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[Buiolino]

Buongiorno a tutti, questo è il mio diario di sogni lucidi che aggiornerò ogni qualvolta riuscirò ad averne uno.
Spero di non annoiarvi troppo .

In realtà ho avuto parecchi sogni in cui prendevo consapevolezza di essere all'interno di un sogno, ma non avevo idea di come si potesse sfruttare questa cosa, per qui questo è il mio primo vero sogno lucido!

Non ho usato alcuna tecnica di induzione, ma ero particolarmente rilassato, dato che ero in vacanza (quindi non a casa mia).

Sono a casa mia quando ad un tratto mia mamma mi chiama dicendomi di uscire dal balcone della mansarda per mostrarmi qualcosa. Esco e noto che nel cielo le costellazioni formano magnifiche figure (fra l’altro eravamo in pieno giorno ed il cielo era chiaro). Le immagini sono molte e tutte bellissime, ma non appena mi volto verso destra, su di una in particolare cade la mia attenzione: un orsetto estremamente dettagliato che brilla nel cielo, contornato di bianco con dei dettagli rossi al centro. Capisco che non può essere e mi rendo conto di stare sognando. Sfrutto subito l’occasione per lanciarmi dal balcone e riesco a planare fino ad arrivare nel piccolo parcheggio davanti casa.

Mi sveglio elettrizzato per l’esperienza (cosa che forse, appunto, mi ha fatto svegliare), ma vista la stanchezza non mi ci vuole molto a riaddormentarmi.

Sono ora in cucina, davanti al frigorifero e mia mamma mi chiede di togliermi di mezzo (piuttosto bruscamente). Non so il perché, ma mi guardo la mano e noto che ha qualche dito in più. Ancora in un sogno! Esco di casa e volo fino alla strada principale (viviamo su di un pendio) ed intanto un furgone passa di lì. Decido di inseguirlo e mi ci aggrappo. A questo punto realizzo che l’autista potrebbe insospettirsi dal fatto che sia riuscito a correre così velocemente e potrebbe segnalare l’episodio all’FBI. L’unica cosa che rimane da fare è rimane fermare il tempo, legarlo con una corda per poi buttarlo nel retro del furgone e rubarglielo .

[Inrem]

Molto bella l'immagine del cielo stellato di giorno!

[Buiolino]

Questo è il secondo episodio lucido che purtroppo, però, è durato molto poco, anche se il sogno mi ha fatto divertire.

Sono a casa mia in pieno pomeriggio. Per qualche ragione il pianeta Terra (o forse solamente la mia cittadina) sta viaggiando verso un’altra locazione, cosa che limita fortemente la forza di gravità. Sono in cucina ed il lavandino è pieno d’acqua, intanto mia sorella sta giocando al PC che fluttua verso il lavandino. Le consiglio di spegnerlo per evitare che l’acqua lo danneggi e ci sia una perdita di dati, ma lei (ovviamente) non mi dà ascolto ed ecco che il PC finisce in acqua. Non sembra, però, essersi guastato, anche se per scrupolo rimuovo l’hard disk (per evitare la perdita di dati) e lasciandolo a mezz’aria lo noto fluttuare, così penso tra me e me: “Devo abituarmi a questa forza di gravità”, poi però (forse per il suo peso) l’hard disk cade lentamente a terra rimbalzando su un palloncino gonfiato ad elio (che nella realtà aveva ormai smesso di volare da giorni, tuttavia prima del sogno ne avevamo respirato tutto l’elio per sentire la voce cambiata). Mi viene in mente di controllare se il criceto sia sopravvissuto a tutto ciò (ormai è vecchiotto). Lo è: corre allegramente sulla sua ruota.

Mi rendo conto di essere in grado di volare, ma mia madre non ci crede, così inizio a nuotare stile rana e mi sollevo da terra riuscendo a sguazzare nell’aria (molto probabilmente a causa della poca forza di gravità). Vedendomi, anche lei inizia a volare, ma io sono in grado di andare più in alto (probabilmente perché nella realtà nuoto molto meglio di lei). Mentre mi diverto a volare per tutta la casa, esco in giardino ed incontro mia nonna (che abita di fianco a noi) e le faccio vedere che sono in grado di volare, ma a lei non sembra in interessare, anzi mi chiede solamente di andarle a prendere un oggetto in mansarda (non so cosa, ma di certo era collegato alla corrente per ricaricare la batteria, forse il tagliasiepe, visto che lo teniamo lì), così volo fino al tetto e vedendo tutta la cittadina e nessuno volare per il cielo e neppure vicino casa come sto facendo io, penso: “Non posso essere l’unico pirla che ha capito come volare” (Il perché mi sia dato del pirla non lo so ). La cosa mi sembra veramente strana e mi sorge il dubbio di essere in un sogno. Mi guardo la mano e noto che oltre ad essere molto piccola, ha un dito in più, attaccato ad un altro. La prova che fosse un sogno è arrivata, così mi dico che questa esperienza è stata bellissima, peccato che fosse solamente frutto dell’immaginazione del mio cervello, e la cosa mi rattrista molto. Sfrego velocemente le mani per cercare di stabilizzare il sogno, ma sembra già essersi dissolto nel nulla e mi sveglio.

[Buiolino]

Questo sogno è avvenuto pochi giorni prima dalla pubblicazione i risultati degli scrutini scolastici.

Nel sogno, tutta la nostra classe si deve riunire in un’aula dove ci vengono dati in anticipo gli esiti degli scrutini. Il nostro professore di matematica ci fa tutto un discorso lungo sull’andamento dell’anno e su come le nostre verifiche sarebbero potute andare meglio. Ad un certo punto fa girare un foglio con i risultati di tutta la classe.
Guardo di fianco al mio nome e, sebbene non riesca subito a capire come si legga la tabella, mi rendo conto di essere stato ammesso alla classe successiva.

Il foglio dei risultati mi ripassa tra le mani per almeno due o tre volte e tutte le volte controllo di essere veramente promosso. Mi viene anche chiesto dai compagni come sia andata e rispondo che sono promosso, ma mantengo comunque una certa diffidenza perché sono consapevole che tutto ciò non sia altro che un sogno.
Mi accontento del fatto che come sogno premonitore sia positivo (in passato mi è capitato di fare sogni premonitori, anche se mantengo una certa diffidenza sull’argomento). Sebbene questo foglio mi ripassi per le mani, sono cosciente del fatto che i risultati veri usciranno solamente tra qualche giorno.

Cambia il sogno: sono a casa mia (per lo meno sembrerebbe) e sto innaffiando il giardino, quando un ipotetico traliccio dell’alta tensione prende fuoco. D’istinto spengo l’incendio con la canna dell’acqua e intanto rifletto sul fatto che buttare acqua sull’alta tensione non sia una buona idea, ma poi realizzo che comunque, quando piove, si bagnano lo stesso. Ad un certo punto, però, mi accorgo (o forse mi ricordo) di stare sognando, così decido di spiccare il volo, anche se mi sento limitato dalla lunghezza del tubo (che sto tenendo ancora in mano), così decido che debba essere “wireless” ("hoseless") e continuo ad innaffiare dall’alto con solamente una parte di tubo (meno di mezzo metro) in mano.

[Eon]

Il tubo wireless é un tocco di classe [SMILING FACE WITH OPEN MOUTH AND SMILING EYES] beato te che voli così istintivamente! Io non sono ancora riuscito

[Buiolino]

Ed ecco da dove arriva i mio nickname.

Entro in un bar/Burger King con i miei amici e alcuni compagni di classe. Ci mettiamo al bancone per ordinare e dall’altra parte ci sono due ragazze intente a cucinare. Stanno utilizzando i fornelli a gas, ma per azionare la scintilla che li accende c’è un pulsante rosso sulla cappa. Siccome nessuna delle due ragazze è abbastanza alta da raggiungerlo, noto divertito che qualcuno tra le persone in coda lancia in aria alcune girandole di Burger King, mentre una delle ragazze le fa rimbalzare ripetutamente sul pulsante.
Intanto, visto che l’attesa per essere servito mi sembra eccessiva, decido di andare altrove. Esco dal locale e mi dirigo verso un piccolo bar. Non mi ci vuole molto a raggiungerlo, perché faccio, letteralmente, passi da gigante (vedevo tutto dall’alto e mi sentivo davvero un gigante).
Entrato nel bar il mio sesto senso mi fa capire che sono in un sogno. Mi viene in mente che volevo chiedere ad un P.O. il nickname da usare per la registrazione al sito. Sembra che appaia appositamente un ragazzo un po’ basso e goffo, pronto per essere servito al bancone. Gli chiedo: “Quale nickname posso utilizzare per la registrazione al forum?” e mi risponde, con mia sorpresa, immediatamente (anche se goffamente): “B~iolino”, ed io: “Violino?” - “No, B~iolino” enfatizzando la B con il labiale: “Ah, Biolino”, ma ribatte: “No, Buiolino” - “Ah okay, va bene dai, appena posso mi registro”. La lucidità se ne va, ma forse non mi interessa nemmeno più perché sono riuscito a fare quello che dovevo fare.
Nel frattempo avevo ordinato solamente un croissant e quando sto per abbandonare il locale, il barista scocciato dice a voce alta: “Ma il ragazzo non ci fa fare cassa?” (o qualcosa di simile) ed io gli rispondo che avevo preso solamente una brioche, così lui mi risponde: “Ah no, giusto per sapere”. Esco dal bar.

[Buiolino]

Mi sono svegliato come come di consueto alle del 7 mattino, per andare a scuola, ma non essendo stato bene durante la notte ho deciso di tornarmene a letto ed essere a scuola alle 11, in tempo per la verifica e l’interrogazione.

Sono seduto in classe al mio banco ed il professore di matematica sta riconsegnando delle verifiche che non ho mai visto prima (noto dei triangoli disegnati, sembra essere geometria).

Continuo a non capire come mai sia già a scuola, visto che avevo deciso di entrare dopo. Sono lì, ma mi sembra di essere passivo, forse addirittura invisibile.

Ad un tratto, anziché il professore di matematica, alla cattedra c’è una mia ex professoressa (che insegna ancora nella scuola e che sentiamo puntualmente gridare in preda ad attacchi di pazzia) che ha inizia ad insultarci (come di consueto) con la sua voce stridula e si segna il nome di un mio compagno su di un foglio, dicendo che se ne pentirà.
Mi ritrovo nei corridoi della scuola (l’ambientazione non era proprio quella reale) con ancora in mente la scena di prima.

Sembra tutto reale e ne sono sorpreso: il fatto di riuscire a camminare ed interagire con l’ambiente mi sembra qualcosa di strano.

Entrato in bagno noto un dispositivo in acciaio attaccato alla parte, pensavo fosse un’asciugamani elettrico, invece è un computer. Ad un tratto il forte bisogno di guardare l’orologio per assicurarmi che non fossi in ritardo per andare a scuola, ma lo schermo del PC è coperto, probabilmente da qualcuno davanti a me.
Ora sono a casa mia (quella vecchia, nei sogni abito ancora lì) alla disperata ricerca di un orologio. Quello analogico del salotto segna le 7 in punto, ma ho intuisco che sia rotto. Entro in camera per cercare il cellulare e scorgo dalla finestra, nell’oscurità più assoluta, un’ombra passare. Troppo preso a capire che ore siano, la ignoro.
Forse, per la prima volta, il fatto di abitare nella vecchia casa si è rivelato un dream sign. Mi guardo le mani e sono normali, ma quasi di proposito riesco a far apparire un dito tra medio ed anulare, su entrambe le mani. Le avvicino, ma non hanno consistenza, si trapassano.

Quasi non vedendo l’ora di farlo, prendo la rincorsa e mi lancio dalla finestra, passando attraverso un vetro che sembrava fatto di gelatina (e che, sinceramente, mi ha impressionato un po’). Subito parte la tipica colonna sonora da scene emozionanti nei film. Fuori è chiaro ed il sole splende come non mai. I colori sono molto vividi con predominanze calde, in particolar modo il giallo. Sto davvero volando tra le campagne.
Le sensazioni sono più forti che mai: percepisco perfino l’aria scorrermi addosso.

Non so cos’altro fare per sfruttare l’occasione, ma ricordo di aver letto sul forum di provare a mangiare qualcosa. La prima cosa che mi salta all’occhio è una specie di mucca che, una volta afferrata con la mano sinistra (dall’alto sembrava piccola, ma anche da vicino lo era), cercando di avvicinare alla bocca non ci riesco ed ho bisogno di aiutarmi con l’altro braccio (tipo esercizi di stretching).

Non sembra avere sapore, anche se dopo un attimo mi sembra di scorgere un retrogusto tipo odore di funghi secchi.
Persa la lucidità mi sono ritrovo in casa (stavolta quella nuova) proprio davanti al PC che segna le 16 e qualche minuto, mentre sul vecchio portatile le 3 e qualche minuto (ha l’orologio a 12 ore) e sono un po’ deluso per non essermi svegliato in tempo. Non riesco a capire come sia riuscito a dormire così a lungo.
Mi sembra ancora di capire di non essermi realmente svegliato, ma volontariamente interrompo il sogno. Riesco a svegliarmi vedendomi quasi scorrere via dal sogno e finalmente l’orologio vero che segna le 8:30.

[Buiolino]

È una giornata piuttosto nuvolosa.

Mia sorella (che nella realtà si iscriverà a breve per fare la patente) prende l’auto dal garage (un SUV che in realtà non abbiamo) e guida a tutta velocità con manovre assurde e soprattutto percorre il ripido tratto di discesa senza frenare (le luci degli stop non si accendono). Io, che vedo tutto dall’alto, mi accorgo che non si ferma neppure all’uscita del viale per controllare che non arrivi nessuno, e che a causa dell’alta velocità si schianta contro la recinzione di una casa. I proprietari escono e stanno lì a guardare, io mi dirigo velocemente sul luogo e l’auto guidata da mia sorella continua ad andare avanti e indietro schiantandosi ripetutamente. Per fermarsi velocemente le consiglio di mettere immediatamente il cambio su P, anche in movimento: è meglio danneggiare la trasmissione piuttosto che l’intera auto. Non sembro però essere preoccupato del fatto che possa essersi fatta male.

Una volta ferma noto che l’auto è praticamente distrutta, in compenso il cambio non è stato danneggiato e con la leva su P mi metto a spingere con forza l’auto per verificare che stia ferma. Si muove di qualche centimetro avanti e indietro (l’ho fatto spesse volte nella realtà e mi diverte) e anche mio zio ci raggiunge per fare lo stesso.
Poi decide che avrebbe guidato lui nel breve tratto in salita fino a casa. Io intanto noto che l’auto, seppure un po’ vecchiotta, è molto bella, mi piace molto anche il motore (che sembra essere un benzina) e penso che più tardi la porterò a fare un giretto.

Arrivati in garage scendiamo dalla macchina e faccio notare a mio zio che ha lasciato le luci accese. Un po’ stupito va a spegnerle, ma poi mi accorgo che ci sono almeno altre cinque auto in garage e tutte con i fari accesi.
Capisco che qualcosa non quadra e grido allo zio: “Questo è un sogno!”, ma lui non ci crede e quasi mi tratta da stupido per l’affermazione. Dentro di me penso: “Che bastardi questi PO che fanno di tutto per non farti capire di essere in un sl”. Per provarglielo gli faccio vedere che posso trapassarlo tuffandomi attraverso di lui. Non va come aspettato, infatti lo trapasso molto lentamente e non come se fossi un fantasma. Una bruttissima sensazione che forse mi ha scoraggiato a rimanere lucido.