Buongiorno sognatori, benvenuti in un nuovo episodio del diario lucidissimo (lustrato
) di Sonme.
Poco tempo fa in chat si parlava con Alkimist della task di uccidere qualcuno in sogno. Ieri in un lucido ho colto l'occasione per provarla.
Allora, ieri notte ho dormito relativamente poco per i miei standard ultimamente (7 ore) e per tutta la mattina ho lavorato e sistemato il giardino a casa. Sta di fatto che a fine mattinata ero distrutto.
Dopo pranzo ho deciso di andare a dormire (14.30). A una certa ora (non so esattamente a che ora, perchè ero troppo stanco per prendere l'orologio :P) ho avuto un risveglio e sono riuscito - per la primissima volta! - a fare la WILD di pomeriggio!
Al risveglio erano le 17:30 (eh lo so, ho dormito tutto il pomeriggio
)
11/07/15
MISSIONE KILLER FALLITA (Sogno indotto tramite WILD, ora risveglio 17:30)
Apro gli occhi. Sono nella mia stanza, come sempre dopo la paralisi REM. Faccio fatica ad aprire gli occhi. Provo a muovermi e - proprio come come pensavo - il mio corpo è stanchissimo, fatico a muovermi.
Esco dalla portafinestra. Mi tappo il naso. Riesco a respire, ma sembra che io abbia il raffreddore. Riprovo e questa volta respiro perfettamente. A questo punto tutta la stanchezza mi si toglie dal corpo e riesco ad aprire gli occhi completamente.
Mi sembra però di non vedere ancora molto bene. Faccio per cercare i miei occhiali da vista, ma come se avessi chiesto una migliore vividezza il sogno diventa perfettamente vivido, perfetto.
Il sole accecante mi fa capire che è pieno pomeriggio, proprio come nella realtà.
Dalla terrazza spicco il volo. Arrivo molto vicino alla casa dei vicini volando sempre più in alto fino a che non sbatto la testa contro qualcosa di duro. Cosa diavolo..!? Guardo su cosa sono sbattuto: sopra la mia testa c'è un muro che collega casa mia a quella dei miei vicini. Il bello è che il sole e le ombre ci sono comunque!
Esco di casa e trovo tre personaggi bizzari: una donna, un bambino e un vecchio. Il vecchio cammina su dei trampoli, ha un bastone in mano per aiutarsi a camminare e sotto i trampoli ha delle pantofole. Parla con la gente che trova intorno (improvvisamente sotto casa mia è arrivata un sacco di gente, sembra un mercato ).
Il vecchio dice che sono arrivati a piedi da Bassano. Mia mamma che guarda la scena dal cancello mi dice che non vale la pena di perdere tempo con queste persone. Trovo che abbia ragione, e riprendo il volo.
Proseguo per la strada facendo balzi enormi pensando ad una task fino a che.. "Ma certo!! La task di Alkimist! Devo uccidere una persona!".
Nella tasca a sinistra mi compare una pistola. Atterro. Dietro di me ci sono due persone che parlano. Mi giro, faccio per puntare la pistola quando mi accorgo che la persona che il mio inconscio mi ha proposto di uccidere è mio nonno, morto tre anni fa.
Cosa? Che razza di inconscio! Non voglio uccidere mio nonno! Che poi è già morto.
Il nonno non fa neppure caso a me, sta parlando con un'altro vecchio vicino a lui. Sembra stare molto bene. Col suo solito giubotto beige e la sua parlata scaltra mi sembra di essere tornato indietro nel tempo.
Lascio andare avanti il nonno e mi preparo a uccidere la prossima persona che viene avanti.
È un uomo alto, 40 anni, occhiali da sole, assomiglia all'agente Smith di Matrix.
Gli punto la pistola e gli sparo alla tempia. Il proiettile gli passa attraverso la testa come se fosse un fantasma, nonostante durante l'impatto la sua testa si muove leggermente. Mi guarda male, dice alcune parole a proposito della maleducazione, mi strappa la pistola dalle mani e ritorna a parlare col suo compagno.Dopo questo episodio perdo il controllo e il sogno destabilizza.
Mi ritrovo di nuovo sul mio letto. Nell'altra stanza sento la voce di papà che parla a mia sorella e al suo fidanzato. Dice loro che va via, che sistemino alcune cosa. Poi si mette a parlare di immigrazione.
Cambia scena, sono ancora in camera mia, una persona di colore, un palestrato sta facendo esercizi dentro la finestra di camera mia
. Parla tra se e se e non mi vede. Dice queste parole: "In Italia ci sono troppi extracomunitari eh? E adesso a me tocca stare qua a fare sti esercizi". Lo dice riferendosi a qualcosa che ha detto mio padre prima. Mi fa sorridere.
Guardo il mio letto e mi accorgo con orrore che sotto le coperte è pieno di mosche e moscerini. Comincio una guerra tra me e loro. In seguito mi accorgo che ce ne sono alnche sul letto di mio fratello AAARGH!
Mi sveglio.