da Citrato » 28/06/2014, 17:15
Sono in procinto di addormentarmi. Ho come un sesto senso che mi indica che finalmente riuscirò a lucidare. In realtà sono abbastanza sereno e rilassato e so per esperienza che questa è per me una precondizione essenziale per avere SL. Inizio ad avvertire delle ipnagogiche, ma perdo subito la lucidità, lasciandomi trascinare dalla trama del sogno. Mi trovo all'interno di una cabina di pilotaggio di un aereo di linea. Dinanzi a me due piloti che dialogano tra loro, seduti nelle loro rispettive postazioni. Ho come la sensazione di essere un passeggero ospitato dal personale di bordo all'interno della cabina di pilotaggio. C'e anche uno stewart dietro di me che cerca di attirare la mia attenzione. Sento il rumore della pressurizzazione dell'aereo mentre scendiamo di quota. Posso notare l'apparecchiatura di bordo dell'aereo, con una risoluzione dei dettagli incredibile: le spie luminose che si accendono e si spegono, gli altimetri, gli schermi del computer di bordo, gli switch sul tetto della cabina. Oltre il vetro della cabina di pilotaggio posso notare un magnifico panorama nel quale campeggiano enormi laghi circondati da una folta vegetazione. D'un tratto l'ambiente si decontestualizza e mi ritrovo all'interno di una stanza con due grosse finestre. Su di un lungo tavolo adiacente alla parete posso notare una strana apparecchiatura. Mi rendo conto di stare sognando. Una parte dell'apparecchiatura conserva ancora gli aspetti del sogno precedente: vi è una sorta di simulatore di volo, dotato di una cloche, uno schermo in cui continuano a scorrere le immagini di quel paesaggio naturale e la strumentazione di bordo dell'aereo. Afferro la cloche e inizio a pilotare il simulatore. Noto con stupore il cambiare della prospettiva del paesaggio ogni volta che provo a salire o a scendere di quota. Esploro il resto dell'apparecchiatura poggiata sul lungo tavolo: il colore della scocca è di tipo verde militare. Sul pannello frontale è riportata la scritta "LUCIDOMETRO". Ancora, noto uno schermo in cui appaiono delle forme d'onda simili a quelle di un oscilloscopio e accanto ad esso una sorta di misuratore analogico dotato di una lancetta. Quest'ultima tende a scendere o a salire come a volermi indicare il mio attuale stato di controllo della lucidità. Ho capito di trovarmi in una sorta di "quartier generale" della mia mente. Non so dire comunque se in quel momento stessi davvero controllando analogicamente la mia lucidità o se fosse solo una rappresentazione teatrale del mio subconscio. Mi decontestualizzo nuovamente e mi ritrovo in un luogo del tutto buio, probabilmente sul mio letto. Ho ancora davanti a me un piccolo schermo luminoso che rappresenta gli oggetti di quella stanza, compresa l'apparecchiatura. Ergo: "se posso decontestualizzarmi da un ambiente all'altro, allora posso anche provare a ricontestualizzarmi, entrando nuovamente nella stanza attraverso lo schermo, per poi attraversare anche lo schermo del simulatore di volo e ritornare all'interno dell'aereo. Infilo la testa all'interno del piccolo schermo luminoso ed eccomi infatti nuovamente all'interno della stanza del mio quartier generale. Purtroppo perdo d'improvviso la mia corporeità fisica e mi ritrovo a fluttuare a distanza ravvicinata dall'apparecchiatura. E' evidente che il SL vuole mostrarmi una panoramica dettagliata del lucidometro. Rimango stupito dall'accuratezza dei dettagli dello strumento. Vi sono file di manopole , di pulsanti, di interruttori, rappresentati con una cura che sembra persino superare la realtà. Infine noto anche un display a cristalli liquidi su cui è riportata la scritta "Lucidometro info 11". Mi chiedo cosa possa significare quel numero, ma soprattutto provo a concentrarmi su di esso per vedere se riesco a cambiarlo. Niente da fare, più lo guardo e più rimane identico a stesso. Riacquisto la mia corporeità, ma d'un tratto si apre una porta e vedo entrare due uomini vestiti da ufficiali dell'esercito. Mi dicono che per me è arrivato il momento di abbandonare il quartier generale. Ricordo di aver detto loro qualcosa, ma a questo punto del sogno non ho più il pieno controllo della mia lucidità. Mi ritrovo d'un tratto all'interno di una sorta di foresta incantata. Intorno a me alberi di agrumi e di eucalipto. Il suolo è ricoperto da un tappeto di foglie. Mi trovo in una sorta di stato pre-lucido. Cerco di spiegarmi meglio: sono ancora consapevole di stare sognando, tutto appare reale, ma non avverto più la distanza tra me e gli altri elementi del sogno. E' come se fossi comunque costretto a seguire la trama di questa esperienza onirica. Noto un ragazzo e due ragazze scherzare tra loro animatamente. Le ragazze sembrano due ninfe dei boschi e indossano abiti simili a quelli dell'antica Grecia. D'un tratto si accorgono di me e mi chiedono cosa faccia nel loro mondo. Rispondo di essermi precedentemente trovato nel quartier generale della mia mente e di essere stato cacciato fuori da due ufficiali. Una delle ragazze mi dice che non posso rimanere nemmeno li, all'interno del loro regno. A questo punto vedo apparire un folletto col naso lungo, gli stivali e un cappello da mago. Ha l'altezza di un puffo e con fare disinvolto si siede sulla mia spalla destra. Penso: "wow! E' la prima volta che vedo un folletto in un sogno!" Sembra essere una sorta di saggio, uno di quelli che la sa lunga. Il folletto redarguisce le due ninfette dicendo loro "Vi sembra questo il modo di trattare un ospite?". Lo scenario del sogno cambia nuovamente e la mia lucidità sfuma completamente. Sono all'interno della casa di F. e di sua moglie O. Stiamo discutendo allegramente da buoni amici. Chiedo a O. di andare in bagno. Lei mi dice "va pure, ma sposta i prodotti per la pulizia della casa che ho lasciato sopra la tazza del water". Entro in bagno, tolgo i prodotti, alzo la tazza del water, orino, tiro lo sciacquone, apro la fontana del lavandino. Mentre mi sciacquo le mani mi guardo allo specchio e penso "Devo raccontare a F. e O. lo strano sogno lucido che ho fatto". Esco dal bagno nell'intento di raccontare loro il sogno, ma O. mi viene incontro, mi abbraccia e mi da un bacio sul collo per poi dirmi "E' magnifico il regalo che mi hai fatto recapitare. Non avevo ancora avuto occasione di ringraziarti". Replico: "Figurati, sai che si tratta di una sciocchezza e comunque presto o tardi non sarebbe mancata l'occasione per incontrarci". Mi sveglio definitivamente, ancora una volta sereno e in pace con me stesso.
P.S. Ho cercato di rappresentare graficamente l'apparecchiatura che ho sognato, facendo un assemblato di copia e incolla di immagini riguardanti pezzi di apparecchiature trovati su internet.
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