Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > diario di olrac

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 19/12/2014, 12:37

nagualdreamer ha scritto:I toltechi descrissero una serie di esercizi e fasi del sognare, credo che per te potrebbe essere molto interessante leggere qualcosa a proposito degli esercizi del terzo varco.


grazie Nagualdreamer!
effettivamente ho letto cose straordinarie su questo argomento.
se ho capito bene l'esercizio più difficile è quello di vedersi mentre si dorme.
non mi sono ancora visto in faccia, per quello che ricordo, ma ho visto chiaramente altre persone che dormivano, persone che conosco molto bene, delle quali conosco a memoria i tratti anatomici. ho sentito i suoni da loro prodotti mentre dormivano, ho visto la luce che emanavano. ho anche toccato il mio cordone con le mani-ombra (dietro la testa) e ho avuto percezione di trovarmi contemporaneamente dentro e fuori, e sentire le mie voci nello stesso momento. ho anche ascoltato dall'esterno le voci prodotte dai miei pensieri...
...ma non riesco a vedermi. nei lucidi invece la cosa è abbastanza facile con uno specchio. paura, resistenza, pura difficoltà tecnica? chissà...

Spoiler:
comunque il sapere dei toltechi non ha fondo, più leggo e ci penso, più mi sconvolge!
e poi a scuola fanno leggere Manzoni...mah...
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Re: diario di olrac

Messaggioda nagualdreamer » 19/12/2014, 14:30

Forse è difficoltà tcnica, ma non ho esperienze di prima mano per aiutarti.
Comunque non è la pratica tolteca più complessa dell'arte del sognare, questo è solo il terzo varco ma ce ne sono sette.
Ogni varco in pratica equivale ad una particolare abilità che si può aquisire, una conoscenza inerente al sognare. Possono essere paragonate ad una serie di tasks di difficoltà crescente che tramite l'esercizio ti permettono di scoprire nuove sfumature del sognare.

Il terzo varco è una pratica abbastanza avanzata che ha come risultato finale una fusione volontaria dello stato di veglia e sogno, non è uno stato permanente però.

In termini toltechi si può forse dire che il terzo varco è intendere il movimento del corpo sognante.

Secondo Castaneda si giunge al varco quando in pratica hai un'autentica OBE, devi accertatene, devi trovare un modo per spare con sicurezza che stai osservando il mondo reale e non una fantasticheria onirica.
Po Castaneda, anzi Don Juan, dice che il prossimo passo è quello di imparare il modo di muoversi e agire. Dice che la resistenza del terzo varco è una resistenza che fa il corpo energetico a fare "quello che vuoi" perchè è curioso e si lasci intrappolare dai dettagli, tu devi assecondarlo e "completarlo". Quando sarà pronto avrai ormai superato il terzo varco e quello che farai sarà il vero sognare tolteco perchè inizierai a sognare cose reali (non illusioni oniriche) e sarai tu realmente che ti muoverai nei sogni e non la tua "immaginazione" come nei sogni comuni.

Castaneda ha scritto:“Il terzo varco del Sognare lo raggiungi quando ti trovi in un Sogno a fissare qualcun altro che sta dormendo. E salta fuori che quel qualcun altro sei tu” disse don Juan. “Per ciascuno dei varchi del Sognare ci sono due fasi” commentò. “La prima, come sai, è giungere al varco; la seconda attraversarlo. Sognando ciò che hai Sognato, cioè vederti addormentato, sei arrivato al terzo varco. La seconda fase consiste nel muoverti, una volta che ti sei visto addormentato.”

“Ricorda, devi trovarti proprio nella tua camera, e guardare proprio il tuo corpo. Altrimenti, si tratta solo di un Sogno. Se è così, controlla quel Sogno, od osservandone i dettagli o cambiandolo.”

Mi ripeté che l’esercizio per il terzo varco del Sognare è far muovere da solo il corpo energetico. Nel mio ultimo incontro, disse, involontariamente io avevo sostituito l’effetto di quell’esercizio ed ero passato in un altro mondo.

Tratto da L'arte di Sognare


Certo è un'affare molto delicato. Ma leggendo le tue esperienze ho l'impressione che tu sia già molto avanti con il sognare.

Spoiler:
PS: Ti sconsiglio totalmente di leggere dei varchi su internet... non si capisce una mazza, ci sono mille varianti e un sacco di stronzate.. ognuno li riporta come vuole e nessuno ha letto i libri di Castaneda in modo serio e preciso..
Su 20 pagine sui varchi che ho trovato 18 erano cannati, anche sulle wiki varie.
" If we choose to recondition our interpretation system, reality becomes fluid,
and the scope of what can be real is enhanced without endangering the integrity of reality.

Dreaming, then, indeed opens the door into other aspects of what is Real."
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Re: diario di olrac

Messaggioda cetaceon » 19/12/2014, 17:21

ciao Olrac,
sono rimasto piuttosto impressionato dai tuoi ultimi sogni, in particolare da quello che riguarda la visione o apparizione dell'immagine del "mafioso" e dall'esperimento dell'etichetta, che hai effetivamente trovato nel luogo e nella posizione che avevi individuato durante la tua esperienza notturna.
Non mi azzardo a dare giudizi, noto solo che i tuoi racconti hanno una forza suggestiva notevole : Thumbup : :la tua descrizione del "mafioso" ha catturato la mia immaginazione e ieri notte ho sognato sogni normali ma con con maggiore intensità del solito.
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 20/12/2014, 19:40

cetaceon ha scritto:ciao Olrac,
sono rimasto piuttosto impressionato dai tuoi ultimi sogni, in particolare da quello che riguarda la visione o apparizione dell'immagine del "mafioso" e dall'esperimento dell'etichetta, che hai effetivamente trovato nel luogo e nella posizione che avevi individuato durante la tua esperienza notturna.
Non mi azzardo a dare giudizi, noto solo che i tuoi racconti hanno una forza suggestiva notevole : Thumbup : :la tua descrizione del "mafioso" ha catturato la mia immaginazione e ieri notte ho sognato sogni normali ma con con maggiore intensità del solito.


mi fa molto piacere Cetaceon!
la materializzazione della voce è stata davvero shockante e spero di non incontrare mai più una cosa del genere. ma se capita bisogna reagire e non farsi spaventare.

forse stimolando la parte emotiva della psiche si ottengono più risultati rispetto alle pratiche meditative forzate...
l'altro giorno parlavo dei lucidi per la prima volta con un mio caro amico e lui ha fatto due lucidi incredibilmente stabili nei giorni successivi, per la prima volta! è stato favoloso!
poi ne ho parlato con una collega che ha ormai 50 anni e lei candidamente mi ha detto che era riuscita poco tempo dopo a cambiare scenario del sogno con la sua volontà. bellissimo!
il fatto di parlare, scrivere e condividere i sogni è veramente una forma di energia supplementare! (da questo punto di vista questo sito è davvero prezioso!)
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 20/12/2014, 19:58

nagualdreamer ha scritto:Forse è difficoltà tcnica, ma non ho esperienze di prima mano per aiutarti.
Comunque non è la pratica tolteca più complessa dell'arte del sognare, questo è solo il terzo varco ma ce ne sono sette.
Ogni varco in pratica equivale ad una particolare abilità che si può aquisire, una conoscenza inerente al sognare. Possono essere paragonate ad una serie di tasks di difficoltà crescente che tramite l'esercizio ti permettono di scoprire nuove sfumature del sognare.

Il terzo varco è una pratica abbastanza avanzata che ha come risultato finale una fusione volontaria dello stato di veglia e sogno, non è uno stato permanente però.

In termini toltechi si può forse dire che il terzo varco è intendere il movimento del corpo sognante.

Secondo Castaneda si giunge al varco quando in pratica hai un'autentica OBE, devi accertatene, devi trovare un modo per spare con sicurezza che stai osservando il mondo reale e non una fantasticheria onirica.
Po Castaneda, anzi Don Juan, dice che il prossimo passo è quello di imparare il modo di muoversi e agire. Dice che la resistenza del terzo varco è una resistenza che fa il corpo energetico a fare "quello che vuoi" perchè è curioso e si lasci intrappolare dai dettagli, tu devi assecondarlo e "completarlo". Quando sarà pronto avrai ormai superato il terzo varco e quello che farai sarà il vero sognare tolteco perchè inizierai a sognare cose reali (non illusioni oniriche) e sarai tu realmente che ti muoverai nei sogni e non la tua "immaginazione" come nei sogni comuni.

Castaneda ha scritto:“Il terzo varco del Sognare lo raggiungi quando ti trovi in un Sogno a fissare qualcun altro che sta dormendo. E salta fuori che quel qualcun altro sei tu” disse don Juan. “Per ciascuno dei varchi del Sognare ci sono due fasi” commentò. “La prima, come sai, è giungere al varco; la seconda attraversarlo. Sognando ciò che hai Sognato, cioè vederti addormentato, sei arrivato al terzo varco. La seconda fase consiste nel muoverti, una volta che ti sei visto addormentato.”

“Ricorda, devi trovarti proprio nella tua camera, e guardare proprio il tuo corpo. Altrimenti, si tratta solo di un Sogno. Se è così, controlla quel Sogno, od osservandone i dettagli o cambiandolo.”

Mi ripeté che l’esercizio per il terzo varco del Sognare è far muovere da solo il corpo energetico. Nel mio ultimo incontro, disse, involontariamente io avevo sostituito l’effetto di quell’esercizio ed ero passato in un altro mondo.

Tratto da L'arte di Sognare


Certo è un'affare molto delicato. Ma leggendo le tue esperienze ho l'impressione che tu sia già molto avanti con il sognare.

Spoiler:
PS: Ti sconsiglio totalmente di leggere dei varchi su internet... non si capisce una mazza, ci sono mille varianti e un sacco di stronzate.. ognuno li riporta come vuole e nessuno ha letto i libri di Castaneda in modo serio e preciso..
Su 20 pagine sui varchi che ho trovato 18 erano cannati, anche sulle wiki varie.


grazie Nagualdreamer, nelle tue parole emerge chiaramente la passione sincera della tua ricerca su questi argomenti così delicati.

sto rileggendo il libro ed effettivamente ci sono sfumature che non avevo colto prima.
cmq nei sogni prima che appaia qualsiasi tipo di forma riconoscibile ho notato che sento in quale luogo mi trovo. addirittura in quale città mi proietto. puntualmente scopro che quelle stanze, luoghi, piazze esistono e io non le avevo mai visitate prima. o almeno, non c'ero mai stato fisicamente.

da un pò di mesi sogno un luogo che non conosco e poi casualmente mi ci ritrovo fisicamente e scopro che esiste!
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Re: diario di olrac

Messaggioda nagualdreamer » 20/12/2014, 20:35

Potrebbe essere l'occasione giusta per giungere al vedere dei toltechi... eh questo avrebbe conseguenze davvero enormi sulla tua vita.
" If we choose to recondition our interpretation system, reality becomes fluid,
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 21/12/2014, 18:08

nagualdreamer ha scritto:Potrebbe essere l'occasione giusta per giungere al vedere dei toltechi... eh questo avrebbe conseguenze davvero enormi sulla tua vita.


lo desidero tanto e al tempo stesso un pò temo questa straordinaria possibilità.

quello che succede nelle ultime settimane è che mi dico ad alta voce (in mezzo alla gente o nel traffico, o da solo): sto sognando? e puntualmente capitano dopo pochi istanti cose assolutamente impreviste, come se in quel punto le cose stranamente prendessero un'altra direzione. come quando in un sogno scopri che c'è una porta che non avevi visto e la apri...è un fenomeno che ho sperimentato diverse volte. è come se quelle parole aprissero degli "spazi di meraviglia" nella vita ordinaria...
oppure ieri mi è capitato di visitare le stesse precise stanze di un sogno che avevo fatto circa due settimane fa. per arrivarci fisicamente ho preso un ascensore tutto rosso e poi ho scoperto che nell'ultimo piano si trovava anche un sottotetto che, presumo, non ero riuscito ad esplorare nel sogno. un'esperienza completa l'altra.

quindi in sostanza sto scoprendo che la "soglia" tra sogno e realtà è veramente sottile...certamente sono cose che accadono perchè c'è una parte di Orlac che le fa accadere e non è certo la parte razionale!
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 22/12/2014, 13:01

breve ma profonda esperienza di stanotte, la intitolo: "mi ritrovo con me":

dopo essermi posizionato a pancia in sù ho provato a lucidare partendo da immagini che con un piccolo sforzo mi si proiettavano davanti. questi panorami mi facevano un effetto magnetico e dopo un pò mi ci ritrovavo dentro. credi si tratti di metodo v.i.l.d., che di solito non uso. speravo infatti in uno stato di obe ma pare che la forza magnetica delle immagini ha prevalso (o forse la stanchezza!).
mi sveglio in mezzo ad una stradina che conosco, non la proseguo ma medito, mi concentro per salire verso l'alto. mi libro in aria verticalmente e alla fine mi accorgo che sto in realtà uscendo da un lungo tunnel sotterraneo fatto di terra e radici bianche. salgo per decine di metri, calmo e sereno, senza alcuno sforzo. non mi arrampico ma volo con la testa rivolta in alto, sento il vento che mi sfiora il volto.
esco fuori e faccio quell'esperimento che ogni tanto faccio di girare su me stesso. mi ricordo così di tutto quello che dovevo fare, delle task, dei problemi del giorno prima, delle considerazioni, di tutti i pensieri ordinari. insomma, non c'è più nessun dubbio circa la presenza completa della mia coscienza.
penso a quello che dovevo fare, a quello che farò quando mi sveglio, a persone e a situazioni. lo penso in modo razionale, esattamente come nella realtà. prima ero nel letto, ora sono quassù, che differenza c'è? nessuna. non c'è nessuna differenza tra pensieri di veglia e onirici, coincidono. questa è la seconda volta che mi accade.


ho dormito pochissimo, circa quattro ore consecutive, mi sento carico e sveglio. vado al lavoro e penso che la soglia tra sogno e veglia sia sempre più sottile.

presumo che quando sogno di salire verticalmente e volteggiare su me stesso l'effetto è sempre quello di ricaricare il corpo fisico al 100%. ci deve essere un collegamento.
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 23/12/2014, 0:09

appunto un'altra piccola esperienza di stasera, un altro prezioso tassello verso una fusione tra sogno e realtà:

sogno senza rendermi conto di stare sognando ma le sensazioni e l'ambientazione è perfettamente realistica, con luce, colore e movimento. sono in macchina con persone care a bordo, non si vede nulla fuori, ma percepisco che c'è nebbia e fa freddo. sto guidando ma la macchina improvvisamente scivola su qualcosa e il veicolo perde stabilità. non riesco più a controllarlo. sento, ma non vedo, che siamo su una grossa strada trafficata e tra poco qualcuno verrà a schiantarsi contro di noi perchè il veicolo è messo di traverso. sento che piove ma non vedo nulla fuori, mentre il veicolo è fermo tutto scorre al rallentatore, lentissimamente scorre l'orologio del cruscotto, i led luminosi sembrano infuocati e l'ambiente nell'abitacolo si riscalda, mi sembra che ci sia una tenue luce dall'alto ad illuminare, e io guardo proprio il cruscotto luminoso in attesa che accada qualcosa.
mi sembrano passare infiniti secondi. in realtà dovrei avere paura ma stranamente sono abbastanza tranquillo. percepisco che la mia vista si sta offuscando e sono colto da uno strano torpore, i contorni della visuale appaiono sfuocati, come in molti sogni normali. è come se stessi lasciando passivamente scorrere gli eventi. tutti i passeggeri mi guardano con aria interrogativa e mi dicono: "che farai? che succederà? ora moriremo?".
allora decido che non voglio arrendermi a questo impatto e mi concentro: guardo avanti e mi impongo di svegliarmi, guardo i led luminosi con precisione, mi sforzo di essere presente e penso che con questo sistema potrei evitare l'impatto imminente. (penso di essermi ritrovato in uno stato pre-lucido)
lo sforzo mi fa rimanere calmo e sereno, come se fossi veramente in quella circostanza e avessi solo l'obiettivo di svegliarmi.
riesco in questo intento e realizzo che tutto si è fermato. la macchina, l'orologio, il tempo, le altre vetture, tutto il sogno è sospeso e cristallizzato.
non avviene nessun impatto, attraverso lo sforzo (davvero estenuante, come quando sei morto di sonno e tenti di tenere aperti gli occhi per forza) ho modificato il sogno senza essere del tutto lucido. esco dal sogno perfettamente sereno.


mi sveglio e ho l'impressione di aver salvato le persone care attraverso uno sforzo meditativo, essendo presente in quel momento, pur non entrando in un classico lucido. la sensazione è di un lieve e piacevole benessere.
ora torno a dormire e spero di eseguire finalmente qualche nuovo distacco dal corpo fisico, avendo lavorato per tutto il giorno a questo scopo.

una volta si diceva"buonanotte", ora sarebbe più interessante dire"buon risveglio"!...
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 28/12/2014, 10:06

ogni sette giorni circa posso eseguire un distacco dal corpo con evoluzioni e esplorazioni di spazi che presumo reali.

vado a letto presto, intorno alle 11 e mi ricordo di voler sognare lucido e di voler incontrare qualcuno come task principale.
mi addormento dopo pochi minuti e visualizzo una specie di schermo rettangolare simile ad una finestra. ormai è una tecnica consueta. questa finestra oscilla ed è viva, offre una grande profondità di campo visivo. mi concentro e ci entro dentro e mi ritrovo non in un lucido ma esco dal corpo attraverso uno spazio che si trova in mezzo alla fronte.
mi ritrovo sospeso nella mia stanza a mezz'aria (direi circa un metro e mezzo dal corpo), questa volta eseguo delle piroette spingendomi in avanti, roteando su me stesso per esercitarmi come sempre nel volo. scorgo degli oggetti ma l'ambiente è davvero troppo buio. la stanza reale è effettivamente al buio totale e mi sono dimenticato di lasciare un po' di luce. allora per capire esattamente dove mi trovo punto l'unica luce presente nella stanza, il led rosso della televisione. grande! riesco a mettermi in asse con le linee ortogonali della stanza. in effetti quando sono in quello stato non si riesce subito a capire dev'è l'alto e il basso, se ne ha una certa percezione ma la difficoltà è di capire quello che hai davanti, se è un muro, un tavolino, una tenda, magari ci si ritrova a testa in giù o con la faccia contro un pavimento. allora roteo dalla parte opposta, mi sembra di scorgere il mio corpo sul letto ed altri oggetti. cerco di vedere il mio viso perché ciò sarebbe una cosa fantastica (poco tempo fa avevo parlato con Nagualdreamer del terzo varco tolteco in un post), ma è troppo buio, il mio corpo è lì e non riesco a vederlo con chiaramente! mi muovo scivolando in orizzontale col volto in su e lo spazio, le distanze percorse, sembrano enormi. scivolo e oltrepasso i muri e le stanze, ci sono altri particolari che non metto bene a fuoco intorno, comincia ad esserci un po' di luce, forse sono uscito dal palazzo?...
mi ricordo che desideravo di voler incontrare qualcuno e improvvisamente compaiono sopra di me tre sagome azzurre con contorni netti. non vedo i loro sguardi ma ne percepisco la forte presenza.
a sinistra c'è un ragazzino, al centro un uomo con capelli folti e a destra forse una donna. ma non sono sicuro perché la luce viene dalle loro spalle, li vedo in controluce. capisco allora che se voglio e se do retta a questi esseri essi si materializzeranno certamente davanti a me come mi è già capitato. ma non conosco le loro intenzioni. questi personaggi mi seguono e io continuo a volare. allora lascio perdere la task. vengo preso da un sentimento di timore che mi assale. non ho il coraggio da attendere la loro materializzazione e fuggo via come un codardo.

mi sveglio, anzi, mi costringo a svegliarmi. non era assolutamente un incubo ma il timore alla fine ha prevalso.
ho dormito solo un ora e sono riposato come se avessi dormito otto ore di seguito.
devo rivedere le mie task oppure devo farmi coraggio per i prossimi incontri "speciali"...d'altronde se uno decide di voler incontrare un essere qualsiasi deve accettare tutto quello che può accadere!
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