Riporterò i sogni meno noiosi direttamente dal diario (quindi con stile schizoide), e senza troppe task. Se ritengo che la task sia banale per chi legge potreste leggere "eseguo task n. x" o qualcosa del genere.
Tralascio sogni brevissimi e ipnagogiche, che ho praticamente ogni notte.
Questi i lucidi delle ultime tre settimane:
05/01/2013
Sono a S. con L. e G., guida G., che non parcheggia dove le dico perché a pagamento, obbietto che in quella piazza è tutto a pagamento, lei gira intorno e torna in un parcheggio vicino. Metto una moneta nel parchimetro che è come quello dei carrelli del supermercato e quello si apre, dentro ci sono soldi e anche la mia moneta, la guardo è da 20 euro, non può essere, dico, anche L. conferma, la riguardo, ora è di 30 euro, capisco che è un sogno, faccio test del naso, sembra funzionare ma poi provo quello della mano e capisco che è un sogno, ora però sono in una casa, lecco per terra ma la lucidità non è massima, perché L. è accanto a me e sembra diversa, più giovane e non mi sembra strano, quindi non sono molto lucido, lei fa delle proposte sessuali, ma io penso alla task del lupo, sono indeciso, guardo la finestra, potrei volare fuori, mi sveglio. Sono in una stanza della casa di via. S. N. con altre persone, ospiti che sono anche nelle altre stanze, faccio un RC e mi convinco che sto ancora sognando, mi alzo percorro il corridoio per attraversare la porta d’ngresso e ci sbatto contro. Adesso penso che rischio di fare una figura barbina con gli ospiti, perché evidentemente sono davvero sveglio, percorro le stanze, ognuno mi parla dell’antenna tv antiquata, cerco un foglio di carta, trovo un blocco e scrivo su una ricevuta, inizio a ricordare il sogno lucido, arriva L. che sembra molto affettuosa, mi chiama a sé, dice che mentre faceva il bagno ha avuto un tumore… un tumore? No, dice lei, un rumore, anzi un amore, ripeto ho capito un tumore, no, dice lei un amore, percepisco come una tenerezza materna.
04/01/2013
Mentre osservo le immagini ipnagogiche vedo delle persone camminare in lontananza, capisco che sono vicino a un lucido, le seguo con lo sguardo e quelle camminano sul bordo di un laghetto, continuo a guardarle senza forzare il mio ingresso nel sogno e improvvisamente sono a terra, cado in ginocchio e poggiando la mano a terra me la bagno nel laghetto. Però ora sono in una grande stanza, dove molte persone si muovono come facendo ginnastica. Ci sono anche dei bambini e ragazzini che corrono, alcuni muovendosi in modo strano, una specie di ginnastica. Mi ricordo delle task e faccio il test di realtà del palmo, osservando il bozzo che si forma sul dorso. È più evidente sulla mano destra, per cui sarà conveniente fare il RC usando l’indice sinistro sulla mano destra. Faccio un giro per la stanza e ricordo la prima task, per cui cerco delle armi. Noto delle scatole di cartone sotto un grande tavolo o ripiano, mi dico qui troverò delle armi, ne prendo una ma è vuota, ne prendo una piccola e dentro ci sono due pistole, anche se impugnandone una sembra una pistola giocattolo, di plastica. Ne piego la punta e dico a un PO: vedi, si piega facilmente, sono in un sogno, poi dico quando vedrò delle armi in un sogno saprò che sto sognando. Cerco di ricordarmi i dream sign e mi dico quando vedo una donna avvenente saprò di essere in un sogno, poi ne cerco altri una ragazza ride e suggerisce ricorda il drem sign delle galline, io mi allontano e cerco di rendermi più lucido, mi ricordo della task n. 2, ma mentre sto per uscire vedo in una specie di gabbiotto una cassiera. Mi sembra abbastanza carina ed entro nel gabbiotto, sono in due cassiere lì dentro e stiamo piuttosto stretti, ma penso che la cosa non guasti. Sento il suo corpo sotto la gonna sottile, gliela tolgo e lei si mette con il busto sopra il bordo del gabbiotto, ma rimane troppo sollevata e ho difficoltà, le dico di aiutarmi, però inizio a perdere lucidità, cerco di ripetermi che è un sogno e mi sveglio. Mi guardo intorno e sono ancora nella stessa stanza, solo spostato un poco più in là, allora passo oltre e guadagno l’uscita, cerco una finestra e la vedo, è una finestra a vetri su un inserto di metallo, mi lancio in volo e la attraverso, sembra fatta di cellophane e si piega fino a rompersi al mio passaggio. Sono in un’altra stanza e cerco un’altra finestra, stesso attraversamento del cellophane, sono in un’altra stanza, c’è una tigre in miniatura, che si muove come se mi volesse inseguire, io sto ancora svolazzando, vedo una finestra e la attraverso, ma il cellophane è resistente, faccio forza poggiando i piedi sulla cornice di metallo della finestra e sono fuori, in una città sconosciuta, vicino a me un palazzo molto alto e di stile antico, con figure disegnate sulla facciata. In alto il cielo, volo per raggiungere una certa altezza, ma sono troppo lento, grido “razzi” e faccio il rumore dei razzi, aumento di velocità, grido “super razzi!” ma non succede niente, arrivato all’altezza delle prime nuvole mi fermo e cerco di stabilizzarmi, ma senza punti di riferimento visivi è difficile e mi trovo a scendere verso il basso, fino a ritornare a pochi metri dal suolo. Riprovo e di nuovo scendo lentamente in una piazza, sto per risalire ma vedo una ragazza bellina che pochi metri più in giù mi chiama e si stende per terra, abbassandosi i pantaloni. Il gesto è inequivocabile, scendo e ci faccio qualcosa ma inizio a perdere lucidità , arriva L. un’altra, chiede dove ho lasciato la bambina, io cerco di fare mente locale, forse l’ho lasciata sopra il palazzo grande, come ho potuto dimenticarmela nel sogno, ora dove sarà? Mi alzo in volo e penso di andarla a cercare. L. ripete dove hai lasciato la bambina? Mi sveglio.
30/12/2012
A un certo punto, forse con deild, mi ritrovo lucido, vedo un tizio che ha un asino al posto del cane, e quello viene contro di me ma non ho paura, penso che è un asino, non un cane, che potrei comunque alzarmi in volo. Mi ripeto che sono lucido e ricordo mentre cammino di stabilizzarmi, strofino le mani, mi chino a leccare il suolo, ma non lo sento sulla lingua, dico più lucidità ora ma niente, lo dico di nuovo più convinto e lecco il suolo, ora lo sento, dico così va meglio, cerco di alzarmi ma peso due tonnellate, faccio uno sforzo mostruoso e mi sveglio, cerco di spinnare ma inutile. Sono le 5.50
28/12/2012
Mi assopisco e sogno un tipo che duplica un nastro musicale che io conosco e che evidentemente gli piace molto. Ascolto la musica e lui parlando al telefono dice che sta duplicando quel nastro. Poi mi dice che devo dire a L., per quel progetto, che si potrebbe, pagando, farsi dare i dati in un certo formato molto più flessibile dell’altro. Mi ritrovo dentro una riunione e penso che forse sto sognando e che potrei fare uno spinning e trasferirmi altrove. Lo faccio e continuo a farlo finché mi ritrovo in una stanza da letto, lucido. Dentro c’è un ragazzo, ha una faccia simpatica e lo saluto. Gli dico aspetta che devo stabilizzarmi, mi strofino le mani, poi cerco di leccare il suolo, mi pare molto lontano ma poi ci riesco e il sogno mi sembra bello stabile. Gli dico ancora di aspettare che ho una task. Devo fare comparire una mela e ci riesco facilmente. Cerco di cambiargli il colore e ci riesco in parte. Lui mi dice di concentrarmi su come la voglio, ma io sono abbastanza soddisfatto. Allora dico che la voglio arcobaleno e la mela acquista dei disegni ornamentali molto colorati intorno. La assaggio ed è leggermente frizzante, come l'ultima volta che ho provato la task. Tutto sommato il sapore non è male. A questo punto chiedo al ragazzo chi è chi rappresenta. Lui dice che è un intermediario, deve farmi conoscere qualcuno per risolvere una questione irrisolta che sarà importante per me nei prossimi giorni. Apro la finestra e voliamo fuori. Lo seguo e lui vola con spinte leggere delle reni, come nuotando a rana e io faccio lo stesso. Sento una leggera pressione dolorosa all’altezza delle reni, ma riesco a stargli dietro. Arriva in una strana costruzione, dove entra da sotto una specie di tetto. Lo seguo e ci sono delle donne, sembrano segretarie. Parlano e io ascolto pensando che la cosa dovrebbe riguardarmi. Parlano di scuola, dice una ricordi che ci sono stati 1000 e poi 900 impicci, oppure 1000 e poi cento impicci, lo ripete due volte, io mi chiedo come la cosa possa riguardarmi, penso che forse ho lasciato qualcosa di sospeso al tempo della scuola che dovrei concludere. Ascolto questa conversazione con perplessità, poi suona la sveglia.