Sonme ha scritto:Sei sicuro? Magari pensi di ricordarteli tutti bene, perchè quelli che non ricordi... non te li ricordi.
Da un punto di vista logico non fa una grinza!
Sonme ha scritto:I sogni comuni ci sono sempre. Ogni notte. Poco da fare.
Pienamente d'accordo; io infatti mi riferivo ai sogni lucidi, non a quelli normali.
Sonme ha scritto:Con i lucidi è diverso. Non sai bene quando avverranno: magari facendo la WILD hai meno probabilità di dimenticarli (e a me è capitato di ricordare sogni WILD solo un secondo momento, quindi potrei benissimo averne dimenticati moltissimi).
Ma i DILD secondo me hanno la stessa probabilità dei sogni comuni di essere dimenticati.
Io non ho mai fatto una WILD, solo DILD, che secondo te sono anche meno facili da ricordare dei WILD, ma ho comunque l'impressione che non mi sfuggano...
Sonme ha scritto:secondo me quei pochi che dimentichiamo stanno ai sogni lucidi che ricordiamo come i sogni comuni che non ricordiamo stanno ai sogni comuni che ricordiamo.
Anche questo è plausibile, però io farei un distinguo che non è stato preso in considerazione in questo discorso che si basa puramente sulla logica: non si sa ciò che si dimentica.
Il ragionamento è perfetto e hai anche portato una prova a suo favore, quando dici che alle volte hai fatto fatica a recuperare il ricordo di certe WILD.
Io però inserirei un altro fattore che non è stato preso in considerazione, anzi due:
-l'emotività
-la memoria
L'emotività gioca un ruolo fondamentale nella formazione dei ricordi: basti pensare ai sogni, non lucidi, ma, come li definisco, significativi, quelli che, pur essendo normali, per te dicono qualcosa, più degli altri... Quelli ti rimangono bene in testa, almeno io posso dire che alcuni, mi rimangono belli chiari anche a distanza di giorni e senza neppure averli segnati sul diario... Questo significa che sono passati direttamente alla memoria di lungo termine, e che un sogno entri direttamente in questa è un salto enorme... E non sto ancora parlando di lucidi...
La memoria funziona su diverse tipologie, noi ad esempio conosciamo abbastanza bene la memoria a breve, medio e lungo termine, ma in una discussione con Lunainpescilady di qualche tempo fa ne erano emerse molte altre contemplate in psicologia: dichiarativa, etc. Rimaniamo sulle prime:
Io ho la netta impressione che nei sogni normali, oltre alle funzioni cognitive proprie della veglia (senso critico etc.), sia disattivata la memoria di medio termine; non le altre due. Ciò spiega varie cose:
-siamo consci della situazione che stiamo vivendo (la memoria di breve termine è attiva)
-possiamo richiamare ricordi lontani e non ci manca il nostro bagaglio di base di istruzioni (la memoria di lungo termine è attiva)
-il ricordo di quanto avviene sfuma in breve tempo (non può essere trasferito nella memoria a lungo termine: ergo la memoria di medio termine è disattivata)
Quando ci svegliamo se tratteniamo nella mente i pochi ricordi che abbiamo dei sogni, allora possiamo mantenerli in mente e poi trasferirli alla memoria di medio termine non appena questa si riattiva, poi, eventualmente da qui a quella di lungo termine (comunque sempre meglio segnarli sul diario, perché la permanenza nella prima non implica necessariamente il passaggio alla seconda...). Se pensiamo ad altro, in quel breve lasso di tempo che passa tra il risveglio e la riattivazione della memoria di medio termine, il ricordo di breve termine va perso, perché in quel momento in cui stavamo pensando ad altro abbiamo resettato la memoria di breve termine saturandola con quell'altro a cui stavamo pensando, di conseguenza quando cerchiamo il ricordo del sogno che avevamo fino a qualche minuto prima... Non lo troviamo più ed è per quello che notiamo con nostra sorpresa come il ricordo di un sogno svanisca così all'improvviso. Spesso i ritmi della vita quotidiana favoriscono questo: suona la sveglia e ti devi alzare per andare a scuola o al lavoro, non c'è tempo per pensare; in questo modo abbiamo favorito una cultura dell'oblio dei sogni. Ma se ci prendiamo anche qualche minuto, può essere sufficiente per riuscire a mantenere e fissare i ricordi. Perché rimanendo concentrati sul ricordo lo manteniamo "vivo" a livello della mente cosciente, fino a quando si riattiverà la memoria di medio termine, a cui quindi lo possiamo passare, senza più tema di pensare ad altre cose, perché lì può sopravvivere anche per alcune ore...
Ora, veniamo ai sogni lucidi:
Qui le nostre facoltà psichiche sono pressoché le stesse di quelle che abbiamo quando siamo svegli; stiamo sognando, ma mentalmente siamo svegli (altro che sonno paradosso...); ora, secondo me questo comporta un effetto simile anche sulla memoria: essendo mentalmente svegli, disponiamo probabilmente, come in quel caso, anche della memoria di medio termine. Che ha una durata media dell'ordine delle ore e fa da ponte tra quella a breve termine (secondi o minuti, a seconda dell'importanza delle informazioni) e quella di lungo termine (giorni, mesi o, tranquillamente, anni...). Quello che ci succede in sogno, non solo ci colpisce emotivamente (e ciò come accennato ha una potente influenza sulla qualità dei ricordi) ma passa alla memoria di medio termine, che porterà con meno difficoltà il ricordo fino al mattino. Quando io ho un lucido, ad esempio, non me lo segno appena mi sveglio, magari me lo ripasso mentalmente un po', poi continuo tranquillamente a dormire, tanto quando mi alzo il ricordo è ancora bello fresco lì con me e me lo posso scrivere con tranquillità sul diario, dopo essermi alzato e avere fatto colazione. In realtà, tutti i sogni che mi capita di scrivere, li scrivo dopo essermi alzato, non mi sono mai messo a segnare parole chiave durante un microrisveglio. Sono alzato da un'oretta e ancora ricordo bene due sogni normali, che non ho neppure scritto sul diario, potrei anche scriverli oggi pomeriggio, volendo: ed erano normali... Con i lucidi, che ci colpiscono ancora di più, come potrebbe essere allora la situazione?
Ritengo quindi che i lucidi siano, se non più facili da ricordare (riconosco comunque le tue argomentazioni e ne prendo atto), meno difficili da dimenticare, per i due motivi che
-hanno un forte impatto emotivo e ciò ne rafforza il ricordo
-lucidiamo in una condizione psicofisica in cui probabilmente disponiamo della memoria di medio termine e ciò facilita il recupero del ricordo al mattino
erpatata007 ha scritto:Searig si ero poco lucido anche perché volevo provare a volare..ma avevo paura di buttarmi dal balcone nonostante avessi capito fosse un sogno,e cercavo di sollevarmi da terra al posto di lanciarmi. Dopo i 15 secondi, non ricordo cosa sia successo ma so per certo che è finito il sogno e non a causa dell'emozione..
A parte che per me è sempre meglio cercare di partire da terra quindi hai fatto bene, comunque te lo chiedevo in merito al fatto proprio della memoria, quando dici che hai il ricordo un po' offuscato, per questo e non per altro mi sono permesso di ipotizzare che fossi poco lucido: vedi il discorso qui sopra. Credo, se non c'è stato un risveglio (spesso i lucidi terminano così) e sei andato avanti a dormire normalmente, che il succedersi dei sogni abbia un po' coperto il ricordo originario, rendendolo un po' sbiadito. tutto qua.
Però non fa niente: vai avanti e vedrai che i risultati arriveranno e miglioreranno!