Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > Lucidi di Roberto

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Re: Lucidi di Roberto

Messaggioda roberto89 » 02/06/2015, 10:06

Notte del 1 Giugno 2015

Faccio alcuni sogni di cui ricordo poco ma non avevo lucidità.

Il nuovo signo inizia invece così:
Quasi tutto il sogno si svolge in aria: volo a grande velocità.
Con le sensazioni del corpo fisico,percependolo grazie all'aria che ci scorre sopra e alle posizioni delle mani e delle braccia che cambio come se fossi un uccello che muove le ali (o un aereo che sposta i flap).
Prima di iniziare il volo vero e proprio, mi trovo in spazi aperti grandissimi che assomigliano ai campi di terra rossa di zone sportive dei college americani/inglesi.
Dall'altro intravedo piccole figure umane muoversi ma c'è n'è sono veramente poche.

Inizio a saltare (in altezza e lunghezza) quasi a voler dimostrare quello che posso fare a qualcuno (a me stesso?) e percepisco che alcune persone mi guardano con riverenza e un po d'invidia.
Dopo un paio di salti sopra un paesaggio che cambia di continuo ma che mantiene una certa omogeneità geografica (mare e montagne,collina e pianura,costa e spazi abitati sembrano coesistere e tracciare un panorama infinito che appare man mano che lo esploro).
Ad un tratto atterro su una roccia e mi dico che sto sognando e che sono felice di poter fare quello che voglio.
Sento una consapevolezza nuova (nel frattempo percepisco un vecchissimo compagno di scuola delle elementari alle mie spalle che mi chiede come ciò fosse possibile) e per dimostrarglielo gli creo il corpo di una donna (mannaggia alle mie perversioni ah ah :angel: ) sul fianco di questa roccia.

Torno a volare e mi inoltre in zone montuose che sembrano voler creare una sorta di percorso nè totalemente pre-impostato nè casuale.
La sensazione che regna sovrana è una grande libertà creativa (che desideravo da tempo - prima di addormentarmi pensavo di voler iniziare a dedicare delle fotografie a questo concetti) e fisica.
Per la prima volta percepisco nitidamente i colori e le sensazioni tattili del volo.
Il sole mi scalda ininterrottamente ogni parte del corpo e ne godo come non mai.
Non devo fare test perchè sono sicuro di stare sognando.
Nonostante una brevissima destabilizzazione nel momento in cui affermo mentalmente questa cosa, mi ridico che sono io il padrone e muovo velocemente lo sguardo sul panorama per evitare risvegli.


Dopo brevi istanti e altri sogni molto veloci non lucidi, mi ritrovo in una stanza di una vecchia casa dove abitavo fino a anni fa.
Percepisco un minimo di lucidità - solo controllo su di me e non sul mondo - in quanto sento una canzone in sottofondo, cantata da una donna giovane, con una voce molto bella e penso: "wow,sto ascoltando davvero il suono e la musica in sogno,mai accaduto!"
Istintivamente mi metto a cantare in "playback": la cosa che mi affascina è che sono intonatissimo e che riesco a tirare fuori il fiato e la voce in un mondo tutto nuovo.
Sento nella pancia la sensazione della respirazione diaframmatica perchè, verso la fine di una frase cantata, mi rendo conto di aver sprecato tutto l'ossigeno che avevo per dirla: questo si trasforma immediatamente in una sorta di apnea/mancanza d'aria - tipica se non si prende un respiro profondo anche quando si canta - e nel sogno inizio ad andare in iperventilazione.
Qui il punto interessante: verso il secondo/terzo respiro tentato in iperventilazione, mi risveglio progressivamente e sento queste sensazioni trasportate nel mondo reale.
Decido quindi (avendo vissuto attacchi di panico per molti anni, di cui ora non soffro più) di trattenere il respiro ed ingannare il cervello che ha mandato l'input dell'iperventilazione, consapevole che in realtà l'aria non mi mancava.

Procedo nel dormi veglia "di risveglio" con quella tecnica e riesco a debellare completamente questa sensazione fisica di mancanza d'aria.
Mi sveglio in posizione fetale e mi rilasso.
Ultima modifica di roberto89 il 05/06/2015, 12:04, modificato 1 volta in totale.
roberto89
 

Re: Lucidi di Roberto

Messaggioda roberto89 » 05/06/2015, 11:59

Notte del 4 Giugno 2015

Dopo essermi addormentato seguono vari sogni che alternano momenti di lucidità a quelli senza:

1° Sogno
Mi vedo proiettato all'interno di un campo di calcio per ragazzi, vestito come un guardialinee ma con i vestiti molto larghi, in cui vengo indirizzato a fare qualcosa dalla gente a bordo campo.
Non seguo i loro consigli e il sogno svanisce. (Per fortuna, ne avevo già le scatole piene)

2° Sogno
Sono me stesso, con il mio corpo fisico ma con poteri sovrannaturali.
Sto girando per la città dove abitavo e l'atmosfera è un mix visivo tra il post-apocalittico, una giornata di sole e la notte stessa.
Sento che sto cercando qualcuno che mi sfugge continuamente.
Le vie delle zone che percorro, così come le piazze, sono leggermente più ampie del solito e rappresentano comunque un contesto architettonico molto differente da quello reale.
Non ricordo cosa ha innescato quello che segue (azioni,pensieri,eventi) per via di una totale mancanza di lucidità, però mi ritrovo a lanciare saette e ad inventarmi "magie" (molto alla Skyrim, per chi conosce il gioco) con le mie stesse mani e voce (vedendole e sentendomi - la voce era molto simile alla mia - nb: secondo sogno in cui inizio a sentire i suoni ... qualcosa si sta muovendo nel mio inconscio), lanciandole contro un ipotetico bersaglio che non si palesa.
In questo momento subentra un minimo di lucidità che mi permette di sentire distintamente le parole che dico, sento che le sto inventando lì per lì usando il pensiero e portandolo sulle punta delle dita, per poi scatenare quest'ira repressa che sembro portarmi dentro.

Non ricordo più cosa accade dopo aver lanciato una decina di magie differenti.
Buio totale,mi sveglio.
Cambio posizione,mi metto supino con braccia conserte e piedi accavallati e chiedo di tornare dentro il sogno lucido per un paio di volte.

Mi riaddormento quasi subito.

3° Sogno
Sono appena entrato in una stanza molto simile a quella di un albergo.
Le finestre sono chiuse ma filtrano dei raggi di luce gialla netti sulle pareti.
So che è notte perchè noto delle lampade accese di colore rosso e viola che illuminano parti della stanza: non le vedo direttamente ma solo con la visione periferica.
Di fronte a me ho un armadio, di quelli incassati nel muro,lo guardo e mi dirigo alla mia sinistra: rimango scioccato subito da cosa vedo nel letto.
Una persona (non ne capisco il sesso,anche se sembra un uomo a giudicare dalla robustezza) che però ha una "massa tumorale" (o qualcosa che gli assomiglia) di colore giallastro/bianco sporco che ingloba tutto il suo viso e parte del petto.

La scena si presenta statica, nel senso che non sta avvenendo nulla: tutto è immobile, compresa la figura abominevole sdraiata supina.
Ad un certo punto questa "massa di pus" (mi riesce veramente difficile definirla,è qualcosa di veramente ripugnante) inizia ad agitarsi e mi fa intravedere, a tratti, parti del viso della persona che inizia a dimenarsi, come se fosse in preda ad una sofferenza atroce e irrisolvibile.

Sono spaventato e incuriosito, mi rendo conto che non è reale ma non riesco ad acquisire completa lucidità.
I movimenti dilanianti di questa creatura iniziano a farsi sempre più avidi, come se la vittima fosse consapevole della sua situazione e non si ribella: rimane lì, stesa,a subire questa continua trasformazione fisica del mostro che porta in faccia.

Il mio sguardo però è più coraggioso e continua a fissare la melma che, di volta in volta, lascia sempre più o meno spazio ai tratti del viso.
Qualche momento dopo è come se venissi investito di una nuova ondata di lucidità, questa volta quasi completa: rendendmi conto di cosa stavo osservando, invece che riuscire a mantenere la calma e a combatterci con la mia capacità giocosa di affrontare anche le sfide più grandi (in stato di veglia), il mio corpo si gira (e qui probabilmente avevo già perso lucidità) e, attraversando la porta alle mie spalle, si catapulta con un salto in mezzo alla tromba delle scale, tanto oscure quanto la camera.
Nel momento in cui atterro, dopo aver brevemente saltato 4/5 scalini, mi sveglio.


Anche un po amareggiato di non essermi comportato benissimo di fronte a quella sorta di creatura mutevole.

Inoltre, una cosa che in realtà vorrei seriamente approfondire, è che dal momento del risveglio ho addosso una stanchezza impressionante: come se veramente questo ultimo sogno mi avesse sottratto energie fisiche e mentali per la mia giornata.
Ho letto che sono esperienze che possono accadere ma avrei piacere di conoscere il parere di qualcuno.


Grazie.
Ultima modifica di roberto89 il 10/06/2015, 11:12, modificato 1 volta in totale.
roberto89
 

Re: Lucidi di Roberto

Messaggioda roberto89 » 10/06/2015, 11:07

Sonnellino di mezz'ora - Pomeriggio 8 Giugno 2015

Sono molto stanco che sto quasi per addormentarmi davanti al pc.
Decido di andare a letto per una mezz'ora.

Penso al fatto che il pomeriggio è tendenzialmente più facile avere sogni lucidi.
Il tempo di far volare due pensieri che sono nel sogno: la transizione è immediata ma riesco a mantenere solo un filo sottile di coscienza vigile.
Sono davanti ad uno schermo bianco di un pc. (Probabilmente nella realtà volevo continuare il lavoro ma ho ceduto per il caldo e il sonno)

Penso subito a guardarmi le mani: sono lì davanti a me,proiettate in controluce sul grande schermo che riempe tutto il campo visivo.
Appare Google e decido di fare una ricerca riguardo una persona che è stata parte integrante della mia vita per 2 anni e che, possiamo dire, ha lasciato più di un segno.
Mentre digito il suo nome - che non appare ma lo penso con intenzioni decise - il sogno va sgretolandosi.
Non voglio perdere quel minimo di lucidità che mi sono portato dietro allora mi guardo nuovamente le mani che sono belle intatte,definite e vere (senza deformazioni da sogno).

Torno a fare la ricerca, questa volta su Google Immagini, non capisco perchè sono intenzionato a cercare di Lei che ormai è fuori dalla mia vita da molti anni.
Ho la piena consapevolezza, nel sogno, che non ha senso fare questa ricerca. Anche perchè non ho più nulla da condividere con questa persona.
Le mani "vanno da sole",perdo quel minimo di controllo che avevo e il sogno si sgretola nel buio più assoluto.


Notte 9 Giugno 2015

Sogno comune con un pizzico di lucidità per quanto riguarda la percezione degli ambienti.
Nonostante tutto mi sveglio e chiedo a me stesso di ricordarlo..ma senza grandi risultati.
So che dovrei ricordarlo, una voce dentro mi dice che DEVO farlo perchè è importante. La ignoro, non capisco se per volere o protezione dal contenuto del sogno.
Ricordo solo che c'erano delle stanze a la presenza di una o più persone mentre le sensazioni erano tutt'altro che positive (un progressivo crescere di disagio).
roberto89
 

Re: Lucidi di Roberto

Messaggioda roberto89 » 12/06/2015, 17:26

Notte 11 Giugno 2015

Prima di addormentarmi leggo una cinquantina di pagine da "Viaggi fuori dal corpo" di Bernard Raquin.
Sto iniziando a capire che i miei sogni vengono quasi sempre influenzati MOLTO dalle cose che faccio/penso ma soprattutto vedo 1/2 ore prima di sognare.
In questo caso non ricordo dove inizia la lucidità.

Quasi tutti i sogni iniziano nella città dove abitavo e vicino alla casa nella quale sto alloggiando per qualche giorno prima di tornare in Piemonte.
E' tutto molto vivido, più del normale, ed avendo iniziato da poco a sognare lucido , mi meraviglio.
I colori,la luce,le atmosfere.. sono molto simili al reale,così come i luoghi..ed è la prima volta che sogno "cose e persone esistenti" come se non stessi sognando: sento quasi il totale controllo di ogni cosa.
Sono per strada vicino al Duomo e camminando incontro mio zio,lo guardo e mi saluta, mi avvicino per parlare e quando cerco di seguire il suo discorso il sogno sembra già sgretolarsi.
Mi concentro sulle mani che ora vedo e guardo con un dettaglio mai incontrato prima d'ora: riesco a contare le vene e le singole pieghe, al punto tale da percepire tutto il mio corpo pienamente vero.


Mi garantiscono una nuova lucidità,ma nel frattempo tutto quello che ho attorno si blocca nel tempo: persone,cose,animali.. il tempo si è fermato.
Ciò che vedo è completamente sfocato e sento che sto nuvoamente per ripredere il controllo.
Provo una nuova presa di coscienza e urlo "chiarezza" seguito da "lucidità" e mi dico ad alta voce che sto sognando e che sono il padrone.

Decido di spostarmi in una piazza poco distante da lì, nella quale incontro un bus arancione che mi fa salire.
Incontro due persone che hanno fatto parte del mio ambiente lavorativo (fotografi / collaboratori) con i quali ho collaborato per diversi mesi, essendo sfruttato.
Decido di riprendermi una rivincita con ironia ed inizio a schernirli su quello che loro stanno facendo nella veglia e motivando il fatto che avevo ormai da tempo capito le loro intenzioni. (nella realtà e nel sogno).
Contento di esser preso questa piccola rivincita simbolica, scendo dal mezzo e penso di avere un sacco di cose da fare grazie a questa lucidità.
Materializzo una moto simile ad una Harley e prendo la rincorsa verso un muro che si trasforma in una rampa di lancio verticale verso il cielo.
Mi ritrovo tra le nuvole a pensare cosa mi piacerebbe fare.
Sento una voce femminile molto debole e lontana che mi dice qualcosa ma non riesco a capire.

Il sogno svanisce e mi sveglio.

E' ancora presto per alzarsi.
Mi riaddormento in quelli che sembrano pochi attimi.

Sono in una specie di mega stanza/palestra di cemento armato (forse condizionato da quella vista ieri sera al cinema in Jurassic Park).
Guardo verso il cielo e scopro esserci dei ganci di metallo e di corsa che portano ad un fantomatico secondo piano.
L'atmosfera è cupa,non oscura ma bluastra. So che dovrò fare qualcosa ma li per lì rimango fermo.

Dopo un po, deciso di raggiungere il piano superiore, salto e mi aggancio a queste corde come se fossero delle liane.
Con dei movimenti alla Tarzan mi rendo conto di essere arrivato quasi a metà percorso.
Sento una strana presenza alle mie spalle,mi giro e noto che ci sono altre persone ( un numero non quantificabile,ma una è proprio vicina a me) che stanno facendo la stessa cosa.
Arrivato quasi in cima, all'ultima "corda", mentre mi aggancio con il braccio sinistro sento un peso e un dolore muscolare molto forte.
Mi sveglio e mi rendo conto di avere il braccio girato male e tutto intorpidito (da segnalare il fatto che sto avendo problemi ai nervi da circa una settimana alla mano e braccio di sinistra): formicolio e insensibilità classico della paralisi...ma che sparisce dopo qualche minuto.

Decido di riaddormentarmi,mi rilasso completamente e sento degli "strattoni/scosse" ai piedi e alle gambe.
Non ci dò molto retta ma cerco di spostare la coscienza a livello pelle, pensando al desiderio di uscire dal corpo.
Ogni tot secondi sentivo una forza sollevarmi da dietro la schiena, come se il movimento fosse quello di quando usano il defibrillatore con il petto, ma con un'intensità minore.
Continuo a voler spostare la coscienza sempre più esternamente, fino a sentire una forte energia sulla pelle.
Niente,mi lascio andare e dormo.

Entro nel sogno senza ricordarmi transizioni.
Sono in una camera da letto molto simile ad una vecchia stanza in cui abitavo.
Sto cercando qualcosa ma non riesco a focalizzare.
La lucidità è molto bassa rispetto ai sogni precedenti quindi non riesco a fare completamente quello che penso e percepisco.
Riesco ad ascoltare la mia voce reale e mentale.

Ci sono degli armadi grandi e bianchi mentre sul lato destro una scatola di vimini altrettanto ingombrante.

Sento una presenza alle mie spalle: mio padre. Non lo guardo direttamente ma vedo la sua ombra e parte del suo corpo entrare nella mia visione periferica sinistra.
Con un'aria accusatrice mi dice che sto cercando un giocattolo erotico (lol? :D ) da dare a qualcuno.
Io gli dico che sicuramente si sbaglia e che non è vero.

Apro la scatola di vimini ed effettivamente trovo una collezione di giocattoli erotici: nulla che io possegga realmente.
Sento ancora mio padre inveire alle spalle e mi dice che sono io a volerli utilizzare.
Scoppio a ridere e gli dimostro che sono per donne, che non me ne faccio nulla e che non c'è li ho messi io.

Dopo poco il sogni svanisce.

---

Ieri ho scoperto che mia madre fa OBEE da almeno 20 anni senza che lei se ne rendesse conto o sapesse cosa fossero.
Belin che botta.
roberto89
 

Messaggioda Samoon » 12/06/2015, 19:50

roberto89 ha scritto:Mi ritrovo tra le nuvole a pensare cosa mi piacerebbe fare.
Sento una voce femminile molto debole e lontana che mi dice qualcosa ma non riesco a capire.[/color]
Il sogno svanisce e mi sveglio.


Ti trovavi davvero tra le nuvole oppure è un modo di dire?
Curiosa la voce femminile, chissà cosa ti ha detto!

roberto89 ha scritto:Ieri ho scoperto che mia madre fa OBEE da almeno 20 anni senza che lei se ne rendesse conto o sapesse cosa fossero.
Belin che botta.


Le magnifiche scoperte della vita, so benissimo cosa si prova a scoprire che una persona che conosci fa Sogni Lucidi o Viaggi Astrali. Comunque complimenti per la nitidezza raggiunta in così poco tempo!
Samoon
 
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Re:

Messaggioda roberto89 » 13/06/2015, 17:49

Samoon ha scritto:Ti trovavi davvero tra le nuvole oppure è un modo di dire?
Curiosa la voce femminile, chissà cosa ti ha detto!


Sì,sono arrivato sulle nuvole in sella a questa moto ma poi nell'aria ero libero da qualsiasi tipo di vincolo.
Per la voce femminile.. mi è sembrata molto dolce e rassicurante ma purtroppo non ricordo se erano parole o suoni.

Ho notato che mi capita di fare lucidi anche se non li cerco ma probabilmente è la fortuna del principante e la bontà di un periodo onirico (e non) in particolar modo.
Grazie :)
roberto89
 

Re: Lucidi di Roberto

Messaggioda roberto89 » 15/06/2015, 11:46

Notte 14 Giugno

Appunto veloce per ricordarmi di un sogno semi-lucido trasformato in incubo.
Ricordi nel sonno vaghi ma sensazioni fisiche persistenti per diverse ore dopo il risveglio (sintomi da infarto,tachicardia,dolore muscolare).
roberto89
 

Re: Lucidi di Roberto

Messaggioda roberto89 » 20/06/2015, 9:54

Notte tra 19 e 20 Giugno 2015

Vado a dormire presto.
Mi addormento verso mezzanotte e mezza. Primo risveglio verso le 6 e 40.
Decido di fare WBTB+WILD, dato che orario e attitudini sembrano si stiano stabilizzando e non sento la necessità di altre tecniche.

Entro nel primo sogno lucido guardandomi le mani (oniriche) mentre il sogno stesso si materializza.
Mi tiro fuori dal letto e piombo in una città composta da decine di centinaia di architetture diverse (simili al mondo finale di Inception) in cui inizio a girare stupito.
Sono entusiasta come non mai e inizio a chiedere fin da subito NITIDEZZA e CHIAREZZA. Effettivamente le ottengo: spicco il volo in mezzo a queste strade infinite e che si auto-compongono man mano che le giro.
La mia vista è nitida e vivida più che mai e apprezzo colori e forme in maniera quasi surreale.
Non incontro personaggi ma sono sovrastato , positivamente, da architetture fantastiche,futuristiche,medievali,attuali che hanno una vita "loro", nel senso che sono disposte a scacchiera lungo le vie di questa città ma che ne sono talmente parte integrante da diventare "ecosistemi viventi".
Nei momenti in cui credo di perdere lucidità spicco il volo ed eseguo una capriola nell'aria in avanti e indietro,riacquistando lucidità.

La perdo mentre osservo alcuni dettagli di strutture.

Mi risveglio,tengo occhi chiusi e decido di tornare subito nel sogno.
VOGLIO (mi dico) continuare a lucidare finchè posso.

Rientro nel sogno riguardando le mie mani e chiedendo lucidità ad alta voce (la voce è la mia,che bello!)
Tiro su il mio corpo dal letto in cui mi sto guardando le mani: la stanza è blu e mi rendo conto che il sogno avrà una componente visiva molto forte.
Salto fuori dalla camera attraverso una finestra con delle sbarre molto spesse (proprio da carcere - nella vita reale la camera dove dormo ha le stesse sbarre).
Scopro di essere tipo al 6-7 piano di una casa fatta di balconi e finestre tutti blu e neri.
E' notte fonda ma c'è un chiarore strano.
Mi butto giù da questi balconi, volando consapevolmente e sentendo gioiosamente ogni singolo pezzo di ferro e cemento che attraverso.

Arrivato a terra mi rendo conto che è tornato il giorno e mi ritrovo su una strada immensa (autostrada?) sulla quale trovo parcheggiata una macchina rossa e una blu,a pochi passi da dove sono atterrato.
Nel frattempo si stanno inseguendo dei personaggi (penso ad un buono ed un cattivo) sulle stesse macchine che sono "replicate" (una sorta di clone fisico) a qualche centinaia di metri da me.
Io inizio a correre a mi ritrovo tutto d'un tratto dentro una di queste macchine,come se fossi una telecamera che si fa spazio nell'aria tra i vari personaggi.
Percepisco la velocità del mezzo e guardo fuori dal finestrino: il mondo è molto simile a quello di un cartone e ogni materiale che mi circonda è fatto di una plastica gommosa che respinge gli oggetti.

Perdo lucidità e non ricordo nulla.

Mi risveglio,tengo gli occhi chiusi e decido che non mi bastano ancora come sogni lucidi: ne voglio di più.
Sento che posso tornare dentro con estrema facilità.
Il periodo di transizione è talmente veloce che sento solo il mio corpo alzarsi dal letto e guardarsi le mani.

Sono all'ingresso (o sarebbe meglio dire, all'uscita) di un negozio che assomiglia molto ad un barbiere/di vestiti.
Attraverso una vetrata grande osservo il mondo che scorre fuori: è pieno di personaggi comuni (gente che guardo più o meno intensamente) ma la maggior parte sono donne, di tutte le età, colore, bellezza, etc.
Varco la soglia della porta e arriva una donna sulla quarantina che cerca di sedurmi attraverso gli occhi e le movenze.
Io decido di darle retta, pensando che non ci sia nulla di male e quindi la spoglio con il pensiero e iniziamo un rapporto per la strada: nessuno sembra notarci, come se fossimo due corpi etereii che non sono legati a quel mondo.
Decido di interrompere il rapporto, voglio fare altro.
Inizio a girovagare per questa città che assomiglia, in buona parte come atmosfere, a paesi come San Gimignano/Volterra/Lucca (comunque sia a molte città toscane del senese).
La frequenza delle donne per strada è molto elevata e quindi decido di ridurla appena un po con il pensiero.
Ad un certo punto vengo attirato dentro una sorta di bar nel quale trovo una donna bionda diverse da tutte: sta sdraiata ad allenarsi (flessioni o addominali?) in una tuta blu.

Inizio a perdere lucidità e le chiedo qualcosa che non ricordo.
Mi fa qualche cenno con la testa e tutto svanisce.

Sveglio: voglio ancora sognare..questa volta però attendo di più sempre ad occhi chiusi.
Del mondo reale non percepisco nulla se non un filo lontano di rumore della strada che passa sotto casa.

Precipito di nuovo nel sogno guardandomi le mani (oniriche) e chiedendo subito lucidità.
Mi rendo conto che non posso guardarle per molto tempo perchè subisco l'effetto contrario.
Sono in un negozio che mi rendo conto essere uno studio fotografico che frequentavo fino a una decina di mesi fa.
Con il proprietario non sono rimasto in ottimi rapporti (abbiamo collaborato assieme) e me lo ritrovo pure nel sogno, seduto di fianco ad una scrivania.
La cosa che mi colpisce più di tutte è che il negozio, seppur abbia una forma molto simile a quello reale, è diventato una sorta di mini supermarket in cui trovare di tutto e di più: osservo con calma ogni singolo prodotto e trovo cose che non c'entrano nulla con la fotografia.
Intrattengo una discussione con il proprietario, nominando persone ed eventi che a me non piacevano ma che per lui erano di fondamentale importanza per la sopravvivenza e per il suo stile di vita e lavoro.

Non cerco di convincerlo delle mie idee ma piuttosto lascio che lui dica tutto ciò che ha da dire.
Mi guardo attorno ed è tutto colorato come da un bambino: toni pastello celesti e azzurri sono la base della palette grafica di questo sogno.
In compenso la vividezza delle forme e degli oggetti è impressionante.
Ogni mobile è come se brillasse di luce propria ma viene "oscurato" dalla presenza degli oggetti sopra riposti.

Perdo lucidità e ricordo ben poco.

Seguono altri sogni (tra i 2 e i 3) nei quali ricordo di aver chiesto lucidità e di averla ottenuta velocemente ma purtroppo mi scappano tutti i ricordi,essendo una mole di dati veramente elevata e che non mi sarei mai aspettato di ricordare.
Gli unici ricordi definiti sono la sensazione di volare a comando e di esplorazione di nuovi luoghi.
A poco sono serviti i mantra pre-post sonno per la memoria: sento di aver raggiunto un limite "fisico" della mia attuale capacità mnemonica onirica, soprattutto dopo questa serie di sogni ininterrotti e sempre lucidi.

---

Mi sveglio, sono ancora nel letto. Le percezioni uditive sono migliorate e più vicine al mondo di veglia.
Tengo gli occhi chiusi. Alzo le mani al cielo e mi rendo conto di essere già in un sogno che assomiglia alla mia camera.

Chiedo lucidità e mi ritrovo nel letto da cui alzo il corpo e percepisco l'atmosfera riscaldata da un camino (alla mia destra) e due finestre grigie di fronte a me.

1° falso risveglio:
Sembra l'alba ma qualcosa non torna: trovo un foglio sul letto e penso di fare un RC: lo trapasso con il dito.
Penso sia bagnato quindi lo rifaccio più volte per esserne sicuro: sono ancora in un sogno e sto vivendo un falso risveglio.
In qualche modo mi godo il momento, senza troppi pensieri. Chiudi gli occhi onirici e mi butto con forza all'indietro come per tornare nel letto.

2° falso risveglio: di nuovo la routine delle mani e della camera da letto.
Le percezioni sono più intense e la luce cambia un po,trasformando tutto in toni di seppia.
Sono sereno nonostante mi renda quasi subito conto di vivere un altro falso risveglio.
Decido di muovermi nella stanza e questo provoca il risveglio

3° falso risveglio: ho la percezione che il mio inconscio stia giocando con me,lo proietto esternamente a me nella figura di un bambino (avviene in pochi istanti) che dal fondo del letto mi dice qualcosa a proposito dei sogni e di quello che mi sta accadendo.
Non mi lamento ma inizio a sentire un disagio/curiosità salire dal profondo della mia mente.
Crolla tutto con la stessa sensazione di vertigine "sulla schiena" fisica.

4° falso risveglio: sono ancora intrappolato in questa stanza nelle medesime condizioni.
mi alzo subito dal letto e mi guardo attorno,scoprendo che alla mia destra vi è una porta socchiusa: da lì posso osservare un corridoio esterno alla stanza nel quale corrono dei bambini.
Uno di loro si avvicina a me e rimane semi-nascosto dallo stipite della porta con uno sguardo tra il curioso e l'impaurito: gli faccio un sorriso e si quieta.
Vedo arrivare una ragazza (a cui feci delle foto per un lavoro di danza) dal fondo del corridoio e si ferma a mezzo metro dalla porta, dal bambino e da me.
Si china in ginocchio e cerca di fare una foto al bambino con un cellulare; nel momento in cui la guardo stranito mi dice che apparirò anche io nell'immagine e che se voglio mi toglie.
Io le dico con calma che non è un problema e che può liberamente fare quello che vuole.
Tutto crolla.

5° falso risveglio: mi ritrovo nel letto a guardarmi le mani.
Mi alzo subito come ho fatto prima e, stufo di questo ciclo infinito di risvegli (sono consapevole di questa cosa e lo vivo come un mini-sogno con tutte le sue libertà), faccio un RC sempre con il dito ma attraversando la porta di cemento di camera: mannaggia sono ancora qui dentro, Voglio svegliarmi (non sono agitato ma inizio a credere che sia l'ora di uscirne).
Tutto sparisce sfocato nel nero.

6° falso risveglio: Sono di nuovo nel letto e c'è ora un bambino/figura bassa sempre infondo al letto illuminata lateralmente da una luce calda che sembra la simulazione di un fuoco di camino (prima ne ero sicuro, ora non più).
Mi dice qualcosa a riguardo i sogni e il risveglio.
Perdo completamente la lucidità avuta durante tutti questi falsi risvegli.
Mi sveglio realmente.
roberto89
 

Re: Lucidi di Roberto

Messaggioda matt15 » 21/06/2015, 14:22

hai fatto un lucido alquanto strano ma intrigante :cool:
matt15
 

Re: Lucidi di Roberto

Messaggioda roberto89 » 22/06/2015, 12:10

Notte 22 Giugno 2015

Prima di andare a letto distendo il pensiero con la lettura di una decina di pagine di "Il potere di adesso" di Eckhart Tolle.
Uno dei concetti più interessanti che trasuda dai primi paragrafi è la possibilità di distaccare la propria mente da sè stessi, in modo tale da percepirsi come un Essere a sè: questo funziona in particolar modo quando si riesce a far tacere, da brevi a lunghi periodi, la "voce interiore" / il pensiero, portando la consapevolezza sul "vuoto" che viene a crearsi dentro.

Seguo con qualche ciclo di respirazione circolare con il mantra "io-sono-qui-ora".

Sento l'inizio di una paralisi ma decido di non dargli retta più di tanto,mi giro a pancia in giù e mi addormento.
Il sogno in cui entro è comune ma fin dall'inizio sento di poter far nascere altro.

E' notte e sto camminando , assieme a due amici (di cui riconosco uno in particolare - che chiamerò M - , l'altro è più una figura di accompagnamento vaga e imprecisa), sulla costa di un isolotto che non mi sembra di conoscere.
Avverto degli "sprazzi" di luce calda nell'aria come se ci fossero delle lanterne invisibili che illuminano certe zone di sabbia rispetto ad altre.
Inizia la lucidità quando, nel momento in cui mi guardo attorno, penso che sarebbe interessante sentire del calore sulle mani (l'ambiente era piuttosto freddo) e quindi creo delle fiamme sulle dita.
Questo evento scatena nei miei compagni di passeggiata, anche se in modo maggiore nell'amico M, una sorta di curiosità ed incredulità: non contento ancora sento che voglio "liberarmi" dall'aria notturna di quel posto e quindi, con un pensiero rapidissimo, decido di trasformarmi in una farfalla infuocata che inizia a spostarsi vorticosamente nell'aria come se fosse stata intrappolata da qualche parte per decenni.
Nel momento stesso della trasformazione tutte le mie percezioni fisiche oniriche cambiano così come la visuale: da prima persona che era diventa in terza e la prospettiva diventa grandangolare.
L'ultima cosa che ricordo aver fatto, prima di perdere lucidità e cambiare scena, è l'entrare ed uscire ripetutamente dallo stato di farfalla e tornare umano..e viceversa; non so se più per sfida onirica o per una reale necessità legata agli effetti che produceva questa trasformazione attorno a me (reazione persone,cambiamento luogo,alterazione vivace della nitidezza e dei colori,etc.).
roberto89
 

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