Eccomi qua a scrivere il mio primo sogno lucido, innanzitutto mi scuso se ci ho messo così tanto a scriverlo ma tra lo studio e la riattivazione di Oniria sono riuscito a trovare il tempo solo ora.
Ricordo che quella notte sono andato a dormire abbastanza scoraggiato dato che oltre al non riuscire a sognare lucido non riuscivo a ricordare almeno un sogno a notte e i pochi sogni normali che ricordavo erano tutt'altro che vividi. Ah, un'altra cosa: avete presente che in Inception i protagonisti portavano la persona a cui dovevano carpire le informazioni in un sogno di 2° livello e poi li facevano credere che il sogno di 1° livello fosse la realtà? Ecco, era da qualche giorno che mi chiedevo se fosse veramente così difficile non accorgersi che il 1° livello era un sogno e grazie a questo sogno il mio inconscio mi ha dato la risposta!
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Lucido di secondo livello[/slpc] del 25/11/2015
Sto tornando a casa dall'università ma quando il pullman arriva alla fermata a cui dovrei scendere mi addormento (in piedi, come i cavalli
). Il sogno diventa molto più vivido e mi ritrovo seduto sul pullman che sta per raggiungere la fermata a cui dovrei scendere ma sta volta prende una strada diversa e penso:-"E' proprio quella che passa dietro casa mia!" infatti qualche istante dopo, alla mia sinistra ecco che appare la mia casa non è molto diversa da quella vera a parte il fatto che al 2° piano al posto di due finestre c'è una porta in vetro che da sul nulla. La saluto pensando che scenderò alla prossima e guardando meglio noto che i finestrini non ci sono e che sento il vento sulla pelle; quando torno a guardare davanti noto che tutto il pullman dai finestrini in su è completamente sparito! Mi sento rallegrare e penso:-[slpc]"Sono in un sogno! Ce l'ho fatta!"
Mi tappo il naso e respiro, mi sento ancora più felice!
Quando tolgo il braccio dalla visuale il pullman è sparito del tutto e mi ritrovo a camminare sulla stessa strada, saltello ancora un po' dalla gioia e poi faccio qualche salto a braccia aperte nella speranza di volare ma niente:-"No! Non si vola? Forse il mio inconscio vuole mostrarmi qualcosa?" continuo a camminare fino a arrivare a un boschetto dove la strada si restringe, davanti a me ci sono una serie di oggetti affiancati a dei cartelli che ne spiegano la funzione (capitava così: vedevo un oggetto, mi chiedevo a cosa serviva, mi appariva a lato della visuale una specie di cartello con scritte in inglese e poi spariva e io ancora prima di riuscire a leggere capivo a cosa servisse l'oggetto), tra cui ricordo (perché ne avrò visti forse una decina ma non riesco a ricordarli) un confessionale dentro cui si poteva parlare con se stessi, uno specchio concavo di quelli che si trovano agli incroci delle strade, il mio riflesso è quello di un vecchio di carnagione scura con il cappello, un maglione rosso e una camicia bianca, esco dall'inquadratura dello specchio e rientro, stesso riflesso, dico allo specchio:-"C'eri quasi!" ironicamente dato che non mi somiglia per niente. Lo stato di euforia che mi ha pervaso da quando sono diventato lucido lascia spazio al pensiero che ho perso la fermata del pullman e che i miei si staranno preoccupando ma voglio restare nel lucido ancora un po' e non ci bado molto, guardo l'orologio, che dopo un'ora esistente (17,30 forse non ricordo bene) i numeri vanno per conto loro,mi cade l'occhio su una foglio e penso:-"Perché non assaggiarla, tanto è tutto un sogno!", ha un sapore pastoso. Il pensiero dei miei genitori che mi aspettano nella realtà torna a tormentarmi, comincio a perdere lucidità e appaiono davanti a me mio padre e mia sorella; il primo dice che erano tutti preoccupati per me e che mi stavano aspettando. A questo punto mi decido a voler svegliarmi: dal video di Dottor Vendetta avevo sentito che se ti sfreghi le mani con troppa foga rischi di svegliarti e io ci provo, sento le dita fredde e gelatinose, ma non funziona, provo a girarmi di scatto ma niente, mio padre:-"Cosa stai facendo?" (legittimo a mio parere
) Inizio a premermi sulla fronte imponendomi di svegliarmi.[/slpc] Il sogno si fa buio. Sono con i miei genitori nella casa di un'anziana signora che sopra al divano ha appeso un quadro di un personaggio degli anime che guarda un'altra versione di sè e questo mi fa riflettere sulla natura duale del personaggio./ Sono di nuovo con i miei genitori che stiamo portando in casa la spesa vedo mio padre che sta portando in casa una confezione di sei birre in plastica che si sta strappando, sento i miei litigare ma io penso al lucido appena fatto e mi dico:-"Dannazione! Ho fatto un così bel lucido e non posso scriverlo, ma appena arrivo in camera mia lo faccio!
Desiderio esaudito, perché in quel momento mi sveglio in camera mia! Il mio primo pensiero è stato: