Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > pagine di sogni di Alrescha

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda Alrescha » 16/07/2012, 20:13

MarcoG3 ha scritto:
Alrescha ha scritto:
MarcoG3 ha scritto:Assurdo!


Sì, effettivamente è stato abbastanza assurdo ma anche molto rilassante : Wink :


Assurdo non tanto il sogno ma il modo in cui tu lo riesci a controllare! :D


ahah scusa non avevo capito allora
"Tal fu la mia follia da fermarmi per la bestia
Di cenere macchiata e del dono portatore
chiedendomi cosa cotal creatura fosse
<<parla inquieto spirito
di qual sorte t’ha vinto,
e rivela la mia
per cui possa gioire
o versar pianto>> "


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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda Alrescha » 16/07/2012, 21:10

Con Daydreamer parlai notti fa del richiamare animali. Gli avevo detto che riuscivo a richiamare già un cavallo e un cane ma che mi sarebbe piaciuto aggiungerne un terzo, un leopardo dal nome Koga e così ci sono riuscita alla fine.

Il sogno comincia come normale, sono a casa di mia zia (molto ricorrente nei miei sogni a quanto pare e soprattutto in lucidi adesso che ci penso, dovrò approfondire). La luce del salotto/sala da pranzo del pianoterra è accesa, fuori dalle finestre posso scorgere il buio. L’ambiente è del tutto simile a quello reale.
C’è un ragno che corre sul pavimento. Ho un lampo di senso d'allerta ma riesco subito a tranquillizzarmi quando capisco che non è sua intenzione attaccarmi. E' grosso più della mia mano, peloso. Mi incuriosisce. Mi abbasso, lo prendo sul palmo della mano e lo fisso. Se ne sta immobile ad osservarmi di rimando con i suoi occhioni. Decido che sarà il mio animale da compagnia. Allora mi rialzo e lo poso sopra il tavolo. <<Salta>> gli ordino. E quello salta. <<Salta>> provo di nuovo e quello seguendo i miei comandi salta dal tavolo alla sedia. E’ così carino. D’improvviso un bambino che non conosco, proveniente dalla tromba delle scale alle mie spalle, arriva e si porta via l’animale. Scappa talmente veloce che non riesco ad acciuffarlo. Sono delusa. Ero così entusiasta di aver domato l’animale. E istantaneamente a terra compaiono altri grossi ragni, scuri che prendono a camminare tranquillamente. Uno in particolare attira il mio stupore. Ha delle striature blu elettrico affascinanti. E’ bello grande, dalle zampe pelose. Come con l’altro mi abbasso ma stavolta gli offro il palmo aperto della mano lasciando a lui la scelta di salire o meno. Questo comincia ad arrampicarsi su fino al braccio. Stavolta sento il solletico dato dalle zampe e la cosa mi fa rabbrividire. Quindi come reazione istintiva lo prendo e lo faccio cadere anche se volevo fosse il mio animale da compagnia, anche se non voleva farmi del male. Mi rialzo da accovacciata e mi chiedo perché diavolo debba sognare ragni come animali quando posso sognare altro. Così mi viene in mente il leopardo. <<Koga!>> lo chiamo. I ragni scompaiono d’improvviso. Volgo il mio sguardo verso la tromba delle scale a chiocciola interne alla casa e lì, proprio lì di fianco, c’è questo bellissimo leopardo sdraiato a terra che muove la coda. Sembra rilassato, assonnato quasi. Quasi avesse la situazione sotto controllo. E come reazione, al posto dei ragni scomparsi, la casa comincia a riempirsi di gatti di tutti i tipi seduti su sedie, sul tavolo, sopra la televisione. Decine di gatti. Qui finisce tutto.
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda Alrescha » 16/07/2012, 21:55

Questo è uno dei lucidi più strani che abbia mai fatto, veramente! uno dei più interessanti ed emblematici mai capitati

Lucky la sera prima mi aveva chiesto di sognare qualcosa che potesse svelare il segreto dei lucidi.

E quella notte ci sono riuscita...più o meno : Chessygrin :
Sono in una villa. Dentro l’ambiente e chiaro e ben arredato modernamente. Ricordo di aver fatto qualcosa (ma non ricordo cosa) a qualcuno che sta in un’altra stanza e che riesco a intravedere: un uomo grande e grosso dai lunghi capelli biondi che lo fanno sembrare un centauro della strada, perciò fuggo per non essere presa. Avanti a me c’è il portone che da all’esterno. E’ marrone ed enorme. Lo apro e mi ritrovo su un cortile circondato da vegetazione di foresta. Corro con il pensiero di nascondermi fra gli alberi ma ad un certo punto rallento la corsa chiedendomi del perché sto correndo effettivamente. Nel momento in cui mi fermo non mi sento più minacciata e guardandomi alle spalle non c’è nessuno che mi rincorre infatti. La villetta è grande e bianca ed il giardinetto avanti, prima di arrivare al bosco, ha un tipico gusto all’italiana. Rispetto al portone della villa mi dirigo verso sinistra. Ho così foresta d’avanti che mi delimita il confine ghiaioso del giardinetto, foresta sulla mia destra, ed il resto della casa sulla mia sinistra insieme ad un paesaggio montano all’orizzonte. “Bene” mi dico “ora devo far apparire qualcuno che possa spiegarmi dei sogni”. Passeggio lentamente verso un lembo di prato avanti a me che non è stato preso in possesso dagli alberi e dalle loro radici, un pezzetto proprio al limitare della foresta. La vegetazione la osservo e sembra tipica dei nostri monti. Non è esotica, gli alberi sembrano faggi. Lì sul piccolo pezzetto di prato, compare dal nulla un monaco tibetano seduto a terra, con le classiche vesti e con lo stesso viso paffuto e benevolo di un Buddha. Mi avvicino cauta ed una volta arrivata mi siedo esattamente avanti a lui. Lo percepisco come qualcosa di etereo. Una guida, un qualcosa di celeste e incorporeo. Ha stampato in volto un sorriso sereno che mette tranquillità assieme a tutto l’ambiente circostante. Sembra quasi che mi stesse aspettando. Mi fa un cenno con la mano ed io comincio <<Mi perdoni se la distolgo dalla sua meditazione ma sto cercando delle risposte riguardo alla natura dei sogni, può aiutarmi?>>. Il monaco mi risponde di sì sempre con tutta la calma di questo mondo. <<Mi chiedevo se c’era un modo per imparare a chi non riesce, a fare sogni lucidi>> continuo. Per tutta risposta lui si alza e mi chiede di seguirlo. Mi alzo e lo seguo mentre ci dirigiamo nuovamente verso la villa bianca. Sono alle sue spalle, arriva al muro della villa, crea una porta sul muro che non c’era e la apre facendomi segno di entrare. Non esito e dentro trovo la sala da pranzo/salotto di mia zia, simile ma non uguale. I divani non sono accostati al muro come dovrebbero essere ma sono al posto del tavolo che nella stanza manca proprio. Mi siedo sul divano ed osservo il monaco che a mano a mano che entra nella stanza si trasforma in Morgan Freeman. Ma non mi sembra strana la cosa, lo percepisco sempre come qualcosa di etereo e al di là dell’intero sogno. Come se andasse oltre la concezione di sogno quel personaggio onirico. Si siede anche lui placidamente sul bracciolo della poltrona di fianco a me con il tipico sorriso sempre benevolo dell’attore e comincia a parlare <<Esistono cinque e più diverse tipologie di sogni, ad esempio…>> mi prende la mano sinistra e con un dito ne sfiora il dorso. Non provo nulla. <<Questo è un tipo di sogno mentre un altro…>> mi sfiora nuovamente il dorso con il dito e questa volta sento il suo contatto come se fosse reale, ne posso sentire il calore <<…un altro è questo>> sorride. Non ricordo esattamente le testuali parole della frase seguente che mi disse ma ricordo il mio riassunto del discorso chiedendo <<perciò non posso insegnare ad altri perché la cosa è soggettiva ed i tipi di sogni sono molti?>>. Mi sorride di nuovo come se avessi centrato il problema ma non mi risponde alla domanda. Il sogno qui scompare.
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda Vinnie » 17/07/2012, 11:38

Affascinante :D fantastico davvero !!
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda Alrescha » 17/07/2012, 13:51

Grazie Vinnie! anch'io ho letto il tuo ultimo sogno con le moto nella neve. Davvero bello lungo come lucido
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda Vinnie » 17/07/2012, 16:43

Ahaha grazie ! Del tuo sogno mi è piaciuto tantissimo il dialogo, come detto davvero affascinante :)
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda Alrescha » 18/07/2012, 18:03

28 giugno 2012

con qualche scherzo dell'inconscio sono riuscita a sognare bene e dettagliatamente due persone del forum ed avere ottima lucidità.

Sono in un ambiente esterno, notturno, che non conosco. Sono inseguita (come al solito sembra) da 4 o 5 uomini. In mano ho un telefono e mentre corro ricordo di parlare con mia sorella con quello chiedendole di darmi una mano. Arrivo fino ad una casa e mi infilo dentro una porta mezza aperta passando dal correre al fluttuare. Mi ritrovo nel classico salotto/sala da pranzo della casa di mia zia. Sono ad un metro da terra circa. La stanza sembra reale fin nei minimi particolari. All'interno c'è anche mia sorella. Appena mi vede entrare si sposta dalla sua posizione vicino al tavolo fino a verso il portone per tentare di aprirlo dandomi una via di fuga. Sa che le persone mi stanno cercando, che vogliono prendermi, ma neanche con tutti gli sforzi ci riesce. Decido in meno di un istante di lasciar perdere l'idea di uscire dalla porta. Mi fiondo con tutto il peso contro la finestra accanto. Ne vengo respinta indietro. Ci rimango perplessa per un attimo poi ritento. Niente, non vuole sfondarsi (e una volta sveglia mi viene in mente anche il perchè probabilmente. Nella realtà quella finestra ha delle inferriate esterne perciò forse ero preparata a sfondare il vetro ma il mio inconscio era restio a farmi attraversare il metallo. Non sono mai passata attraverso oggetti come qualcosa di incorporeo in effetti). Mia sorella che intanto traffica ancora con la porta mi dice <<Te l’avevo detto che non dovevi entrare qui! Lo sapevo che avresti perso il controllo del sogno per l’impulso di fuggire>>. Intanto sento i passi veloci e pesanti degli uomini che mi stavano inseguendo, provenire dalle scale a chiocciola. Li vedo riversarsi all’interno dell’ambiente. <<No>> dico a mia sorella smettendo di fluttuare e tutto rallenta <<Ho tutto sotto controllo!>>. Gli uomini fanno movimenti quasi impercettibili per quanto il tempo è teso.
Mi avvicino al portone, mia sorella lascia la maniglia. I suoi movimenti sono leggermente più lenti del normale ma non così tanto come quelli degli uomini. Sembra che io abbia fermato quasi totalmente il tempo solo per loro quindi. Come afferro la maniglia, il portone si apre. Esco fuori sul giardinetto, correndo. Porto le mani avanti a me all’altezza della pancia come se dovessi prendere qualcosa di lungo e affusolato e contemporaneamente faccio un salto nel vuoto come se dovessi salire a cavalcioni sopra qualcosa che in realtà non c’è ma nel momento stesso in cui applico i due movimenti contemporaneamente, fra le mie mani si materializza il manico di una scopa e con il salto ricado seduta proprio a cavallo di essa. Salgo di quota per sfuggire ai miei inseguitori. Sono tranquilla per mia sorella perché so che vogliono me e non lei. So che quei personaggi onirici la lasceranno in pace. Il quartiere fuori è identico a quello reale. In volo con la scopa mi gusto la notte ed il venticello fresco che sento per via del movimento. Alzo lo sguardo al cielo e alle stelle (ultimamente ho spesso a che fare con astri, stelle e costellazioni). Ci sono diverse costellazioni di cui due molto grandi che sembrano 2 frecce. Quella più grande e luminosa è dritta di fronte a me e nel sogno la identifico come la Croce del Sud (anche se è molto più grande e di forma un po’ diversa da quella reale ma, effettivamente è messa proprio al posto giusto a Sud anche se non dovrebbe essere visibile dal nostro parallelo eheh). Mi alzo ancora di quota seguendo la costellazione e poi decido di virare leggermente verso sinistra. <<Ora che sono libera posso andare ovunque>> mi vengono in mente altri continenti da voler visitare, sarebbe interessante. Intanto quasi subito sotto di me si apre il mare cosa che sarebbe impossibile nella realtà. Mi accorgo di avere ancora il telefonino in tasca. Mentre continuo a volare decido di chiamare mia sorella. Lei sta bene. Le dico che andrò a fare un giro da qualche parte. Quando chiudo la chiamata mi viene in mente che se il cellulare cadesse in mare dovrei poi andare a riprenderlo. Fermo la scopa e chiudo un attimo gli occhi immaginandomi cosa potrebbe succedere se veramente il cellulare cadesse. Mi vedo andare sott’acqua e respirare come niente fosse, riprendere il cellulare fra le alghe che ballano debolmente per la corrente. Il fondale è mostrato dai riflessi lunari (anche se prima guardando in cielo ricordo benissimo che la luna non c’era) che penetrano. La visibilità è ottima, quasi fossero le immagini mostrate in un documentario, gli occhi non mi danno fastidio ma la sensazione dell’acqua sulla pelle sembra reale. Sento il freddo. Avanti a me c’è uno squalo che si muove verso la superficie. E’ tranquillo, disinteressato, non lo sento minaccioso. I raggi lunari ne mostrano i contorni scuri. Riapro gli occhi e sono ancora sulla scopa. Fisso la superficie del mare. E’ come se avessi visualizzato una delle tante possibilità del sogno per ritornare poi al punto iniziale per decidere. Potrei andare davvero sott’acqua e non che questo mi crei problemi perché sono consapevole che sarei capace di respirare, ma perderei un sacco di tempo anche se potrei trovare situazioni interessanti per sfruttare il lucido come voglio. Ritorno ad immaginarmi di cambiare continente ma c’è un’idea che all’istante mi balena in testa un secondo dopo: mirror/shini (gli utenti del forum cominciano ad essere frequenti…) . <<Perché non vado a trovare shini?>> mi chiedo. Ritorno verso la città in un palazzo a più piani, comunissimo. Mi fermo su un balcone dal finestrone aperto ed entro. C’è una luce strana, naturale e pomeridiana, proveniente dall’esterno di un'altra finestra che illumina la stanza, in posizione diversa rispetto al finestrone da cui sono entrata (fa strano vedere come giorno e notte possano convivere separati dallo spazio di una comunissima stanza di pochi metri). Lì l’ambiente è quasi una camera d’albergo. La stanza ha due letti matrimoniali: uno a sinistra del mio finestrone d’entrata e l’altro proprio avanti a me. Ai piedi di quello di sinistra c’è seduto dixit mentre avanti a me c’è proprio shini. Cercherò di descriverli nei dettagli. Dixit indossa una maglietta verde, sembra quasi una polo (anche se l’aspetto del volto con cui il mio inconscio me lo presenta è invece quello di yareol ahahah ho fatto confusione). Come altezza sembra essere sulla media ma sembra possente, due spalle abbastanza larghe, con un po’ di pancetta (e qui non so se fare uno sgarbo a yareol o a dixit, scusatemi entrambi xD), il volto è proprio quello di yareol eppure sono convinta che sia dixit, con le guance leggermente paffute. Mirror invece indossa una maglia nera, i pantaloni lunghi marroncini/beje ma non ricordo di che stoffa sono, sembrano larghi e un po’ leggeri con dei tasconi ai lati. Il volto è il suo, realistico, e credo anche nel resto sia lui, sembra un corpo allenato, sinuoso, è molto alto. Mirror si sta asciugando i capelli con un asciugamano bianco, probabilmente ha appena fatto la doccia, non riesco a distinguerne la lunghezza ed il colore, però i muscoli delle braccia e delle spalle che scuotono l’asciugamano sul capo sono ben visibili. Saluto entrambi e cominciamo a chiacchierare. Dixit fa una battuta scherzosa verso Mirror che non ricordo. Dopodiché nella stanza entra la sorella di Mirror. La osservo e ci rimango sbigottita, ha le sembianze di mia madre in tutto e per tutto. Ha lo sguardo un po’ truce di quando è scocciata. In una conversazione dove incita Mirror e Dixit a sbrigarsi capisco che i tre personaggi onirici si stanno preparando per qualche evento, qualcosa di importante a cui non devono fare ritardo. Così dopo che la sorella di Mirror/mia madre nuovamente dice <<sbrigatevi!>> vedendo che loro due se la prendono con calma, decido che è ora di lasciarli ai propri affari. Saluto tutti, bacio Mirror su una guancia e con la scopa in mano esco dal finestrone dove ancora il paesaggio è notturno, riprendendo il volo. Ho in mente tante cose da provare ma appena prendo il volo il sogno finisce talmente improvvisamente
da farmi svegliare e chiedermi dove diavolo sono.
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda Mirror » 18/07/2012, 19:35

ahahahah dovevo proprio dormire con foxy?????
Amo l'atletica perchè è poesia, se la notte sogno, sogno di essere un maratoneta
(Eugenio Montale)

« Profeta - io dissi - creatura del male! - certamente profeta, sii tu uccello o demonio! -
- « Sia che il tentatore l'abbia mandato, sia che la tempesta t'abbia gettato qui a riva,
« desolato, ma ancora indomito, su questa deserta terra incantata
« in questa visitata dall'orrore - dimmi, in verità, ti scongiuro -
« Vi è - vi è un balsamo in Galaad? dimmi, dimmi - ti scongiuro. -
Disse il corvo: « Mai più ».
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda dixit » 18/07/2012, 19:45

C'è anche il sequel di questa telenovela? : Chessygrin :
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda ddsx » 18/07/2012, 19:55

Addirittura chiudere gli occhi, immaginare una situazione, riaprirli e ritrovarsi al punto di prima :shock:
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