20 Febbraio 2011, 09.00 circa
“scrivi la frase”
Dopo un lunghissimo sogno, in cui sono in un condominio pieno di amici e conoscenti, un cambio d'ambiente e mi ritrovo nel bagno della casa di mia nonna; è buio, passo davanti allo specchio e la mia immagine non si riflette per intero...solo dal mento in giù! Il resto della faccia appare invisibile! Poi osservando bene davanti a me noto che la stanza si è in un certo modo allungata, guardando lo specchio vedo in profondità altre stanze dietro di me che prima non c'erano...è però tutto offuscato, non si vede bene e in più appare un mio conoscente e alcuni suoi cloni che silenziosi avanzano lentamente verso di me e faccio fatica a distinguerli...il tutto mi mette un po' a disagio, e provo a creare più luminosità, ma in quel momento la mia mente crea una contraddizione poiché io voglio la luce ma una parte di me vuole tentare di contrastare il mio tentativo di illuminare la stanza, infatti penso - “vediamo che succede se contemporaneamente voglio la luce e anche che rimanga buio, proviamo a comandare al sogno di diventare più chiaro ma dal profondo pensare ad una possibilità di fallimento” - mi dico “ci riesco! non ci riesco!” allo stesso momento; quindi voglio vederci più chiaro ma mi metto in dubbio di proposito per sperimentare un eventuale risultato curioso...ma ottengo solo il buio costante; allora mi metto a dire a voce alta la parola LUCE e ogni volta che la pronuncio batto tre colpi coi pugni sul lavandino come per creare una specie di canzoncina: “LUCE! Toc-toc-toc! LUCE! Toc-toc-toc! LUCE! Toc-toc-toc!” ma non ottengo alcun risultato, solo qualche lieve bagliore bianco simile a flash fotografici di minore intensità; comincio a sentire dei sibili alle orecchie, i cloni continuano ad avvicinarsi e appare anche un mio amico alla mia destra, che mi parla sottovoce come per consigliarmi cosa fare; un altro breve bagliore, un sibilo, poi tutto più offuscato e vedo in alto a sinistra del mio lobo oculare una X bianca, tra due parentesi quadre: [ X ] il mio amico emette un altro sibilo e afferma sempre a bassa voce “ooh! Un messaggio, leggilo ascoltalo traducilo” o qualcosa del genere; qui parte una voce, sconosciuta, che pronuncia una frase, “un messaggio uditivo” penso, e come inizia a dirla io tento di memorizzarla così da scriverla al risveglio e studiare cosa può emergere dal mio inconscio; ripeto mentalmente ogni parola così da imprimerla nella mente, sembra divertente ma la voce continua a parlare, ad un certo punto mi perdo, la frase è troppo lunga da memorizzare per intero, e non so se svegliarmi subito per scrivere ciò che ricordo il più possibile o se aspettare e continuare il sogno...un improvviso cambio d'ambiente, ma non drastico, sfumato: dal buio emerge un po' di luce, lo specchio svanisce vaporizzando e mi appare davanti una lavagna magnetica bianca, con un pennarello rosso sulla base...ora ci sono anche altre persone attorno a me, e un conoscente afferra il pennarello e inizia a scrivere la frase pronunciata dalla voce; è come se avessi creato delle proiezioni di memoria inconsce che mi aiutassero a trascrivere tutte le parole che ho scordato in pochi secondi, e infatti questa persona scrive al posto mio ed effettivamente la frase sembra proprio quella udita poco prima; un lavoro di squadra per mettere assieme i pezzi e svelare il messaggio! Purtroppo preso da questa situazione do più attenzione al fatto di riuscire a ricomporre la frase e non mi concentro sul significato...diventa tutto confuso, colori e movimenti che si mescolano, che brulicano in un vortice e mi sveglio.
Mi ripeto le poche cose che ricordo: (scritte in rosso): qualcuno non so chi, “non è tenuto, obbligato a” …. (fare una determinata cosa che non ricordo), “una vecchietta”......”maternità”...”un tenente”...nemmeno un terzo dell'intera frase! Fosse stata più corta probabilmente l'avrei memorizzata meglio, ma sta proprio qui il bello! La prossima volta sarà una sfida di memoria!