce ad arrampicarsi e ad arrivare più in alto. […] altro passaggio poco chiaro, e mi trovo a guidare un mezzo di qualche tipo, riconosco una curva familiare di un paese vicino a dove abito. Si tratta di una gara tra vari mezzi a motore, sfrutto la lucidità appena acquisita per divertirmi, trasformo e ottimizzo il veicolo mentre è in moto, aggiungendoci parti robotiche, armi e vari optional. Così mi viene in mente Franky, il personaggio cyborg di One Piece, faccio finta di essere lui e riesco così ad aumentare la velocità, a superare vari sfidanti, sperono pure dei pedoni che passano di lì...la scarsa stabilità mi fa svegliare.



2° momento: principio di obe con successivo sogno


sono sul letto e sento che sto per entrare in stato vibratorio. Attendo per qualche secondo e una breve scarica mi attraversa la testa e la spalla sinistra per interrompersi subito; ritorna da dietro la schiena e mi attraversa fino alla spalla destra per fermarsi nuovamente. è come una luce al neon che ha degli scatti prima di accendersi definitivamente. Poi ecco che le vibrazioni si estendono per tutto il corpo, tuttavia, forse per la poca energia che ho al momento, non riesco a controllarle per molto, quindi decido di tentare il distaccamento: le vibrazioni e i ronzii si affievoliscono, sono a pancia in giù e provo ad uscire partendo dal capo e la schiena, ma mi sento scendere di nuovo subito dopo, quindi mi riconcentro e ritento un distaccamento integrale...ho una lieve sensazione di sollevamento, ma rimango ad oscillare a brevissima distanza dal corpo fisico, penso allora a voler salire maggiormente e con la mente mi proietto in alto...
entro così in un sogno, sono sospeso per aria in una grande ed alta stanza completamente in legno, mi vedo salire e il pavimento sempre più lontano, ma ora non sto effettivamente volando più in su, bensì mi sto ingigantendo! Sono infatti un enorme mammuth/elefante che sta aumentando notevolmente le dimensioni. Compare un mio amico, che nella realtà ha studiato canto, e dal basso mi guarda e inizia a cantare, invitandomi ad accompagnarlo. Con le sembianze di un elefantone penso che sia adatto cantare in lirica, e prendo in prestito la voce di un altro mio amico baritenore e duetto con il ragazzo, che intanto sta salendo le scale di un soppalco, e io ho ripreso a volare in dimensioni normali, rimanendo sempre sopra di lui. Continuiamo a cantare all'unisono mentre il sogno si sfuma, fino al risveglio.
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Re: ° Diario dei Sogni Lucidi di ceqpio °

Messaggioda ceqpio » 08/04/2017, 22:24

gennaio - febbraio 2017, data e orario indefiniti


1° sogno


“obe in bianco e nero (forse)”


[…] avverto le classiche vibrazioni, dopo tanto che non arrivavano, le controllo per un po' e mi do una leggera spinta per uscire dal corpo fisico...mi sento sollevare lentamente, vedo la mia stanza, i dettagli appena visibili per la poca luce presente: i mobili, il guardaroba, la scrivania. Mi sento oscillare mentre osservo...non vedo i colori, è tutto in bianco e nero? Sembra di sì, ed è la prima volta che mi capita! Rimango a guardare le varie superfici visibili che riportano una sbiadita tonalità bianco-grigia.

Al risveglio, mi viene il dubbio che potrei non aver sognato in bianco e nero, in quanto la scarsa quantità di luce in un ambiente rende effettivamente poco visibili i colori, con la conseguenza di vederli grigi, appunto.



2° sogno


“pietra vulcanica alle olive – piastrelle”


[…]durante un sogno, mi trovo a percorrere un sentiero in salita di un bosco, in compagnia di alcuni amici e altri po, durante una sorta di escursione diurna. Arriviamo ad attraversare qualche ruscello e quindi dobbiamo saltare da un masso all'altro per non cadere sull'acqua, poi in seguito la salita si fa più ripida costringendoci ad alzare di molto le gambe per riuscire a dar maggior spinta sui sassi a terra. Sento sforzare i muscoli, in particolare le cosce: “ma è inutile che faccia tutta sta fatica camminando, se in un sogno posso volare..!” e quindi prendo il volo senza dover più poggiare i piedi a terra nei tratti più scoscesi del sentiero. Non so perché, mi sento sazio, un amico dietro di me invece vorrebbe mangiare; vedo della roccia vulcanica nera che sporge dal terreno, ne stacco un pezzo a punta, a forma triangolare con dei frammenti più chiari visibili nella zona spezzata, e lo do al mio amico: ”toh, mangia, fa finta che sia un tramezzino con le olive!” e si mette a ridere. Proseguiamo la salita mentre il bosco diventa meno fitto e tra gli alberi è ben visibile il cielo e il sole che è quasi in fase di tramonto...[…]
mi trovo in un qualche piano di un edificio, sembrerebbe sera poiché le luci all'interno sono accese. Forse una stanza d'albergo, avanzo verso una parete, composta da due-tre strisce orizzontali di piccole piastrelle quadrate bianche, sopra e sotto di esse invece il muro è in marmo lucido, di un marrone non troppo scuro. Affondo le mani in queste piastrelle con l'intenzione di moltiplicarle e di cambiarne il colore, e mi muovo fra di esse come se stessi spalmando, assumono infatti una consistenza fluida; pian piano riesco a farle diventare rosse e gialle, mentre del fluido finisce per colare lungo il marmo appena sotto ed ecco che spuntano altre piastrelle man mano che le gocce scendono, a queste do il colore blu. A furia di spalmare, la consistenza è sempre più leggera, e quindi ora le sto cancellando, arrivando allo strato di muro sottostante, sul quale si iniziano a intravedere delle figure. Scavo meglio e vi sono degli affreschi, raffiguranti dei poster di modelle e cantanti asiatiche! Mi sposto sulla parete a destra, e appare un mio amico, il quale so gradire altrettanto le occhi a mandorla, e ci mettiamo a strofinare le mani sul muro come forsennati, in modo da far emergere altri affreschi, sempre a tema. Ora Il muro è pieno di poster affrescati, ma noto un angolino non ben definito, quindi invito il mio amico a proseguire e ne esce un'ultima immagine, molto più grande delle altre. risveglio.
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Re: ° Diario dei Sogni Lucidi di ceqpio °

Messaggioda ceqpio » 11/04/2017, 2:36

come mi accade spesso ultimamente, anche in questo sogno in alcuni momenti perdo leggermente lucidità, per poi riacquisirla pienamente.

8 aprile 2017


“il macinatore universale”



[…]vago per una strada del mio paese, prendo lucidità (mi capita sempre più spesso di diventare lucido in quel preciso posto) e guardo meglio l'ambiente davanti a me; vedo una macchina ad una trentina di metri di distanza, provo quindi ad afferrarla allungando il braccio destro, ma questo rimane della sua misura naturale. Mi concentro di più e riesco ad allungarmi di qualche centimetro, ma sono ancora lontano dal riuscire a toccare la vettura, tento più volte ritraendo il braccio e tendendolo in avanti ma non si allunga ulteriormente...provo allora a rendermelo più elastico ondeggiandolo a mo di alata, sempre indirizzato in avanti, (qui mi viene un attimo da sorridere perché la scena mi riporta alla mente una parte di un film di Aldo, Giovanni e Giacomo, che giocano con una matita agitandola in modo tale da farla sembrare molla) e questo inizia ad alleggerirsi e a deformarsi, continuo a scuoterlo e involontariamente le dita rimangono unite e la mano diventa appuntita, ormai il mio arto è diventato una frusta di gomma! Rinuncio alla macchina e continuo con le mani, me le guardo e provo a contarmi le dita, ad alta voce, per curiosità: “una,due-tre, quattrciinquseeei la destra e cinqueessseei anche la sinistra” devo guardare attentamente perché la vista è un po' offuscata, è come se vedessi sott'acqua. In pochi secondi però torno a vederci bene, poso di nuovo lo sguardo sulla mano destra, provo a far spuntare altre dita e ne emerge interamente una seconda mano che si interseca alla prima! Mi ritrovo due file di dita, più o meno una ventina in totale! : ”eeeh sì e poi cosa? Esageriamo qua!!” proseguo ora per la strada e in un attimo decollo prendendo quota, molto piacevole l'accelerazione iniziale e la sensazione dell'aria! Proprio mentre sto iniziando a volare penso ancora alla facilità con cui riesco a padroneggiare il volo, su quello non ho mai problemi e incertezze, riesco sempre a volare quando e dove voglio (sul dove magari qualche limite ogni tanto ce l'ho). Quindi adesso cosa potrei fare? Come posso sfruttare questo momento di lucidità? Non mi ero prefissato un obiettivo particolare da fare in un prossimo sogno lucido. Mentre ci penso, vedo un mio amico che mi viene incontro, mi voglio divertire facendolo esplodere e gli atterro quindi coi piedi sul busto, ma questo riceve solo uno spintone, addirittura le mie gambe gli passano attraverso! poi lui sembra cambiare leggermente aspetto...penso a quale altro modo potrei utilizzare per il po, potrei anche mangiarlo, ma non da intero! qui mi viene un'intuizione, ho un vago ricordo di un oggetto, ma non so se si tratta di un falso ricordo o di un frammento di memoria di qualche sogno precedente;comunque l'oggetto in questione è un macinatore, composto da due mezze sfere vuote di metallo, come due ciotole, le quali, una volta lanciate verso un obiettivo, vanno ad unirsi come fossero due magneti formando una sfera, e mentre le due metà stanno per congiungersi macinano e frantumano ciò che si trova tra una metà e l'altra. Con una persona ad esempio, si lanciano le due “ciotole” e una va a posizionarsi appena sopra la testa, (con la parte vuota rivolta verso il basso) l'altra invece rivolta al contrario, sotto ai piedi; queste poi si avvicinano a tutta velocità per unirsi, attratte l'una dall'altra e appena sfiorano il soggetto-bersaglio lo tritano in mezzo secondo, facendone esplodere vari pezzi in giro; il rimanente lo si ricava aprendo la sfera e recuperando i frammenti rimasti nelle due metà. Non ho con me il macinatore però, devo cercarlo e mi dirigo nella direzione opposta alla quale stavo volando, e corro verso una struttura a corridoio che va a formarsi gradualmente, lasciando aperto il varco da cui entro, e arrivo in una stanza simile ad una cucina, piena di credenze, scaffali, mobiletti con tanti utensili. Vedo in basso degli scomparti con tante cianfrusaglie e a questo punto penso a quanto straordinaria sia la stabilità del sogno! Tutti i numerosi oggetti che vedo rimangono dove sono mantenendo il loro aspetto, se mi volto e mi rigiro li ritrovo tali e quali! Continuo a cercare e seminascoste dal resto riconosco delle scodelle cromate, ma sono diverse tra loro: una è più lucida, l'altra è opaca...osservando meglio quest'ultima si tratta semplicemente di una scodella, quindi rovisto per cercare la seconda ciotola lucida e la trovo subito, ma non ne sono sicuro, per un attimo c'è una specie di interferenza onirica, è come se saltassi qualche passaggio e il pensiero si discosta dall'azione...mi ritrovo accovacciato leggermente più a sinistra che sto ancora cercando, e mi capita tra le mani un dispositivo: sembra un telecomando grigio-verde a forma di joypad per controllare il macinatore, con un piccolo display rettangolare e vari pulsantini triangolari e rettangolari con delle diciture; le osservo bene per leggerle, anche queste molto stabili! Sotto un pulsante c'è la scritta “persone”, sotto un altro “persone e ambiente”, poi “paesaggi”, “oggetti” e altre che non ricordo. Oa capisco come funziona questo macinatore sferico: tramite apposite impostazioni, si decide cosa si vuole macinare nello specifico; qui in pratica, la differenza tra la scelta di “persone” e “persone e ambiente” sta in ciò che si andrà a triturare; scegliendo “persona” appunto, il macinatore prenderà come bersaglio solo ed esclusivamente un essere umano, e sebbene una metà della sfera si andrà a posizionare ai piedi di quella persona, trapasserebbe il terreno su cui poggia, senza poi danneggiarlo e intaccarlo minimamente. Premendo invece il pulsante “persone e ambiente”, in questo caso con lo stesso bersaglio umano, il macinatore triturerebbe anche parte dell'ambiente circostante, di qualsiasi materiale, anche artificiale, quindi trapasserebbe inizialmente l'asfalto nella fase di posizionamento, per poi macinarlo assieme all'umano appena le due mezze sfere si uniscono. Stessa cosa vale per le altre opzioni. È quindi possibile macinare qualsiasi cosa come alberi, montagne, automobili, palazzi, animali, oggetti vari...successivamente penso che potevo benissimo risparmiarmi la fatica di cercare, andando pure di fretta perché il sogno potrebbe finire! potevo rimanere dov'ero e materializzare il macinatore, semplice! Sono peraltro caduto in stato semi-lucido, quindi probabilmente è anche per quello che non ci ho pensato prima! ho fretta di tornare fuori a tritare qualche po, ma appare mio papà, con un fare frettoloso pure lui. Mi addentro fino in fondo alla stanza dove sta mio papà mentre traffica con qualcosa di non ben definito davanti ad uno specchio. Mi guardo e dico al me stesso riflesso. “ecco, ti stai dimenticando l'inizio del sogno vero?!” gesticolando con l'indice. ripercorro quindi le vicende avvenute fino quel momento, lo faccio sempre onde evitare di svegliarmi con delle parti che non ricordo più. Non ho intenzione di entrare nello specchio, rischierei di destabilizzare. Vedo un pennarello nero su una piccola mensola sotto di esso, e tento allora di usarlo per scrivere sulla superficie riflettente, ustilizzando la telecinesi. Decido di scrivere la parola “LUCIDO”. Riesco senza troppa fatica a sollevare a distanza il pennarello e inizio a scrivere, tuttavia non è facile da controllare e risulta tremolante...“L” , “U”, e inizia ad andare per conto suo! “C”...man mano che scrivo mi accorgo che le lettere son tutte sbilenche, come se stessi scrivendo con l'altra mano non essendo ambidestro; mi ricorda anche di quando si impara a scrivere a scuola. Mio papà interviene afferrando il pennarello per terminare la scritta, facendo però degli errori, e nel mentre io tento di riprendere il controllo del pennarello. “LUDOICO”o qualcosa di simile è il risultato, quindi cancello. Qui ricado in modalità semilucida, il po paterno mi sta leggermente distraendo e ora ha in mano dei rettangoli di cartoncino che vuole usare come guide per scrivere più dritto, ma glieli faccio levare subito perché penso di aver trovato la soluzione, riprendendo totalmente coscienza: invece di concentrarmi sul pennarello in sé, mi focalizzo sul movimento necessario a formare le singole lettere, usando gli occhi (un movimento verticale lungo e uno orizzontale più corto per scrivere la “L”, una curva in giù per la “U” e così via) guardando direttamente lo specchio, ed ecco che il pennarello ne segue perfettamente l'andatura e la scritta si va a comporre in maniera regolare! faccio appena in tempo a finirla che mi sveglio.
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Re: ° Diario dei Sogni Lucidi di ceqpio °

Messaggioda ceqpio » 04/05/2018, 22:51

25 aprile 2018


Come da titolo, ho sicuramente dimenticato delle parti, anche gli eventi potrebbero essere cronologicamente differenti, ho cercato di postare il più fedelmente possibile. : Wink :


"il monologo dimenticato"



...sono nel mio paese, tra le mani tengo un paio di pentole e dei coperchi che devo andare a sistemare in un armadietto il quale so che si trova in una via lì vicino. Cerco le chiavi, poco nascoste (dietro un mattone forse) ma accessibili ai cittadini, difatti l'armadietto è una sorta di ripostiglio in comune dove ognuno può introdurci qualcosa. Apro le due antine in metallo rosso, ma mi accorgo di avere dei coperchi in più...invece di sistemare le pentole e i coperchi nello scomparto, tengo in mano quelli in più assieme agli altri e mi dirigo verso casa per lasciare là quelli in esubero, per poi tornare all'armadietto e posare il numero giusto di utensili...me ne accorgo poco dopo a metà strada del giro in più che andrei a fare, faccio anche fatica a tener tutto senza che qualcosa rischi di scivolarmi dalle mani. Inizio a correre per arrivare prima, ma con le mani occupate mi sento un po' appesantito, quindi decollo e arrivo sopra i tetti delle case che prima mi coprivano la visuale dell'orizzonte, ora ben visibile ad alta quota e noto che buona parte del paesaggio è stato sostituito dal mare; lancio via coperchi e pentole alla mia destra, ormai obsoleti, e noto numerosi nuvoloni grigiastri, come anche alla mia sinistra, che danno al cielo un tono leggermente cupo, grigio blu. Le nubi alla mia destra iniziano a prendere movimento e ad intensificarsi prendendo una colorazione più biancastra, da cui in un attimo sorgono due tornado, uno più distante e sottile che prende un orientamento orizzontale fino a toccar terra, l'altro proprio a un paio di chilometri circa da me, che va a formarsi fino a mezz'aria lasciando visibile l'occhio appena sotto l'estremità ondeggiante. Non sono di quelli violenti e devastanti, di dimensioni ridotte si limitano a spostarsi lentamente tra le nuvole.
Esaltato prendo velocità e volo presso questo tornado che si sta ancora formando con l'intenzione di volarci all'interno, avvicinandomi sento un leggero venticello dovuto al suo moto rotante, poi la nebbia che si fa più fitta a causa della quale vedo sempre più offuscato, si fa quasi buio; mi avvicino ulteriormente, sento il rumore del vento, fresche goccioline di vapore che mi bagnano le braccia e il viso, sono quasi dentro...poi tutto silenzio, tutto scuro! Sta già svanendo la struttura onirica – penso - così poco è durato questo lucido, dopo tanto tempo che non ne avevo! Che schifo! (riferito alla brevissima durata) ma la mia tenacia viene subito ripagata, rimango difatti sospeso per aria immobile, attendendo una ripresa della scena e questa va pian piano a ripresentarsi, sullo stesso panorama! Ora i tornado sono spariti, e la visione centrale mi fa tornare il sorriso: uno splendido orizzonte con il cielo che si fa spazio tra le nubi grigie, lasciandone poche di più piccole e bianche, con sfumature arancio-rosate poiché colpite dalla luce del tramonto / alba...a completare il bel quadretto uno stormo di uccelli in controluce che volano, paiono quasi fermi tanto sono distanti! Rimango a contemplare la favolosa visuale..
[…]
Vedo l'inquadratura che avanza a velocità costante appena sopra il livello del mare, (probabilmente ora sono in terza persona) posso osservarne le piccole onde che si muovono verso destra colpite dal vento, le tinte sono molto accese, un blu carico e i contorni bianchi ben definiti, molto pittoriche tali da richiamarmi alla mente l'opera della grande onda di Kanagawa di Katsushika Hokusai, anche se ciò che vedo io è molto più stilizzato e graficamente semplice. La visuale lentamente si abbassa ulteriormente quasi da arrivare sulla superficie, continuando a scorrere in avanti e qui d'un tratto spuntano da delle onde più alte alcuni personaggi non ben chiari, pittorici e disegnati pure questi, sembrano stare tutti attorno ad una sorta di trono. Qui uno di questi inizia a parlare, non rivolgendosi a qualcuno in particolare ma sembra più in procinto di esporre uno strano discorso, come se dovesse spiegare qualcosa; mi metto allora in ascolto, mi interessa questo momento e ho intenzione di memorizzare le parole! All'inizio non faccio tanta fatica, i termini e le frasi non sono così articolati, come le parole vengono pronunciate cerco di visualizzarle nella mente per imprimerle meglio, e sembra funzionare data la generale non complessità di tal monologo...Tuttavia, come succede spesso, ho il dubbio di riuscire a portarmi dietro il ricordo di tutte quelle frasi fino al risveglio, una soluzione sarebbe svegliarsi subito così da avere le parole fresche in testa, d'altro canto andrei così a interrompere un sogno lucido e son comunque curioso di vedere come potrebbe continuare! Certamente opto per la seconda opzione (come sempre del resto) e di conseguenza mi è impossibile, purtroppo, riportare le testuali parole che ho sentito! Ricordo solamente che c'era un minimo di senso nel discorso, non il cosiddetto filo logico ma tutto sembrava ben legato...ricordo che si partiva a parlare della panna per passare agli acari di colore rosso o grigio...finito il lungo discorso, vedo dei personaggi dei cartoni animati che prendono posizione, sempre sulla superficie del mare come se camminassero sull'acqua, nello specifico noto a destra Daffy Duck, che col suo classico modo di parlare, si rivolge in modo scherzoso a Paperino, sulla sinistra: “Hey papervo! Tci shi vedgiono le cghiappe!”. A questo punto la visuale va lentamente ad indietreggiare sfumando sempre più fino a scurirsi del tutto.
Classica fase pre-oobe: mi trovo sul letto a pancia in giù e percepisco una delle solite presenze “sinistre” avvicinarci, in questo caso mia madre; pure la sua voce bisbiglia qualcosa, sembra voler svegliarmi o dirmi di raggiungerla fuori dalla stanza; mi punta in viso una torcia dalla luce bianca fredda, la abbassa un secondo borbottando nuovamente qualcosa per poi direzionare ancora la luce su di me, cerco anche di darle ascolto, di andarle incontro, tanto ormai so della sua non ostilità (come invece credevo alle mie prime esperienze di paralisi / oobe). Come lei se ne esce dalla stanza, induco le vibrazioni, piuttosto forti e ben udibile anche il ronzio, provo a controllarle per un po' intensificandole prima alla testa e poi alle gambe; tento quindi il distacco ma riesco solo parzialmente, ovvero sento una porzione di me sollevarsi, in particolare busto e braccia, ma al contempo sento di essere trattenuto verso il corpo fisico..molto probabilmente non ho ancora abbastanza energia, come mi succede ultimamente...
Aspetto qualche secondo di stabilizzarmi ed esco quindi dalla stanza; trattasi della casa in cui abitavo un tempo, riconosco il corridoio ed arrivo alla cucina, dove appunto si trova mia madre, seduta al tavolo, con aria spenta, affaticata, mentre sgranocchia qualcosa sul tavolo disordinato. La luce è poca, vedo tutto sul tono grigio bluastro, le dico di non rimanere così al buio e in silenzio e alzo le tapparelle facendo entrare un po' di luce nella stanza; vedo un piccolo forno a microonde con un alone luminoso intenso all'interno, apro lo sportello e in fondo ad esso noto una fiamma viva, libera! Penso che potrei utilizzarla per illuminare ulteriormente l'ambiente, faccio come se potessi afferrare il fuoco e cerco di espanderne le dimensioni facendolo uscire dal forno e direzionandolo al centro della stanza; dopo un paio di tentativi la luce va direttamente ad alimentare a lampadina del soffitto e nel mentre appare anche mio padre; faccio notare a entrambi la visibilità indubbiamente migliorata, e lentamente amplifico anche i suoni dato che fin poco prima erano parecchio ovattati, chiedendo riscontro indicandomi l'orecchio destro.
Segue una presunta conversazione con mio padre, di cui non ricordo niente, quest'ultima parte è un po' confusionaria...risveglio
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