16/09/2014 - martedì
Causa stramaledetti studi di settore, arrivo a sera letteralmente distrutto. Cucino per la famiglia, butto giù velocemente qualcosa nello stomaco per poi sbattermi sul divano a sorbirmi la partita della Juve (pena discussioni con moglie e figlio). Già alle nove e mezza non riesco a tenere le palpebre aperte. Alle dieci sono già in coma a letto. Come spesso mi succede quando mi addormento presto, mi sveglio in piena notte (02:00) piuttosto pimpante ed affamato (avevo mangiato poco). Mi tocca rischiare di svegliare il gatto aprendo il frigo alla ricerca di qualcosa di commestibile, poi mi sintonizzo su "caccia & pesca". Dopo un'ora interessante (ma soporifera) di pesca con la mosca, è di nuovo ora di tornare a letto.
Sono nel sogno. Sono al buio nella camera da letto ma c'è qualcosa di strano e sinistro: è quella di quando ero piccolo. Una voce femminile mi attira verso la finestra aperta, attraverso le tende sfiorate dalla brezza notturna. "Sono qui" sospira dolcemente. Cammino verso il balcone, e dietro le tende c'è una notte buia e poco stellata. Per un attimo ho paura, ma quasi immediatamente realizzo di stare sognando, senza un particolare motivo. Sono entusiasta perché è da molti mesi che non capitava più.
Per prima cosa mi guardo le mani, stranamente tozze e con le dita irregolari, poi osservo l'imperfezione ed irregolarità dell'intonaco sul muro del condominio: è tutto così reale! "Scivolo" giù (volando) dal secondo piano fino al piazzale dietro casa. Incrocio il mio ex vicino di casa che accompagna sotto braccio sua madre in lacrime (ricordo di alcuni dispiaceri famigliari che ebbe), ma li ignoro. Cammino intorno a casa guardando le piante e ritrovo di nuovo il ragazzo di prima, stavolta solo. Mi dice qualcosa che non ricordo ma fortunatamente sono abbastanza lucido da capire di doverlo ignorare perchè non è reale ma solo frutto dei miei ricordi. Continuo a camminare per la via stupendomi di tutti i dettagli. Vedo delle persone, poi sento dei rumori e per pochi attimi inizia tutto a sfumare mentre capisco che essi provengono dalla mia stanza (qualcuno che russa!). Sto nella stessa posizione e ben presto sono di nuovo nel sogno. Mi guardo di nuovo le mani e le rivedo tutte strane, con un numero di dita anomalo. Continuo il sogno anche se sono dentro un ferramenta. I ricordi si fanno confusi a questo punto (e non ho preso nota del sogno fino al mattino), ma sono certo di aver sperimentato la composizione di una musica per vedere che effetto avrebbe avuto nel sogno. In effetti è stupefacente come possa, nel sogno grazie all'intento, generare melodie e ritmi incredibili, sia cover che originali.
Si conclude così il ricordo del primo sogno lucido annotato pubblicamente.
Da notare che l'essere andato a letto prima del tempo e affamato, provocando un risveglio anticipato e ritornare a letto dopo almeno mezzora di veglia, abbia di fatto facilitato la lucidità. Non è stata adottata nessun'altra tecnica, anche se nell'ultimo mese sono tornato ad occuparmi più del solito della comunità.