Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni lucidi > Diario di Amelia

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.

Re: Diario di Amelia

Messaggioda dixit » 14/05/2016, 15:56

Che fantastico sogno! :oops:
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Re: Diario di Amelia

Messaggioda Amelia » 14/05/2016, 17:23

Grazie : Love : : Love :
Anche i tuoi sono bellissimi Dixit, li leggo sempre mentre faccio la WBTB : Chessygrin :
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Re: Diario di Amelia

Messaggioda ceqpio » 17/05/2016, 0:10

complimenti per il tuo primo volo, e per di più accompagnato dalla musica, stupendo! :)

Amelia ha scritto:E' stata una fase strana, perchè continuavo ad essere consapevole delle mie capacità ma al contempo ero immersa in quella trama e staccata dalla realtà (Come si potrebbe definire? Bassa Lucidità?).


probabilmente eri semplicemente in uno stato prelucido, è normalissimo! io ad esempio, se su 10 sogni uno è lucido, gli altri nove sono prevalentemente prelucidi, in cui so che sono in grado di fare certe cose perché appunto nei sogni è possibile; nonostante ciò non divento totalmente lucido..
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Re: Diario di Amelia

Messaggioda Amelia » 31/05/2016, 8:53

Capito, grazie mille! : Thumbup :
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Re: Diario di Amelia

Messaggioda Amelia » 31/05/2016, 9:13

Stanotte ho fatto un lucido non programmato. Nessuna tecnica, sono andata a dormire alle 23:00 e non mi sono svegliata fino alle 8:00

Mi trovavo insieme ad alcuni componenti della mia famiglia in un posto meraviglioso, sembrava un giardino dell'Eden: c'era un piccolo fiume, circondato dall'erba più verde che avessi mai visto, con fiori dai colori sgargianti e un grosso salice piangente a fare un po' d'ombra; se si avanzava si scopriva che il fiume terminava in una grande piscina naturale, in cui l'acqua assumeva toni più blu e fluorescenti. In quella piscina si trovava un delfino che danzava sul pelo dell'acqua, faceva capriole o giocava con i bambini che entravano per fare il bagno.
Mi sono guardata intorno estasiata e ho pensato "è troppo bello per essere vero"; a quel punto mi sono guardata la mano: cinque dita. L'ho girata e sono diventate sei.
Ho fermato i miei due cuginetti mentre stavano correndo per andare a fare il bagno e li ho fatti girare verso di me. "Volete vedere cosa so fare?" ho chiesto, iniziando ad alzare le braccia verso l'alto e vedendo come l'acqua del fiume si stesse man mano separando. (mi sta venendo un po' il complesso di Dio in questi lucidi :lol: )
Loro hanno iniziato a battere le mani, proprio come se avessi appena compiuto una magia; d'un tratto però è spuntato il mio patrigno e mi ha guardato molto male, sembrava che non fosse felice che io fossi lucida e tantomeno che lo stessi mostrando ai bambini.
Ho preso le mani dei miei cuginetti e ho detto "Andiamo via, pensate ad un altro posto, vi ci posso portare!", poi però mi sono corretta "anzi, ditemelo, è il mio sogno possiamo spostarci solo se sono io a pensare!"; entrambi non mi hanno risposto, sembravano molto spaventati dalla figura dell'adulto che si stava avvicinando a noi, per cui ho deciso di agire da sola: ho chiuso gli occhi e ho pensato alla casetta in legno che si trova a casa dei miei cugini. Quando ho riaperto gli occhi eravamo la.
"Ecco, qua non ci troverà!"
Nemmeno il tempo di dirlo una mano si è fatta spazio tra le assi di legno, cercando di afferrarmi la gamba; non capivo il perchè di questa ostilità, ma quel lucido stava diventando un incubo; persino le pareti della casetta si stavano stringendo, facendomi mancare l'aria (soffro di claustrofobia).
Ho preso di nuovo le mani dei miei cuginetti e sono uscita, cominciando a correre e immaginando che mi comparissero un paio di ali sulla schiena. Subito dopo mi sono alzata nel cielo e ho cominciato a volare; sfortunatamente anche al mio patrigno sono spuntate le ali e ha iniziato ad inseguirci senza darci tregua.

Dopo questo ho iniziato a perdere lucidità, ho ancora qualche flash ma non ha molto senso. Alla fine mi sono svegliata.


E' la prima volta che provo paura in un lucido :shock: di solito sono molto sicura! Ma forse è per il fatto che è un lucido non programmato e quindi la mia coscienza non era proprio al massimo (con il senno di poi avrei potuto chiedere al mio patrigno cosa volesse :roll: )
Va bè, dopo la sessione esami tenterò in maniera un po' più seria :D
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Realtà virtuale

Messaggioda Amelia » 22/06/2016, 8:15

Stanotte, o per meglio dire, stamattina, mi sono svegliata a sorpresa, erano le 5:42.
Era da un po' che non mi capitava di svegliarmi autonomamente e avevo ripreso in mano da poco il diario dei sogni (causa esami avevo un attimo lasciato stare il mondo onirico).
Ho pensato bene di tentare una Wbtb e ho letto qualche sogno fino alle 6:00 circa, poi sono tornata a dormire.

Il sogno è iniziato lungo una strada vicino a casa mia, ero in una macchina che aveva appena avuto un incidente; mi sono guardata subito le mani e sono diventata lucida, lasciando perdere quella situazione e pensando alle task che mi ero prefissata.
Spoiler:
ieri sera ho visto questo video di presentazione: https://www.youtube.com/watch?v=TckqNdrdbgk è un visore per la realtà virtuale appena entrato in commercio e che costa una vagonata di euro. Mi è venuto in mente che con un po' di esperienza avrei potuto ottenere lo stesso risultato a costo zero.

Ho sfregato le mani per stabilizzare e subito dopo ho chiuso gli occhi, ordinando "Schermo nero!". Quando li ho riaperti non vedevo nulla e per un momento ho temuto di aver esagerato ed essere finita nel black world o essere in procinto di svegliarmi; ho quindi tentato di fare una prova, muovendo la mano a caso nel buio e vedendo comparire con mia enorme sorpresa una bellissima linea azzurra fosforescente.
Mi sono esaltata tantissimo, al punto che ho dovuto stabilizzare ancora.
Ora che avevo avuto la conferma che l'ambiente funzionasse non dovevo fare altro che procurarmi una tavolozza di colori e iniziare a disegnare: ho cominciato a muovere il palmo in avanti pensando a colori diversi che puntualmente si materializzavano come volevo io. Rosso, Blu, Marrone, Rosa...ma poi purtroppo ho perso la concentrazione e sono uscita dalla stanza nera. Ho provato a ritornarci una seconda volta ma nonostante ci fossi riuscita non avevo più il controllo dell'ambiente come poco prima, per cui ho lasciato perdere.
Per un po' ho gironzolato per il panorama onirico, avendo picchi di lucidità e momenti di dubbio, ma per fortuna curandomi di stabilizzare a intervalli regolari; un paio di volte mi è parso addirittura di sentire le voci dei miei nel mondo reale, ma sono sempre riuscita a non uscire dal sogno.
Ad un tratto mi sono chiusa in un salone, facendo uscire tutti i p.o. presenti e abbassando le luci. Mi chiedevo se cantare una canzone potesse avere un impatto sull'ambiente, così ho iniziato: la mia voce è uscita stridula e per nulla piacevole, dalle pareti ha cominciato ad uscire una sorta di muffa verde e delle piccole palline trasparenti che sono volate in mia direzione. La cosa non mi è piaciuta per niente, quindi ho deciso di terminare all'istante quell'esperimento.
Mi sono avvicinata ad un'altra delle porte del salone, dicendo a me stessa che al di là di quella avrei trovato un partner sessuale focoso; l'ho varcata, trovandomi in una camera completamente rossa, con donne seminude addormentate e un diavolo rosso a petto nudo, che sorseggiava un cocktail aspettandomi. La scena non la descrivo, sappiate solo che c'è stato un momento in cui ho cambiato sesso :lol:
Dopo questa fase del sogno non ricordo bene dove sono andata, credo di aver avuto un calo di lucidità ed essermi interessata alla trama del sogno in cui mi trovavo. So solo che con me c'erano le mie amiche e d'un tratto mi sono guardata le mani, ho ripreso lucidità e ho spiccato un salto nel vuoto, cominciando a volare. (devo dire che dalle prima volte sono migliorata nel volo, sono più sicura e ho sempre meno paura di cadere : Thumbup : ).
Mentre volavo mi è tornato in mente un libro che mia mamma mi leggeva da piccola, chiamato "Carlotta va a spasso" (particolare, anche io mi chiamo Carlotta). In quel libro c'era una parte in cui la protagonista si gonfiava e iniziava a volare; vista la situazione analoga a quella della protagonista del libro ho iniziato a recitarlo a memoria, facendo mutare l'ambiente mentre ci volavo sopra: tutto intorno a me è diventato estremamente colorato e fantasioso, come le immagini del libro.
Peccato che alla fine del mio volo mi sono ritrovata in Siria, tra le bombe e i bambini che morivano di fare e questo mi ha coinvolto al punto che ancora una volta mi sono ritrovata a perdere lucidità.

Mi sono svegliata volontariamente poco dopo, alle 7:33 del mattino.
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Lucido fuori programma

Messaggioda Amelia » 11/10/2016, 8:17

Stanotte ho fatto un lucido naturale senza alcuna tecnica, non mi capitava da circa due mesi.
Non mi sono svegliata, sono andata a dormire alle 23.00 e tutto è partito da un sogno normale:
Ero in un paesaggio montano, in mezzo a degli edifici tipicamente di montagna e mi spostavo tra essi come se fossi spiderman, facendo balzi giganti e attaccandomi al bordo dei tetti. Mi sembrava una cosa normale, finchè non mi sono resa conto che invece non lo era.
Mi sono bloccata, ho lasciato andare il tetto a cui mi reggevo e invece di cadere sono atterrata dolcemente sul suolo; per me ormai era chiaro di trovarmi in un sogno, ma visto che in già altre occasioni l'avevo dato per scontato finendo poi con il perdere lucidità ho fatto i test di realtà, contandomi le dita e poi sfregando le mani per stabilizzare. Tutto l'ambiente è diventato molto più luminoso.
Essendo che non si è trattato di un lucido programmato non avevo in mente alcuna task e per di più non avevo alcuna voglia di stravolgere l'intero panorama come avevo fatto in precedenza; mi sono limitata ad andare in giro, camminare e guardarmi intorno.
Sono entrata dentro un edificio che aveva le pareti e il pavimento arredati come il teatro Regio di Torino. Ho sentito una musica che mi è parso di conoscere, ma era flebile, quindi ho sfregato le mani ancora una volta e subito si è fatta più forte.
Non ricordo esattamente la canzone, ma sono abbastanza convinta che fosse un brano di Lindsey Stirling.
Ho iniziato a ballare a ritmo, girando su me stessa e notando come le persone avessero iniziato a fissarmi, raccogliendosi poi intorno a me per vedermi ballare. La cosa mi ha divertito, e volendoli impressionare ho iniziato a girare più rapidamente su me stessa, cominciando a levitare da terra e facendo infine un casqué a mezz'aria.
A quel punto la gente mi ha applaudito e io sono tornata a terra. Dal nulla è sbucata mia madre, che ha iniziato a rimproverarmi per il mio "dare spettacolo".
Per qualche ragione mi sembrava che lei non fosse un semplice P.O. e che anzi, fosse ben consapevole di trovarsi all'interno di un mio sogno.
Inizialmente l'ho ignorata, uscendo dall'edificio e facendo altro, ma dopo un po' mi sono resa conto che lei mi seguiva, facendo di tutto per cercare di farmi perdere lucidità.
Le ho detto di starmi lontana e sono balzata sopra ad un enorme albero, dove lei non mi avrebbe raggiunto; lì ho rifatto i test di realtà perchè iniziavo a covare alcuni dubbi, ma anche dopo essere tornata completamente lucida continuavo a sentirla mentre mi diceva che non avrei dovuto fare così.
Ho guardato davanti a me, vedendo che eravamo nei pressi dell'oceano e che il sole stava tramontando. Sapevo che mia madre adora i tramonti e ancora di più ama fotografarli, per cui mi sono sporta di sotto a guardarla e le ho detto: "Ti va di guardare e fare le foto al tramonto insieme a me?".
Lei incredibilmente si è subito calmata e mi ha risposto di si.
Siamo arrivate sulla spiaggia che il sole era quasi del tutto scomparso. Il mare era strano, non sembrava fatto d'acqua, bensì di piccoli cristalli piatti che riflettevano la luce.
In quel momento mi sono decisa a far vedere a mia madre le bellezze dei miei sogni lucidi; le ho preso la mano e ho iniziato a correre sul pelo dell'acqua tirandola dietro di me.
Inizialmente ha avuto paura, ma quando ha visto che non andavamo a fondo ha iniziato a ridere, correndo più veloce e incitandomi a fare a gara con lei. E' stato davvero meraviglioso.
Abbiamo continuato a correre a lungo, e mentre attraversavamo quel mare infinito di cristalli sembrava che ci passassero vicino momenti del passato, come isole che avevamo visitato, navi che avevamo preso, o anche avvenimenti che non avevano nulla a che fare con il mare, comparivano lì dal nulla.
Stavo per chiederle se avesse voluto vedere la nascita di mia sorella, ma ero dubbiosa perchè non ero sicura di essere in grado di ricostruire il ricordo in modo corretto.
In quel momento mi sono distratta e sono entrata in un sogno normale, finendo in un luogo diverso con altre persone.
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Re: Lucido fuori programma

Messaggioda dixit » 11/10/2016, 13:02

Amelia ha scritto:Stanotte ho fatto un lucido naturale senza alcuna tecnica, non mi capitava da circa due mesi.
Non mi sono svegliata, sono andata a dormire alle 23.00 e tutto è partito da un sogno normale:
Ero in un paesaggio montano, in mezzo a degli edifici tipicamente di montagna e mi spostavo tra essi come se fossi spiderman, facendo balzi giganti e attaccandomi al bordo dei tetti. Mi sembrava una cosa normale, finchè non mi sono resa conto che invece non lo era.
Mi sono bloccata, ho lasciato andare il tetto a cui mi reggevo e invece di cadere sono atterrata dolcemente sul suolo; per me ormai era chiaro di trovarmi in un sogno, ma visto che in già altre occasioni l'avevo dato per scontato finendo poi con il perdere lucidità ho fatto i test di realtà, contandomi le dita e poi sfregando le mani per stabilizzare. Tutto l'ambiente è diventato molto più luminoso.
Essendo che non si è trattato di un lucido programmato non avevo in mente alcuna task e per di più non avevo alcuna voglia di stravolgere l'intero panorama come avevo fatto in precedenza; mi sono limitata ad andare in giro, camminare e guardarmi intorno.
Sono entrata dentro un edificio che aveva le pareti e il pavimento arredati come il teatro Regio di Torino. Ho sentito una musica che mi è parso di conoscere, ma era flebile, quindi ho sfregato le mani ancora una volta e subito si è fatta più forte.
Non ricordo esattamente la canzone, ma sono abbastanza convinta che fosse un brano di Lindsey Stirling.
Ho iniziato a ballare a ritmo, girando su me stessa e notando come le persone avessero iniziato a fissarmi, raccogliendosi poi intorno a me per vedermi ballare. La cosa mi ha divertito, e volendoli impressionare ho iniziato a girare più rapidamente su me stessa, cominciando a levitare da terra e facendo infine un casqué a mezz'aria.
A quel punto la gente mi ha applaudito e io sono tornata a terra. Dal nulla è sbucata mia madre, che ha iniziato a rimproverarmi per il mio "dare spettacolo".
Per qualche ragione mi sembrava che lei non fosse un semplice P.O. e che anzi, fosse ben consapevole di trovarsi all'interno di un mio sogno.
Inizialmente l'ho ignorata, uscendo dall'edificio e facendo altro, ma dopo un po' mi sono resa conto che lei mi seguiva, facendo di tutto per cercare di farmi perdere lucidità.
Le ho detto di starmi lontana e sono balzata sopra ad un enorme albero, dove lei non mi avrebbe raggiunto; lì ho rifatto i test di realtà perchè iniziavo a covare alcuni dubbi, ma anche dopo essere tornata completamente lucida continuavo a sentirla mentre mi diceva che non avrei dovuto fare così.
Ho guardato davanti a me, vedendo che eravamo nei pressi dell'oceano e che il sole stava tramontando. Sapevo che mia madre adora i tramonti e ancora di più ama fotografarli, per cui mi sono sporta di sotto a guardarla e le ho detto: "Ti va di guardare e fare le foto al tramonto insieme a me?".
Lei incredibilmente si è subito calmata e mi ha risposto di si.
Siamo arrivate sulla spiaggia che il sole era quasi del tutto scomparso. Il mare era strano, non sembrava fatto d'acqua, bensì di piccoli cristalli piatti che riflettevano la luce.
In quel momento mi sono decisa a far vedere a mia madre le bellezze dei miei sogni lucidi; le ho preso la mano e ho iniziato a correre sul pelo dell'acqua tirandola dietro di me.
Inizialmente ha avuto paura, ma quando ha visto che non andavamo a fondo ha iniziato a ridere, correndo più veloce e incitandomi a fare a gara con lei. E' stato davvero meraviglioso.
Abbiamo continuato a correre a lungo, e mentre attraversavamo quel mare infinito di cristalli sembrava che ci passassero vicino momenti del passato, come isole che avevamo visitato, navi che avevamo preso, o anche avvenimenti che non avevano nulla a che fare con il mare, comparivano lì dal nulla.
Stavo per chiederle se avesse voluto vedere la nascita di mia sorella, ma ero dubbiosa perchè non ero sicura di essere in grado di ricostruire il ricordo in modo corretto.
In quel momento mi sono distratta e sono entrata in un sogno normale, finendo in un luogo diverso con altre persone.


Un mare di cristalli, ma è fantastico! E che figata il fiume di ricordi! Chissà come è capitato. :D Che invidia che fai sogni così fighi!
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Re: Lucido fuori programma

Messaggioda Amelia » 11/10/2016, 18:19

Un mare di cristalli, ma è fantastico! E che figata il fiume di ricordi! Chissà come è capitato. :D Che invidia che fai sogni così fighi!


Grazie! :D
Non so, mi sto ancora chiedendo il perchè di questo lucido. Ogni tanto mi capitano in modo naturale, ma è la prima volta che ne vivo uno così particolare :)
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Cavalco Selene

Messaggioda Amelia » 14/10/2016, 8:59

Altro lucido senza tecnica e fuori programma. Sono andata a letto alle 22:40 e ho dormito tutta la notte filata, ero molto stanca. Ricordo sprazzi di sogni normali, ma il lucido è iniziato da un falso risveglio.

Ero nel mio letto, al buio, e intravedevo che sulla mia scrivania uno dei miei libri sembrava muoversi in modo strano, come se qualcuno fosse lì a sollevare la copertina e a rifarla cadere.
Ora, io sono molto dubbiosa sul paranormale, non sono sicura che esistano i fantasmi ma non do nemmeno per scontato che non esistano; quindi mi sono spaventata, ho chiuso gli occhi e sperato che qualsiasi cosa si stesse muovendo nel buio se ne andasse a breve.
Poi c'è stato un gran fracasso, mi sono tirata su e ho acceso la luce. Il libro era volato per terra, fatto a pezzi e con tutte le pagine che volavano in giro.
Mi sono alzata e ho svegliato pure mia sorella, che dorme nel letto sotto di me. Ho iniziato a girare per la stanza, cercando una ragione logica per cui il libro si fosse rotto in quel modo, e distrattamente lo sguardo mi è caduto in direzione della finestra: tra il vetro e le persiane abbassate ho intravisto dei piccoli pesci rossi, che nuotavano tranquillamente a mezz'aria come se si trovassero all'interno di un acquario.
Sono rimasta ad osservarli incantata, e a quel punto ho capito. "Ma certo, è un sogno!"
Era così palese e logico nella mia testa che non sentivo nemmeno il bisogno di fare test di realtà per confermarlo a me stessa; a quel punto però mi ha chiamato mio padre dall'altra stanza, dicendomi di correre a vedere.
Anche davanti alle loro finestre c'erano gli stessi pesciolini che volavano, e i miei li guardavano incantati.
"Non c'è da stupirsi, siamo in un sogno, tutto è possibile!"
Mio padre (patrigno) mi ha guardata accigliato e ha detto che no, non era un sogno. Ora, in teoria avrei dovuto lasciarlo perdere, alla fine era solo un P.O., ma nella vita reale quando ho ragione mi da molto fastidio non essere creduta, per cui ho insistito.
"Si invece, siamo in un sogno, guardati le mani!"
Lui l'ha fatto, e quasi a sfregio ha contato le dita una per una, confermando che erano cinque.
Effettivamente era un sogno molto strano, non si sfaldava, non c'erano increspature, cali di luce o imperfezioni; la stanza e l'ambiente erano perfetti, come nella realtà. Se non fosse stato per i pesci fuori dalla finestra non mi sarei accorta di nulla nemmeno io.
Mi sono guardata le mani, ho contato le dita. Cinque. Com'era possibile che rimanessero cinque, mentre solitamente si aggiungevano dita, si incollatano tra di loro, si rimpicciolivano o ingrossavano? Era un bel dilemma, ma non volevo cedere. Ho cominciato a muovere la mano, a girarla e rigirarla e finalmente l'agognato dito in più è comparso.
"Ecco! Contale! Contale ora!" gli ho detto, facendogli vedere la mia mano aperta.
Ma lui non mi ha ascoltata, e si è allontanato con uno sbuffo irritato dicendo che stavo diventando pazza.
Ormai la cosa stava diventando troppo seccante, e decisa a farmi valere ho cambiato strategia: mi sono posizionata due dita chiuse ad anello davanti alla bocca, come se avessi in mano qualcosa da gonfiare, e ho cominciato a soffiare.
Dal nulla è comparso un palloncino rosso, che diventava sempre più grande man mano che ci soffiavo dentro. Alla fine l'ho tolto da davanti alla bocca, l'ho chiuso e stretto tra le mani.
Il palloncino è esploso, e al suo posto hanno iniziato a volare per la casa una marea di piccole farfalle rosse.
"Visto? E' un sogno!" ho detto, felice del mio operato, notando le facce stupite dei miei che finalmente mi credevano. A quel punto ho cominciato a parlare loro di come funzionava un sogno lucido, delle cose da sapere, le tecniche, e gli ho persino mostrato come stabilizzare sfregando le mani.
Poi sono uscita sul balcone. Avevo voglia di rivedere Selene, era da parecchi sogni che non avevo nemmeno pensato a lei e mi mancava.
Inizialmente ho pensato di rintracciarla in un modo un po' strano, credo che stessi perdendo lucidità, perchè ho chiamato un numero e ho detto "Voglio tutti gli elicotteri del mondo per cercare il mio drago", e nel mentre mi sono chiesta se si trattasse davvero di un sogno; perchè se non lo fosse stato chi avrebbe pagato tutti quegli elicotteri? Poi, ripensandoci mi sono detta che si, era un sogno e non avevo alcun bisogno di elicotteri.
Ho cominciato ad urlare a squarciagola "Selene! Selene!!"
Ci è voluto un po', ma alla fine il drago è comparso dai palazzi. Era gigantesco, bianco, ma come al solito leggermente diverso: al posto delle squame aveva del pelo e sembrava molto simile a Falkor della storia infinita.
Senza esitazione sono saltata dal mio balcone; era da tanto che desideravo di volare in groppa a Selene e non ero mai riuscita a farlo.
Mi sono stretta al suo collo, accarezzandola e sentendo la morbidezza e il calore del suo manto. Abbiamo volato a lungo, per strade e città, ma io non mi preoccupavo molto di guardare dove stessimo andando, più che altro mi sono goduta quella bellissima sensazione di pace.

Alla fine siamo atterrate, e nell'attimo in cui sono scesa dalla sua sella lei è volata via e sono finita in un sogno normale.
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