@NebulaWa
Sogno del 30 dicembre 2014
Essere vento d'inverno
Ieri sera sono andata a dormire carica di adrenalina e di euforia. Ero convintissima di poter fare un buon lucido. Niente pensieri, niente task precise ma portando a dormire con me la voglia di essere libera e di divertirmi. Questo il mio obiettivo per la nottata.
C’è stato prima un lungo sogno normale in cui dovevo ridipingere il bagno di casa mia di bianco. I miei genitori erano fuori casa ed io avevo pensato bene di cominciare senza di loro sperando di riuscire in tempo per fare una sorpresa e togliere loro il lavoro. Mescolo la vernice bianca con la trementina (mah...) per renderla fluida e comincio a darla sul muro…però non tolgo i mobili. A metà mi dico che cavoli, non posso pitturare senza toglierli altrimenti è vero che non si spostano mai ma dietro il muro rimarrà di un altro colore. E insomma tutto il sogno si svolge con io che dipingo il mio bagno di servizio di casa, con tutte le buone intenzioni ma consapevole di aver fatto un danno perché la vernice da un tipo di bianco magicamente mi diventa di un bianco-verdognolo, i mobili sono sporchi, i muri a chiazze di un colore e a chiazze di un altro ed i miei genitori sarebbero arrivati da lì a poco in tempo per vedere il mio casino prima che io potessi porre rimedio.
Dopo questo sogno assurdo che si interrompe a metà prima che dell’arrivo dei miei, finisco in black world. Mi rendo conto che il sogno è finito e questo mi porta a essere consapevole che sto dormendo.
Decido di aspettare e comincio a sentire delle ipnagogiche uditive con una canzone di un gruppo di miei amici. Nella realtà cambio posizione perché sento il braccio destro in una posizione scomoda e questo spostamento ha l’effetto di interrompere subito la musica. Non aprendo gli occhi però sono ancora immersa nel buio e dopo poco ecco che un’altra canzone (in realtà inesistente ma la voce è comunque quella del mio amico cantante) prende il via.
Da lì a poco si forma attorno a me un prato verde. Mi trovo sopra una collina, con un sole che splende quasi fosse primavera.
Comincio a correre sul prato, ridendo. Allargo le braccia con la voglia di giocare con questo mio mondo. Arrivo sul punto più alto della collina da cui posso vedere altre colline più in là diventare sempre più basse e finire a mare verso destra mentre in direzione nord-ovest c’è una montagna che finisce a strapiombo sullo stesso mare. Spicco un balzo prima che la collina sopra cui sono cominci a scendere e, seguendo l’ispirazione del momento, mi trasformo in vento invernale che trasporta fiocchi di neve. Percepirmi fresca volare sotto forma di neve e vento senza alcun corpo e sapendo di essere senza alcun limite mi fa sentire viva e di una felicità indescrivibile. Riesco persino a vedere i fili d'erba piegarsi e ondeggiare al mio passaggio.
Salgo in verticale, in alto verso il cielo, e poi mi butto giù in picchiata a terra. Sotto di me si apre un buco gigantesco con un diametro di qualche metro, tutto verde e marrone come il prato e la terra su cui si è formato. E’ un tunnel che farà da alternativa al teletrasporto che non amo particolarmente.
Imbocco il tunnel sapendo già dove mi porterà: da NebulaWa.
Attorno a me le pareti del tunnel corrono veloci e chiare, senza alcuna traccia di buio o ombra come se mi trovassi ancora sotto la luce del sole, mentre i fiocchi di neve che trasporto si muovono tutt’introno a me.
Sbuco quasi subito dall’altra parte con l’apertura del tunnel che stavolta è verticale e a mezz’aria. Sotto di me c’è un nuovo prato anche se più scuro e spento. In alto ci sono nuvole grigie che portano pioggia e poi Nebula che sta fermo lì in piedi a qualche metro da me. Alle sue spalle c’è un bosco lontano che sembra montano, di conifere. La fisionomia del volto di Nebula è spigolosa e con zigomi alti e pronunciati, i capelli scuri e lunghi stavolta non legati a coda ma sciolti e un po’ mossi, il pizzetto scuro. Non sembra essere cambiata dai sogni precedenti. Non indossa un’armatura o cose strane che lo caratterizzi ma solo una maglietta nera a mezze maniche ed un paio di jeans semplici e un po’ scoloriti sul davanti.
Per un attimo torno in forma normale per farmi riconoscere senza però posarmi a terra, rimanendo fluttuante in aria. <<Ragazzi, voi prendete i sogni troppo sul serio>>, gli sorrido alludendo al fatto che per molti utenti i sogni lucidi diventano più un obbligo che un divertimento. Me compresa ovviamente, alle volte sono così concentrata sul costringermi ad averne e sugli obiettivi da fare da non riuscire a coglierne davvero l’essenza.
E qual è l’essenza di un sogno se non l’essere finalmente se stessi in ogni cosa? Il sentirsi a casa nel posto giusto e al momento giusto, privi di catene e di limiti, guidati solo dalla propria immaginazione?
Non mi serve concentrarmi o convincermi per tornare ad essere vento, mi sento così in armonia con il sogno che avviene quasi da sé. Poco lontano dalla figura di Nebula, alla sua destra, si forma un altro buco/tunnel, stavolta non sul terreno ma perpendicolare ad esso e con il perimetro circolare appena tangente al prato. Prendo di nuovo a muovermi e, poco prima di entrare nel tunnel, dirigo una folata di vento freddo e fiocchi di neve verso Nebula che ne viene investito in pieno, sotto il suo sguardo un po’sorpreso, con l’intento di invitarlo a seguirmi.
Imbocco il tunnel, stavolta non sapendo dove mi porterà ma fidandomi comunque e caricandomi di curiosità nell’esplorare. Le pareti di colori chiari corrono al mio fianco ma non arrivo dall’altra parte perché il sogno finisce spezzato di colpo.
Ho una microsveglia e mi riaddormento in un brevissimo sogno normale che non ricordo.
Da quanto non mi sentivo così bene. Avevo quasi dimenticato questa sensazione di totale spensieratezza.
Diventare vento in realtà non è stato del tutto casuale. Sono andata a dormire con l'idea che magari avrei potuto provare a diventare uno degli elementi piuttosto che limitarmi a dominarli, proprio come Amrod mi aveva suggerito. Poi in realtà forse la scelta è ricaduta sul vento anche per un fattore esterno dato che ha tirato un vento fortissimo per tutta la notte. Comunque svegliarmi al mattino con un sole brillante, il vento freddo proveniente dai monti e vedere una spruzzata di bianco dovuta alla neve che fino ad ora dalle mie parti non si era ancora vista mi ha fatto gioire, un po' come se anche il mondo reale avesse voluto partecipare al mio sogno a modo suo. Ci vuole così poco per cominciare bene una giornata