Ciao a tutti! Oggi, dopo molti tentativi, molti test della realtà durante il giorno, molta tenacia e forza di volontà, ho fatto il mio primo sogno lucido!
Era da molto tempo che ci provavo senza ottenere risultati e finalmente questa notte, seppur breve, il primo lucido è arrivato. La cosa strana è che al risveglio, dopo la contentezza e l'euforia iniziale, ho cominciato a chiedermi: ma ero lucido o ho solo sognato di esserlo? Quello che ho fatto da momento in cui ho capito di essere in un sogno l'ho fatto di mia volontà o era tutto automatico?
È molto strano, non riesco a darmi una risposta, spero di poter fare al più presto un altro sogno lucido così da schiarirmi le idee
(quello che scrivo tra parentesi sono cose vere nella vita reale che possono aiutare a comprendere meglio il sogno)
15 luglio 2014
Sogno molto frammentato.
Mi trovo un una località glaciale, quel tipo di luogo dove è sempre nuvoloso e sempre un po' cupo. Fa freddo e poco lontano ci sono distese di neve e ghiaccio.
Jeremy Clarkson parla e sopra di lui un uomo appeso ad una fune continua a girargli intorno. Jeremy si infuria.
Nello stesso posto, ma visto dall'altra parte, dando le spalle a Jeremy, si vede un grande palazzo e al centro una porta da calcio. Gema (mio cugino con cui sono molto legato) corre verso la porta, gli passo la palla con un cross, gli arriva perfetta per un colpo di testa, si allunga e segna.
Entro a casa di Andrea (siamo amici dal giorno della nascita ma abbiamo smesso di vederci qualche anno fa) ma lui non c'è. Ci sono altri ragazzi e ragazze che ho conosciuto nel sogno ma che non ricordo in altre occasioni. Ci accomodiamo sul divano e guardiamo la TV, alla mia sinistra c'è Gema, teniamo un gran cuscino appoggiato sulla pancia. Ad un certo punto arriva Andrea ed è come se non mi riconoscesse, mi ignora completamente ed io penso che mi dispiace molto averlo perso come amico, che non ci vediamo più come prima e non c'è più quella voglia sfrenata di vederci di quando eravamo piccoli e potevamo incontrarci solo quando organizzavano i nostri genitori. Mi metto quasi a piangere, ma nessuno se ne accorge. Gema mi ricorda del grande gol che abbiamo fatto quel giorno.
Qualcuno propone di andare a prendere un gelato, ci alziamo e usciamo di casa, io sono nudo, al contrario degli altri.
Dicono di andare al Bahia e qualcuno dice che se andiamo dobbiamo stare attenti perché, io già lo sapevo, è in un posto vicino ad una grande crepa sul ghiaccio e se ci cadi dentro muori di sicuro. Gema mi indica una specie di uscita da una galleria, molto larga dove alla fine, uno dietro altro, ci sono un culo e una testa di ananas enormi, un metro e mezzo o due di diametro. Ricordo di esserci già passato e non c'era l'ananas ma qualcos'altro. Usciamo dal retro del casa e ci troviamo in una stradina piccola, non fa freddo, per niente, nonostante sia nudo, non c'è io clima di montagna, è una bella giornata.
Ci ritroviamo sulla via principale del paese dove vivo nella realtà, io dico che devo passare un attimo da casa, qualcuno mi chiede perché e io rispondo che devo prendere il costume, perché sono nudo, ma proprio ora mi guardo e noto di avere il mio costume nero e rosa, esattamente identico a quello che ho nella realtà.
Qui noto che prima ero nudo, non mi sono messo nessun costume e ora ce l'ho, non sono ancora lucido ma in automatico faccio un test della realtà, mi guardo la mano, conto le dita e cerco di far passare l'indice attraverso il palmo dell'altra mano, come faccio sempre.
Supero il test. Non sono in un sogno, ma non sono convinto. Rifaccio il test e quando guardo la mano mi accorgo che si sta deformando, come se fosse sott'acqua con quelle strane onduline. Conto le dita, 5. Ma mi accorgo che ora non sono più 5, sono 6. Ho la certezza di essere in un sogno. Sono agitato, eccitato. (Ho sempre detto che se mi fossi trovato in un sogno lucido avrei preso una penna, l'avrei lanciata in aria e fermata con il mio volere a mezz'aria per essere sicuro di essere in un sogno) Così prendo un sasso da terra, lo lancio ma pur volendo fermarlo cade a terra, ma non mi importa, ho 6 dita, sono in un sogno e continuo a ripetermelo. Mi guardo in giro, noto alcune cose che in quel posto dello mio paese non ci sono, mi dico di stare calmo per non uscire dal sogno, vado in mezzo alla strada, guardo dietro di me, mi siedo sul marciapiede e mi sveglio.
Mi è stato fatto notare che, una volta diventato lucido, tutti i personaggi del sogno non lucido con cui ero sono improvvisamente spariti. Non mi sono chiesto come o perché, ero troppo preso dalla mia prima lucidità