Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > pagine di sogni di Alrescha

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda Alrescha » 15/07/2012, 15:17

24 febbraio 2008

Nel sogno è notte fonda. Sto sospesa ad un paio di metri sopra il mare ed a circa una ventina di metri dalla costa, con un libro sotto ai miei piedi che fluttua. Ok, non è normale che un libro mi faccia volare e lo so, ma mi dico di non pensare al come sia possibile altrimenti c’è rischio che perda la sua capacità ed io finisca in mare quindi semplicemente accetto che può farlo e basta. Sono consapevole di poter sfruttare tutto a mio favore. Posso utilizzare queste ore: voglio andare a trovare un mio amico che è da tanto che non vedo. Convincendomi che il libro può volare ed io posso guidarlo con molta concentrazione, mi metto a fare surf in aria a tutta velocità.
In lontananza vedo una città e mi dirigo li. Sento i suoni delle onde, l’odore salmastro del mare. Più mi avvicino alle luci della città e più i riflessi nell’acqua la fanno sembrare che galleggi. Decido di prendere un po’ più di quota per poterla sorvolare. Un pensiero improvviso mi attraversa la mente e questo mi fa perdere il controllo del libro che smette quasi di avere la capacità di volare. Mi squilibrio ma contemporaneamente mi impongo che l’oggetto può e deve volare perché voglio raggiungere A. Riesco a prendere di nuovo il controllo prima di finire in acqua.
Attraverso tutta la città. Mi tengo a quota alta, poco più alta della fine dei palazzi, riesco a vedere le cose tutte più piccole sotto di me. E’ fantastico. Finita la città ritorna il mare aperto, scuro finchè in lontananza non vedo un’altra città più grande e più luminosa: è quella che cerco! Aumento la velocità del libro mentre mi abbasso di quota fino a ritornare ad un paio di metri. Arrivo nel suo pieno centro infilandomi fra i palazzi di quella città che chiamo Ancona ma che in realtà non le somiglia nonostante sia lungomare. Le strade sono affollate da macchine, i passanti vagano ancora placidamente anche se sono consapevole siano le 2-3 di notte e che non ci dovrebbe essere un'anima in giro. Chiedo ad uno di questi personaggi onirici un’informazione che possa permettermi di trovare il ragazzo che cerco. Scendo dal libro per non spaventare il vecchio a cui voglio rivolgermi. Mi indica un palazzo, io lo ringrazio e riprendo a volare con il libro. Mi alzo di quota fino a giungere all’edificio in questione. Una delle sue finestre a diversi piani di altezza è spalancata e con la luce accesa, so che è quella che cerco. Mi infilo lì dentro e trovo A. che sta seduto sul letto con in braccio una chitarra. Si volta verso di me e sorride. Ha la fisionomia reale, è lui nei minimi dettagli. C’è una breve conversazione fra noi ma qui tutto diviene più confuso tanto da non ricordarne l’argomento e a mano a mano il sogno finisce.
"Tal fu la mia follia da fermarmi per la bestia
Di cenere macchiata e del dono portatore
chiedendomi cosa cotal creatura fosse
<<parla inquieto spirito
di qual sorte t’ha vinto,
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda kalpa » 15/07/2012, 15:22

bellissimo :shock:
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda ixbalam » 15/07/2012, 20:02

oddea se èprovo io a fare una cosa del genere mi perdo tra infiniti meandri di cavolate e non arrivo a destinazione! brava intento ottimo.
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda dixit » 15/07/2012, 20:20

Che beeeello : Love 2 :
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda MarcoG3 » 15/07/2012, 20:58

Assurdo!
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda Alrescha » 16/07/2012, 17:48

Un lucido vecchio che ricordo e che puntualmente non ho scritto o forse l’ho scritto sul quaderno dei sogni che non ritrovo.

Il sogno comincia che sono vicina alla mia scuola delle elementari, nel giardinetto a fianco. Sembra tutto tranquillo, troppo tranquillo. E’ giorno. Dalla luce che sembra emanare il sole, così intensa, direi anche mattino inoltrato. Decido di provare a trasformarmi in animale anche se non so di preciso in cosa, starò a vedere quello che ne verrà fuori. Sento i muscoli cambiare leggermente, gli artigli crescere, mettermi a quattro zampe, e sento una voglia di cacciare inaudita. Non so esattamente quello che sono diventata, se un animale totalmente o un qualcosa di antropomorfo d’aspetto, ma so che mi sento in qualche modo selvaggia. Li vicino sta passando una donna. Mi acquatto fra dei cespugli e aspetto finché non mi è proprio d’avanti. A quel punto le balzo contro puntando alla gola. La atterro ma qualcosa mi fa distogliere dall’obbiettivo. Sento dei rumori che si stanno avvicinando e dei latrati. Altri come me mi stanno cercando. Attaccare una persona è qualcosa di vietato e ne ho la sensazione fin dentro le ossa. Allora mi tolgo da sopra la donna ritraendo gli artigli che avevo impiantato sulla sua spalla e mi lancio in una corsa impazzita senza neanche voltarmi mentre i miei inseguitori mi stanno alle calcagna. Imbuco una strada e lì c’è un supermercato, mi sembra una coop dalla grossa scritta rossa che vedo. Decido di non passare per la strada. Mi arrampico a grandi balzi facendo forza con muscoli e artigli su per il muro per passare dal tetto. Guardo sulla strada sotto, alla mia destra, continuando a correre. C’è una specie di enorme lupo mannaro che corre a quattro zampe, le spalle possenti e la pelliccia rossiccia che mi sta fiancheggiando. Non mi toglie gli occhi di dosso. Mantiene il mio passo e deduco che è quello l’aspetto che dovrei avere al momento. Il tetto del supermercato finisce e con un balzo ricado a terra. Il mezzo-lupo rossiccio tenta un attacco ma riesco a schivarlo ringhiando, lasciandolo leggermente indietro. Imbuco un’altra strada della città di Jesi che in realtà non esiste. Provo ad arrampicarmi di nuovo per lasciare indietro i miei inseguitori che ora posso vedere essere almeno tre, ma questi mi raggiungono mentre sto salendo. Uno in particolare mi afferra la zampa posteriore senza che io senta dolore. Con la mia anteriore destra tento di dargli una zampata sul muso. Mi accorgo però di non avere le unghie. Cerco di estrarle ma niente. Sono nel panico. Allora ricorro ad un morso e la bestia mi lascia dal dolore. Finisco di salire e mi lascio cadere dall’altra parte. Sono in un giardino privato. Lo attraverso e finisco in una delle principali vie reali di Jesi stavolta. Vedo un autobus passare di lì, so che è la mia salvezza. Così mentre corro a mano a mano mi ritrasformo in essere umana (ritorno vestita, non pensate male) e riesco a prenderlo al volo. Osservo i miei inseguitori che sono divenuti umani cercare di rincorrere l’autobus che sta partendo, inutilmente. Rido fra me e mi siedo su uno dei sedili tirando un sospiro di sollievo. Il viaggio dura qualche ora forse, almeno così lo percepisco, ma il concetto di tempo è distorto nei sogni. Sta di fatto che lasciamo la città. L’autobus mi porta in una foresta esotica, sembra di essere in Amazzonia ma so che è la mia meta quella. Scendo e lì mi accoglie un gruppo di indigeni che sembrano essere un misto di cultura da civiltà precolombiane e indiani d’America. Lunghi capelli neri, petto scoperto e muscoloso e ninnoli ovunque. Mi dicono che qui sarò al sicuro e che ci sono altri come me. Potrò restare a patto di non attaccare le persone ed io accetto.
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda Alrescha » 16/07/2012, 18:07

MarcoG3 ha scritto:Assurdo!


Sì, effettivamente è stato abbastanza assurdo ma anche molto rilassante : Wink :
"Tal fu la mia follia da fermarmi per la bestia
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda Alrescha » 16/07/2012, 18:28

I lucidi che ho trascritto fino ad ora sono stati fra i più importanti, che avevo già appuntati su cartaceo o che ricordo, in cui ho preso le decisioni maggiori ed in cui ho più modificato la trama, ma ce ne sono stati altri abbastanza inutili da trascrivere considerando che in quasi ogni sogno ho sempre una piccola componente di lucidità. Finchè non verrà fuori l'altro diario dei vecchi sogni (che puntualmente non ricordo dove sia =_=) comincerò con lo scrivere gli ultimi fatti da quando sono qui. Purtroppo non saranno tutti, non saranno in ordine di data e forse saranno un po' poveri di particolari perchè la mia pigrizia/mancanza di tempo non me li ha fatti trascrivere sul diario cartaceo. Abbiate pazienza, cercherò di far meglio per i prossimi periodi
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda Alrescha » 16/07/2012, 18:46

Task di ton! Ripropongo qui il lucido in maniera più dettagliata

notte dell’ 8/9 maggio 2012
La task di tuttoonulla richiedeva di costruite un grattacielo altissimissimo e iniziate a scuotere la base
E questo lui lo aveva postato il 7 maggio
Il sogno comincia che sono a terra, su una strada e nel centro di una grande città. Forse un po’ una New York. La città è deserta, il cielo tempestato di nuvole che sembrano voler piovere. A fianco a me percepisco qualcuno che deduco ed identifico come tuttoonulla, l’ideatore della task. Sulle mani ha qualcosa come un taccuino ed una penna. E’ li per giudicare e analizzare il mio potenziale di lucidatrice. Ci sono palazzi e case ovunque tranne che per un lotto vuoto esattamente avanti a noi. (Il mio inconscio lo avrà creato apposta sapendo già cosa avrei fatto?). <<Cominciamo!>> dico. Batto le mani e fra gli scossoni un grattacielo enorme comincia ad ergersi dalla terra, costruendosi da solo e proprio sul lotto vuoto. Nel momento in cui smette di crescere faccio spuntare le ali dietro le spalle con uno sforzo muscolare e comincio a prendere quota rimanendo sempre ad una certa distanza dal grattacielo. A fianco mi segue tuttoonulla. Non lo inquadro mai, non vedo il volto, sento solo che c’è e che per volare non usa oggetti o cose ingombranti come le mie ali. L’unica cosa che mi prende attenzione in lui è che nel polso sinistro ha un polsino rosso (o un braccialetto rosso abbastanza grande) mentre sempre con la coda dell’occhio la sua figura mi sembra vestita di nero (ecco a cosa serve la vista periferica lucky, shini e dav. Altro che medusa. Uomini di malafede!). Arriviamo fino a circa metà del grattacielo e poi ordino al grattacielo di muoversi. Questo prende ad oscillare lentamente e molto visibilmente come ho già scritto in un altro post “ leggermente di più di quello che potrebbe fare un buon grattacielo antisismico costruito in Giappone”.
Ma non rimango soddisfatta, speravo in un’oscillazione più estrema, in qualcosa di particolare. Mi basta solo piegare le braccia verso il basso come se prendessi qualcosa di pesante che in realtà non c'è e così dal nulla creo un lanciamissili che mi appoggio sulla spalla destra. Prendo bene la mira e sparo. Sento il rumore dello scoppio ed i vetri che si infrangono al contatto. Il grattacielo viene abbattuto ma non cade di lato come dovrebbe, crolla in maniera pulita come se fosse uno crollo telecomandato e progettato, collassando sotto il suo stesso peso. Mi rivolgo perciò a tuttoonulla dicendo di voler passare alla prossima task, lui scrive qualcosa in verde sul taccuino e scrive con la destra se proprio vogliamo essere precisi, ma qui il sogno finisce.
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Re: pagine di sogni di Alrescha

Messaggioda MarcoG3 » 16/07/2012, 19:24

Alrescha ha scritto:
MarcoG3 ha scritto:Assurdo!


Sì, effettivamente è stato abbastanza assurdo ma anche molto rilassante : Wink :


Assurdo non tanto il sogno ma il modo in cui tu lo riesci a controllare! :D
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