Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > diario di olrac

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Re: diario di olrac

Messaggioda dixit » 29/08/2017, 18:57

Comunque, secondo me, la prossima volta che ti domandano se vuoi imparare qualcosa di nuovo, preparati una domanda prima :D
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 30/08/2017, 14:24

Per Cetaceon:

Ciao! Che piacere sentirti!
La domanda molto interessante che fai me lo sono posta anch'io. La sensazione di fronte all'essere luminoso che ho incontrato (ma sarebbe meglio dire che mi ha intercettato in volo) è di trovarmi di fronte a qualcosa di immutabile, fermo, stazionario. Io e tutto il resto si muoveva intorno come dei satelliti rispetto alla stabilità della sfera che cambiava solo la sua densità e mai posizione.
Chiamarli esploratori, esseri inorganici, angeli o inspec non cambia, secondo me, la sostanza di ciò che ho esperito: forme di intelligenza, ricettive e in grado di comunicare. Di preferenza con telepatia e proiezione di immagini ma non solo, come ho potuto constatare.

Il problema che pone Castaneda, cioè l'unione e la dipendenza degli umani rispetto a quegli esseri, è una questione secondo me personale e non generica. Essere curiosi e sperimentare è un conto...dipendere da quello che si sogna è altra cosa. Occorre ovviamente vagliare attentamente ogni cosa prima di accettare le fusioni e gli 'insegnamenti' o informazioni. Non credi?

Per Dixit:

...hai proprio ragione! Mi sono emozionato troppo e mi sono aperto totalmente senza riflettere...invece di formulare domande specifiche.
In certe situazioni, lo sai quanto me, è davvero impegnativo rimanere calmi e riflettere...:)
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Re: diario di olrac

Messaggioda cetaceon » 04/09/2017, 16:48

Leggendo la tua esperienza ho ricevuto un nuovo punto di vista sul tema: come dici tu gli esseri inorganici si rapportano a noi in sintonia con il nostro atteggiamento per loro. Se siamo ossessionati da loro, come Don Juan rimproverava a Castaneda, allora probabilmente ci ossessioneranno.
Hai avuto una esperienza rara, bellissima, aspetto una nuova puntata.
A presto e un abbraccio
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Re: diario di olrac

Messaggioda Marley » 04/09/2017, 19:19

cetaceon ha scritto:Hai avuto una esperienza rara, bellissima, aspetto una nuova puntata.

Puoi dirlo forte! : Yahooo : Olrac è probabilmente il mio utente preferito del forum per via delle sue esperienze entusiasmanti e coinvolgenti tanto da avermi portato a contattarlo in privato per ottenere informazioni sul tema e l'ho invitato anche a scrivere un libro se un giorno dovesse avere il tempo, un libro che sicuramente acquisterò se dovvesse scriverlo!!! Devo dirlo, mi colpisce più di tutti!!! : Yahooo :
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 05/09/2017, 22:23

Vivido
Nelle vicinanze del luogo in cui vado abitualmente in vacanza c'è (purtroppo ancora) un locale di balli sexy che, per la mia sensibilità, è un vero degrado per la zona. Ci passo e penso che vorrei entrarci in astrale per vedere che effetto mi farebbe entrare in un luogo del genere.

Puntualmente dopo pochi giorni entro in un vivido decisamente impressionante:
Sono davanti ad un locale simile ad un cinema a luci rosse (simile all'ingresso del locale che ho visto da fuori), entro e ci sono dei personaggi che mi sorridono e mi dicono che oggi si terrà una proiezione di un raro film d'epoca in bianco e nero. Io sono molto interessato, entro e comincio a scendere in una specie di sotterraneo oscuro...
Vedo luci soffuse rosse e tappeti neri...poi vedo una serie di persone bavose e volgari che guardano ossessivamente delle vetrine illuminate incassate nelle pareti...mi avvicino e vedo delle ragazze dentro le vetrine, mezze nude, alcune impaurite, altre in stato di sonno. Scopro con sconcerto che i visitatori rompono le vetrine e fanno a pezzi le ragazze...uno spettacolo terrificante.
Io cammino e non mi faccio coinvolgere, osservo e in qualche modo riesco a mantenere la calma. Poi altri visitatori rompono altre vetrine e...escono delle donne arrabbiate che li accoltellano e colpiscono con armi da taglio. Capisco il 'gioco': ogni visitatore che rompe la vetrina può massacrare l'oggetto del suo desiderio oppure può trovare un essere che a sua volta lo ucciderà rincorrendolo. Una specie roulette estrema...
Mi avvicino involontariamente ad una vetrina mezza aperta...ne esce una signora seminuda sui 40 anni che mi guarda con occhi spiritati...
Cerco di rimanere calmo e osservo tutto senza identificarmi.
"...oggi passerai dei momenti di dolore e sofferenza!...", sussurra dietro di me l'inquietante signora mentre mi si avvicina, e brandisce un lungo coltello da cucina. La signora ha già ucciso un tizio e la sua lingerie è piena di sangue...
Non la guardo, continuo a camminare e vado verso l'uscita, mi sforzo di mantenere la calma e avviene un cambio di livello...
Mi sveglio nel fisico. Peccato non aver preso completa lucidità, le cose sarebbero andate diversamente. Se sono entrato davvero in un posto del genere ho visto effettivamente la sostanza di ciò che è: un luogo di violenza, di vittime e carnefici, che si scambiano i ruoli.


Vivido
Sono davanti ad una gigantesca prigione per ragazzi delinquenti. Sembra un luogo futuristico, asettico e perfettamente pulito. C'è un ragazzino molto vivace che esce dalla prigione temporaneamente per incontrare i suoi famigliari. Il ragazzino fa il furbo e cerca di attirare la mia attenzione urlando e comportandosi da selvaggio. Arriva il padre, un uomo alto e robusto che lo sgrida altrettanto selvaggiamente e lo riprende dicendogli che deve comportarsi bene qui. E non deve dare fastidio ai passanti.
Io lo osservo e mi commuovo pensando alla loro situazione così penosa...lui in prigione per qualche reato, il padre che si scusa e cerca inutilmente di rieducarlo...insomma, una vita buttata via. Mi avvicino al ragazzo e piango per la sua situazione. Mentre lo osservo da vicino vedo i suoi occhi...e poi vedo come in uno zoom i bagliori interni...poi fasci di luce che mi illuminano e mi inondano letteralmente di informazioni sulla sua vita...incredibile! Sto 'leggendo' la vita di questo ragazzo...
Mi immergo nei suoi occhi e leggo la sua anima e la sua vita piena di differenze...
Una esplosione di energia emotiva e particelle mi fanno cambiare livello di coscienza...e mi sveglio.


Vivido
Entro all'interno di un edificio futuristico e mentre vago per una specie di fiera vedo una grande vetrina che pubblicizza una costruzione avveniristica: un ponte a forma di spirale fatto interamente in di fibra di vetro, leggerissimo, trasparente. Sembra fatto per esseri molto leggeri... Vedo da vicino con estrema precisione i pezzi dei tubolari trasparenti e il modo in cui vengono disposti, grazie a degli zoom che mi fanno capire la struttura da vicino..."wow!", penso. Non avevo mai visto una roba del genere, neanche i ponti delle star dell'architettura contemporanea.
Mi sveglio e penso che potrei disegnare il progetto, che ho visto in modo così dettagliato. :)


Obe. Metodo della 'sintonizzazione'
Mi sdraio e metto attenzione alla 'frequenza del silenzio' nel cervello, cioè quel suono acuto di fondo che tutti possono ascoltare in silenzio. Dopo circa venti minuti mi si scaldano le pareti laterali posteriori del corteccia cerebrale! Una bellissima sensazione, di benessere ed energia condensata. Continuo a rimanere sintonizzato sulla frequenza interiore (come mi aveva suggerito l'essere intelligente che ho incontrato la volta scorsa) e mi ritrovo direttamente in obe. osservo che le mani sono trasparenti. L'esperimento ha funzionato! Ma per l'emozione ritorno nel secondo corpo. Mi risintonizzo e dopo alcuni minuti...
...mi ritrovo di nuovo fuori dal corpo! Ora sono aggrappato alla parete di una stanza molto elegante con carta da parati a fasce bianca e rosa. Le mani ora sono più dense. Osservo un po' l'ambiente dall'alto e poi chiedo di scendere a terra ma non riesco a mantenere la concentrazione e mi sveglio.



Lucido. Metodo della fissazione del punto

Prendo lucidità mentre sto...ehm...svuotando la vescica (Forse le azioni meccaniche nel sogno mi inducono lucidità).
Rimango ad osservare l'azione che sto facendo...
"Bene, voglio vedere se è come nella fisicità, aspetterò di finire e poi farò qualche task...", penso.
Dopo un tempo lunghissimo capisco che non ho nessuna vescica da svuotare. Probabilmente lo stimolo che parte dal corpo si sviluppa nel corpo onirico fino...all'infinito? Ne deduco che lo stimolo in questa dimensione non si esaurirà mai.

Guardo le mani e, dopo tanto tempo, le vedo con l'aggiunta di un dito in più...che cosa assurda, non mi capitava da molto tempo. È proprio un sogno lucido. Vediamo dove mi trovo...
Con molta calma osservo fuori da una finestra di un appartamento che sembra una baita di montagna, tutta in legno. L'ambiente è ben illuminato, la luce della mattina è calda e brillante. "Qui si sta proprio bene", penso.
Osservo che di fronte alla casetta ci sono altre abitazioni, c'è una palazzina di tre piani, anni settanta, con un cortile. Un bambino sui tre anni gioca con un triciclo ed è felice e pieno di vitalità.
Sulla sinistra scorgo un meraviglioso paesaggio di montagna, con un po' di neve sulla sommità e poi tutto verde...vallate è una luce che mi fa stare bene. Esco dalla casetta e voglio scoprire dove mi trovo...

Vedo che c'è un'insegna fuori nel giardino...vedo una grande scritta su una specie di portale in legno...
Leggo la scritta prima al contrario, sfruttando la capacità di leggere attraverso la materia onirica, poi mi avvicino e voglio vedere se le lettere rimangono al loro posto. Davvero incredibile, le parole che avevo visto sono rimaste le stesse! Faccio uno zoom ottico e osservo ancora: la scritta è estremamente chiara nonostante qualche leggero sfarfallio. Si legge:
"LA VITA FILOSOFICA"...(?)
Dopo un po' vedo che la 'i' e la 't' diventano lettere romane e un pi greco...ma la scritta rimane ancora straordinariamente leggibile!


Ne concludo di essermi trovato in un ambiente onirico molto stabile, di sicuro consenso.


Lucido breve. Metodo del punto di fissazione. 'Palazzo A'.

Fisso un punto al centro del nero che vedo ad occhi chiusi. Mi dico:"finché non vedo qualcosa in questo nero non mollo..."
Come previsto comincio a muovermi dentro un passaggio simile ad un tunnel scuro ma comincio ad avere un forte dolore allo stomaco...
Sento un malessere generale e come dei crampi improvvisi...mi viene la nausea. La sensazione, mi si creda sulla parola, è esattamente quella di stare per vomitare. Focalizzo mentalmente una metà...vedo una stradina...vicino al mio caro Palazzo A. Sto per esplodere e sento il vischio e che sale dallo stomaco fino alla gola...sputo tutto a terra. Vedo a terra una massa liquida gialla con strani puntini neri all'interno...che schifezza.
Sto immediatamente meglio, nessun dolore, nessun tipo di malessere postumo!

Una esperienza molto simile mi era già successa. La interpreto come un modo per far uscire da me stesso le ansie e ke paure e i pensieri negativi accumulati nella giornata. :)


Sogno vivido. Ambienti di apprendimento virtuali.

Sono nella seconda guerra mondiale, fuori si combatte e ora è arrivata la notte. Con me ci sono un gruppo di una decina di giovani soldati, il nostro obiettivo è quello di mantenere la posizione e di proteggere un appartamento-postazione in cui ci siamo insediati.
Ma siamo tutti stanchi, cadiamo nel sonno è una pattuglia di inglesi (o francesi?) ci sorprende. Alcuni muoiono, io ed altri veniamo fatti prigionieri. Vedo i soldati nemici che mangiano il nostro cibo e si rallegrano della vittoria. Fortunatamente non sembrano spietati e con loro riusciamo ad instaurare un rapporto umano.
L'esperienza termina qui e...ricomincia dall'inizio!

Siamo di nuovo nell'appartamento da proteggere, dico ai miei compagni che rimarrò a vegliare tutta la notte e li avvertirò in caso di pericolo.
Come non detto, dopo aver passato molto tempo ad esaminare il campo di battaglia, vedo, fra i lampi in sottofondo, i nemici.
Corro ad avvertire, dico ai miei compagni che la tattica sarà questa: ci faremo trovare nei nostri letti facendo finta di dormire ma ognuno avrà sotto le coperte una pistola. Proveremo a sorprenderli...
I soldati entrano e comincia la guerriglia...luci, spari e urla...
Non so come ma finiscono le armi e si va all'arma bianca. Un mio compagno grassoccio con occhiali tondi afferra un enorme coltello da cucina simile ad un'asvia da guerra. "Dai andiamo!", afferma con decisione. Io rimango da solo in una stanza, fra poco entreranno i nemici e dovrò combattere.
"Non voglio combattere, non voglio uccidere nessuno, nessun essere umano...", dico ad alta voce.
C'è un cambio di livello, mi appaiono file sterminate di armi da taglio di ogni genere...lance, coltelli, sciabole, asce, scimitarre, pugnali, macheti...alcune sono straordinariamente ricche e pregiate, con oro e argento...
"Non voglio uccidere nessuno", ripeto e scelgo l'arma meno offensiva: un bastone lungo circa un metro, spessore 2 cm, in oro e pietre preziose. Assomiglia ad un bastone da sciamano o rituale. Ad una estremità una punta senza affilatura. Un'arma del genere non può uccudere, solo ferire lievemente o tramortire. I soldati stanno entrando, sto per cominciare la lotta...ma avviene un cambio di livello...mi distacco dalla scena e mi si avvicina una figura femminile molto bella...
"...sei un bravo duce.". La parola 'duce', ovviamente nell'accezione antica romana di 'comandante' e non in quella della triste storia moderna, mi fa un effetto incredibile.
Quelle parole, come un merito per aver fatto la scelta giusta, mi fanno stare bene, mi tranquillizzano in mezzo al caos della battaglia.

Credo che questo tipo di esperienze (Monroe docet) si raggruppano nella serie di azioni ripetute dal soggetto, il sognatore, per ottenere un certo tipo di risposta. La domanda ovviamente è: chi può utilizzare una 'tecnologia' psichica del genere? Se siamo semplicemente noi stessi che la creiamo, lo facciamo per quale scopo?


Lucido. Nessun metodo. Ore 5?

Vado a letto emozionato perché so che il giorno dopo, nella realtà fisica, parteciperò ad una jam session di street art. :)
Entro in un vivido decisamente realistico. Alcune persone cercano di ritardare la mia partenza per la jam...io mi arrabbio molto e comincio a prendere lucidità...mandando tutti all'altro paese. :)
guardo un orologio da polso di un p.o. e penso:
"Sono le 12? Si'...come no! Io mi devo svegliare alle sette di mattina. Il tempo nei sogni scorre più lentamente...ho tutto il tempo di lucidare e poi mi sveglierò nella realtà fisica...".
Esco dall'appartamento in cui mi trovavo e guardo fuori...è mattina presto. c'è un bel paesaggio con colline e campagne e alcune palazzine nuove. La precisione dei dettagli visivi è impressionante. Potrei andare ad esplorare ma voglio raggiungere livelli più alti del sogno.
"...tutto quello che vedo è un sogno...è solo un'ILLUSIONE!" Urlo davanti al paesaggio...
Avviene un cambio di livello...il paesaggio sfuma e scompare...io mi sento leggero e fluttuo in alto...
Ora sono davanti a dei grandi palazzi di almeno otto piani. Fra i palazzi c'è anche una bellissima facciata di una chiesa in stile gotico...
Sono ad una altezza notevole...30-40 metri, mi avvicino ai palazzi e comincio a far implodere le superfici di pietra e cemento...urlo:
"Non voglio stare qui! Voglio andare via!".
I muri cominciano ad ondeggiare sotto la pressione della mia mano...sento che all'interno degli edifici le strutture cedono...
Con un'ultima pressione il cemento cede completamente come se avessi premuto contro una superficie liquida...è spettacolare...
Apro una porta dimensionale...un buco di alcuni metri...nero e oscuro...ci entro dentro e comincio a viaggiarci dentro.
Per rimanere lucido devo guardare le mie mani e focalizzare l'attenzione più volte.

Esco dal portale (che assomiglia ad una specie di vortice a tunnel completamente nero e profondissimo) e mi ritrovo in un piccolo appartamento molto ben arredato. C'è una bellissima luce all'interno. Ci sono tappeti orientali e un letto vuoto con testiera inferriata. Percepisco che il mio corpo si è decisamente alleggerito, non sono sicuro di essere entrato bene dentro questo ambiente. Quindi tocco un abat-jour che ha dei pendagli con cristalli e sincronizzo il mio corpo con la densità di questo ambiente. Il suono del movimento dei cristalli è decisamente realistico.
Non so perché ma penso che voglio incontrare il mio caro amico D., da ormai un anno disincarnato.
C'è un televisore in un'altra stanza...lo vedo grazie ad una vista speciale che zoomma in automatico penetrando il muro. È un piccolo televisore rettangolare incassato a parete, simile ad un monitor.
"Voglio vedere il mio amico D.!". Il televisore si accende e comincia a sintonizzarsi da solo...
"Voglio vedere D.!". Dico a voce alta, con rabbia. Vedo delle immagini spaventose...un cantante molto grasso viene sgozzato durante uno spettacolo televisivo..."ma che succede?...", e poi capisco. La mia richiesta è rabbiosa e non focalizzata con equilibrio. Se il televisore rappresenta ciò che passa nella mia mente, ora c'è rabbia e non un desiderio puro. Lascio il televisore...

Vedo entrare una domestica che ha in mano un vassoio e sembra abbia intenzione di rassettare la stanza. È giovane, alta 1,70, pelle olivastra, capelli nerissimi raccolti sulla testa. Volo verso di lei e la fermo stringendole le braccia.
"Voglio vedere D., dov'è? È qui?!...". Le dico guardandola negli occhi. La ragazza mi guarda un po' confusa.
"...io non so se è qui...non so dirtelo...", risponde gentilmente, accennando un sorriso.
Comincio a disperarmi...so che questo posto ha a che fare col mio amico ma lui non c'è. Percepisco presenze dentro la stanza e mi rivolgo a loro...
"Vi prego, ditemi almeno se sta bene...voglio solo sapere se lui sta bene..." e non riesco a trattenere la mia tristezza...

C'è un cambio di livello...la mia energia emotiva sta generando un cambiamento dell'ambiente...
Infatti mi affaccio alla finestra e...inizia a piovere. La mia tristezza ha generato l'elemento pioggia che in qualche modo sta riequilibrando il mio stato d'animo. Chiedo ancora una risposta, ora che sono più calmo:
"Voglio solo sapere se D. sta bene".
vedo un rivolo d'acqua che si forma sul marciapiede...poi una specie di schiuma bianca compone le lettere: "SI" che rimangono perfettamente stabili da leggere.

Lascio il lucido in uno stato di completa serenità.
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 16/09/2017, 10:40

Nessun metodo. Ore?

Prendo lucidità mentre fluttuo in cucina e vedo E. che sta preparando qualcosa. Lei non mi vede, compie azioni in modo meccanico. Fluttuo dietro di lei, probabilmente non ho un corpo denso ma trasparente. Voglio ritentare una vecchia task, influenzare la memoria di un p.o. (o forse di qualcuno che sta sognando). Mi avvicino fluttuando, da dietro con le dita afferro delicatamente la testa di E. e le dico:
" E. devi ricordarti che mi hai sognato! Domanimattina quando ti svegli ricordati che mi hai sognato! Ricordatelo!", e glielo ripeto almeno 5 -6 volte, con calma, per essere sicuro che mi abbia capito (e che mi abbia sentito!). Le mie mani ombra non sono perfettamente sincronizzate con il suo corpo, segno che siamo su due piani onirici diversi...

Mi lascio andare all'indietro e torno facilmente nel fisico.

La mattina dopo chiedo con impazienza ad E. se mi ha sognato...e lei dice che non ha dormito bene e non si ricorda.
Poi nel pomeriggio glielo richiedo e...comincia a ricordare. Dice che mi ha sognato. E poi mi dice: "ecco, stamattina mi sono svegliata e mi ricordo che volevo proprio dirti che ti ho sognato!".
Rimango sconvolto. L'esperimento è apparentemente riuscito, almeno in parte, perché E. non ricorda ne' dove mi ha sognato ne' cosa stava facendo.
Se è possibile entrare nel sogno di qualcuno e condizionarlo, dal momento che la persona non è consapevole, cosa potrebbero fare tutte le guide, esseri superiori, esploratori, inspec, o chiunque altro sia su un piano di consapevolezza e lucidità maggiore di noi?...
Davvero non oso immaginare...


Lucido.

Sono all'interno del 'Palazzo A', davanti alla vecchia casa di mia nonna. Voglio provare ad incontrarla ora che sono pronto per farlo (lei non è più nel mondo fisico da alcuni anni. Ho provato altre volte a contattarla ma ogni volta che la vedevo non riuscivo ad avvicinarmi per paura di qualcosa...una mia resistenza interiore). Con facilità guardo attraverso la porta che si dissolve e mi fa vedere l'interno dell'appartamento. Lei è seduta in fondo al corridoio, nella cucina. Passo con facilità attraverso la porta...
"...nonna!? Sei tu?...",
"Ciao Carlo!", mi risponde con grande affetto, con la sua tipica voce tremolante.
Si avvicina a me, la vedo da vicino, è più giovane...ha un abito elegante in stile anni 50, quando era una ragazza. L'abito è un tailleur scuro con cinta grossa e bottoni in argento, aperto sul collo. Ha un cappello a falde larghe elegantissimo e alla moda del tempo. Mi sorride, come se volesse mostrarsi ricca e agiata di fronte a suo nipote. A quell'epoca non poteva permettersi vestiti così raffinati...
Poi ha una specie di cedimento e cade a terra in modo un po' buffo, come se non un po' impacciata a vestire in quel modo.
"Attenta, nonna!", la sollevo e la abbraccio con tutto il mio affetto. Lei si lascia andare completamente (cosa che nella vita non le era facile) sento il suo corpo leggero e fragile, quasi ascetico, le sue braccia esili, il suo calore.
Ci fondiamo in un mare di luce e particelle...


Torno nel fisico, certissimo di averla incontrata. La sua voce, il suo aspetto, la sua emanazione...sono per me inconfondibili, essendo stato a contatto per moltissimi anni, soprattutto nel periodo della mia infanzia.

Ed è buffo che io sia qui a scrivere a pagina 47 del mio diario...esperienze che hanno come argomento il (probabile) contatto con i defunti.
Infatti si dice: '47, morto che parla!' :)


Vivido.
Vado a letto con un pensiero fisso: voglio sapere chi sono, da dove vengo.

Incontro due giovani guide che conosco nella realtà. Mi dicono alcune cose che non riesco a memorizzare. Ricordo solo che l'incontro è piacevole e mi lascia con un senso di beatitudine. Poi entro in altri ambienti e partecipo ad un evento artistico di street art in una grossa fabbrica abbandonata. :)

...entro in un veicolo della prima guerra mondiale. Mi inserisco in un piccolo abitacolo di un aereo da combattimento. Un militare più vecchio ed esperto di me dice che io sarò alla guida e lui si metterà al mio fianco per aiutarmi... Inizio una manovra per virare e volo ad una altezza di almeno 100 metri. Vedo fra le nuvole il nostro obiettivo, c'è una grande città che si sviluppa su una collina...
È notte, vedo le luci delle case e palazzi...sembra una città estremamente attiva. Ed ecco che vedo il mio obiettivo che mi viene indicato con una specie di zona luminosa...vedo una specie di cupola luminosa metallica...del diametro di una trentina di metri...non è una chiesa ma sembra una specie di hangar o un magazzino. Vedo sulla mia sinistra un mitragliatore che è pronto a fare fuoco. Mi dicono che dobbiamo mirare e bombardare due obiettivi militari di fronte a noi. Poi perdo coscienza e mi arrivano informazioni telepatiche. Qualcuno mi dice come finirà la missione: gli obiettivi verranno distrutti ma noi perderemo la vita. La cosa non mi preoccupa...ho la sensazione che sarò ricompensato per aver portato a termine la missione e l'esperienza mi è servita ad acquisire forza di volontà e coraggio.
Vado via felice da questa vita.


Vivido.

Esperienza impressionante. Fluttuo nel salotto, vedo attraverso la tapparella. C'è un tizio che sta in piedi sul cornicione del balcone! Sta per...saltare e suicidarsi (?)...mentre salta sento un urlo femminile agghiacciante che mi fa drizzare la pelle.
"...no!...Si è suicidato?!", urlo e spero che sia ancora vivo. Poi improvvisamente la sagoma del tizio risale lentamente e viene verso di me...vedo un uomo sui 45 anni magro, testa grande triangolare, vestito in grigio scuro, con occhiali quadrati e capelli un po' arruffati, pelle bianchissima, cadaverica. Ha un'espressione un po' sconvolta. Mi guarda senza dire nulla e mi attraversa esattamente come un fantasma. Ho un leggero attacco di paura...sento il cuore che batte troppo velocemente. Torno nel corpo e cerco di calmarmi. È da tanto che non mi spavento, anche se affettivamente stavolta non ero lucido.
Il tipo sembrava che stesse provando a morire senza riuscirci, lanciandosi e risalendo dal balcone, come se stesse verificando il suo stato, il fatto che non poteva farsi male.

Vivido
"Voglio delle risposte, voglio sapere chi sono", dico mentalmente prima di addormentarmi.
Mi trovo ad osservare la mia vita sottoforma di immagini simboliche. C'è qualcuno che mi accompagna ma non riesco a vederlo. Comunicano con me telepaticamente:
"Ecco la tua vita (attuale?), hai fatto una scelta sbagliata e per questo hai dovuto attraversare le 'stanze' della sofferenza (?)". Vedo una specie di tunnel composto da 8 stanze quadrate, buie, con decorazioni in stile cinese antico con spiriti, mostri, fantasmi. Poi vedo la piantina degli edifici dall'alto con una grossa 'X' sopra ogni quadrato...come se avessi superato definitivamente quei luoghi oscuri.
"...hai trascinato con te anche una donna ma alla fine ne siete usciti". Vedo sulla mia sinistra una ragazza che ho effettivamente conosciuto molti anni fa.
Infine vedo in terza persona un me stesso che si muove in ambienti più illuminati, esterni, molto grandi.
"Carlo, hai superato le sofferenze. Ci sei uscito perché hai usato l'impegno e hai usato la volontà".
Questa voce così dolce, calma, mi rasserena e mi fa stare bene. È un complimento che mi fa capire di aver superato le difficoltà che io stesso mi sono procurato con le mie scelte.
Esploro altri ambienti poi arrivo dentro un appartamento...
Mi vengono incontro una serie di persone...sono parenti fra di loro. Mi guardano e mi salutano. I bimbi fanno un po' di confusione. Una specie di strano criceto buffissimo si attacca al mio braccio mordendomi ma senza farmi male. Lo tolgo e ho la sensazione che tutte queste persone le conosco già. Mi viene il sospetto che dia una famiglia in cui ho vissuto in una vita passata.

Vivido.
Di nuovo chiedo di conoscere il mio passato.
Mi trovo all'interno di una villa ottocentesca molto pregiata. Sculture, mani e pavimenti lucidissimi. Mi cambio d'abito, sto per partecipare ad una festa. Arrivo in un sottoscala, c'è una ragazza che mi conosce.
"Ciao, sai di chi è la festa?", mi domanda.
""Si lo so (?), è la festa del figlio della padrona di questa villa", le rispondo, come se lo sapessi.
"E come si chiama suo figlio?"
"Si chiama...Emanuele...Filiberto.", le rispondo.
"Ah!...un certo Emanuele...!", dice lei come se alludesse al fatto che la ricca famiglia è di tendenze monarchiche legate al periodo fascista.
Non so perché ma capisco l'allusione al periodo storico e ci scambiamo uno sguardo di intesa. Viviamo sotto questa dittatura e lo sappiamo ma al tempo stesso non possiamo cambiare le nostre vite.


Vivido.
Salgo al piano di sopra di un palazzo. So che lì troverò una persona che conosco nella realtà. Entro nel suo studio, ma ci sono oggetti molto inquetanti: statue a forma di serpente...una specie di cristallo-gelatina con dentro dei resti di animali...oggetti da tavolo con forme scure e appuntite e centinaia di libri polverosi. Un vero e proprio studio di un avvocato...diabolico. Trovo il mio amico che sta portando dei fogli impilati e ne perde un bel po' in tutta questa confusione.
"Ciao, sapevo che eri qui", dico.
"Ciao Carlo! Mi fa piacere vederti", risponde sorridendo, come se sapesse della mia presenza.
"Vieni, vieni, ti faccio vedere...". Mi fa vedere l'interno dell'appartamento e poi non ricordo cosa succede.
Mi sveglio. Dopo qualche minuto mi rimetto a dormire.

Mi ritrovo di nuovo nell'appartamento, ma stavolta ad accogliermi c'è...l'amico del mio amico! I due si conoscono nella realtà e sono molto amici.
"Vieni, andiamo di sopra...", dice.
M. mi accompagna al piano di sopra e qui c'è una signora che mi attende. È elegante e ha sui 60 anni.
"Hai visto questo palazzo? L'hai già sognato prima?", dice la donna.
Guardo la struttura e mi accorgo effettivamente che queste stante e questa disposizione degli spazi e' identica al sogno precedente!
"È vero...le pareti e i volumi sono gli stessi del sogno di prima!".
"Guarda quegli affreschi...sono stati dipinti da un grande artista".
Vedo dipinti meravigliosi su un soffitto a volta con cornici ovali in stile settecentesco. Poi le figure cominciano a muoversi in una specie di gioco tra immagine e realtà.
"Questo stile e queste figure sono simili a quelle di un grande artista italiano...sai chi è?...", dice la donna.
"Certo, le figure sono dipinte nello stile di Veronese", rispondo con sicurezza.
Vedo il soffitto e le figure che scompaiono all'interno delle cornici, come se l'intera parete fosse un portale dimensionale...

Esperienza di trasformazione

Mi trovo all'interno di un mercato mediorientale, seduto dietro un carretto che sta percorrendo queste stradine affollatissime. Mentre osservo prendo lucidità. Vedo le cose e comincio a ricordare...come se le avessi già vissute in una vita precedente.
Le mie capacità di osservazione sono incredibilmente sviluppate...osservo le persone e riesco a cogliere ogni impressione e sentimento che provano...guardo oggetti e sento la loro energia...riesco a percepire perfettamente le emanazioni di ogni cosa che vedo...Tutto questo mi commuove...comincia una trasformazione dentro di me...voglio solo essere presente e ricordare...
Cambio di livello di coscienza...

Mi sento leggero, comincio a fluttuare verso l'alto. Non ho un corpo umano, sono una scia di consapevolezza. Volo velocissimo in verticale fra le nuvole. Vedo ammassi di nubi che si trasformano. ..si aprono al mio passaggio...vortici...barriere che si infrangono...le supero con facilità. Voglio andare ancora oltre e affermo:"sé superiore!"...
Di colpo la mia velocità accelera e sfreccio nel cielo!
Vedo un enorme ammasso nuvoloso che ha la forma di una bocca di serpente che si apre e al suo interno c'è un gigantesco occhio. ..io entro dentro queste forme e le disintegro...come se avessi superato una specie di barriera-simbolo di stato di coscienza.
Infine mi fermo nel cielo in uno stato di meraviglia e tranquillità.
Ho la sensazione di aver raggiunto un grado di elevazione straordinario. Non vedo più nessun ostacolo nella mia ascesa.
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Re: diario di olrac

Messaggioda dixit » 16/09/2017, 12:47

Bei sogni, davvero, specialmente l'ultimo. : Thumbup :
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Re: diario di olrac

Messaggioda Marley » 16/09/2017, 14:55

dixit ha scritto:Bei sogni, davvero, specialmente l'ultimo. : Thumbup :

Eh già! : Yahooo :
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 19/09/2017, 10:22

Grazie :)
Dovremmo cominciare a chiamare le nostre esperienze in modo diverso: non più soltanto 'sogni'...ma esperimenti, ricerche, verifiche e condivisioni. Perché quelli come noi sognatori che hanno una passione così forte e unica, un vero e proprio 'centro di gravità' onirico, sono dei ricercatori, sperimentatori, studiosi seri e preparati in questo campo.
Che ne dite?...:)
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Re: diario di olrac

Messaggioda Marley » 19/09/2017, 14:26

olrac ha scritto:Grazie :)
Dovremmo cominciare a chiamare le nostre esperienze in modo diverso: non più soltanto 'sogni'...ma esperimenti, ricerche, verifiche e condivisioni. Perché quelli come noi sognatori che hanno una passione così forte e unica, un vero e proprio 'centro di gravità' onirico, sono dei ricercatori, sperimentatori, studiosi seri e preparati in questo campo.
Che ne dite?...:)

Eh già, hai ragione! :) Più che altro sono degli esperimenti/ricerche su noi stessi, sul nostro subconscio! Quindi continuiamo a sperimentare!!! : Yahooo :
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