Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 04/08/2013, 1:09

Il mio primo sogno lucido:

Il mio primo sogno che mi sento di definire lucido. Lo feci all'età di 7-8 anni (più o meno, quindi non so dare una data precisa).

Siamo in missione, io, Radish e Laira. È notte fonda, dobbiamo muoverci nella base nemica senza farci scoprire. Con il fucile in braccio seguo gli altri due. A fare strada è Radish, è quello più esperto. Ci muoviamo nell'edificio, tramite delle condutture violacee di metallo. Sono molto grandi e dalla forma cilindrica. Sbuchiamo in uno spiazzo. Prima di riuscire a rientrare nelle condutture, qualcosa sbarra la porta. Siamo in trappola, ci hanno circondati. Cerchiamo un riparo, io e Laira ci gettiamo dietro ad un automobile parcheggiata per evitare i proiettili. Radish fa da esca e viene colpito mortalmente al petto. Strisciando ci raggiunge: Laira lo abbraccia e piange. Io lo guardo, sono triste e ho paura. Un soldato mi mette la mano sulla spalla sinistra mi giro di scatto e vedo che mi sta puntando una pistola. Chiudo gli occhi d'istinto.

Mi sveglio e capisco di essere nel mio letto. Ripenso a ciò che ho sognato. Sento un vuoto allo stomaco quando ricordo la scena di Radish che muore (sì, eravamo in una missione militare stile splinter cell, eppure c'era un personaggio di dragonball.. per quando avesse tuta e armi). Voglio riaddormentarmi e vederlo che si rialza e torna in vita. Premo il viso sul cuscino e continuo a pensare solo a quello. prima che io possa accorgermene, sto già sognando.

Sento ancora la mano sulla mia spalla e mi volto. È un soldato che mi punta una pistola addosso. Poco dopo però qualcuno dà un calcio alla pistola e il soldato corre via. Quando mi giro c'è Radish in piedi che con una mano preme la benda sulla ferita di prima. Laira lancia una granata, e durante l'esplosione riusciamo a dileguarci e tornare nell'edificio principale. Percorriamo diverse strade finché arriviamo al nucleo, dove c'è una sfera marrone/nera sospesa nell'aria. Tutti e tre ci spariamo contro e quella si illumina sempre di più, ci giriamo e scappiamo mentre dietro di noi la base nemica cade in mille pezzi.

Mi sveglio di nuovo. Sono contento questa volta, l'incubo è diventato un bel sogno e ne sono felice. Il finale è stato quello che volevo io. Ci ripenso un secondo. Se ho sognato ciò che volevo, significa che sui miei sogni ho un certo potere. Arriva mia madre e mi dice che è ora di andare a scuola. Abbandono quel pensiero e riprendo la mia giornata.
Ultima modifica di KaitoH2 il 04/08/2013, 2:05, modificato 1 volta in totale.
"Perché sei così contento?"
"Perché sto per andare a dormire"


Legenda Diario dei Sogni Lucidi:
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- Pre-lucido, quando sto acquisendo lucidità ma la consapevolezza non è ancora sufficiente
- Sogno Lucido, quando ho consapevolezza del sogno ed eventualmente padronanza di esso
- Veglia, quando sono sveglio
- Indeterminazione, quando non sono certo di essere stato lucido o meno a causa dei miei ricordi compromessi (o anche quando non so se mi trovo in sogni o allucinazioni)
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 04/08/2013, 1:11

Al centro commerciale...

Sogno fatto il 01/08/2013

Sono le due e mezza di notte, mi infilo nel letto e cerco di fare una WILD. È la seconda volta che ci provo (la prima non era riuscita). Cerco di rilassarmi il più possibile e sento il corpo che comincia a vibrare. Ad un certo punto ho un terribile istinto di muovermi, non ho più pazienza. Mando tutto all'aria e mi rigiro nel letto per addormentarmi normalmente. Nel frattempo penso che dovrò ancora aspettare un po' per arrivare a maneggiare la WILD. Quindi, mi addormento.

Sono in un centro commerciale con la mia famiglia. Siamo subito fuori dalle casse, in un largo corridoio dove molte persone metto i loro acquisti nei carrelli. Davanti a noi ci sono due tizi, uno suona un benjo e l'altro canta. Sono grassi, hanno una maglietta bianca a strisce rosse orizzontali, e fanno spesso delle facce molto strane. Quando finiscono una signorina vestita in smoking si alza da una panchina di quelle che stanno nel corridoio e dà loro una coccarda blu. Mio padre dice qualcosa sull'esibizione, ma non riesco a ricordare cosa. Poi da quel momento nel sogno non lo sento né lo vedo più. Siamo io, mia madre e mia sorella. Ci avviciniamo ad una cesta, dove ci sono articoli svenduti. Mia sorella vuole comprare un fumetto. La dimensione del libretto è più grande di quella di un classico tankobon. La copertina è blu e il titolo (con una calligrafia molto simile al logo di "Metal Slug") è "3 Anime: Dragon Air". Mentre decidono di acquistarlo, dietro di noi un altra persona sta per fare un esibizione e tiene una corda per saltare tra le mani. Improvvisamente mi dirigo da solo verso un camerino lì vicino. Sto andando a prepararmi perché anche io devo fare un esibizione, probabilmente di ginnastica dato che in un sacchetto già appeso trovo la mia tuta e le mie scarpe. In quel momento, succede qualcosa. Non so cosa, ma vengo svegliato.

Mi sveglio con la faccia sul cuscino. Un sogno così stupido e non mi sono accorto che non era reale? Un occasione da sogno lucido ben sprecata. Ne sono frustrato. Mi passa per la testa la chat fatta la notte con alcuni del forum. "Stasera mi impegno a fare un lucido", "Vai anche io" avevamo detto. Premo il viso sul cuscino pensando continuamente "Avrò un lucido, adesso", "Avrò un lucido". Cerco di ripercorrere mentalmente l'immagine di me che entro nel camerino e mi metto i pantaloncini. Poi immagino di infilarmi le scarpe. Ma questa volta vado oltre, immagino la consistenza del tessuto tra le dita, la fatica e la pressione quando cerco di mettere il piede senza slacciare la scarpa. Quando metto la seconda, le immagini sono molto più nitide rispetto quelle di un normale pensiero. Mi alzo, cerco la maglietta e me la metto. Lo faccio in fretta e quando la indosso mi accorgo che ormai, sono di nuovo nella dimensione onirica

Sono entrato nel sogno? Ci sono riuscito? Sono le prime cose che mi chiedo. Tocco la parete del camerino. Riesco a sentire come è ruvida e dura. La sensazione è perfetta! Osservo l'ambiente: è tutto molto nitido e ci sono un sacco di dettagli! Le persone, gli scaffali, i colori. Prima di uscire dal camerino sfrego un po' le mani. Non si sa mai che il sogno perda stabilità, meglio essere previdenti. Come ogni volta sento il corpo venire attraversato da una vibrazione. Esco dal camerino e raggiungo mia madre e mia sorella. Wow sono ancora qua! E mi parlano, non sono dei manichini! Mia madre nota nella cesta un fumetto uguale a quello di mia sorella ma con scritto "Gold Version" e scontato (9 euro anziché 13. Ora che ci penso è un po' caro per un solo fumetto!). Dice ad F. che se avesse avuto pazienza e non avesse comprato subito avremmo potuto prendere quest'altro. Io la guardo e difendo mia sorella: "Mamma, la Gold Version fa schifo. Meglio avere quella originale, cosa ne vuoi capire". Mi allontano da loro, sono vicino all'uscita del supermercato, fuori c'è il parcheggio. Solo allora capisco che mi trovo all'IperCoop vicino casa mia. Mi fermo un attimo. Cosa posso fare? Muovermi e parlare? L'ho già fatto. Creare un oggetto? Non lo so, ho paura che il sogno perda stabilità. Quando cerco di materializzare qualcosa la dimensione onirica crolla. È anche vero che non conoscevo ancora i trucchi del mestiere né le tecniche di stabilizzazione le ultime volte che avevo provato. Decido di lasciar perdere. Teletrasporto? Magari usando lo spin? Mmmm... ci penso un po' e alla fine mi decido che uscire dal negozio e volare, è decisamente una buona idea. Prima di oltrepassare le porte guardo a terra. Ho sentito che è un buon modo per stabilizzare il sogno. Sto per uscire dal negozio quando...

Una voce femminile risuona improvvisa dall'esterno. Bam, è un attimo. La visione sparisce, sono nel letto, occhi chiusi faccia spalmata sul cuscino. Era una pubblicità in tv, qualcuno ha acceso quel maledetto affare e il volume era troppo alto. Quando realizzo che il sogno è andato a farsi benedire mi viene da prendere a craniate l'imbecille che ha acceso la tv. Però poi guardo il lato positivo. Ho avuto un lucido, per di più rientrando in un sogno da cui mi sogno svegliato. E la qualità del sogno era piuttosto alta. Soddisfatto e con il sorriso, mi alzo dal letto.
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda SandStorm » 04/08/2013, 14:33

Bravo Kaito : Thumbup : Peccato che sia finito così! Succede ad un sacco di persone : :s :
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 15/08/2013, 23:32

Acqua Ossigenata

Sogno fatto il giorno 8/08/2013

È sera e sono in un paesino, per le vie del centro. Con me ci sono tre amici, due ragazze, una bionda e una mora (di cui però non riesco a focalizzare il volto) e un ragazzo dai capelli scuri ed il pizzetto (al momento non ci faccio caso ma poi da sveglio capisco che è lo stesso tipo che incontrai due settimane fa sull'autobus al mare mentre andavo in discoteca con amici).
Stiamo ridendo e chiacchierando di qualcosa, quando qualcuno domanda: "Ma il passeggino dov'è?"
Mi guardo in giro e noto che effettivamente il passeggino che stava spingendo una delle ragazze, è sparito. Poi dietro ad una cabina telefonica scorgo una zingara che si muove rapidamente: ecco la ladra! Grido ad una delle ragazze di fermarla mentre io trattengo un'altro che ho appena visto e subito ho capito essere un suo complice.
La situazione si calma e io riprendo a parlare con l'amico (quello con il pizzo) ma poco dopo si sente un urlo: "Il bambino!!"
Mi giro di scatto e vedo delle persone muoversi tra la folla. Quando riporto lo sguardo sul ragazzo lui mi sorride. Un pensiero mi attraversa la mente di colpo: figlio di puttana, è tutta roba tua. Mi stai distraendo apposta per far rapire il bimbo.
Il ragazzo allora anche lui si infila nella folla e scappa. Una delle ragazze parte all'inseguimento e ci provo anche io ma dopo pochissimi metri devo fermarmi: le gambe sono incredibilmente pesanti e sembra quasi che io non sappia più come si corre.
Vado dall'altra ragazza e le metto una mano sulla spalla: "Possiamo raggiungerli solo con il teletrasporto?"
"E perché?"
"Nei sogni non riesco a correre. Basta che ci focalizziamo sul luogo dove vogliamo arrivare e riusciremo ad arrivarci. Forza!"
Appoggio l'indice e il medio della mano destra sulla fronte, chiudo gli occhi e poi li riapro di scatto. Nulla, siamo ancora lì.
La visione comincia scomparire, si annerisce tutto e poco dopo mi sveglio. O almeno credo.

Quando mi alzo dal letto, strappo il cerotto che ho sul braccio e tolgo l'ago. Intorno a me su altri lettini ci sono le due ragazze ed il ragazzo.
La bionda propone di tornare ancora sotto.
Stavamo avendo un sogno condiviso? Come in Inception? O forse il macchinario ci faceva solo fare dei sogni con le proiezioni dei compagni, e quindi ognuno ne faceva uno diverso?
Non lo chiedo agli altri, ma mi limito a dire di stare attenti a quell'infame con il pizzo che cerca sempre di rovinare i sogni. Ma lo dico ridendo, e tutti ci scherzano.
Rimetto l'ago e torniamo a dormire.

Lo scenario cambia completamente, niente più macchinari, niente più compagni di sogno condiviso.
Sono a scuola, e parlo con un po' con L. chiedendogli se mi accompagna al bar. Ma arrivato lì mi rendo conto di non aver per niente fame ma solo un incontenibile bisogno di cagare.
Ci dirigiamo verso il bagno e passando per l'aula, succede qualcosa, non ricordo cosa. Ho solo il ricordo di me che indosso del pantaloncini, una ciabatta ed una scarpa.
Non so esattamente come, ma insieme al resto della classe ci ritroviamo davanti ad una caverna.
C'è anche la mia famiglia ed altri amici. Sappiamo tutti perché siamo lì. C'è un meccanismo misterioso di illusioni e sogni all'interno della grotta e se viene superato un uomo svela ai nuovi arrivati i segreti sulla vita.
Entrano pian piano tutti, ma a gruppetti. Due alla volte, o da soli, o anche cinque insieme.
Quando fuori siamo rimasti in una dozzina, ci fanno entrare tutti, e d'improvviso perdiamo la forma umana e diventiamo dei gatti.
S. è una sorta di gatta regina perché tutti le vanno attorno e cercano di leccarla. In quello stanzone buio, con pareti pitturate e qualche candela, si raggiunge il delirio. Le persone in forma di gatto si comportano nei modi più assurdi e irrazionali. Mentre osservo un dipinto ho un illuminazione e vado subito da mio padre per dirglielo (che è un gatto ma lo riesco comunque a riconoscere).
"La mente dell'uomo ha necessariamente bisogno del cervello per esistere e manifestarsi a pieno"
"Quindi non si possono separare del tutto le due cose?"
"Esatto. Infatti guarda le menti di uomini, se messe nel cervello di un gatto, diventano come quelle di rincoglioniti. Ora torno alla forma umana e apro quella porta. Voi statemi tutti dietro. Appena la apro gettatevi dall'altra parte e passeremo tutti il test"
Torno una persona con il solo pensiero e faccio come avevo detto. Un volta nell'altra stanza, c'è un tizio a petto nudo con dei simboli dipinti di blu sul corpo.
Impaziente di sapere le verità dico qualcosa ma mi viene risposto che se non passano tutti il test, non potrà dirci nulla. Intanto viene proiettato un video sulla parte e lo guardo. Pian piano arriva altra gente che si aggrega ma non tutti riescono a raggiungere la stanza. Così viene tutto rimandato e poco dopo il sogno termina.

Mi sveglio, per davvero questa volta. Penso al sogno assurdo che ho fatto. Da psicopatici. Ma non ho voglia di alzarmi, resto sdraiato e mi addormento alcuni attimi dopo.

Sono solo in strada ed è pomeriggio presto, il sole è alto. Cammino all'ombra di un palazzo, sono al capolinea dell'autobus che prendo per andare a scuola, insomma vicino casa mia.
Sto chattando su whatsapp con C. e parlavamo del fatto che si era fatto i capelli biondi da mori.
"Te li sei ossigenati?"
"No zio, biondi"
"Cioè hai fatto la tinta?"
"Se, ma stasera quindi, cinema?"
Prima di rispondergli ci penso e mi viene un dubbio. Uno di questi giorni devo partire per la Romania, e sono sicuro che fosse un martedì. Ma che giorno della settimana è? Perché se dovessi partire domani, non avrei la sera libera, dovrei andare a letto presto.
Cerco di pensarci ma non capisco proprio in che giorno siamo. Ad un certo punto ho un flash. Io ho già preso l'aereo, io sono già in Romania.
Nulla di tutto ciò che c'è qua intorno è reale.
Sono sicuro di essere a dormire nella casa di mia nonna, anzi sono nella camera dei miei perché loro sono usciti e io sono andato sul loro letto per stare al fresco.
Intanto cammino e incontro C. seduto su una panchina.
Lui mi saluta e io gli dico:
"C. siamo in un sogno!"
"Cosa?"
"Qui siamo alla perferia di Milano, ma io sono in Romania, ne sono sicuro!"
"Ne sei certo?"
"Massì dai cazzo, questo è palesemente un sogno! Guardati i capelli!"
"Eh?"
"Abbiamo appena parlato del fatto che te li sei tinti di biondo ma li hai ancora mori!"
"Hahaha hai proprio ragione!"
"Facciamo una prova per sicurezza. Pensa a qualcosa e io cerco di indovinare"
"Ok"
Penso intensamente ad un oggetto e cerco di manipolare la mente di C. così che lui abbia pensato a quella parola.
"Cavalletto per la moto?"
"Sì!"
"Te l'ho detto, è un sogno! Dai come facevo se no ad indovinare una cosa così assurda hahahaha! Andiamo!"
Attraverso la strada contentissimo: finalmente un lucido! E la qualità del sogno è anche molto buona, sono perfettamente isolato dall'ambiente esterno, i colori ed i suoni sono molto nitidi e puliti.
Arrivati alla fermata del bus C. vuole salirci ma io lo richiamo: "Ma che autobus! Voliamo!"
"E come?"
"Puoi correre e darti lo slancio, ma io spesso così con riesco. Userò un altro metodo. Mi aggrappo ad un palo e poi mi stacco con tutto men che con una mano. Il corpo allora resta sospeso, stacco la mano e inizio a volare. Capito?"
Mentre glielo spiego lo faccio e lui però opta per la corsa così mi dà la mano mentre io sono già a mezz'aria e inizia a correre. Tenendolo riusciamo a partire in volo.
Siamo molto veloci e riusciamo ad andare ad una quota di circa 30 metri.
Scendo in picchiata e sfioro l'asfalto di un parcheggio, riprendo quota come se avessi saltato e poco dopo atterrò d'impatto vicino ad un benzinaio.
"Ok, adesso sai come fare, trovati un palo e vola da solo, in due è scomodo"
Mentre vado vicino ad un palo della luce, dal borsello che avevo mi cade un quaderno rosso che si bagna perché viene colpito dalle gocce di un irrigatore lì vicino. Mi chino per prendere il quaderno e metterlo nel borsello senza pensare che è un fottuto sogno e di quel quaderno posso sbattermene altamente. Alzo il viso di scatto perché sento una voce.
Ma non è nel sogno. È fuori. Pochi instanti dopo mi sveglio.
"Perché sei così contento?"
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda SandStorm » 16/08/2013, 21:13

: Thumbup : Figa la cosa del leggere la mente, devo provare anch'io.
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 19/08/2013, 15:47

Divoratori di Anime

Sogno fatto il 19/08/2013

Metto il fucile da precisione agganciato alla tracolla e seguo il capo della squadra. Dobbiamo difendere la città da una minaccia, anche se ora come ora, non ricordo di cosa. Entriamo in un supermercato. Inizialmente sono scettico, come possiamo usare un luogo simile come postazione per una squadra di cecchini?
Lo chiedo al capo che è una donna di trent'anni.
"I supermercati hanno sempre un piano aperto al pubblico, poi uno per i VIP che viene nascosto ai civili. Infine vi è un terzo piano usato proprio per le operazioni militari ma tutti credono sia il magazzino"
"Ah già come ho fatto a scordarlo" rispondo convintissimo, come se avessi l'effettivo ricordo di una stupidata del genere.
Da una finestra vedo un corpo accasciato contro un vetro, ha la pelle come ricoperta di acido. Giro subito la testa inorridito dalla scena e continuo a salire le scale insieme ai miei compagni.
Arriviamo all'ultimo piano. Qui succede qualcosa di strano. L'obbiettivo e la "trama" del sogno mutano improvvisamente senza che io ci faccia caso. Camminiamo tra le poltrone ed i mobili esposti fino ad arrivare in una stanza piena di riviste e fumetti. Ve ne sono di sparsi per terra e altri incolonnati. Il capo ne sta cercando uno di preciso.
È un capitolo preciso della serie "Murim" (che non esiste neanche. Ma ora che ci penso è un termine del manga "The Breaker"). Lo cerchiamo ma non facciamo altro che trovare vecchi volumi come, "Murim One Hand" o "Murim 3-80, Two Hands". Mentre continuiamo a rovistare, una rivista si illumina di colpo e mi acceca.

Mi sveglio, qualcuno sta alzando la tapparella della stanza. È mia madre. Chiede se vogliamo fare colazione al bar. Non ho voglia, io devo dormire. Devo sognare ancora, e poi sono stanco. Al diavolo la colazione. Non rispondo neanche, fingendomi addormentato. Poiché neanche mia sorella risponde i miei escono senza di noi.
Poco dopo mi riaddormento.


Io e mia sorella stiamo guardando un film. È un OVA con due personaggi di Fairy Tail (ova che per altro, non esiste): Elsa e Gerard. I due hanno una decina di anni in più della loro età nel manga e sono vestiti con lunghi abiti neri. Si trovano nel "Tempio Elementale" e sono a caccia di demoni.
Dopo un po' entrano in una stanza dove vi sono 4 statue. Elsa deve indovinare quale dei 4 è il demone e ucciderlo al primo colpo.
"Prima ho ucciso una specie di granchio e poi un pesce gigante.. mi sembra ovvio che ora tocchi al..."
Si lancia con la spada sguainata su una statua ma poi all'ultimo cambia bersaglio e ne falcia uno ad altezza delle tempie.
"Gargoyle" finisce di dire lei, mentre la statua cambia di aspetto mostrando la sua vera forma. Il demone stupefatto che il suo inganno non sia riuscito collassa a terra.
In quel momento succede una cosa assurda. Non sto più guardando il film. Io sono nel film.
(qui ho il dubbio che il sogno sia stato interrotto dalla fase non REM e il successivo si sia ricollegato parzialmente al sogno precedente, ma non so dirlo)
I precedenti protagonisti sono spariti, ora siamo io e tre miei amici, D., Z., e G. ad essere a caccia di demoni. Ma come mai?
Un falso ricordo mi si innesta automaticamente nel cervello appena mi pongo la domanda. Noi siamo dei Soul Eater (che è il titolo di un manga che per altro, non ho mai letto in vita mia. Ne conosco solo il titolo), i "Divoratori di Anime". Praticamente siamo persone già morte, inviate sulla terra per uccidere i demoni che si aggirano e difendere i vivi. Abbiamo anche il compito di punire le persone vive che si comportano come non dovrebbero.
Entriamo in altre stanze e spariamo con la pistola a dei demoni. Ci siamo sfidati a chi ne fa fuori di più.
Nella stanza successiva però, (che è enorme, più di 1000 metri quadri) ci troviamo in campagna e da lontano si vede un osteria.
Arriviamo lì e ci sono due gruppi di persone al tavolo che mangiano.
Propongo agli altri di fare a gara a chi riesce a far ridere le persone che stanno mangiando.
Vado da un ragazzo e mentre quello mangia gli faccio delle smorfie un po' buffe. Lui mi guarda in modo strano ma la ragazza affianco a lui scoppia a ridere.
Passo all'altro tavolo e intanto faccio una pernacchia. Arrivo da due ragazze che stanno mangiando una zuppa. Mi avvicino molto al viso di una e la fisso con aria serissima. Quella come mi vede inizia a ridere a crepapelle.
Dopo un pochino ce ne andiamo volando ed un mio amico si volta verso i ragazzi che stavano mangiando e gli parla:
"Non dovreste ridere se ci vedete"
"Perché?"
"Perché siamo dei Soul Eater" risponde lui.
Tutti in coro noi 4 gridiamo: "Sì, Soul Eater!!"
Volo un po' più velocemente degli altri e arrivo vicino ad una spiaggia (nel sogno si è fatta notte). Mi è stato comunicato di occuparmi di un ragazzo che fa lo spacciatore e spesso picchia i più piccoli. Devo tormentare la sua anima per farlo smettere. Però lui è sul lungo mare della spiaggia e io sono ancora in strada. Per arrivare dall'altra parte devo scavalcare una recinzione.
Cerco di saltare la rete alla mo' di "olio cuore" con una mossa di parkour ma non riesco. Riprovo e la recinzione molleggia avanti ed indietro in modo pericolante. Scendo sconcertato e particolarmente incazzato.
Subito penso, "Non è possibile che un Soul Eater non riesca a scavalcare una cosetta simile. Io ho poteri quasi divini, posso fare tutto nel mondo degli umani!"
È lì che succede. Come una scarica alla mente, un flash improvviso.
"No. Io non posso fare tutto perché sono un Soul Eater. Io posso fare tutto perché questo è un sogno. Ed è il mio sogno"
Piego quella dannatissima recinzione con una forza sovraumana e quasi la seppellisco a terra.
Entro finalmente nel lungo mare. Secondo il sogno dovevo cercare un tizio. Massì mi dico, appena lo trovo mi ci diverto un po'.
Vedo il ragazzo che cammina in mezzo alla folla, sono sicuro che sia lui, ne avevo avuta una foto prima. Decido di volerlo spaventare un po'. Divento invisibile e da dietro inizio a fargli degli scherzi. Gli tocco la spalla e quando lui si gira, non vede nessuno. Ad un certo punto un ragazzo di colore con una felpa blu ed il cappuccio si avvicina alla mia preda. Deve essere uno che vuole comprare.
"Arrivi al momento giusto" dico io tra me e me.
Tocco la spalla di entrambi e quelli si girano come deficienti per cercare il colpevole. Dopo un po' iniziano a credere che proprio quello con cui stanno parlando gli stia facendo gli scherzi e così iniziano a litigare.
Poi arrivano due ragazze, una coi capelli ricci neri e una bionda, più alta con il vestito rosso. Alla vista delle fanciulle i due smettono di sbraitare e riprendono a camminare con quelle.
"Eh no" dico io.
Mi avvicino alla ragazza riccia, la prendo per le spalle e le sussurro in un orecchio. "Ora tu vai via di qui, perché hai da fare e sei impegnata".
Il P.O. si fa manipolare facilmente e se ne va. Vado quindi dalla ragazza bionda e faccio la stessa cosa. "Lascia questi due e vai dietro a quell'albero, magari ci rivediamo dopo" le dico malizioso. Anche lei docilmente si dilegua.
I due ragazzi intanto si sono messi a parlare tra di loro di affari. Lo spacciatore sta per dare la roba all'altro ma io (ancora invisibile) mi metto in mezzo.
"Adesso, lo faccio cagare addosso dalla paura" penso divertito. Guardo il ragazzo di colore di fronte a me, e gli do un leggero colpetto con la mano destra, ad altezza del viso. Ma faccio solo il gesto perché mi fermo prima di toccargli la guancia.
Ma il bello arriva adesso. Proprio come volevo il movimento della mano genera una potentissima onda d'urto che spara il ragazzo a oltre duecento metri di distanza facendolo finire in mare.
Mi volto verso lo spacciatore che è terrorizzato. Si guarda intorno e cammina lentamente all'indietro. Io alzo una mano verso di lui e tolgo l'invisibilità.
"Cosa diavolo.." prima che il ragazzo finisca la frase, con un onda d'urto lo scaravento indietro.
Faccio un salto altissimo e gli piombo addosso con un calcio creando un altra onda. Quello viene catapultato e finisce a terra. Gli piombo ancora addosso, atterrando su "quattro zampe" e spingendolo con un ultima onda (era dannatamente divertente lanciare quelle onde hahaha).
Con le ginocchia gli blocco il petto, quindi gli prendo la testa con le mani e gli dico:
"Ora, ti comporterai bene, chiaro?"
Mi rialzo che sono euforico. Mi sto divertendo come un matto e però ho voluto essere coerente con il sogno e ho anche portato a termine l'obbiettivo. Cammino a piedi scalzi nella sabbia e mi chiedo cosa fare. Mi ero posto una task. Qual'era? Ah sì! Volevo provare a fare un esercizio di matematica in un sogno per vedere se con la mente "accelerata" avessi potuto farlo più facilmente.
Inizialmente volevo fare un problema di geometria, ma non potevo stare ad inventarmene uno. Ci avrei messo un sacco. Così mi invento un sistema di secondo grado di due equazioni in due incognite. Si può fare no? Li invento sempre quando do ripetizioni ai ragazzi più piccoli.
Poi arriva il problema.
"Dove cazzo mi metto a scrivere?" mi chiedo preoccupato. Poi ho un'idea, mi sdraio sulla sabbia e provo a scrivere con il dito. Ma ovviamente l'effetto è penoso,perché da che mondo è mondo, se la sabbia non è bagnata, scrivere o disegnare è molto più difficile.
Sto per andare sulla riva del mare quando vedo una ragazza di vent'anni che passeggia sul lungo mare. Allora mi ricordo di quella che avevo lasciato dietro l'albero. Pazienza, adesso ho la task da fare penso. Però la ventenne potrebbe essermi di aiuto. Vado lì e le chiedo se ha una penna ed un foglio.
La ragazza con i capelli neri corti e gli occhiali squadrati rossi (sembrava L. con 6-7 anni in più!) cerca nella borsa ma mi dice che non è sicura di averne una.
Le rispondo che intanto ne provo a materializzarne una.
Ho sempre fatto pena a creare oggetti nei sogni, quindi penso di usare uno stratagemma. Malleare l'oggetto con la sabbia e crearlo. Prendo della sabbia e ci provo. I granelli mi scivolano inesorabilmente tra le dita.
"Stupida sabbia, se non è bagnata è inutile"
Intanto però la ragazza ha trovato una penna ed un foglio.
"Perfetto" dico io.
Lei però mi guarda un po' triste: "Io ora però dovrei prendere l'autobus.."
"Non c'è problema, salgo anche io, almeno mi appoggio al sedile di fronte per scrivere"
Mentre siamo sul bus inizio ad inventare un equazione.
"3x... -5y^2 = 7"
Scrivo la seconda equazione (che ora non ricordo) ma aveva dei termini in x^2, in x e in y^2. Mi preparo a svolgerla ma quando ritorno a guardare il sistema per iniziare a fare i calcoli, qualcosa è successo.
Le cifre non sono più le stesse. Si sono aggiunti altri termini e calcoli all'interno di entrambe le equazioni.
Strappo il foglio rattristato.
"Maledizione, avrei dovuto scrivermene una nella realtà e ricordarla bene. Inventarla nel sogno è troppo difficile, la mente si diverte a confondermi e complicarmi la vita. Che subconscio masochista"
Rendo la penna e il foglio alla ragazza che intanto si era tolta gli occhiali.
Li prendo e glieli metto addosso.
Penso se riprovare con un problema di geometria analitica. Poi mi giro verso la ragazza.
"Nha, mi sa che farò qualcos'altro"
"Cosa?" chiede lei.
Mi avvicino e la bacio. Lei poco dopo si stacca e mi dice sorridendo: "Mi sembra una cosa che già hai fatto nei lucidi"
"Ma con te ho passato più tempo" rido io mentre penso che questi P.O. ne sanno una più del diavolo.
Mentre ci baciamo lei mi allunga una mano verso i pantaloni e così faccio anche io. Anche se ho chiuso gli occhi mentre la bacio, la sensazione del tatto con il braccio di lei ed i suoi jeans è dannatamente reale.
Ad un certo punto sento qualcosa che tremola, come un formicolio.


Sono contro il cuscino a faccia in giù, con sotto le braccia incrociate. Mi accorgo quasi subito che con la mano sinistra non sto più toccando i jeans della ragazza, ma sto toccando la mia di mano destra che è ancora addormentata. Chissà da quanto tempo ci stavo dormendo sopra. Ancora con gli occhi chiusi sposto il braccio per far tornare il sangue a circolare regolarmente.

Sento una voce e mi alzo svogliatamente. Sarà uno dei parenti in visita mi dico. Dalla porta entra un signore di colore piuttosto grasso con un po' di barba.
"Sei il solito dormiglione" mi dice lui scherzando.
Io ancora rimbambito lo saluto e getto su una valigia una cintura che stava sul letto per avere più spazio e poter mettere apposto le coperte che sono tutte scompigliate. Mentre lo faccio mi chiedo che aspetto abbia il figlio di quel signore, ci conosciamo da tanto ma ancora non ho mai visto il figlio.
Poi ci penso bene.
"Aspetta. Ma questo, chi cazzo è?"

Mi sveglio di nuovo. Maledizione un risveglio vero di pochi secondi che piomba in un falso risveglio. Odio quando succede. Ripenso al signore ed al suo viso. Non l'ho mai visto, forse era uno di un film e non ricordo. Mi rigiro nel letto con il sorriso. Non vedo l'ora di scrivere questo lucido.
"Perché sei così contento?"
"Perché sto per andare a dormire"


Legenda Diario dei Sogni Lucidi:
Spoiler:
- Pre-lucido, quando sto acquisendo lucidità ma la consapevolezza non è ancora sufficiente
- Sogno Lucido, quando ho consapevolezza del sogno ed eventualmente padronanza di esso
- Veglia, quando sono sveglio
- Indeterminazione, quando non sono certo di essere stato lucido o meno a causa dei miei ricordi compromessi (o anche quando non so se mi trovo in sogni o allucinazioni)
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda BlackKnight » 20/08/2013, 15:41

Beato teee, fai dei sogni SPETTACOLARI, non vedo l'ora di rifarne una anchio. ;)
Sei sicuro di non stare SOGNANDO???



I sogni sembrano reali finché ci siamo dentro, non ti pare? Solo quando ci svegliamo ci rendiamo conto che c'era qualcosa di strano. (Inception)
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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 21/08/2013, 0:08

Hahahaha grazie! Però mi ci è voluto un po', ricordo alcuni mesi fa i lucidi che duravano pochi secondi.. poi imparate le tecniche di stabilizzazione e avendo preso fiducia sono migliorato xDD Ti auguro di lucidare allora ;D
"Perché sei così contento?"
"Perché sto per andare a dormire"


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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda Conciliatore » 22/08/2013, 9:57

Porca vacca! Molto bello! Potrei chiedere che tecnica usi per fare lucidi?
Io lo so chi sono io, ma tu non sai che tu sei tu. Lui lo sa che tu sei tu?

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Re: Diario dei Sogni Lucidi di KaitoH2

Messaggioda KaitoH2 » 25/08/2013, 20:32

Va bene subconscio, questa volta hai vinto tu...

Sogno fatto il 25/08/2013


Prima di andare a dormire decido di provare un ciclo della SSILD. So che non va fatta prima del sonno notturno ed infatti voglio solo provare il ciclo di sensazioni "occhi, orecchie,tatto".
Una volta finito cerco di addormentarmi ma ci metto un po'..


Sono nel mio letto. Mi alzo a fatica, ho sonno. C'è la luce accesa nella stanza dei miei.
"Sono ancora svegli?"
Prima di mettermi la ciabatte ho un attimo di esitazione.
"Nella guida della SSILD diceva che sono frequenti i falsi risvegli... non ne ho fatta una seria alla fine, ma meglio essere prudenti.."
Faccio il test del dito-perfora-mano. Il palmo si buca.
"OMG MAN. Sto sognando c#zzo"
La mia reazione è decisamente più euforica del solito, davvero non me lo aspettavo.. avevo fatto il test con decisione ma lì per lì mi era sembrato che l'avrei fatto tanto per farlo, come al solito.
Mia sorella si alza dal letto.
"Niki, fai silenzio.. la mamma sta cercando di dormire"
Non voglio dare fastidio, quindi cerco di pensare a qualcosa da fare nel sogno senza fare troppo baccano (sarei potuto uscire di casa dalla finestra e fare bordello.. e già qui mi stavo facendo fregare..).
Mi sdraio di nuovo nel letto e cerco di farmi venire un'idea. Non mi viene in mente nulla. Sento i passi di qualcuno che viene verso la stanza mia e di mia sorella.
Chiudo gli occhi per fingere di dormire e....

Fregato come un pollo, dalla propria mente. Riprendo a sognare, senza più esserne cosciente. Mi addormento e lo scenario cambia.
Sono a scuola, seduto vicino a V e Z mentre faccio una tavola di arte (anche se c'era la lezione di inglese). Il prof dice che interroga. Mi viene un colpo.
"Interroga?! Ma io non lo sapevo!!! Ero troppo preso da alcune cose... come faccio ora?!"
Dico preoccupatissimo a V mentre lei con la faccia terrorizzata scuote lentamente la testa e non risponde.
Alla fine viene interrogato Z.
Mi giro, un attimo indietro e noto un compagno di classe inusuale. Sembra mio padre. È fottutamente uguale a mio padre.
Lo dico a V. Quello inizia a parlare ad alta voce, dicendo alcune cose riguardo al fatto che è pelato e la luce riflette sulla sua pelle, ma nessuno ride.
"Mio padre però non è così cogl#one".
Quando mi rigiro, Z non c'è più. Al suo posto c'è J.
Penso che il suo aspetto semi-orientale è molto attraente. Finisce la lezione dopo alcuni attimi che non ricordo.
Esco da scuola e vado verso il parcheggio dove mi aspetta mio padre. Durante il percorso incontro due pescatori che urinano dietro un albero. Dicono qualcosa sulle carpe, ma non ricordo.
Arrivo all'auto e mentre mi riporta a casa mio papà mi ricorda che devo andare in piscina con mia sorella tra qualche ora.
Me lo ero scordato. Ci ripenso e mi ricordo che ha ragione. Volevamo andare in piscina al mattino, ma poi abbiamo spostato al pomeriggio perché alle 11 di mattina dovevo vedermi sotto casa di M per andare a fare le trazioni al parco.
Aspetta. Ma le trazioni con M le ho fatte? Ho un vuoto mentale. Inizio ad agitarmi.
La scena della scuola sparisce dalla mia mente senza che io me ne accorga. Non capisco cosa ho fatto la mattina.
"C#zzo ma che ore sono?!" urlo in panico.

Mi sveglio di soprassalto, le palpebre di aprono di scatto. Mi alzo e guardo l'ora sul tablet. Le 9:50.
"Fiu"
Ultima modifica di KaitoH2 il 27/08/2013, 23:12, modificato 2 volte in totale.
"Perché sei così contento?"
"Perché sto per andare a dormire"


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