Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > Diario dei Sogni Lucidi di Dehriei

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Re: Diario dei Sogni Lucidi di Dehriei

Messaggioda Dehriei » 26/01/2014, 12:41

26/01/2014

Vado a letto verso l'una, dopo una giornata di riposo e relax. Durante il giorno, per gioco, ogni volta che entravo in una stanza a casa mia, o durante la passeggiata pomeridiana, mi chiedevo: "dove sono?" Comunque mi addormento subito e comincio a sognare.

-Il primo sogno non lo ricordo, ma il secondo molto chiaramente. Sono su un piccolo aereo bianco a strisce rosse. E' insolitamente piccolo, avrà massimo venti posti e io sono in quelli avanti, i primi. Sull'aereo c'è anche mia sorella maggiore e la figlia dell'altra mia sorella. Sono sedute in fondo. Ho già una buona attenzione al sogno e mi faccio domande, ma non mi rendo conto ancora che sto sognando. Osservo il pilota: è giovane e taciturno, quasi inespressivo. Dopo poco decolliamo e come pista usiamo una via rettilinea che è sita proprio davanti al grande campanile della mia città. Il pilota decolla, ma vola troppo basso e sfiora i tetti. Mi aspetto un urto da un momento all'altro e invece improvvisamente vira verso l'alto nel cielo aperto. Non faccio in tempo a pensare che sono fuori pericolo, quando il pilota comincia ad effettuare dei giri della morte doppi e tripli. La mia prospettiva si alterna da quella interna all'aereo, dove sento il panico generale, a quella di spettatore esterno dal cielo. Ecco che l'aereo ripete i giri e poi sterza nuovamente, tornando verso la città. Si tuffa in picchiata verso un piccolo fiume (che in realtà non esiste) che scorre tra il battistero e dei portici. A questo punto io faccio una cosa assurda. Mi butto in cabina di pilotaggio con il mio vicino di posto e apriamo, spingendo, la punta dell'aereo. Noi saltiamo fuori e l'aereo precipita nel fiume esplodendo.Mi ritrovo a bordo fiume con un cono in mano, che sarebbe la punta dell'aereo estremamente rimpicciolita. Mi sembra tutto così strano, ma non faccio in tempo a ragionare che arriva mia madre. Ha per mano mia nipote, che è riuscita a salvarsi. "E mia sorella?" domando subito.. "E' morta" risponde lei.
Scoppio a piangere e penso ai suoi figli che resteranno senza madre. Osservo i pompieri tirare fuori i cadaveri dal fiume. Sono corpi non identificabili, pieni di ustioni, ma con la pelle molle e resa bianca dall'acqua. Poi sento che hanno trovato atri tre superstiti. Mi giro di scatto e vedo il primo, poi il secondo e infine mia sorella che sorride. Le salto al collo e la bacio.
-Ecco che mi ritrovo in uno spogliatoio di una palestra con il mio migliore amico che mi mostra degli armadietti. Sembrano più casseforti e hanno una chiave lunghissima. Lui sostiene che sono il top, visto che saremmo in epoca romana. Mi suona tutto così strano. Mi guardo intorno e trovo un ambiente confuso, tra il moderno e l'antico. Vado nella stanza successiva e entro in una specie di supermercato dove si parla inglese. Poi vedo un annuncio di lavoro e vado alla cassa per chiedere informazioni. Qui trovo la mamma del mio migliore amico, ringiovanita. Intraprendo con lei una conversazione sul lavoro all'estero e la ringrazio per tutte le informazioni. Torno indietro, ma invece di arrivare nello spogliatoio di prima, mi trovo in una stanza bianca senza arredamenti. Divento sospettoso. Mi chiedo dove sono e non so rispondermi. Dopo un secondo arriva mia madre. Comincio subito a raccontarle del sogno dell'aereo, di mia sorella e delle piroette che faceva il pilota. Ad un certo punto le dico: "Non so proprio come abbia fatto a non accorgermi che stavo sognando."

La stanza da bianca comincia a scurirsi. In un lampo mi ritrovo a letto. E' tutto buio, giro il collo a destra e vedo una luce fioca che entra dalla serranda. Questa è la mia camera di quando ero piccolo. Sono chiaramente lucido. Penso: bene, ora mi alzo ed esco dalla finestra. Piccolo problema, sono paralizzato. Sto tranquillo e aspetto di sbloccarmi. Mentre comincio a sentire le mani muoversi, avverto una presenza vicino alla porta. Sento il cigolio della porta che si apre e qualcosa muoversi verso di me. Conosco questa sensazione, mi è già capitato e ne avevo parlato giusto ieri con Dreyam, affrontando il discorso dei falsi risvegli. Purtroppo sono ancora bloccato e posso solo aspettare. Con la bocca tiro il lenzuolo verso il viso, per coprirmi dall'alito fetido di quella creatura. Ci sono quasi riesco a muovere braccia e busto e ho un'idea. Mi copro totalmente con le coperte per far indietreggiare la cosa e poi creo una sfera di protezione intorno al letto: una barriera rossa dove lei non può entrare. Questo mi da il tempo di recuperare il controllo totale del corpo. Appena sono pronto ho un'altra idea: mi trasformo in pantera. Sento il pelo crescere e il collo piegarsi. Vedo la visuale allargarsi e abbassarsi. Finalmente sono pronto. Con una zampata tolgo le coperte e scendo giù dal letto. Guardo bene la presenza e mi accorgo che è una bestia enorme incrociata tra un lupo e un orso. Le ruggisco contro e la fisso dritto negli occhi. Comincia a indietreggiare lungo il corridoio e poi fuori dalla porta di casa. Io la seguo e la vedo rimpicciolirsi un po' alla volta. Diventa sempre più piccola e chiara mentre scendiamo le scale. Alla fine è un piccolo cagnolino impaurito e quando finalmente arriviamo in strada, scappa via diventando un topolino spelacchiato. Molto soddisfatto riprendo le mie sembianze umane. Mi guardo intorno e vedo la via di casa mia. Tutto è ancora scuro, così decido di strofinarmi bene le mani e fare il test del palmo per stabilizzare. Infine dico "luce" e tutto prende colori nitidi e definiti. Proseguo verso destra a piedi e mi basta poco per capire che qui non troverò niente che già non conosca. Provo a creare una porta. Appena ci penso la vedo sospesa in aria davanti a me. Penso ad andare in un'altra dimensione. Le volo davanti, la apro ed entro. Sento come un lampo di vento e poi sento la porta chiudersi dietro di me prima di scomparire. Davanti a me c'è una città che sembra espandersi in salita a vari livelli, simili a grosse terrazze. Svolazzando lentamente arrivo a quella che sembra una piazzetta per giovani coppie. E' curioso come qui lo stile dei palazzi riporti caratteri medievali, mentre gli arredi sembrano essere d'avanguardia. Molte coppiette stanno pranzando e l'atmosfera è felice. Gli abitanti sono identici agli umani, anche se alcuni levitano, cosa che fa passare inosservato il fatto che io voli. Improvvisamente vengo attratto dal piatto di pasta di un ragazzo e mi precipito al suo tavolo. Gli tolgo il piatto e con fare animalesco praticamente ne bevo il contenuto. Era una minestrina con patate, molto buona e mi perdo via ad assaporarne il gusto.Purtroppo però il sogno comincia a sfumare e mi rendo conto di essermi sconcentrato.
Mi sento nel letto di casa. Ma decido di stare tranquillo e provare a rientrare nel sogno e ci riesco. Quando rientro, sono ammanettato ad un tavolo e il padrone del locale mi sta sgridando in una lingua che non conosco. Gli sorrido e mi scuso, poi guardo le manette e le apro con il pensiero prima di volare via. Volo verso l'alto e mi sposto leggermente in periferia per far perdere le mie tracce. Penso che devo ristabilizzare il sogno. Mi guardo le mani e non sembrano nemmeno tanto strane, sono solo leggermente più lunghe del solito. Faccio il test del dito e sento anche un po' di dolore. Quando mi trapasso vedo anche che il dito che esce dal palmo è nero e penso che sia una stranezza. Quindi mi strofino bene e infine mi guardo intorno. Anche vista dall'alto la città merita. Ha una bella suddivisione, ordinata e pulita, ricca di parchi e zone verdi che si intersecano con piccole case in pietra grigia. Come avevo già notato, si evolve verso l'alto e penso che sarebbe stato bello se ci fosse stato il mare. Puff... Ancora non mi entra in testa :? Ecco che all'orizzonte lo vedo aprirsi. Il mare in tutta la sua immensità, bagna le coste della città. Mi dirigo subito verso di lui e sono colto di sprovvista da una delle più belle immagini che i sogni lucidi mi abbiano mai regalato. Arrivo ad una baia, chiusa da due enormi rocce piegate ad arco fino a congiungersi nel mezzo a formare una sorta di tettoia. L'apertura della baia sarà stata circa 25 metri. La roccia di sinistra si estendeva in lunghezza sul mare per dieci metri, mentre l'altra più lunga per circa il doppio. Dopo la sabbia argentata iniziale, qualcuno aveveva creato una piscina rotonda con delle incisioni lungo tutto il bordo. Una piscina fatta con pietre naturali, ma chiaramente lavorate e rifinite. Da quello che capivo era una piscina sacra e un gruppo di bambini ci giocava dentro. Il fondale sotto la piscina era un misto tra la sabbia argentata e pietra liscia di un colore tendente al verde. Poi dove finiva la tettoia creata dalla prima roccia di sinistra, il fondale scendeva verticale di un paio di metri verso il basso, prima di perdersi nel blu del mare aperto. Sono rimasto incantato dalla bellezza di quel luogo. Era il tramonto e il gioco di colori mi lasciava senza fiato. Sentivo pace e armonia e ricordo che ho pensato "quanto mi piacerebbe potergli fare una foto e poi riguardarla da sveglio". Me lo sono goduto per un po', poi ho toccato con le mani l'acqua della piscina sacra prima di spostarmi in una camminata lungo mare li a fianco. A sinistra di quella baia, partiva infatti una camminata lungo mare. Un vialetto largo circa quattro metri, paragonabile a una muraglia. A sinistra si trovavano ristoranti, locali o porte di abitazioni della città. A destra un muretto che spioveva sul mare e di tanto in tanto qualche torretta d'osservazione. Da qui però non riesco più a ricordare bene. So solo che ho provato a stabilizzare ancora ma con scarso successo. Ho un'immagine di una sorta di biblioteca, posta in verticale in una specie di pozzo illuminato. All'interno studiosi vestiti con tuniche colorate leggevano levitando. Infine ricordo chiaramente il finale avenuto poco dopo. Entro in una stanzetta con delle sedute e un balconcino e mi siedo per assistere ad uno spettacolo teatrale.Tutti mi salutano con confidenza. Mentre sento il sogno che sta per svanire, per caso mi giro e vedo uno specchio. Mi accorgo che l'immagine che riflette non è la mia, ma quella di una signora castana sulla quarantina, dal sorriso simpatico. Mi saluta... e io mi sveglio.


Continuo a sognare per tutta la notte, altre belle ambientazioni, ma senza lucidare. Ogni tanto mi sento a letto mentre mi ripeto nella mente il lucido che ho fatto per fissarlo...
Buona Domenica!
Sembrava voler parlare, poi sospirò. Eppure fu tutto ciò che dovevo sentire....
Avatar utente
Dehriei
 
Messaggi: 263
Iscritto il: 13/12/2011, 19:26
Ha  fatto 'Mi piace': 110 volte
'Mi piace' ricevuti:: 142 volte

Re: Diario dei Sogni Lucidi di Dehriei

Messaggioda Dehriei » 10/02/2014, 16:45

10/02/2013

Rientro a casa alle 12.15 e ho il pomeriggio libero. Mangio una pasta con la mia compagna e poi lei va a lavorare. Ho lo stomaco ancora sotto sopra da Sabato sera, ma insisto mangiando una frittella. Poi mi metto sul divano al computer. Ne approfitto per scrivere delle relazioni. Comincio a lavorare, ma ho gli occhi pesanti e la pancia in subbuglio.
All'improvviso mi rendo conto che continuo a chiudere ed aprire gli occhi. Penso che mi devo riprendere, quindi mi alzo per mettere su un caffè. Appena mi giro verso la finestra mi prende un colpo. Sul terrazzino c'è uno strano tizio con gli occhiali e la bombetta. Sta fumando una pipa mentre legge un libro dalla copertina blu. Dallo spavento, mi partono un paio di esclamazioni e cado a terra di schiena. Mi nascondo dietro al divano e spio il tizio, che non sembra minimamente essersi reso conto di me. Poi ho un lampo: rifletto e ripercorro all'indietro i ricordi degli ultimi minuti.Provo ad alzare il divano con un dito ed è leggerissimo. Mi guardo la mano e ho cinque dita, ma due sono pollici. "Bene, è un lucido!" Mi capita difficilmente di pomeriggio. Mi alzo e vado verso il terrazzo. Apro la finestra: "Ciao!" dico all'uomo, mentre mi accorgo che sta leggendo un mio libro di Rilke.
"Oh, mio caro, ti stavo aspettando e ne ho approfittato"-mi dice mostrandomi il libro-"Prego accomodati" aggiunge.
Mi siedo e lo guardo bene. Non l'ho mai visto: ha un naso sottile e appuntito, gli occhi verdi e il labbro inferiore carnoso. Avrà circa una quarantina d'anni. Vestito bene, giacca verde scuro in tinta con le scarpe. "Ti devo parlare di quel ragazzo. Sono preoccupato per lui." Mi dice con tono solenne.
"Quale ragazzo? Non capisco scusa. Dici quello della relazione che stavo scrivendo prima di addormentarmi?"
"Si, esatto"-sta per continuare quando cambia subito espressione. Guarda verso il basso e poi alza la testa:"Sei un pirla!"
Mi stupisco e guardo in basso. Ho l'acqua fino alla cintura dei pantaloni e sento la sensazione di bagnato. Vedo tutto sfocarsi e scurirsi... Il tizio mi guarda con compassione e io accenno una specie di scusa...


Mi sveglio con tutti i pantaloni bagnati... Mi ero addormentato con la bottiglia dell'acqua appoggiata a me senza tappo. :o devo essermi mosso e mi si è rovesciata tutta addosso!!!
Eh si.. sono proprio un pirla! : Nar :
Sembrava voler parlare, poi sospirò. Eppure fu tutto ciò che dovevo sentire....
Avatar utente
Dehriei
 
Messaggi: 263
Iscritto il: 13/12/2011, 19:26
Ha  fatto 'Mi piace': 110 volte
'Mi piace' ricevuti:: 142 volte

Re: Diario dei Sogni Lucidi di Dehriei

Messaggioda dixit » 10/02/2014, 17:07

ti sei fatto l'acqua addosso! XD
Avatar utente
dixit
 
Messaggi: 4402
Iscritto il: 31/01/2008, 14:01
Località: Italia
Ha  fatto 'Mi piace': 135 volte
'Mi piace' ricevuti:: 629 volte

Re: Diario dei Sogni Lucidi di Dehriei

Messaggioda Dreyeam » 10/02/2014, 17:31

Sono interessanti questi collagamenti tra sogno e realtà... Come se il sogno cercasse di mascherarla facendo accadere qualcosa di simile in esso...
Una volta mi è capitato che il telefono sqillava e cercavo di rispondere in sogno, a un certo punto capisco e mi sveglio... Ho fatto na corsa! : Chessygrin :
Qualche giorno fa invece sognavo che qualcosa mi stava sopra all'area dove si trova la milza, provocando male in sogno e senza che io riuscissi a spostare l'oggetto... Quando mi sono svegliato avevo uno dei miei cani che mi dormiva proprio li sopra...
It's just a ride
Avatar utente
Dreyeam
 
Messaggi: 708
Iscritto il: 09/11/2013, 2:17
Ha  fatto 'Mi piace': 656 volte
'Mi piace' ricevuti:: 158 volte

Re: Diario dei Sogni Lucidi di Dehriei

Messaggioda Dehriei » 10/02/2014, 20:56

dixit ha scritto:ti sei fatto l'acqua addosso! XD

HAHAHA!!! Eh già... Confesso che è stato un po' come tornare bambino!

Dreyeam ha scritto:Sono interessanti questi collagamenti tra sogno e realtà... Come se il sogno cercasse di mascherarla facendo accadere qualcosa di simile in esso...

Si, effettivamente capita. Come anche assaggiare qualcosa e sentirla stopposa. Poi mi sveglio e ho la lingua appiccicata al cuscino. Oppure più semplicemente, sentire un arto bloccato e poi al risveglio trovarlo informicolato e in posizioni assurde. : Nurse :
Sembrava voler parlare, poi sospirò. Eppure fu tutto ciò che dovevo sentire....
Avatar utente
Dehriei
 
Messaggi: 263
Iscritto il: 13/12/2011, 19:26
Ha  fatto 'Mi piace': 110 volte
'Mi piace' ricevuti:: 142 volte

Re: Diario dei Sogni Lucidi di Dehriei

Messaggioda Dehriei » 22/03/2014, 11:47

Finalmente un po' di tempo per trascrivere gli ultimi lucidi.

Ma è Wellington! (High definition)18.03.2014

Sono in un locale e sto facendo vedere i miei nuovi dread extension ai genitori della mia ragazza. Comincio da sua madre e poi mi accingo a mostrarli a suo padre e sua sorella, che però in realtà hanno le sembianze di mio zio e mia cugina. Il locale sembra essere un wine-bar in stile moderno, abbastanza sofisticato, ma allo stesso tempo pieno di persone semplici. Mi ricorda un locale in cui ero stato a bere qualcosa una sera, in Spagna, alla fine di una tappa del cammino di Santiago. Mentre mi sposto tra i tavoli per andare da mio zio, un dread mi cade per terra. Mi passo le mani nei capelli e mi rendo conto che si stanno staccando anche gli altri. Qui il sogno passa in camera mia. Sono sul letto con la mia ragazza e mi sto staccando i dread uno ad uno con il suo aiuto. Le dico che dobbiamo chiamare la ragazza che me li ha applicati per avvisarla e farmeli mettere correttamente. Prendo in mano il mio telefono, che però risulta essere un vecchissimo Motorola che piano piano si ingigantisce quasi mi volesse inghiottire. Poi vengo attratto dal cambiamento improvviso di luce. Tutto comincia a definirsi e da sfocato diventa dettagliato e luminoso. Mi giro verso la porta della camera, dalla quale entra una luce forte. Mi accorgo così di non essere in camera mia, ma di essere tornato nella camera dove dormivo da piccolo. A questo punto vedo la porta della camera dei miei genitori e appena dopo una poltrona in vimini sulla quale c'è il pail che usavo da piccino e quelli che sembrano essere due neonati di qualche mese appena. Li vedo ancora sfocati e così strizzo gli occhi e li riapro. Quello che vedo, sono due bambolotti che si muovono a rallentatore, tipo moviola e una luce gialla, calda e tenue che li avvolge.
Non ho più dubbi, sto sognando e sono lucido. Mi giro di scatto verso la mia ragazza e comincio a baciarla. Siamo entrambi molto felici e cominciamo a cimentarci in atti sessuali goliardici e goduriosi. Sembra un atto teatrale pieno di scene d'amore allegro, quasi comico, con lei che mi chiede di sperimentare curiose posizioni e io che la accontento volentieri.
Ad un certo punto penso che abbiamo fatto il pieno, faccio un balzo e mi metto in ginocchio sul letto urlando "ALT!!"
Prendo la mano della mia ragazza e le dico: "presto usciamo, ti faccio vedere una cosa, questo è un sogno" e lei felicissima mi segue. Apro la finestra, ma non sono pronto a ciò che sto per vedere e quando accade resto senza fiato. Fuori c'è una città meravigliosa, dove la natura sembra mischiarsi all'arte e alla modernità in un solo unico grande contesto. Ma la cosa che più mi sbalordisce sono i colori e la definizione dei dettagli. Mai prima d'ora i toni dell'azzurro e le luci erano state così spettacolari. Nulla a che vedere con la realtà, qualcosa di molto ma molto meglio.
La via sotto la mia finestra si divide in due carreggiate molto larghe. In una circolano delle specie di carrozze che levitano a circa trenta cm dal terreno e l'altra, della stessa larghezza, è ricoperta di lastroni di pietra di un bianco opaco e funge da marciapiede per gli abitanti della città, i quali passeggiano indossando vestiti colorati e cappelli vistosi in stile carnevalesco. I palazzi della via sono un misto di esempi di architettura a cavallo tra il gotico e il rinascimentale, ma ai piani terreni ospitano diverse botteghe caratteristiche di primi anni del XIX secolo. Tenendo per mano la mia compagna, prendiamo il volo e posso cogliere lo stupore nei suoi occhi, dovuto forse un po' al fatto che siamo in un sogno, quanto per la bellezza della città. Ci dirigiamo a sinistra verso una piazza che riporta la mia memoria ad una zona di Roma vicina al Circo Massimo. Ad Ovest della piazza, ci sono due opere futuristiche che non ricordo bene e dei resti antichi di un anfiteatro, perfettamente restaurati e conservati. A Nord-Est invece si apre una piccola baia sul mare, che da poi il via ad una camminata lungo mare, in un percorso verde e curato. Nella baietta l'acqua è bassa e a circa metà c'è una palafitta che sembra essere l'alloggio di una coppia che è in acqua a fare il bagno.
La mia ragazza si gira e mi dice: "Wow, ma questa città è magnifica"
Io:"Certo, è proprio un capolavoro."
Poi lei ci pensa un secondo ed esclama: "Ma è ovvio,è Wellington!!"
Io: "Ahhhh infatti mi sembrava. L'abbiamo vista su internet vero? Allora amore guardala bene e memorizzala, che così quando poi ci andiamo controlliamo se è veramente così."
Lei:"Si si, tranquillo ho già memorizzato tutto."


In un lampo apro gli occhi e sono nel mio letto. Resto immobilendubbiamente una delle uscite più rapide che mi sia mai capitata. Ma sono felice e ripercorro tutto il sogno per fissare più dettagli possibili. Penso che forse il tempo di questi ultimi giorni, effettivamente bello e luminoso, possa aver contribuito a rendere così incredibile il mio sogno lucido. Il resto è la mia immaginazione.
C'è da dire che torno sempre li: al mare....
Sembrava voler parlare, poi sospirò. Eppure fu tutto ciò che dovevo sentire....
Avatar utente
Dehriei
 
Messaggi: 263
Iscritto il: 13/12/2011, 19:26
Ha  fatto 'Mi piace': 110 volte
'Mi piace' ricevuti:: 142 volte

Diario dei Sogni Lucidi di Dehriei

Messaggioda Dehriei » 22/03/2014, 13:19

Immagine

L'uomo nuvola e il punto d'origine 14.03.2014

Notte intensa ed una serie di sogni.
In uno partecipo ad una competizione tra coppie dove bisogna investigare su un caso di omicidio. In un secondo sono ad un party nella mia mansarda e incontro prima i genitori del bambino che seguivo l'anno scorso e successivamente il bambino stesso. E' un sogno che per vari motivi si presenta ricco di emozioni e che successivamente ho interpretato facilmente, viste le vicessitudini delle ultime settimane.

Alla fine di questo sogno, sono sul divano di casa e gli ospiti sono andati via tutti. Io e la mia ragazza guardiamo la televisione e lei si alza per andare in bagno. Giro su un documentario dove un gruppo di ragazzi e ragazze sta trasportando qualcosa in acqua, su una spiaggia della Nuova Zelanda. Mentre penso a quanto cristallino sia quel mare, mi ritrovo senza accorgermene al fianco di quel gruppo di ragazzi, con il mare davanti ed un bus giallo che aspetta sul bagnasciuga. Ad una seconda occhiata noto che dietro il bus c'è una montagna aperta a metà, nella quale è stato ricavato un resort. Sento qualcuno parlare di quanto sia divertente l'isola, ma non riesco a capire il nome di quel luogo. Mentre proseguo in acqua, sempre in fila con i ragazzi, noto degli scogli alla mia sinistra e la spiaggia con i campi da beach-volley e i barettini, alla mia destra.
Una volta in acqua fino al collo, ci disponiamo tutti a cerchio e in sincrono ci immergiamo. Ognuno comincia a nuotare in subacquea verso chi è nella posizione opposta, scambiandosi. Mentre nuoto percepisco in questo gesto una sensazione di pace, amore e condivisione. Tocco la sabbia bianca del fondale con le dita e poi riemergo. Finito il rituale usciamo tutti dall'acqua e seguo il gruppo mentre sale sul bus. Mi passo le mani tra i capelli. Sono folti e porto un taglio che avevo credo dieci, quindici anni fa. Ad un certo punto una ragazza si volta e mi domanda: "Hey, where those hair come from?" e io rispondo "Italy". Lei replica, ma questa volta in italiano: "A volte mi manca l'Italia" e io "Cosa scusa?", lei ancora "l'Italia. A volte mi manca".
Saliamo sul bus che ci porta nella parte sinistra della costa, quella rocciosa. Arriva ad una piazzetta da dove parte un complesso di scivoli che si tuffano in mare, ma improvvisamente sento di essere nel posto sbagliato e mi assale l'idea di non essere partito da solo per quel viaggio. Torno indietro correndo e comincio ad ispezionare il resort. Controllo nell'atrio d'ingresso, al bar, al ristorante, nel corridoio che porta alle camere, finchè arrivo ad una specie di zona relax con le luci leggermente oscurate. Su un divano di pelle nera vedo un ragazzo di circa trenta, quarant'anni, con la faccia da Gargamella, capelli corvini lunghi ai lati e inesistenti sopra e con un paio di occhiali tondi. Non mi sembra di averlo mai visto, ma lui mi saluta con affetto e si scusa per essere rimasto indietro. Mi convinco che è lui che stavo cercando e gli domando a che punto del viaggio ci siamo separati. Lui comincia a farneticare qualcosa a proposito del figlio che non ha mai visto nascere etc, etc..Poi dal nulla, salto su dicendogli che possiamo comunque resincronizzare il sogno e ripartire da capo. Nonostante ciò ancora non mi rendo conto che sto sognando, continuo a rimanere in balia del sogno. Lui prima acconsente, poi mi dice una frase che non ha senso: "ripensandoci", dice, "non so se sia una buona idea, tenendo conto che non ho mai sognato Michael Jackson e se appena posso... capisci?"
Sinceramente non capisco, ma la frase accende in me un forte sospetto ed è come se l'avessi già sentita da qualche parte.
Scusa, ma siamo in un sogno?" domando all'uomo. Poi mi tappo il naso, ma non riesco a capire se respiro o meno e continuo a fare prove. Lui invece mi appoggia la mano sulla coscia e pigiando comincia a farmi male. Mi arrabbio e gli chiedo di spostare la mano. Lui ride e io noto che ha le mani sulle sue gambe, ma sento ancora schiacciare la mia coscia. Ora sono sicuro che sto sognando e noto che il mio compagno di viaggio diventa improvvisamente cattivo e prova a sferrarmi un pugno. Faccio un salto mortale all'indietro e sferro un calcio al divano, scagliandolo contro di lui. Poi provo a lanciare delle palle di fuoco, ma continuo a fallire e penso che forse il mio lucido è cominciato troppo rapidamente, non ho ancora controllo e stabilità. Scappo fuori e ho un'idea brillante. Appena la penso, comincio a sgretolarmi all'istante e divento sabbia. La visuale si abbassa velocemente e mi ritrovo a guardare tutto come se fossi a livello del terreno. In effetti lo sono, perchè sono diventato sabbia e invece di sentire il mio corpo, percepisco tanti piccoli granelli che mi avvolgono. Il mio antagonista rimane sbalordito nel vedermi scomparire e lo sento passarmi sopra con gli stivali neri, nel tentativo di cercarmi. Avverto il suo peso sulla mia testa mentre passa, poi aspetto qualche secondo, in cui mi rilasso e acquisisco sicurezza. Lentamente mi muovo fino ad arrivare alle caviglie del mio nemico. Faccio uscire dal bagnasciuga le mie mani di sabbia e gli afferro le caviglie, tirandolo violentemente giù nella sabbia fino al collo. Ora lui è bloccato e io sono molto soddisfatto della mia mossa. Sono pronto a riprendere consistenza e sento che lentamente il mio corpo riemerge e riprende sembianze umane. Controllo un secondo le mie mani e sembrano essere tornate quasi normali, ad eccezione di un paio di dita che sono ancora di sabbia. Guardo il Gargamella che mi sta imprecando contro e gli domando perchè avesse cercato di farmi del male e chi sia in realtà. Lui invece di rispondere si mette a ridere, così mi giro verso un gruppo di ragazzini e gli dico "è tutto vostro." Senza farselo ripetere, questi cominciano a lanciargli delle grosse uova in faccia e calciargli sabbia addosso. Ora che non ride più, prendo il volo e mi dirigo in mare aperto per trovare un punto dal quale osservare l'isola. Scorgo una bella nuvola cicciotta e mi vengono in mente quei film che guardavo da piccolo, quelli dove le nuvole erano morbide e potevi butartici sopra rimbalzando. Immagino che anche quella sia così e mi cilascio cadere sopra. E' proprio soffice e rimbalzo un paio di volte. Poi mi metto seduto a gambe incrociate e osservo l'isola da lontano, domandandomi in quale punto del mondo possa essere. Ecco che all'improviso, davanti a me dalla nuvola comincia a formarsi qualcosa. Vedo emergere quella che in poco prende le sembianze di una figura umana ma fatta appunto di nuvola.
"Chi sei tu?" domando
"Sono l'uomo nuvola, ciao amico mio." risponde "Sei venuto a trovarmi perchè sei in cerca di domande sul tuo futuro?" aggiunge
Io: "Veramente sono qua per caso e non riesco bene a capire in che luogo mi trovi del mondo. Tu me lo sapresti dire?"
L'uomo nuvola si sposta leggermente indietro facendo un inchino e replica: "Ma certo, benvenuto nell'isola del principio. Ti sei comportato molto bene con il blocca sogni."
Io: "Isola del principio? In che senso il blocca sogni? Scusami ma non riesco a capire bene".
L'uomo nuvola mi spiega che quello che prima ha cercato di picchiarmi era un blocca sogni ed era intervenuto perchè non a tutti è concesso di venire sull'isola del principio, che è una specie di ritrovo speciale per sognatori lucidi esperti. "Vedi, è una specie di dimensione distaccata, dalla quale parte la creazione dei sogni. Hai presente gli scivoli che hai visto prima? Da li partono i sogni. Quando vai a dormire, i tuoi sogni cominciano sempre da qui. Tu prendi uno scivolo e parte il tuo sogno. Acquisire lucidità in questo luogo è molto complicato, per quello prima anche di fronte ai paradossi facevi fatica a capire. Si tratta di una specie di luogo di passaggio che ognuno ovviamente visualizza in maniera differente. Tu la vedi così."
Rimango stupefatto per un secondo e lo ringrazio per la spiegazione e l'opportunità. Poi nuvola mi chiede: "Vuoi vedere qualcosa di incredibile? Vorresti osservare l'Origine?"
Non ci penso su tanto e rispondo immediatamente con un si deciso. Nuvola si stacca e comincia a volare verso il mare aperto, facendomi segno di seguirlo. Dopo qualche secondo di volo rallenta, si ferma e scende verso la superficie del mare, sfiorandola con un dito. Un vortice comincia a formarsi, creando un tunnel che entra a capofitto nell'oceano. Resto sbalordito e un po' impaurito. Nuvola sembra capire e mi viene vicino, prima mi dice di non avere paura, poi mi abbraccia e mi trascina dentro al tunnel, giù nell'oceano. Mentre scendiamo posso vedere dentro il mare profondo, specie di pesci e esseri di cui non conosco l'esistenza. Poi Nuvola mi invita a chiudere gli occhi e io obbedisco. Sento che ci stiamo fermando e i miei piedi che toccano una superficie umida e tiepida. "Ora puoi aprirli, benvenuto all'Origine."
Quando apro gli occhi resto sconvolto, senza parole. Davanti a me una lingua d'acqua forma un ruscello sottile di un color verde smeraldo. Sopra la mia testa il vortice è ancora aperto e davanti a me lo spazio infinito, pieno di stelle, galassie, costellazioni. La lingua d'acqua prosegue per circa una decina di metri, per poi cadere a cascata nello spazio e disgregarsi in tante piccole particelle che sembrano polvere dorata, prima di perdersi nello spazio infinito. Resto qualche secondo in silenzio, prima di sentire una musica provenire dal tunnel, raggiungermi e diventare man mano più forte. Nuvola mi desta da quella visione e mi dice che devo andare. Non faccio in tempo a rispondere che sento il tunnel risucchiarmi e la musica aumentare. Mentre sono nel tunel l'acqua si avvicina e impatta sul mio corpo.


Apro gli occhi in camera mia con la sveglia delle 7 che suona. Mi metto subito a scrivere...
Ultima modifica di Dehriei il 24/03/2014, 9:47, modificato 2 volte in totale.
Sembrava voler parlare, poi sospirò. Eppure fu tutto ciò che dovevo sentire....
Avatar utente
Dehriei
 
Messaggi: 263
Iscritto il: 13/12/2011, 19:26
Ha  fatto 'Mi piace': 110 volte
'Mi piace' ricevuti:: 142 volte

Re: Diario dei Sogni Lucidi di Dehriei

Messaggioda Dreyeam » 22/03/2014, 15:05

Grande Dehriei! Sono bellissimi! Il secondo poi... : Chessygrin : Spero di farne così un giorno! :roll:
It's just a ride
Avatar utente
Dreyeam
 
Messaggi: 708
Iscritto il: 09/11/2013, 2:17
Ha  fatto 'Mi piace': 656 volte
'Mi piace' ricevuti:: 158 volte

Re: Diario dei Sogni Lucidi di Dehriei

Messaggioda Citrato » 22/03/2014, 19:06

Congratulazioni Dehriei,

è davvero un sogno stupendo, carico di poesia e di immaginazione. Sembra davvero un racconto uscito da un libro di favole. Sarebbe anche stato interessante farti dare qualche premonizione sul futuro dal PO, ma alla fine con un sogno così chi se ne frega. : Chessygrin :
Sognatori di tutto il mondo unitevi!
Avatar utente
Citrato
 
Messaggi: 601
Iscritto il: 30/11/2013, 3:34
Località: Lontano, lontano, oltre Milano, oltre i gasometri oltre i chilometri e i binari del tram
Ha  fatto 'Mi piace': 90 volte
'Mi piace' ricevuti:: 246 volte

Re: Diario dei Sogni Lucidi di Dehriei

Messaggioda Dehriei » 23/03/2014, 21:21

Vi ringrazio! Alla fine me lo riprometto sempre da sveglio, ma poi da lucido non faccio mai domande sul futuro.. Forse più avanti!
Sembrava voler parlare, poi sospirò. Eppure fu tutto ciò che dovevo sentire....
Avatar utente
Dehriei
 
Messaggi: 263
Iscritto il: 13/12/2011, 19:26
Ha  fatto 'Mi piace': 110 volte
'Mi piace' ricevuti:: 142 volte

PrecedenteProssimo

Torna a Diario dei sogni lucidi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 48 ospiti