Grazie cla, intanto riporto il lucido di oggi, purtroppo breve.
Sono sul bus con I, c'é anche la M, stiamo tornando da una specie di gita, l'autobus non si ferma alla mia fermata, a quella dopo non faccio in tempo a scendere perchè chiude subito le porte, due fermate dopo scendo, D resta su, anche se doveva scendere alla mia fermata. L'autobus apre le porte, io sono da quella dietro, ma mi son dimenticato lo zaino, me lo passa I velocemente, esco dal bus ma chiude le porte, resto incastrato con una scarpa, ho quelle nere, l'autobus inizia a trascinarmi, sono per terra coricato a pancia in su con il piede sinistro incastrato, do subito un tirone, mi rialzo e me ne libero, come nulla fosse canticchio tornando a casa, mi rimetto la scarpa, quando sento la macchina di mio papà arrivare da lontano. Vorrei far vedere al babbo di essere in un sogno lucido, visto che senza accorgermene ne sono convinto, mi guardo la mano e infatti ho sei dita, le mostro al babbo che è sulla macchina, gli faccio 1 2 3 4 5 6 dita! Contando sulle mani. La macchina sparisce e mi passa davanti in bici, gli dico che siamo in un lucido, mi risponde "Forte Leo!" e fa un' impennata con la ruota dietro mentre frena, mi giro e mi ricordo che devo stabilizzare subito, mi sfrego le mani, c'è il sole, dei bei colori, ma sento che il sogno non è molto nitido e stabile, continuo a sfregar le mani e mi ricordo che bisognava mangiare qualsiasi cosa per stimolare i sensi onirici, corro verso il muro per mangiarlo, che però scompare,
e mi trovo davanti a un banco di scuola, quello di V, con un biglietto fatto di tanti post-it pieni di scritte attaccati uno sotto l'altro con lo scotch, questo biglietto è attaccato ad un lato del banco, provo a leccarlo, anche se il sogno ormai mi sta sfuggendo, non sento sapore cattivo di carta, è come se il biglietto contenesse profumo, che sento attraverso il gusto, ma è un profumo che non da fastidio, è commestibile, buono! Mi sveglio definitivamente, sono le 9.
ho in programma di buttarmi in qualche esperimento che riguarda proprio i cinque sensi prima o poi e questo tuo sogno può forse essere uno dei mattoni per cominciare a fare le fondamenta
e mi ricorda che devo volare. Faccio un bel salto e rimango sospeso in aria, è una sensazione strana, come se ci fosse una sorta di energia invisibile nebulosa che mi stacca dal suolo, sono senza peso, però la visuale si offusca, forse per la troppa emozione
Ora sono in balcone, provo a volare, mi butto in alto ma il sogno perde stabilità.
Prima di rialzarmi fisso la stanza, non noto imprecisioni, a parte le tonalità belle accese da sole di primavera (nonostante in questo sogno sia autunno), e mi fermo a pensare che è un'esperienza incredibile, cosa è la realtà? Penso alla teoria secondo la quale nei sogni viviamo realtà parallele, o comunque altri mondi, e non mi sembra male, è incredibile come il cervello imiti alla perfezione ogni stimolo che abbiamo nella realtà, talvolta migliorandoli, perché lo fa cosi bene? Mi alzo dopo queste brevi riflessioni, incredibile come la mente sia cosciente e viva anche in questa realtà come fosse normale, pensando senza problemi. Mi alzo e esploro la casa in cerca di altra gente dei sogni, prima di entrare in ogni stanza mi dico, in questa chi ci sarà? Poi ritorno nell'ingresso, vedo mia mamma e una sua amica, voglio delle belle risposte. Mia mamma é visibilmente di fretta, stressata e arrabbiata. Le faccio "qual'è il senso della vita? " mi risponde con un offesa imprecisata ed esce dalla porta con la sua amica. 
Vado in cucina e vedo mio fratello, chiedo a lui, mi da una risposta che mi sembra carina, rifletto che probabilmente non me la ricorderò al risveglio, il lucido sta diventando lungo, rifletto che non ricorderò neanche l'inizio, non lo ricordo già nel sogno. Vorrei segnarmi le frasi dei PO sul telefono, ma so bene che appena sveglio, non le troverò sul mio telefono. Queste cose mi intristiscono un po'. Ora vado in camera dei miei zii, che si è unità a casa mia, al posto della cucina. C'è una ragazza mora all'interno, è seduta e sta guardando un portatile. Non mi nota, non so chi sia. Mio fratello entra, poggia per terra del pandoro, gli dico di andar via, ma è troppo che non sfrego le mani, prima che possa stabilizzare il sogno svanisce, come se ogni volta che stabilizzo si avviasse un timer, che se finisce senza una nuova stabilizzazione porta al risveglio. Mi aggrappo al sogno
sono a casa di mia nonna, provo di tutto ma non ho i miei poteri, sono legatissimo alla realtà, provo a saltare per rimanere sospeso, provo a materializzare delle persone ma niente, in casa ci sono mio zio e mio fratello, gli chiedo se sanno che siamo in un sogno, mio fratello lo sa, mio zio è incerto, mi ritrovo sul vialetto per uscire di casa di casa, supero il cancello, fuori c'è un cartello attaccato sul cancello che recita qualcosa, me lo ripeto nella mente per ricordarmelo, erano tre righe, con una parola inventata molto bella da pronunciare, guardo il capannone di fronte a casa, voglio essere sicuro di essere nel sogno, e infatti noto delle imperfezioni nel capannone, anche se non mi rendo conto che nella realtà non esiste, vado verso casa mia, sono in strada, all'incrocio noto tanti cartelli, dicono tipo casa affitto e indicano la direzione, mi sanno di americano e mi piacciono parecchio, sono dappertutto. Sono quasi arrivato e vedo mia mamma, una signora e un animaletto marrone che sembra una nutria in mezzo alla strada, voglio far vedere che sono in un sogno alzandola da terra o facendola esplodere, punto il braccio teso con la mano semi aperta verso l'animale, alzo il braccio, ma l'animale ne si alza, ne esplode, 
