da olrac » 05/10/2015, 22:37
...finalmente una serie di risultati significativi,dopo circa tre mesi di tentativi e fallimenti.
penso di essere riuscito ad incontrare L., un mio caro amico (vivente) che tento di contattare da diverso tempo
questo è il resoconto:
1- sogno vivido, ambiente conosciuto reale.
esprimo l'intenzione di andare a trovare L. che si trova in una città del centro Italia. mi ritrovo in un sogno vivido nella stessa città in compagnia di I.
I. è un caro amico appassionato di oggetti antichi e usati,soprattutto libri, ed è uno degli esseri umani che ho messo nella lista da raggiungere. sono nella sua casa, siamo nel garage sotterraneo e gli porto in regalo degli oggetti che ho raccolto da qualche parte. ci sono accumuli notevoli di libri sugli scaffali. Lui apprezza molto e mi accoglie con gioia. chiacchieriamo per molto tempo, mi fa conoscere la sua famiglia e alla fine esco dal sogno purtroppo senza arrivare alla completa lucidità.
Nella realtà la casa di I. è effettivamente piena di oggetti antichi e curiosi accumulati in anni.
certamente casualità. anzi, mancanza di concentrazione.
2- seconda notte. sogno vivido.
decido di voler andare a trovare L. mentre mi addormento.
mi ritrovo al buio e di fronte a me c'è una famosa pittrice che conosco che è anche una buona maestra spirituale. sulla mia destra c'è mia madre e sulla sinistra una figura che ascolta il dialogo.
io do consigli a mia madre su come secondo me dovrebbe comportarsi nella vita per vivere in serenità. casualità vuole che mia madre e la signora pittrice vivono nella città dove vive anche L., la persona che voglio andare a trovare.
3. terza notte. sogno lucido lungo e intenso con "ambiente di guarigione"
ripeto le mie affermazioni con convinzione "voglio incontrare L.!"
mi ritrovo in compagnia di mia nonna in un sogno vivido. sono nel cortile del palazzo della città dove vive L.
mi risveglio e mi riaddormento ripetendo le mie affermazioni.
mi ritrovo a vagare per i grandi corridoi di quello che chiamerò "Palazzo A", che è il grosso edificio dove giocavo da piccolo ogni pomeriggio. lì mi divertivo a nascondino entrando e uscendo da quelle lunghe sale di cemento. c'è una ragazza che sta per entrare dentro un appartamento per finire chissadove. è molto carina e tranquilla. la raggiungo e avvicinandomi provo un senso di leggera attrazione fisica. provo a fermarla cingendole le braccia, sento la sua "fisicità" .
è un pò spaventata e urla: "no, non voglio", senza troppa convinzione.
"non ti faccio nulla!"...ma non la calmo.
mentre la osservo una parte di me si divide: vorrei da un lato lasciarmi andare per saggiare la consistenza di questo essere, dall'altra mi dico: "ma che c...sto facendo?", e mi sveglio completamente!
lascio subito la ragazza, lei si calma e mi guarda con paura. fluttuando corro dall'altra parte del corridoio ripetendomi la frase:"io ho un obiettivo!, devo incontrare L.!non posso perdermi in queste cose...". non c'è bisogno di nessun test di realtà, c'è qui tutta la mia coscienza, questo è l'importante.
provo a pensare come uscire da questo palazzo dove di solito mi perdo. è un edificio massiccio, con pareti immense, ha qualcosa come 11 piani e io devo essere solo alla metà circa.
ci deve essere un ascensore da qualche parte, vedo che alla fine del corridoio ce n'è uno, bloccato, con tanto di grate metalliche. nessun problema, lo attraverso facilmente. sento le parti morbide del corpo penetrare delicatamente e senza sforzo le parti metalliche...che sensazione meravigliosa! devo avere un corpo sottile molto efficiente in questo lucido.
passo le sbarre e mi lancio dentro il pozzo dell'ascensore che non c'è. atterro e sento intorno a me dell'acqua. c'è buio intorno e devo essere andato molto in profondità...potrebbe essere la fine del sogno ma...niente paura, uso il mio "dito da pittore" come strumento per disegnare una porta nel muro. disegno un perimetro rettangolare, mi viene bene, lo oltrepasso aprendo con un semplice gesto delle dita due ante che si muovono al mio comando a distanza.
mi tuffo nell'apertura e mi ritrovo ad uscire da una specie di tombino al piano terra,per strada...insieme ad una grossa quantità d'acqua. sono fuori dal gigantesco palazzo-labirinto!
trucco riuscito, fortunatamente.
oltre il palazzo ci sono le bellissime colline e campagne dei miei parenti, che ho sorvolato diverse volte in sogno ludico e in obe. non cammino ma volo, liberamente. esploro un pò l'ambiente e verifico che tutto sia al suo posto. le campagne sono bellissime, verdi e fresche, sento l'aria, gli odori e i le luci dell'ambiente bucolico...che meraviglia.
ora dovrei andare da L. ma non so come fare: se volo ci metterò un'eternità. poi da quella posizione, dall'alto, non so bene quale strada prendere. che fare?
volo, certo, ma non posso andare così veloce come pensavo. allora decido di cambiare obiettivo. osservo che sulla mia destra c'è la luna e sulla sinistra un sole all'alba! la massa incandescente mi attrae molto...ho provato ad andare verso la luna ma ho provato una sensazione di solitudine che mi ha fatto ritornare a terra. ora comincio a volare verso il sole per vedere cosa succede...ma il mio corpo non è così veloce come pensavo, si muove troppo lentamente. non sento l'attrazione gravitazionale della massa solare come è successo per la luna. d'altronde la luna è molto più vicina del sole...
quindi lascio perdere, ritorno a terra, a circa una decina di metri dal suolo, salgo radente alle dolci colline che conosco bene e mentre volo mi fermo vicino ai volti delle persone che incontro che probabilmente si sono alzate per andare a lavorare in campagna proprio all'alba. invento una tecnica per scattare una specie di fotografia a volo e fermare davanti a me ingrandendole le immagini dei loro volti...incredibile!
scatto foto aeree a diverse persone, non mi preoccupo neanche di averle spaventate, è troppo divertente! le espressioni sono confuse e un pò allucinate...
ma non posso continuare così e ritento delle affermazioni che mi portino da L.
"voglio andare da L:!"...mi ritrovo non so esattamente come, a recepire un segnale dall'ospedale che si trova proprio accanto al Palazzo A.
mi trovo dentro una sala d'attesa...la luce è fortissima, sembra illuminata da una fonte naturale, non elettrica!
non credo ai miei occhi: di fronte a me, da dietro, vedo un ragazzo sui trent'anni con i capelli castani come L. ...potrebbe essere lui!
gli vado incontro, questa volta camminando...lo chiamo:
"Luigi, sei tu?..."
"Ciao Carlo! benvenuto!", si gira verso di me e riconosco il suo volto.
"sono riuscito finalmente a trovarti in sogno! fammi vedere bene il tuo volto per sicurezza...", mi avvicino e controllo ogni singolo muscolo facciale. perfettamente identici.
il suo volto però sembra un pò affaticato, sembra essersi sforzato per qualche motivo.
"L. ti prego, fammi fare una verifica (non ricordo se ho detto verifica o controllo)...ti chiedo, qual è il nome di tuo padre?". la verifica dell'esperimento consiste proprio nel riportare dei dati sconosciuti dal soggetto per verificarne il grado di attendibilità. non conosco nè il nome nè alcun dato specifico della famiglia del soggetto.
"ora non posso, mi dispiace..."
mi crolla il mondo addosso. sono disperato, ora che posso interagire non ottengo risposte! cerco di calmarmi e tento di non pensare al peggio. ho ancora molta energia lucida.
ci riprovo:" L. ti prego, dimmi qualche dato che posso riportare a casa"
l'unica risposta è:"non posso, ora".
guardo meglio e ho finalmente capito. ci troviamo in uno dei cosiddetti "ambienti di guarigione", descritti spesso anche da altri viaggiatori onirici. in questi luoghi ci sono esseri umani e non umani che intervengono per alleviare le sofferenze di persone defunte o quasi terrestri.
Comprendo che L. deve entrare dentro una speciale sala per aiutare qualcuno. non mi arrivano altre informazioni su questa persona.
mentre parlo con L. lui si dissolve...nello stesso momento si apre la porta della sala e vedo un secondo L. con un abito luminoso e pieno di energia, come si fosse rigenerato dentro quel luogo, incredibile!
L. mi guarda ed entra, lasciandomi senza speranza...
appare una donna alla mia destra, mi chiedo chi sia, mi arriva un messaggio telepatico, sembra essere una parente di L., è forse la madre.
alta 1, 70, capelli scuri corti, sui 60 anni. occhiali tondi (leggermente ovali) appesi al collo con una catenina dorata. la signora sembra volermi in qualche modo aiutare.
"signora, chiedo a lei, mi dia qualche informazione utile da riportare indietro, mi dica la sua età, o il suo nome...la prego!"
insisto più volte e lei sorridendo mi dice:
"per te sono importanti questi due numeri...il 2 e il 6. 6 e 2..."
"ma il numero che devo ricordare è 26 o 62?"...nessuna risposta, solo un sorriso sereno.
ripeto i due numeri e li memorizzo.
"signora, il mio tempo onirico sta finendo, mi dica il suo nome per favore, in fretta!", e dicendolo, la stringo per le braccia...noto che il contatto diventa sempre più evanescente e mi sforzo di mantenere la stabilità. mi stabilizzo ancora fissando per qualche secondo di una signora che accompagna la donna, ha sui 70 anni,bassa, robusta. ci mettiamo in cerchio io, la signora con gli occhiali, l'altra signora anziana e noto altri personaggi intorno a noi. l'ambiente si sta animando, sembra davvero di essere in un luogo molto affollato e attivo.
la risposta di lei è definitiva: "non posso dirle neanche il mio nome, per il momento ( o per adesso)". questo me lo dice senza parlare, telepaticamente.
"allora mi mandi un rote! così che io possa leggerlo in un altro luogo!...", la donna sembra confrontarsi con altre persone.
mi viene un'altra idea..."la prego, mi faccia almeno toccare col dito la sua fronte, in modo da ricevere informazioni telepatiche più chiare!"...
la donna sembra ritrarsi confusa...sembra che io abbia avuto una idea davvero assurda stavolta.
niente da fare, ho qualche dato, memorizzo ancora le persone e gli ambienti, mi deve bastare per fare una verifica nella realtà.
c'è una finestra sulla sinistra, un corridoio sulla destra e questa porta scorrevole molto tecnologica.
il luogo sembra essere una proiezione di un reparto dell'ospedale nel futuro.
mi lascio andare, stremato dagli sforzi mentali...reclino la testa all'indietro e mi lascio...morire...cioè no...risvegliare nel mondo fisico.
chiamo in mattinata L. Mi dice che sua mamma, una donna di 62 anni, alta circa, 1.70, capelli scuri, che porta sempre occhiali appesi al collo con una catenina, ha lavorato per una vita intera proprio dentro quell'ospedale. la sua principale mansione era quella di stare accanto ai malati terminali e portare loro sollievo. inoltre in questo stesso periodo nella sua famiglia c'è uno stretto parente ricoverato.
L. però non si ricorda di avermi sognato. questo è del tutto normale, come descritto in numerosi resoconti di viaggi onirici. la persona sognata spesso non si ricorda dell'incontro. nè mi è venuto in mente di chiedere alla persona di ricordarsi dell'evento. presumo quindi che io abbia incontrato la persona in uno "stato di coscienza" di sonno mentre era impegnato, inconsciamente in altre faccende.
vado al lavoro e mi accorgo che devo eseguire alcuni test di realtà al contrario...per essere sicuro al 100% che non è un falso risveglio. una serie di forti fischi e sibili alle orecchie mi fanno da sfondo sonoro. osservo la scritta dietro un camion che mi rivela qualcosa: "ART". penso che per fare tutto quello che vorrei fare ci vuole soprattutto...Arte.