Comincio questo diario dai sogni lucidi di stanotte, anche perchè quelli precedenti sono tutti su cartaceo e non ho voglia di ricopiarli.
Per quanto riguarda i sogni lucidi futuri, posterò solo quelli che mi sembrano i più interessanti.
Il metodo che uso di solito è questo: quando vado a letto ( verso le 22/23) dico a me stessa che avrò un sogno lucido e immagino in tutti i dettagli le emozioni che proverò nel volare, osservare l’ambiente , ecc. Visto che in passato ho fatto tutti gli esperimenti possibili , tipo cambiare i colori e le forme degli oggetti onirici e cose simili, da qualche tempo ho un unico obbiettivo: vedere dove mi porta il sogno e assecondarlo.
Ieri sera ho letto diversi diari di questo gruppo in cui si parlava di aprire una porta ,anche se la cosa faceva sorgere forti resistenze, oppure emozioni come paura o terrore e ho continuato a pensare a questo argomento mentre mi addormentavo . Nel sogno ( inconsapevole) giravo per le strade della mia città, quando ho visto un pozzo profondissimo al centro di una piazza e ho pensato : “Se fossi in un sogno potrei esplorarlo” e forse questo pensiero mi ha portato alla lucidità. Ho iniziato volare, ma dato che volo spesso in sogno, quando ne ho avuto abbastanza sono tornata a terra, a cercare il pozzo.
Quando l’ho trovato , però, mi è sparita tutta la voglia di esplorare, perchè mi pareva senza fondo e mooolto pericoloso. Ho chiesto ad un P.O dove conducesse e lui mi ha detto :”Nelle mani di Dio” ( cioè alla morte) . A questo punto mi sono sentita prendere da tutto una serie di paure per me molto reali, compresa quella di svegliarmi subito, oppure di non svegliarmi più, e anche se sapevo di trovarmi in un sogno non ho avuto il coraggio di buttarmi, !
Allora , forse per superare il momento di stallo, una segretaria mi ha chiamata nell’ ufficio adiacente e mi ha proposto un corso di 3 mesi ( costo 300 E) per “approfondire le tematiche egli obiettivi dei sogni lucidi”. Ho accettato subito e mentre il direttore dell’agenzia mi prendeva sotto braccio per parlarmi di affari mi sono svegliata.
Mio figlio ( reale) stava piangendo e sono andata a consolarlo. Mi ha detto che aveva avuto un incubo e gli ho spiegato come superarlo, la prossima volta ( sono convinta che occorra addestrare i bambini sin da piccoli a questa “scienza onirica” , per avere frutti futuri )
Dopo sono stata sveglia tantissimo, o almeno così mi pare , e quando sono scivolata nel sonno mi sono trovata ancora vicino al pozzo . Ho pensato:”caspita, sono ancora dentro “,ma mi sono allontanata perchè sentivo la paura insinuarsi di nuovo in me . Un bambino mi ha detto di seguirlo verso la casetta di “Marzapane” e infatti , insieme a mio figlio, mi sono trovata in una via in cui tutto era fatto di pasta alimentare colorata: pasta di zucchero o di mandorle. Dopo aver assaggiato pezzi di muro, porte e finestre, ci hanno portato addirittura delle torte che erano buonissime. Mentre le mangiavo, però , mi sono accorta che nessuno dei presenti, tutti bambini, ci imitava,infatti tutti restavano immobili e silenziosi a guardarci mangiare, e io mi sono insospettita. Un ragazzino si è avvicinato e mi ha detto sottovoce che se finivamo la torta saremmo rimasti lì per sempre, prigionieri dell’uomo che attirava in questo modo tutte le persone. In quella arriva proprio lui, il capo della città , e dice che non possiamo più andarcene. Gli urlo in faccia” Questo è il mio sogno” e lui, di rimando “Qui il capo sono io” , e cerca di afferrarci , ma noi scappiamo velocemente verso la porta d’uscita. Appena varcata apro gli occhi nella realtà .