Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > Il diario di viaggio di Morco

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Il diario di viaggio di Morco

Messaggioda Morco » 24/01/2014, 13:40

Sogno lucido avvenuto verso le 5.45 del mattino.

PRIMA PARTE: Sogno lucido NON interattivo.

Ho sognato di trovarmi in un grande garage insieme ad un gruppo musicale di rapper, erano abbastanza famosi secondo il mio inconscio. Io chiacchieravo del più e del meno con il cantante leader del gruppo, mentre gli altri membri della band cazzeggiavano li vicino. Chi ballava, chi
Faceva freestyle. Poi c'era una grossa tv attaccata alla parete e io e il cantante facevamo zapping e commentavamo i vari canali. Non mi è mai piaciuta la musica rap, ma quel tipo mi stava simpatico, mi faceva ridere.
Gli raccontavo di un film Horror dove alcuni rapper si rifugiavano in un garage simile a questo e poi venivano posseduti ad uno ad uno da dei demoni(non esiste questo film, ma per il mio inconscio si!). Lui rideva e mi diceva di non portare sfiga.
Si allontana e mi dice che deve andare in bagno. Gli dico ok fai pure.
Noto che prima di dirigersi alla porta del bagno, passa vicino ad una grossa cassa acustica. Sopra di essa vi era una piantina in un vasino, questa piantina non aveva foglie, era solo composta da un fusto e dei ramoscelli che salivano nodosi verso l'alto. Il rapper preme un bottone sulla piccola coccia, e dai ramoscelli cominciano a comparire dei pallini gialli, tipo fiori di mimosa, che salgono verso il soffitto molto lentamente. Il cantante si dirige verso il bagno. Io invece corro ad esaminare quella pianta assurda. A seconda di come la guardavo, i pallini aumentavano, riempendo i rami di giallo. Non sapevo cosa fosse, ma era bellissima.Ad un tratto si apre la porta principale. Entra Amy Farrah Fowler della serie tv Big Bang THeory. Portava delle buste della spesa e chiamava Sheldon perché andasse di corsa lì ad aiutarla. Dalla porta del bagno si affaccia Sheldon Cooper, i due discutono animatamente, ma la mia attenzione è sempre rivolta alla piantina. Mi sveglio.


SECONDA PARTE: Sogno lucido interattivito.

Cominciamo un pezzo alla volta. Tentando di riprendere sonno, mi sono concentrato per tornare in quel posto. La nuvoletta fatta di pallini bianchi è comparsa improvvisamente alla mia vista, l'immagine ipnagogica che mi ha sempre aiutato in passato a lucidare. Tanti pallini bianchi raggruppati insieme che friccicano, si muovono, danzano. Per me è sempre stato il diretto per i sogni lucidi. Cominciano a formarsi sempre più immagini.

PRIMO STEP: Cominciare la visualizzazione da cose grandi non aiuta, bisogna cominciare a ricostruire l'ambiente da piccole zone. Ho cominciato dal muro. Pensavo di toccarlo, di sentire la parete ruvida, ed effettivamente c'era un muro ma non lo vedevo perché tutto era ancora buio per i miei occhi.Cercavo di non osservare troppo i dettagli che percepivo. Vi ho appoggiato la testa, e sono rimasto lì per un po', cominciavo a vederlo, prendeva forma e colore, provo a portare lo sguardo oltre, ma mi rendevo conto di stare in un ambiente totalmente buio dove potevo vedere solo il muro, lo scenario non si era ancora formato. Aspetto ancora un po', mi sento scivolare sempre più dentro il sogno, sfrego un pochino le mie mani per aiutarmi a visualizzare meglio. Tutto si illumina , i colori si accendono, le forme diventano regolari e le immagini nitide. Ero dentro!
Mi sono detto: ben fatto ci sono riuscito ! Ora posso cominciare con gli esperimenti!


Premetto che non ho avuto bisogno di nessun test per verificare se fossi in un sogno o nella realtà. La realtà onirica è ben diversa da quella reale. La sensazione di surreale è data, secondo me, dal tipo di illuminazione troppo forte. Avete presente le soap opera ?

SECONDO STEP:Mi guardo intorno e mi rendo conto di non essere in quel garage, ma in una stanza piena di tavoli con oggetti antichi, poltrone in stile vittoriano, spechi grossi con cornice in finto oro, insomma la tipica casa dove abiterebbe una vecchia zia. Ma a giudicare dalla stanza, sembrava che questa casa fosse disabitata. Infatti tavoli, chincaglierie, sedie erano per la maggior parte coperti da teloni in plastica trasparenti. Quindi sembrava di stare in un posto disabitato ma ben conservato. A tratti la realtà sembrava perdere di intensità, dovevo muovermi o sfregare le mani(senza esagerare) per cercare di far tornare tutto nitido.
Decido di non perdere tempo con l'esaminare gli oggetti. Esperimenti sul livello di dettaglio delle cose, del peso e della consistenza, dei libri con le scritte che cambiano il font, li ho gia fatti in passato.
Stessa cosa per volare o correre veloce. Era il momento di andare avanti con gli esperimenti...ovvero interagire con qualche personaggio del mio inconscio (gli npg dei giochi du ruolo).
In quella stanza non c'era nessuno, anzi sembrava che tutto l'appartamento fosse vuoto.
COmincio a girovagare per le varie stanze. Ricordo che mi muovevo senza problemi, camminavo velocemente, e riuscivo a raggiungere ogni zona senza problemi.
Pensare "che il mio corpo sta riposando chissà dove" sembra che aiuti molto a mantenere la lucidità.
Le stanze erano su per giù tutte come quella da cui ero partito. Tavoli antichi, sedie antiche, specchi, lampadari, tutti ben conservati.
Mi affaccio in una stanza e vedo una ragazza in fondo, in piedi che mi osserva incuriosita, era un pò lontana da dove ero io. Aveva i capelli corti castani e gli occhiali da vista, un pò inquietante come tipa. Stavo per dirigermi verso di lei e chiamarla, ma vengo distratto da delle voci provenienti da una stanza vicinissima. Mi giro e mi dirigo verso quella stanza.
Era una sala da pranzo, abbastanza lunga e con al centro un tavolone (uno di quelli per le cene), con una tovaglia bianca, un pò di piatti accatastati sopra, una o due bottiglie, dei bicchieri. Tre ragazzi stavano seduti a capotavola. Due maschi e una femmina. Un ragazzo era seduto sulla sedia. Sulle sue gambe era seduta una ragazza biondina, i suoi gomiti erano appoggiati sul tavolo, e trafficava con il cellulare. Il terzo ragazzo stava li in piedi. Mi avvicino e li osservo. La ragazza indossava pantaloni della tuta verdi, scarpe da ginnastica bianche, una magliettina bianca a maniche corte attillata. I suoi capelli erano biondi tinti (si vedeva la ricrescita), il cellulare rosa. Era intenta a scrivere non so cosa e a commentare quello che stava facendo. Il ragazzo seduto er Il tipico rapper fighetto, anche lui in tutta, ma blu tendente al grigio, e con un cappello di lana sulla testa. Il terzo neanche l'ho guardato.
Non ricordo di cosa parlassero, ma credo che il fulcro del loro discorso dipendesse dall'sms che la ragazza stava scrivendo.
Stufo di osservarli (loro non mi hanno minimamente notato) decido di interagire con loro.


TERZO STEP: A questo punto le opzioni sono tantissime. L'unico ostacolo alla creatività è l'esperienza. Azioni troppo affrettate rischiano di farti destare all'istante. Bisogna affinare l'arte per riuscire a rimanere calmi e a fare quello che si vuole.
Comunque io scelgo di interagire con la ragazza ;)
Le batto un dito delicatamente sulla schiena e le dico :"Scusa.."
Lei si gira di scatto, mi guarda. Non ho mai visto questa ragazza prima d'ora, non era nessuno che avessi conosciuto in vita mia, o visto in un film.
La mia mente, ha creato il primo volto che le è capitato. Una ragazza molto carina. Poco truccata. Occhi grandi e pupille chiare. Labbra carnose. Viso magro e allungato.Carnagione chiarissima.
Magra a giudicare dalle sue braccia, sicuramente avrà avuto 22-23 anni. Mi guarda con un espressione che voleva dire "cosa c'è" e "chi sei".
Le dico: "Potrei parlarti un attimo in separata sede" ?
Lei si tira su dal tavolo, rimanendo seduta dritta, guarda un attimo il ragazzo. Io intanto mi avvio per farle strada ma senza girarmi a guardarla. Sento che lei si alza e dice agli altri due che sente cosa voglio e poi torna subito.
Esco dalla stanza passando sotto un arco. Scendo per delle scale formate da 3 o 4 gradini belli larghi, scendevano giu portando alla stanza successiva...uno stanzone enorme.
Questa stanza sembrava arredata per una convention di roba antica. Tanti tavoli ad L erano posizionati come un labirinto e non vi dico quante cianfrusaglie vecchie ed inutili vi fossero sopra. Bè comunque io, appena scese le scale, giro subito a sinistra.
Ora la ragazza stava scendendo le scale e mi diceva:" aspettami un attimo, ma dove stai andando?"
Proseguo fino ad arrivare ad un anticamera senza porte, una sorta di sgabuzzino con scatoloni vecchi dentro. Io mi fermo li, vicino all'angolo di un tavolo e l'entrata di questa antistanza.
La ragazza si avvicina a me dicendo "ma dove dobbiamo andare scusa!?"
Ci fermiamo, uno di fronte all'altra.


QUARTO STEP: Osservando la ragazza, notai che era alta quanto me. La sua espressione era un pò divertita, e la sua bocca semiaperta e gli occhi fissi su di me, comunicavano la frase"cioè, ma sei fuori,parli o no"? Comunque prima di parlare la osservo per un pò. Impressionante come i suoi lineamenti non cambiavano MAI. Di solito quando si sogna qualcuno, questo cambia in continuazione, a volte sogni tuo cugino che dopo un pò è la tua ragazza e poi diventa tua nonna ecc ecc....invece no, lei era sempre LEI.
Ragazza: "Scusa ma parli o sei muto?"

Effettivamente non sapevo proprio cosa dirle, le volevo dire che stavo facendo un esperimento ma sono riuscito solo a farfugliare cose a mezza bocca.
Ragazza: "Eèèèè ?" Assumendo un espressione sempre più incuriosita. "Ma che c'è... cioè sei tipo uno timido?"
Mi sembrava di essere tornato alle scuole medie...
Faccio per prenderle la mano. La destra. Lei capisce e mi allunga la mano. Così la tengo un attimo fra le mie dita. Morbida, calda, rilassata...ma cavolo ecco che sta per svanire tutto.
Le lascio subito la mano, mi giro di scatto cercando di non guardarla.
Avete presente quando cercate di trattenere uno starnuto ? Non si sa quante smorfie ho fatto per non svegliarmi, occhi spalancati, bocca storta ecc ecc. Le chincaglierie in oro sopra il tavolo bianco pulsavano da sfocate a lucide, fortunatamente piano piano la visuale torna nitida (avete presente i film piratati ripresi con la telecamera al cinema e a volte la telecamera va fuori fuoco e poi si riaggiusta?)
Lei ovviamente rideva. Torno a guardarla. Tutto è ritornato come prima.
La sua faccia era assolutamente divertita.
Lei:" Oh mio Dio, ma questo effetto ti faccio?! Giuro non mi era mai capitata una cosa del genere, sei proprio buffo!" - gesticolado animatamente.
Mi calmo respiro e decido di fare qualcosa.
Io: ti ho chiamata perchè vorrei che mi dessi un bacio.


Nonostante mi aspettassi una paraculata come risposta, o come minimo che se ne tornasse dagli altri due ragazzi, ero comunque pronto a rimanere impassibile e concentrato per la prissima mossa. E invece il mio inconscio mi frega.
Lei: -sorridendo - "ok va bene"
La ragazza mi butta le braccia al collo e mi bacia sulle labbra.
L'azione è stata così inaspettata che mi sono svegliato.
Non posso descrivervi bene cosa ho provato perchè il sogno è svanito appena si è avvicinata. Ricordo solo la sensazione del suo braccio sul mio collo.
Inutile dirvi che i tentativi di tornare sono stati vani.

Comunque quando mi sono alzato dal letto, mi sentivo di non avere sonno. Se sognare aiuta a farti riprendere le energie, fare un sogno lucido interattivo sembra che ti over-ricarichi.
Insomma mi sono alzato dal letto come se avessi dormito per troppe ore. Tutt'ora mi sento strano. Mi sembra di avere le farfalle nello stomaco. Mi sento eccitato ma allo stesso tempo un pò stordito. Qualcuno ha mai avuto questa sensazione ?

Per ora è tutto.
Scriverò la prossima pagina non appena riuscirò a scivolare di nuovo dentro un sogno.

EDIT: Ho sistemato le parti oniriche in BLU. E mi sono dimenticato di aggiungere due dettagli che mi sono ricordato solo ora.
1. i capelli della ragazza erano lisci e lunghi fino al collo e aveva una frangetta.
2. Mentre camminavo per le stanze mi sono visto con la coda dell'occhio riflesso su uno degli specchi (quindi di profilo). Avevo una leggera gobba dietro la testa, il che significa che indossavo la felpa nera con il cappuccio. Non mi sono soffermato ad osservarmi, l'ho gia fatto in precedenza e non volevo allontanarmi dalla mia missione.

Saluti

Morco
Ultima modifica di Morco il 24/01/2014, 16:51, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il diario di viaggio di Morco

Messaggioda ToNyM » 24/01/2014, 16:00

Esperienza bellissima, spero che un giorno avrò anche io un controllo così completo dei sogni lucidi... Complimenti davvero ;)
P.S. non vorrei ti fossi innamorato della ragazza nel tuo sogno xD
Dream your life

"E poi, per la miseria, hai ogni santa notte l'opportunità di vivere un film, mentre ti riposi. Perchè non coglierla?"
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Re: Il diario di viaggio di Morco

Messaggioda Morfeo99 » 24/01/2014, 16:14

Wow, che lucidone...complimenti, veramente : WohoW : !
Mi permetto solo di farti notare che le parti di sogno lucido vanno evidenziate col blu. Per rendere più chiaro al lettore lo stacco tra normalità e lucidità.
Per il resto, vedo che non scherzi. Voglio fare pure io questi lucidoni a bomba. Sono veramente lunghi, complimenti, continua così : Beer : .
Ciao.
Attività onirica da 1 a 10:
Spoiler:
Durata:5
Vividezza :9
Percezione:8
Lucidità:7
Controllo:6
Memoria:8


Immagine

Sogni Lucidi (23): DILD(17) - WBTB(6)

Comprese che l'impegno di modellare la materia incoerente e vertiginosa di cui si compongono i sogni è il più arduo che possa assumere un uomo, anche se penetri tutti gli enigmi dell'ordine superiore e dell'inferiore: molto più arduo che tessere una corda di sabbia o monetare il vento senza volto.
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Re: Il diario di viaggio di Morco

Messaggioda Morco » 24/01/2014, 16:35

@ Tonym

Grazie per il commento. Non è difficile, l'importante è stare calmissimi e ragionare.
No, ormai sono innamorato della mia ragazza, è quasi impossibile che mi innamoro di un'altra, specialmente una in sogno. :)
Però fare questo genere di esperimenti è interessante! Le farfalle allo stomaco credo sia soprattutto per l'eccitazione di aver fatto un lucido complesso come questo.


@ Morfeo99

Grazie per il commento. Ok, il prossimo lo suddivido in blu e nero. Un pò come sul libro "La storia infinita": La parte di Bastian era scritta in nero mentre quella di Atreiu in Blu.
Tra tutti quelli che ho fatto in passato, questo qui è in assoluto il più preciso..apparte per il finale improvviso che mi ha fatto destare di colpo. Devo fare più pratica.
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Re: Il diario di viaggio di Morco

Messaggioda Nico17 » 25/01/2014, 2:23

Complimenti... mi ricordi me quando sogno ,le stesse emozioni, la stessa curiosità nel notare ogni minimo dettaglio... penso sia fondamentale per diventare lucidi :)
Comunque concordo con te sul fatto del sovraccarico ahahaha anche io mi sono sentito stordito o "sovraccaricato" come se non avessi più bisogno di dormire...
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Re: Il diario di viaggio di Morco

Messaggioda Morco » 25/01/2014, 14:02

Nico17 ha scritto:Complimenti... mi ricordi me quando sogno ,le stesse emozioni, la stessa curiosità nel notare ogni minimo dettaglio... penso sia fondamentale per diventare lucidi :)
Comunque concordo con te sul fatto del sovraccarico ahahaha anche io mi sono sentito stordito o "sovraccaricato" come se non avessi più bisogno di dormire...


Grazie, anche io penso sia fondamentale. Uno, per abituarsi a stare in quel mondo e poterlo gestire come meglio si vuole e due, per imparare a far diventare questa esperienza normale e quindi avere libertà di fare tutto quel che si vuole senza il pericolo di svegliarsi.
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Le bolle dimensionali

Messaggioda Morco » 25/01/2014, 14:50

Buongiorno a tutti, questa mattina non sono riuscito a fare un sogno lucido. Purtroppo ho perso il "taxi" per il regno dei sogni.
L'ho visto ma non sono riuscito a concentrarmi abbastanza per entrarvi. Tanto bene la mia ragazza girandosi mi ha dato una botta con la mano e mi ha distratto.
Voglio comunque parlarvi di questa bolla dimensionale che io chiamo Taxi.
Come ho già spiegato nel racconto precedente, quando so che posso "scivolare" dentro un lucido è perché mi compare questa nebulosa di pallini bianchi luminosi.
Solitamente mi succede sempre dalle 5.00 del mattino in poi. La volta scorsa (nel sogno della casa della vecchia zia) la nebulosa era comparsa puntualmente dinnanzi a me e su per giù appariva in questo modo :

Immagine

Nel centro della nebulosa intravedevo qualcosa ma non era molto chiaro perchè, sostanzialmente, era un muro. Un banalissimo muro. Quindi l'interno mi sembrava vuoto, scuro...
Ma questa mattina ho avuto una visione molto più chiara del centro della nebulosa. All'interno di essa ho intravisto un televisore che trasmetteva cartoni animati anni 80, per la precisione la sigla di Candy Candy.

Immagine

A quanto pare questi "passaggi" mi mostrano uno scorcio del prossimo sogno che mi appresterò a fare MA solo se mi concentrerò su di esso.
In questo caso lo scenario sarebbe potuto essere la casa dove abitavo quando ero ragazzino, durante un normalissimo pomeriggio a guardare Bim Bum Bam per esempio.
Peccato che mi è sfuggito, mi è capitato di sognare di vedere la televisione in passato e ho visto le cose più strampalate e senza senso, e mi sarebbe piaciuto molto vedere sta volta cosa si sarebbe inventata la mia mente bacata.

Come sempre mi rivolgo a voi cari viaggiatori, conoscete queste nebulose portali ? Sapete come richiamarle, invece di aspettare che passino, con la speranza di riuscire a scivolarci dentro ?

Ciao a tutti al prossimo viaggio.

Marco
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Re: Il diario di viaggio di Morco

Messaggioda Dreyeam » 25/01/2014, 17:21

Anche io, in un mio lucido, ho iniziato vedendo una nebulosa simile... Solo che aveva delle sfumature viola... : Chessygrin :
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Breve ma intenso :(

Messaggioda Morco » 02/02/2014, 15:35

Sogno lucido avvenuto intorno alle 10.00 del mattino (eh si la domenica ci piace dormire fino a tardi).

Dopo essermi svegliato dall'ultimo sogno (che ora non ricordo più), tento di rientrare nel sogno concentrandomi su di esso. Siccome sono notti e notti che ci provo con scarso successo, anche stavolta ci ho riprovato ma senza contarci troppo.

Mi trovo dentro un bagno molto stretto e mi guardo allo specchio. Tra me e me penso: "Beh si proviamo a guardare uno specchio, forse fissare la mia immagine riflessa mi aiuterà a sognare lucido".
Ma nello specchio il mio riflesso era una donna, vestita con una giacca di pelle rossa, con i capelli neri lunghetti, di bell'aspetto. Insomma mi rendo conto che c'è qualcosa che non va dal momento che lei parlava da sola, non seguiva i miei movimenti e mi parlava di qualcosa. Ho provato a comunicare con lei ma ha cominciato a dirmi che dovevo andarmene via dal bagno e lasciarla sola nei suoi monologhi, ho tentato di convincerla a parlare un altro pò, ma niente, voleva che me ne andassi. le ho anche fatto un complimento "sei molto bella", ma mi ha guardato come per dire "non ci provare, vattene".
In quel momento qualcosa mi si accende nella mente, capisco d essere in un lucido. Mi giro mentre la stronza continua a cacciarmi via.
Mi guardo subito le mani alzandole all'altezza degli occhi e spingo la porta per aprirla.

Mi trovo in un grandissimo ufficio.Un ambiente circolare, molto pulito e soprattutto moderno. Sulla destra vedo alcune scrivanie con delle ragazze che parlottavano fra di loro.
Mentre mi aggiro tra le loro scrivanie ne approfitto per fare un ulteriore test, mi tappo il naso con le dita e riesco a respirare. Le ragazze sembrano divertite da questo gesto e ridacchiano fra di loro. Una di loro aveva un viso conosciuto, ricordo che aveva gli occhi grandi e un pò distanti fra di loro.
Comunque, non mi curo di loro e proseguo cercando un' uscita (volevo andarmene da li). Trovo un atrio con una grande scalinata che scende a chiocciola. Lungo la scala correva una ringhiera in ferro battuto. Scendo di corsa e noto che una donna stava salendo le scale e aveva lo stesso viso di quella che avevo osservato prima. (in poche parole per fare prima il mio inconscio ha preso una faccia e l'ha ripetuta, un pò come si fa nei videogiochi).
Stufo di scendere la scalinata, salto dalla ringhiera e precipito per un piano e mezzo atterrando tranquillamente come se avessi saltato meno di un metro.
D'avanti a me un corridoio largo con l'uscita alla fine. Corro verso l'uscita, vedo la città, era notte.
Ero nella piazza principale della mia città, ma era molto più bella, era la mia città potenziata..era come Gotham City!!! Luci, macchine che sfrecciavano sulla strada, palazzi alti decorati con cartelloni pubblicitari al neon, una vera figata. Un vento forte mi attraversa appena metto piede fuori dal corridoio, spalanco le braccia e mi lascio andare ad un "WWWWWOOOOOOHOOOOOO!!!

La scena comincia violentemente a vibrare. Lo scenario si leva dalla mia vista come una tovaglia dal tavolo. Insomma mi si sparecchia il sogno!

In poche parole la mia ragazza, girandosi per cambiare posizione, ha smosso così tanto il letto da svegliarmi. E noooooooooooo :cry:
Riprovo a tornare dentro. Ripenso al sogno, all'ufficio alla città, allo specchio...niente...
Decido di provare a ripetermi dentro la testa "devo ricordare che sono in un sogno"
Mi addormento e ovviamente mi dimentico di essere in un sogno.

Gia che ci sono vi racconto pure quello dopo và.
Sono in un negozio di animali e sto osservando la zona dei rettili. C'è una grandissima colonna ottagonale al centro della stanza. In ogni lato della colonna c'è una vetrina con dentro veri tipi di serpenti. Giravo da una vetrina all'altra per osservare i serpenti. Cen'erano di tutti i tipi. Uno era gigantesco, alto quasi tutta la colonna e stava dritto e sputava addosso a tutte le persone che lo guardavano (me compreso), per fortuna il vetro resisteva al suo veleno. Continuando, noto in una vetrina, un serpente a strisce nere,bianche e rosse, appollaiato su una mensola. Era spaventato a morte dagli sguardi incuriositi delle persone. Lo guardo negli occhi, il serpente indietreggiava e tentava di raggomitolarsi per non essere guardato.
Quei serpenti erano traumatizzati da quella vita infernale. Continuo per la prossima vetrina e con sorpresa non c'erano più i serpenti, ma tre orchi in armatura piratesca, in piedi con gli occhi chiusi. Si avete capito bene, orchi, come quelli di War Hammer. Sulla placca in cima alla vetrina, c'era scritto "Pirati orchi del mare del sud" (una cosa del genere).
Li per li penso che è impossibile e che sicuramente era uno scherzo... ma appena mi avvicino per osservarli meglio, noto che l'orco al centro aveva gli occhi aperti.
Mentre cammino per andarmene, continuo a fissare gli occhi di quell'orco. Improvvisamente, continuando a tenere lo sguardo verso l'orizzonte, l'espressione dell'orco muta in un sorriso a denti stretti mostrando i suoi denti affilati.
Mi allontano all'istante, e non riesco a fare a meno di pensare al mio braccio strappato via da quelle fauci.
Sempre in sogno, cerco un volantino che parlasse di quella collezione di serpenti e cosa ci facessero tre orchi li in mezzo. Trovo un giornale con un intervista al proprietario del negozio di animali, dove diceva di essere stato accusato di maltrattamento sugli animali, ma non menziona minimamente della presenza di quegli orchi pirati.
Alla fine mi sveglio.

Fine

Ma come fate a capire di essere in un sogno ? Possibile che per me è così difficile ricordarmi di stare sognando ?!

Marco
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Il mio subconscio è di pongo

Messaggioda Morco » 17/02/2014, 17:50

Sogno avvenuto questa mattina

Mi tro in un vasto deserto roccioso. Sembra lo scenario di un film di fantascienza. Il terriccio è rosso e il cielo di un color arancione. Sembrava di stare su Marte. Camminavo in quel grosso deserto senza meta ne motivo. Per terra noto un paio di occhiali a specchio con le lenti spaccate. Li raccolgo per osservarli e non appena mi specchio su di essi mi rendo conto di essere in un lucido. (a quanto pare ogni volta che mi specchio mi rendo conto di essere in un sogno).
Allargo le braccia, alzo la testa al cielo ed esclamo "Ooooooooohhhh finalmente"!
Mi guardo intorno, proprio dietro di me c'è un astronave distrutta, con il muso infossato sotto la terra. Più che una vera astronave, sembrava un pannello in cartone, come quelli che si usano per ricostruire i scenari nei film. Mi avvicino ed entro dentro l'astronave.
Mentre entro dentro, ricordo una delle mie task, forse la più importante. Chiamare il mio subconscio, la parte di me artefice di queste ricostruzioni lucide e mettermici d'accordo per farli sempre più spesso :)
Urlo ad alta voce: Subconscioooooooo, dobiamo parlare!!
Mi aggiro per l'angar dell'astronave. Cassoni bianchi e grigi sono ammucchiati l'uno sopra l'altro. Sembra una sorta di magazzino. I muri, i pavimenti e tutte le casse sono di colore bianco con rifiniture celesti e nere.
Sento muoversi qualcosa dietro alcune casse.
Io continuo a chiamare. Poi scopro che dietro un pannello c'è qualcuno. Chiamo la persona che sta li dietro sicuro che è il mio subconscio.
Risponde parlottando qualcosa senza senso e a rimanere nascosto. Insisto per poterci parlare perchè tanto ormai l'ho scoperto.
Esce dal pannello un uomo fatto interamente di plastilina colorata. Le sue fattezze sono grossolane e modellate male. Come se avessero preso tocchi di plastilina e l'avessero ammassati insieme per ricostruire una figura umana. Nonostante le sue fattezze poco chiare, riconosco che è di carnagione scura, indossa una divisa color marrone chiaro e un berretto con visiera dello stesso colore della divisa. Si muove in stop-motion verso di me. Non riesco a capire inizialmente cosa mi dice e sinceramente neanche me lo ricordo più.
Ricordo bene però che più ci parlavo e più si modellava e prendeva una forma chiara e definita. Un ragazzo appena ventenne, con capelli neri a scodella e carnagione scura indios.
Prendiamo un'ascensore e scendiamo al piano 0. L'ascensore è identico a quello del palazzo di mio cugino. Mentre scendiamo gli spiego il motivo per cui voglio fare più spesso sogni lucidi e che dobbiamo venirci incontro per riuscire a farli. Lui mi ascolta e sembra essere d'accordo con me. Mentre gli parlo o ascolto quello che mi dice, ogni tanto, sfrego lentamente le mani per mantenere la lucidità. Si aprono le porte dell'ascensore. CI troviamo sulla piazza sotto casa mia. E' una bella giornata calda, ci sono moltissime persone in giro. Alcune sono sedute ai tavoli fuori del bar e della pizzeria. Usciamo dall'ascensore e ci dirigiamo verso la strada. Dico all'omino (ormai completamente umano) di osservarmi mentre faccio una di quelle cose divertentissime da fare nei sogni lucidi, ma lui si allontana e mi saluta dicendo che ha delle cose da sbrigare. Lo saluto anche io. Cammino per un pò in mezzo alle persone, le osservo per bene in faccia e rimango stupito di come la mia mente riesca a ricreare la realtà così bene.
Arrivo in un'altra piazza, ci sono dei bambini su dei gokart e un omone grosso con la barba che li aiuta a salire.

Poi il sogno finisce e mi sveglio.

Fine
Morco
 
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