Premessa.
Faccio da tempo sogni lucidi, ho scoperto solo recentemente questa cosa chiamata "onironautica", quindi mi limito a scrivere il sogno avvenuto l'altro ieri, del quale mi ricordo meglio.
29/10/2014
Sono nella mia stanza, seduto sul letto, quando mi accorgo di avere davanti un mio compagno delle elementari, Luigi mi sembra si chiamasse. Gli parlo della gita che avevamo fatto ieri (Era una gita al museo di Paleontologia che mi colpì notevolmente), quando capisco di essere nella mia stanza con un bambino che non vedo da almeno tredici anni. Prendo vita, mi ergo sopra di lui guardandolo fisso, rido, lo so. Esco dal soffitto con noncuranza, fino a che non vedo la città da un'altezza pazzesca. Resto a mezz'aria a lungo, osservo e studio. Ci sono delle strutture principali che determinano i vari quartieri di questa città, riesco a distinguere una grossa forma rossa che somiglia ad una fabbrica. Mi ci fiondo.
Quando sono all'esterno, subito prima dell'ingresso noto che sta piovendo. C'è un'atmosfera triste e cupa, ma i colori del pavimento sono brillanti.
Entro, non ricordo come... (di solito mi capita di omettere questi particolari dal sogno, semplicemente mi sforzo di entrare in qualcosa o essere da qualche parte, e ci riesco)
C'è un giardino coperto, con moltissimi facchini che portano valigie nere, per lo più trolley. Mi sento in difetto, perché ho la netta sensazione che ci sia uno sceicco. Non so perché, lo giuro, ma mi sentivo fuori luogo e sentivo che da qualche parte c'era uno sceicco.
Niente di particolare, mi lascio andare all'indietro e cado, come accade spesso quando sogno... mi fa paura cadere, il senso di vuoto allo stomaco. E so che lo conoscete, perché (almeno nel mio caso) accade spesso.
Cambio scenario.
Sono nella mia vecchia casa di campagna, nel cortile.
Mi è sempre piaciuta quella casa ma avevo paura del bosco, fin quando ero piccolo. Voglio liberare la bestia, e quindi il garage si apre e ne esce una bestia feroce, dalle sembianze di un grosso lupo... aveva il pelo grigio chiaro, lo ricordo.
Sto fermo, mi faccio mordere, mi sembra di sentire dolore. Lo voglio, posso sperimentarlo, posso permettermelo.
Mi sveglio nel mio letto, con la testa sotto al cuscino come quando mi sono addormentato, non riesco a muovermi e sento una musica, musica tribale. Ne sono sicuro, falso risveglio. Mi sveglio.
Erano le tre di notte circa, mi riaddormentai e non ricordai più nulla di quella notte. ero soddisfatto così.