Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > diario di olrac

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

diario di olrac

Messaggioda olrac » 09/06/2014, 16:01

ho la fortuna di sognare lucidamente da circa un anno e quasi tutte le settimane. in particolare mi accade quando un senso di creatività e libertà comincia a prevalere nella vita ordinaria, quando comincio a fare scelte fidandomi del mio intuito e lascio cadere la routine e le azioni ripetitive.e ovviamente quando non mi identifico nelle situazioni.

racconto i sogni che mi sembrano più significativi, il seguente lo intitolerò: "conosci il tuo nuovo corpo"

mi addormento stanchissimo sul letto di sera tardi (credo l'una e mezza) dopo aver effettuato letture e meditazioni sul "ricordo di sè" (Ouspenskij). la posizione sul letto è a pancia in sù e le mani incrociate sul ventre. sento un senso di leggerezza e percepisco che mi sto lentamente addormentando, con naturalezza il mio corpo energetico si solleva e mi stacco completamente per cominciare a vedere la mia mano e fare un esame di lucidità: la mano è energia pura, infuocata, particelle o strisce in movimento continuo che perdono brandelli di pelle ma si ricompongono di fronte ai miei occhi. sorpresa e curiosità. ora che ho un corpo così comincio a pensare di fare qualcosa e decido di saggiare le mie nuove capacità: inarco la schiena fino a fare un giro di 360 gradi con facilità, uno yoga estremo! posso fare questo lucidamente e mi carico di coraggio.
ritorno però nel corpo che sta dormendo, non so il perchè, forse per riprendere contatto con la terra, e sento le mani fisiche essere stese a palmo in giù sul letto. voglio ritornare ad avere controllo del corpo leggero e mi stacco di nuovo da quello fisico, con una certa facilità, provo ora a fare altri esperimenti: c'è uno specchio che potrei guardare ma sento che rischierei di sprecare solo tempo, allora penso di lanciarmi in verticale dal balcone del palazzo dove abitavo da ragazzo e provo la sensazione meravigliosa che non posso cadere e non sono legato mortalmente alla gravità, posso scendere lentamente come un liquido colloso (tipo miele) scende dal cucchiaino capovolto, senza farmi nulla.ritorno ancora dentro il corpo fisico e sento di voler ancora ripartire per un altro esperimento:
ritorno leggero e, sempre nel palazzo in cui abitavo da bambino, vorrei entrare dentro un muro, passarci in mezzo. ma scopro che mi ci immergo dentro ma senza passarci, riconosco che è una porta dove compare la scritta "alta tensione"con fili elettrici ed energia ad alto voltaggio. (questa porta esiste davvero nella realtà e il giorno stesso passerò da questo punto ricordandomi quale impressione mi faceva da piccolo)rimango fermo e non riesco ad oltrepassarlo. sento che le mie energie lucide stanno terminando.
finisco il sogno lucido ritornando ancora nel corpo che è rimasto steso sempre nella stessa posizione.
non vorrei ritornarci, tento di uscire ancora dal corpo per sperimentare ma sento che vengo bloccato dalle ossa e muscoli delle spalle.
sono sveglio.
mi accorgo di aver dormito solo quattro ore ma ho una carica di emozione e di entusiasmo che mi fa stare ancora bene al solo pensarci.

attraverso questa esperienza credo di aver compreso che per fare qualsiasi cosa in un sogno lucido occorre allenare il nuovo corpo, saggiare i suoi poteri o limiti attuali.
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Re: diario di olrac

Messaggioda andino90 » 09/06/2014, 17:30

Sono questi sogni che mi fanno aumentare la voglia di proseguire nei miei esercizi!!!!!!!!!
..non ve l'hanno mai detto ma i sogni sono fuori..e voi nel cassetto...
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 16/06/2014, 1:09

questo è il mio primo sogno lucido con controllo totale, ed è piuttosto impressionante, ma l'insegnamento o la lezione è stata davvero utile, almeno per me, lo intitolo "uno specchio ti può fermare":

non ricordo il contesto, ma credo di essere andato a dormire molto stanco e senza intenzione di sognare.in quel periodo ero molto concentrato su diverse cose che mi appassionavano:

dal corpo dormiente si sono distaccate prima le mani come mi capita di solito. ho sollevato le mani "energetiche" e mi sono sentito subito a mio agio; senza alcuna paura mi sono ritrovato, come se avessi fatto un balzo, in mezzo ad un luogo che mi sembrava una piccola piazza o meglio uno slargo in mezzo a quella che poteva essere forse una foresta, vi erano piccole costruzioni, diversi alberi. nonostante fossi alle prime armi camminavo sicuro in questo luogo, che aveva un che di consunto, come uno spazio usato da diverse persone o forse per qualche rito.
con naturalezza mi guardo ancora le mani che sono cariche di energia e filamenti che si rigenerano senza consumarsi, mi guardo intorno e penso di essere ormai imbattibile, di poter fare qualsiasi cosa. baldanzoso, sento di potermi dirigere ovunque e curiosamente mi imbatto sulla destra nel cammino in una specie di separè, forse di pietra, non ricordo. una piccola costruzione che mi vieta di passare per quella via. scorgo una specie di piccola rientranza, un muro laterale. scorgo uno specchio e ciò desta in me una strana curiosità. potrei fare tante altre cose, ma vengo attirato da questo specchio. credo con una certa sicurezza che si trattasse di uno specchio oblungo ovale stile settecento con cornice. sicuro, avanzo e mi guardo per cercare la mia immagine chissà perchè, forse solo curiosità o per vedere quanto sono potente. scorgo un altro io terrificante.
nello specchio l'immagine sfuocata era mostruosa, un demone di colore blu oltremare. più avvicino lo suardo più vedo perfettamente le rughe, le scaglie e i solchi di una pelle animalesca composta da placche dure e reali, un essere metà umano metà rettile. ero io esternamente ma l'immagine aveva una vita a sè. più mi spaventavo e identificavo con l'immagine più essa si faceva reale, come se volesse uscire dallo specchio. ho letto tempo dopo da Castaneda che occorre sopportare le visioni del sogno per non perdere il punto di unione. a parole è facile ma se ti guardi e vedi quello che ho visto non puoi altro che dire: "questo non sono io!". e così ho ripetuto per scongiurare l'orrore di questo aspetto di me sconosciuto.
il sogno si concluse con la ripetizione inutile di quelle parole. al risveglio ovviamente sono andato a specchiarmi in bagno, anche se non sono più un ragazzino.
ma ho desiderato ancora sognare lo specchio per rivedere la mia immagine e dopo circa due-tre settimane ne ho rivisto uno, ma era quello della casa di mia nonna e ho usato il mio solito sistema: ho ricordato di essere me stesso, così facedno l'immagine si ricomponeva, invece di sfaldarsi rischiando di ritornare animalesca e terrificante. tutta l'atmosfera era più illuminata e forse credo di aver visto un me stesso allo specchio più giovane, adolescente. cioè il me stesso del periodo in cui giocavo gioiosamente davanti a quello specchio.
con la strategia del ricordo di sè ho visto da vicino senza spaventarmi il mio volto ora finalmente sereno e riconoscibile, illuminato da una luce delicata. ora potevo riposarmi da quelle angosce.
mi sono svegliato.


il sogno lucido a volte dà la sensazione di onnipotenza, ma questa deve essere sempre controllata attraverso l'osservazione di se stessi altrimenti si crea uno squilibrio.
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Re: diario di olrac

Messaggioda Luna » 16/06/2014, 7:54

Ciao Orlac, ho letto con interesse i tuoi sogni e vorrei chiederti: quella che usi e' una specie di Wild che ti riesce soprattutto quando sei molto stanco ? e quali sono i momenti migliori per te?
Hai letto qualcosa sull' Ombra secondo Jung ? Il demone rettile potrebbe rappresentare la tua parte istintiva e selvaggia.

Mi specchio spesso in sogno , quando sono lucida, e anche io, anni fa, mi sono vista selvaggia e leonina, ma ultimamente ' non mi vedo molto diversa da come sono.
Ciao : Chessygrin :
Dedicato con immensa gratitudine a Ben, amico insostituibile ed artefice dei miei sogni!
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 18/06/2014, 0:25

ciao Luna, grazie per le domande!

sei decisamente più esperta di me e puoi specchiarti senza temere le deformazioni, questa è una bella conquista, no?
io sono ancora in una fase di stabilizzazione e devo ricorrere ad una certa concentrazione per vedermi più o meno fermo. certamente il demone è una parte di me.
ma è anche vero che non solo anticamente nelle famiglie si faceva passare per demone o per diabolico tutto ciò che era irrazionale o che sviluppava capacità psichiche particolari.
quindi penso che potrebbe essere anche una proiezione di una paura dell'albero genealogico trasmessa per evitare di superare una certa"soglia"di conoscenza.
in fondo il bello sta nel come si affronta la cosa e non nella forma della cosa in sè, giusto?..

la "tecnica"che uso, se posso permettermi il termine, dato che effettivamente sogno da poco tempo, è associata alla pratica del ricordo di sè giornaliero (esercizi di consapevolezza prolungata), poi effettivamente cerco di stancarmi il più possibile, anche fisicamente. la cosa interessante che ho scoperto è che più cerco di stancarmi nella vita ordinaria più non ci riesco fino in fondo perchè l'ho già messo in conto razionalmente nella giornata. e poi ci sono delle forze che te lo impediscono, sembra strano, ma a me capita così.
infine uso sempre la veglia con meditazione e letture serali.

da poco sto usando la wild, ma il mio cervello fa ancora troppa resistenza e non riesco a "morire"naturalmente. la paura di sprofondare nel letto senza sapere dove ritrovarsi, in chissà quali luoghi e momenti e in quali situazioni, a volte mi terrorizza. anche dopo aver provato diverse esperienze.

il momento migliore per sognare per me è la notte fonda quando sento che devo dare la mia parte di consapevolezza al mondo addormentato per vegliare ed evitare i pericoli incombenti su di esso. mi capita di giorno di avere un forte desiderio di realizzare qualcosa legato sia alla vita quotidiana che a quella onirica, ma senza identificarmi troppo. sento questa cosa attraverso il cuore (la parte emozionale) invece che con la razionalità e...tac! mi capita la notte stessa di sognare lucido!
e a te?
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Re: diario di olrac

Messaggioda cetaceon » 18/06/2014, 14:05

ciao Olrac, volevo chiederti in cosa consiste la
meditazione del ricordo di sè giornaliero (esercizi di consapevolezza prolungata).

grazie : greeting :
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 18/06/2014, 23:58

ciao Cetaceon,

ti rispondo premettendo che SONO UN NEOFITA dell'esercizio del ricordo di sè, che in sostanza è una profonda e complessa conoscenza caratteristica della cosiddetta "Quarta via",una celebre scuola esoterica. quindi ti parlo di un mio PERSONALE APPROCCIO a questa pratica. ovviamente qualsiasi allievo di quella scuola storcerebbe il naso. anche il termine che ho usato di "meditazione" è tecnicamente sbagliato!

credo di aver compreso (per il mio livello) che più accumulo energia di giorno più nel sogno riesco ad essere lucido. questa energia si chiama consapevolezza. la qualità dei miei sogni dipende da questa consapevolezza.
io attualmente faccio così: mi sforzo di essere presente in qualsiasi momento, qualsiasi cosa faccio, anche camminando.
mi dico di essere davvero qui, e sento se tutto il corpo è dentro quella dimensione, quella realtà. mi collego con tutto ciò che ho intorno ed elimino i pensieri inutili e le "voci" nella testa, mi concentro nel fare una sola cosa. costringo tutti i miei "io" a fare quella cosa, anche se è una azione insignificante. poi respiro in un certo modo ed "entro" dentro un altro "strato" della realtà. di solito hai la sensazione di svegliarti e di vedere più nitidamente le cose circostanti. ti accorgi che sei dentro un'altra "bolla", un'altro strato di sonno o ipnosi e cerchi di superarlo. dopo aver usato il respiro uso adesso anche la voce, ma questa è una cosa molto personale. uso anche certe melodie e brani musicali e così, dopo essermi sforzato per ore arrivo a provare sensazioni a volte davvero molto forti,che non racconto perchè piuttosto intime.
poi ci sarebbero anche altri sistemi per superare questo livello e far esplodere la bolla di realtà successiva. diciamo che ho sperimentato che la "benzina" della consapevolezza fa scaturire una realtà copletamente nuova e imprevista.
un altro sistema è anche quello di sentire semplicemente la presenza del proprio essere, ma questo per me è molto difficile. quindi penso sia meglio fare piccoli passi alla volta e in successione.

qundi,ripeto, è un mio personale approccio questo, che forse tradisce la corretta pratica del ricordo di sè, anzi è semplicemente scorretto. però i risultati mi incoraggiano a provare ancora. e poi si prova un gusto speciale, un ebbrezza che non ho provato con nessun' altra esperienza. forse vivere è proprio questo, svegliarsi dal sonno, ognuno come può.

scusa se mi sono dilungato!
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Re: diario di olrac

Messaggioda cetaceon » 19/06/2014, 15:21

Grazie mille per la spiegazione Olrac! :cool:
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 24/06/2014, 23:41

questo sogno, anzi, esperienza onirica, la intitolo: "la città di roccia sospesa"

poco tempo fa mi addormento senza aver fatto particolari "riti" per provocare sogni lucidi ad eccezione del "ricordo di sè" giornaliero eseguito per una decina di volte nel corso della giornata.
mi addormento e produco un sogno normale piuttosto deprimente e angoscioso, vedo persone legate e moribonde dentro la cripta di una chiesa dal soffitto molto basso e grigio.
non so cosa sia successo a queste persone, sembrano essere state maltrattate e qualcuno esala l'ultimo respiro. rimango anch'io imprigionato in questo posto terribile perchè si chiude una specie di minuscolo passaggio. ma stranamente non ho particolare paura, forse comincio a riconoscere che è un sogno. mi sveglio.

dopo una pausa torno a letto e comincio un nuovo sogno. vedo una sezione di terreno e degli strati geologici. sento che sta per succedere qualcosa perchè alcune rocce cominciano a sgretolarsi e a cadere; forse un terreoto, delle scosse, una vibrazione del terreno. dovrei aver paura e invece mi dico : " STO SOGNANDO". lo dico ad alta voce e questo mi fa superare il livello del sogno da normale a lucido. mi ripeto ad alta voce che sto sognando e tutto cambia: da tempo volevo imparare a volare nel sogno e per allontanarmi da quell'imminente disastro comincio a sollevarmi lentamente da terra. è una esperienza straordinaria. volo via e raggiungo una città, voglio vedere persone e comincio a vederle sotto di me! finalmente c'è tutto quello che ho desiderato da settimane: volo ancora ad una altezza di circa quattro-cinque metri, quasi in linea retta, mi dirigo in diagonale verso la mia sinistra, posso sfiorare le persone ma mi dico che se le fermo o ci vado contro rischio di cadere e allora continuo, sfioro le persone, mi sollevo un pò più in alto e sto finalmente volando su una città. vedo luci e provo una sensazione di essere...un altro essere; sono una divinità che può fare in teoria qualsiasi cosa. ho imparato finalmente a volare nel sogno lucido! il mio intento è stato raggiunto e in tempi anche piuttosto brevi.
ma la fortuna per me non è finita ancora.
vedo davanti a me una visione di una colossale città fatta di rocce con sopra gigantesche piante sospese ad altezze che potrei definire nei dettagli, circa un centinaio di metri. le rocce sono chiare, collegate fra loro, in basso hanno punte e speroni, assomigliano vagamente a quelle della località dove vado in vacanza, vieste. dentro le rocce vedo centinaia di finestrelle luminose, di taglio verticale simile a feritoie medievali, che emanano una splendida luce gialla, vivace. sono tutte accese, non ho mai visto nulla di simile, nemmeno in un film. di cosa si tratta? provo ad avvicinarmi, potrei riuscirci ma l'emozione e lo sforzo di rimanere lucido per così tanto tempo cominciano a farsi sentire. provo ad avvicinarmi e percepisco tutta la mole mastodontica dell'"oggetto". sono nulla di fronte alla "cattedrale" di roccia verso la quele tento di avvicinarmi. provo a sfregare le mani inutilmente, la carica di energia di consapevolezza sta per finire. l'immagine si fa sfuocata e sento rallentare la salita, ma non mi dispiace perchè ho fatto un sogno lucido straordinario per me. mi dico che non è un sogno ma una esperienza reale in un altro mondo.

così mi sveglio, penso di aver dormito dieci ore mentre l'orologio mi dice che ne ho fatte solo cinque ma ormai ho capito che sognare lucido aumenta l'energia fisica e psichica nella vita normale.
perciò non faccio fatica ad alzarmi. vado al lavoro, scendo in strada per prendere la macchina e sento che la mia percezione dello spazio e del corpo è cambiata: mi sembra ancora di poter lievitare da terra, e di poter percepire le cose con una visione dall'alto. mi muovo in modo diverso dal giorno prima, più leggero e fluido. credo che i miei pensieri e la mia mente hanno avuto un nuovo livello di comprensione causato da una esperienza reale.
mi sento distaccato dalle cose e rilassato, come se appartenessi ad un mondo sospeso da terra. mantengo questa sensazione meravigliosa per tutto il giorno.
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Re: diario di olrac

Messaggioda olrac » 06/09/2014, 0:15

questo recente lucido, piuttosto terrificante, lo intitolo " sguardo fatale":

vado a letto tardi leggendo libri mistici, come faccio di solito, il giorno stesso un mio amico mi racconta un lucido dove narra di aver guardato un p.o. negli occhi e l'esperienza connessa all'incontro. vorrei inconsciamente fare lo stesso e allora sogno di svegliarmi in un edificio al piano terra, pieno di stanze, tutto da esplorare. mi ricordo che vorrei incontrare un p.o., guardarlo negli occhi e osservarlo per vedere cosa succede. c'è una specie di piscina vuota, mi avvio in discesa verso una donna sui 45 anni, che assomiglia ad una mia zia con la quale ho una certa familiarità. voglio assolutamente guardarla negli occhi, scorgo in me un desiderio sottile di potere, come se volessi sfidare il sogno, verificare le mie capacità, anzi, far vedere che posso fare "miracoli" di lucidità. così convinto urlo le parole "sogno lucido!" e attendo il miracolo. che però non avviene. non ho superpoteri, non succede proprio niente. la figura mi guarda attonita e se ne va. provo una sensazione di profonda impotenza e mi chiedo: come? sono in un lucido e non succede niente?
poi mi sveglio, sento vagamente le sensazioni del corpo fisico e ritorno una seconda volta in cerca di personaggi onirici, più convinto di prima di poter soggiogarne uno con lo sguardo. ma mi attende qualcosa di molto spiacevole e doloroso.
scorgo una bellissima donna bruna, riccia, del tipo che preferisco esteticamente, intenta a fare qualcosa, girata di spalle, come se lavorasse a qualcosa che si trova più in basso. mi avvicino e la costringo a girarsi verso di me. è occupata, ha un'espressione molto seria e strana, l'ho sicuramente disturbata. urlo di nuovo le parole "sogno lucido!" per intensificare il sogno e per dominare quell'essere la fisso negli occhi. non sapevo cosa mi sarebbe successo: le sue pupille cominciano a distanziarsi e a farsi più piccole, diventano due puntini neri anonimi, il viso si schiaccia, le orbite si allargano a dismisura. assomiglia ad un alieno, un essere che sta rivelando la sua vera natura. sento un sibilo disturbante e fastidioso che stordisce. continuo a guardarla perchè penso ancora di vincere questa lotta a chi riesce a mantenere fisso lo sguardo,ma comincio a sentire una serie di malesseri che mi entrano letteralmente dagli occhi fino ad arrivare nel corpo, nello stomaco. preso dalla dimostrazione di forza non mi sono accorto di quello che mi stava facendo: mi sta iniettando qualcosa attraverso gli occhi, un veleno, un siero che mi terrorizza e avvelena il mio corpo. ho cominciato a stare male non tanto per il terrore della visione quanto per quello che mi stava entrando nel corpo fisico: sento che il mio corpo fisico è in pericolo.

il dolore mi risveglia, ho la nausea, sento dolori allo stomaco e al petto, alla gola. finora pensavo che il dolore non venisse portato dal lucido fino al mondo reale. mi sono sentito intossicato di una energia che definirei aliena, nauseante, dal sapore acido e rivoltante. rimango nel letto e non so cosa pensare. la dieta vegetariana della sera prima non può certo aver causato tali malesseri. mi tocco il petto e per un tempo lunghissimo rimango ad occhi aperti, incredulo con il dolore tangibile di una esperienza reale.

ma la domanda per me è: cosa ho incontrato? se nel sonno le impressioni sono più intense, cosa passa allora attraverso gli occhi tra le persone durante i normali incontri quotidiani?

questo lucido per me è un insegnamento. ora quando guardo negli occhi qualcuno so che qualcosa sta passando, sta entrando o uscendo, energie di cui ci si rende conto solo negli effetti sul piano fisico e psicologico.
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