da Lucky144 » 01/05/2014, 10:01
Sono a pancia in giu con un braccio sotto il cuscino.
Sento le gambe che cominciano a muoversi lateralemente in un senso e nell'altro, nelle orecchie delle voci che discutono.
Ci siamo, apro un occhio e mi vedo immobile nel letto, scorgo la porta della camera e un filo di luce che entra.
Provo a rotolare giu dal letto senza forzare troppo per non svegliarmi, ripeto la cosa diverse volte ma non riesco a schiodarmi.
Ora sento la voce di mio padre e i sui passi avvicinarsi al letto, ma lui non vive con me. Mi tappo il naso e respiro, ora sono sicuro che sto sognando di essermi svegliato….
Con uno strattone scendo dal letto se vado alla solita finestra, la attraverso e salto nel cortile dal secondo piano. Con un balzo raggiungo il tetto dei garages. Osservo il cielo, è scuro, troppo scuro. Decido di far apparire una luna ed eccola: un disco bianco nel cielo, si muove, sta per sfuggire ma poi mi accorgo che sono apparse altre lune, molto grandi, sono dei pianeti. Soddisfatto scendo dal tetto e prendo il volo.
Girato l'angolo grido "luce!" e luce fu. Sotto di me un via vai di persone in una via indaffarata, atterro. La giornata è soleggiata. Cammino ed entro in un lungo atrio come di un centro commerciale. Su una panchina ci sono sedute una signora e una bambina. Mi avvicino, la donna ha dei lunghi boccoli biondi. La bacio concentrandomi sulla sensazione di calore delle sue labbra. Poi guardo la bambina, per un attimo esito ma poi penso che tanto non esiste e quindi presento alla signora il mio microfono. Dopo alcuni istanti però un gruppo di ragazzi sta avvicinandosi a noi. Li raggiungo e mi avvicino a uno di essi, un tipo rotondetto con volto simpatico. Sta appoggiato al muro. Sollevo una mano e lo faccio levitare di un metro da terra. Gli altri ridono e lui stesso sembra divertito. Mi unisco al gruppetto e camminiamo raggiungendo una stanza. La osservo, sembra l'interno di una cappella. Poi mi avvicino a uno scaffale e vedo una teca con tantissime calamite coloratissime. Mi soffermo su una in particolare e noto che vi è scritto a caratteri tridimensionali "FUCK YUO!". Perfetto!....Accanto alla teca una mensolina con su un pupazzo dell'uomo ragno. Lo prendo come un segno: prendo con me il pupazzo ed esco dalla stanza. Provo ad uscire da quella struttura attraversando uno spesso muro di cemento bianco ma è durissimo, opto quindi per le scale.
Una volta all'esterno, di nuovo in strada tra la gente voglio far apparire un cavallo e dopo qualche secondo vedo passare sulla strada una carrozza con due splendidi cavalli neri, non faccio in tempo a fermarli. Procedo a grandi balzi sulla via e poi comincio ad arrampicarmi su un palazzo, notando lo sforzo non indifferente che devo fare per riuscirci. Avevo gia notato che anche nel volo ero debole, un po sotto tono. Arrivato al terzo piano entro da una finestra e cammino nell'appartamento. C'è una ragazza indaffarata che apre un armadio per prendere le scarpe. Io decido di essere invisibile e le faccio dei gesti davanti per assicurarmi che non mi veda. Poi divento visibile e la saluto. Lei mi dice che ha da fare, deve uscire, io le rispondo "siamo nulla, noi tutti siamo della stessa materia dei nostri sogni." Lei mi guarda, è bellissima, ha un viso molto dolce e delicato. Le accarezzo una guancia e la bacio dolcemente. In quel momento provo un senso di amore profondo e alcune lacrime solcano il mio volto. Staccando le labbra dalle sue rifletto sul perché di questo senso di tristezza e ipotizzo che: 1>quello è il tipo di ragazza che potrebbe farmi perdere la testa, 2> forse ho come tutti un bisogno d'amore immenso.
Siamo in cucina, sul piano di servizio ci sono delle brioches. Ne assaggio una e ha un sapore immenso, all'interno una crema profumata che mi inebria i sensi, mi dico "questa è vita!".
Congendo la fanciulla ed esco sul terrazzo attraversando la grande vetrata che mi divide da esso. Respiro l'aria estiva di questa giornata e mi ergo in volo sorvolando la strada, poi atterro.
Capisco che il senso di questo sogno non è l'azione, per questo decido di godermelo a lungo, in effetti è gia passato molto tempo da quando è cominciato. Riprendo il volo e osservo i tetti delle casette sotto di me, poi mi fermo su un tetto e mi sdraio al sole. Nelle orecchie scorre un rap in americano, mi concentro sul senso delle rime e noto che hanno proprio un senso, poi decido di tramutare il rap in dialetto pugliese e il brano fila via liscio per un po per poi divenire un cumulo di vocalizzi senza senso. Mi complimento col mio cervello per il lavoro svolto.
A un certo punto sento un fremito scorrermi per tutto il corpo e mi sveglio. Devo scrivere il sogno, mentre sto per cominciare mi sveglio davvero.