Lucido ore 2.00-4.45
Mi trovo in una città non molto lontana dalla mia insieme a mia madre e mio fratello, ad un certo punto prendo lucidità e decido di salire sul tetto del palazzo più alto della città per guardare il panorama da lì e poi prendere il volo. Mi ricordo dell'esistenza in questa città di un quartiere nel quale si trovano alcuni edifici di oltre 10 piani. Mi arriva il ricordo onirico di essere già stato sul tetto di uno di quei palazzi in un lucido. Mi incammino e mi guardo intorno alla ricerca di questi edifici, dovrebbero vedersi ed essere distinguibili anche ad alcuni chilometri di distanza, tuttavia non li vedo da nessuna parte. Noto poi un palazzo un po' più alto degli altri e dall'architettura e colore che mi ricorda uno di quegli edifici. Non è alto come lo ricordavo, saranno 7 o 8 piani al massimo, in ogni caso sembra il più alto della zona quindi può andar bene. Qui però perdo parzialmente lucidità, un tizio che ricorda una persona che conosco della mia città mi chiama da un balcone di questo palazzo. Mi invita a salire e raggiungere lui e i suoi amici sul balcone, così inizio a levitare e salgo verticalmente e lentamente fino a raggiungere il balcone. Qui mi arriva un altro ricordo onirico di aver già fatto la stessa cosa in passato. Saluto tutti uno per uno, poi però mi metto in un angolo in disparte e dopo un po' riprendo lucidità. Entro in casa e mi arriva l'ennesimo ricordo onirico: sono già stato qui dentro in un sogno lucido ed ho esplorato diverse stanze. Di tutti e tre gli episodi non ho alcun ricordo nella veglia, tuttavia non escludo del tutto la possibilità che possano trovarsi da qualche parte nel mio diario, tra i sogni non lucidi. Apro diverse porte, scendo le scale e mi guardo intorno. Ho diverse opzioni tra i vari obbiettivi che ho in sospeso, alla fine decido di scendere per raggiungere i Sotterranei. Scendo alcuni piani di un'ampia scalinata e man mano che vado giù percepisco quella peculiare energia dei Sotterranei farsi sempre più forte. Giunto alla fine della scalinata mi trovo con due opzioni: da una parte c'è una grande porta a vetri che dà su un salotto elegante e lussuoso, dall'altro una porta chiusa che non so dove mi porterà. Nell'indecisione perdo troppo tempo e il sogno si dissolve prima che io possa scegliere.
11 agosto 2022
OBE/Lucido ore 4.00-5.00
Prendo lucidità nello stato intermedio, mi rotolo giù dal letto ed esco dalla mia stanza. Esco di casa in volo e percorro così tutta la strada che inizia di fronte a casa mia, per poi atterrare poco prima della fine della via. E' notte e c'è troppa poca luce, i lampioni sono spenti e dopo qualche istante mi ritrovo nel buio totale e devo mettermi a sfregare le mani sulle pareti per recuperare la vista. Una volta recuperata mi trovo sempre per strada, sempre di notte e cammino lungo un muro di recinzione alla mia sinistra. Giro un angolo e vedo che una porzione del muro è illuminata da un fascio di luce che inizialmente non capisco da dove provenga. Guardando meglio vedo che alla mia destra c'è un lampione acceso, che proietta la sua luce su quella porzione di muro. Proseguo, giro una altro angolo e trovo il portone d'ingresso di un edificio, finalmente un passaggio per potermi spostare altrove! Attraversato il portone mi trovo di fronte tre opzioni per proseguire: una rampa di scale e due ascensori, uno normale e uno con le pareti di vetro trasparente. Scelgo quest'ultimo, entro e vedo che sul pannello dei comandi ci sono diversi tasti con segni + o - ma nessuno con i numeri. Premo uno di quelli col segno +, immaginando che serva per salire e così è. L'ascensore sale e solo adesso mi accorgo che non ci sono tasti per fermarlo nel caso in cui la salita durasse troppo a lungo, come già accaduto altre volte. L'ascensore sale per alcuni piani e quando penso che sia ora di fermarlo ecco che si ferma da solo, forse è già arrivato a destinazione. Esco e mi trovo all'aperto ma rimango deluso perché invece di raggiungere un ambiente più elevato sembra addirittura di essere tornato indietro, è sempre notte e c'è molta confusione, con un via vai di gente e immagini poco nitide. Proseguendo le immagini migliorano un po' ma continuo a trovarmi in un ambiente di basso livello. Sono su un terrazzo e un omone alto, robusto e un po' grassottello mi viene incontro con aria bellicosa. E' a pochi centimetri da me e tenta di prendermi a pugni ma non riesce a colpirmi, sono leggero e sottile e li schivo o forse addirittura mi passano attraverso. Poi inizio a svolazzare a bassa quota e lui insiste ancora nell'aggredirmi ma non rappresenta minimamente una minaccia per me e lo neutralizzo semplicemente con il pensiero. Da qui il ricordo sfuma.
12 agosto 2022
Lucido ore 3.45-5.00
Gelato insipido
Sono in giro da solo nel centro della mia città di notte, percorro una delle vie principali correndo, è tutto molto stabile e reale ma la mia lucidità non è delle migliori e non mi ricordo il mio piano d'azione. Dopo un po' realizzo che mi sto spostando troppo lentamente, così decido di prendere il volo ma qualcosa va storto, non riesco a direzionarmi come vorrei, dunque atterro e proseguo a piedi. Nel frattempo si è fatto giorno ed ora mi trovo nell'area esterna di un bar-gelateria. C'è il bancone dei gelati artigianali e decido di fermarmi e prenderne uno. Davanti a me c'è un uomo, il quale mi guarda e mi dice che tocca prima a lui, io però vado di fretta ed uso i miei poteri di manipolazione mentale per farlo andare via. La ragazza dietro al bancone mi mostra i vari gusti di gelati, tra cui alcuni mix predefiniti di 3 gusti l'uno che però non mi convincono a pieno, preferisco scegliere io i gusti. La mia scelta ricade su pistacchio, cocco e nocciola (quest'ultimo lo dice la ragazza prima che lo dica io, come se mi avesse letto nel pensiero o conoscesse già i miei gusti). Una volta preparata la coppetta però i gusti non sembrano corrispondere a quelli da me scelti, almeno per quanto riguarda la nocciola che sembra essere stata sostituita con il cioccolato a giudicare dal colore. In ogni caso rimango piuttosto deluso, tutti e tre i gusti risultano insipidi, ho solo sprecato il mio tempo qui.
14 agosto 2022
Lucido ore 7.00-7.50
Recupero in mare
Mi trovo nel giardino di casa mia ad osservare uno dei gatti di mia zia che si comporta in modo strano, come se avesse visto qualcosa nell'erba che ai miei occhi è invisibile. Scava il terreno in maniera frenetica, poi si mette a saltare qua e là come impazzito e ad un certo punto corre via. Mentre rifletto su quanto ho visto, chiedendomi cosa gli abbia preso a quel gatto, prendo lucidità e mi ricordo del mio obbiettivo di oggi, che consiste nell'eseguire un recupero. Esco in strada e mi dirigo verso l'incrocio alla mia sinistra, qui a differenza della realtà fisica, dove ci sono solo villette, si trovano dei negozi ed un bar. Mi arrivano ricordi onirici di essere già stato in quel bar e di sapere già che ci fosse un certo negozio sul lato destro della strada. Si tratta di un negozio che vende articoli per premiazioni, coppe, medaglie, targhette etc. e ci passo davanti dandogli una rapida occhiata. Il bar invece si trova più avanti sulla sinistra e ricordo di esserci stato più volte. Proseguo e ad un certo punto, siccome c'è un gran via vai di gente e un chiacchiericcio di fondo piuttosto insistente, chiedo più volte ad alta voce di fare silenzio, nessuno però mi dà retta, il chiacchiericcio non si arresta. In ogni caso non è poi così fastidioso, riesco ad isolarmi da esso facilmente. Come primo step del mio piano d'azione devo entrare in contatto con il mio Sé Superiore e per farlo vorrei comunque prima raggiungere un luogo meno affollato. Arrivo alla fine della strada, che ormai non è più quella via e non sono più nemmeno nella mia città, e sto per svoltare a sinistra quando mi accorgo che in quella direzione c'è poca luce. Prendo allora la direzione opposta e vedo che da quella parte c'è il mare, distante qualche decina di metri da me. Raggiungo il lungomare, c'è una staccionata bianca che separa la strada dalla spiaggia, potrei scavalcarla facilmente ma decido di fermarmi qui. Qui infatti c'è decisamente meno gente e meno rumore, mi sento pronto per contattare il mio Sé Superiore. Lo chiamo a gran voce e chiedo di essere guidato da Esso, dopo qualche istante vengo sollevato da terra, lo scenario si dissolve e tutto si fa bianco. Mentre fluttuo nel vuoto bianco esprimo l'Intento di eseguire un recupero ed ecco che mi sento trasportare dalla Forza Invisibile, che dopo qualche secondo mi lascia andare. La mia vista si riattiva e vedo che mi trovo in mare, a pochi metri dalla riva. Capisco che è qui che devo effettuare il recupero, qualcuno deve essere da poco morto annegato. Vedo subito un bambino venire verso di me e inizialmente penso sia lui. Nuota a stento e lo aiuto a togliersi dall'acqua alta dove non tocca. Mi indica una direzione e dice: << 25-27 >>, gli chiedo a cosa si riferiscano questi numeri e lui risponde che si tratta dell'età della persona che mi sta indicando. Insieme al bambino raggiungo il punto indicato, a ridosso di un alto scoglio. Ipotizzo che questa persona sia morta annegata proprio qui, magari in seguito ad un malore, il bambino ha un'aria disperata il che mi fa pensare che il defunto sia una persona a lui cara, forse il padre, come età potrebbe anche starci. Ad un certo punto vedo galleggiare il corpo di un uomo che però non sembra un ragazzo di 25-27 anni, ne dimostra almeno 35. Ha gli occhi chiusi e non reagisce agli stimoli, sembra effettivamente morto. Rifletto sul perché il bambino sia qui, forse è un sognatore inconsapevole o forse è morto anche lui. Ora l'uomo si sveglia e il bambino esprime tutta la sua gioia nel vedere che è ancora vivo. Inizio a chiedere all'uomo alcune informazioni su di lui così che io possa verificare la sua esistenza una volta sveglio, nel frattempo arrivano altre persone che sembrano voler collaborare con me. L'uomo dice di chiamarsi Billy Primo e di essere nato in California, in una città di nome Saraceno (non mi risulta esista una città con questo nome in California e infatti quando poi da sveglio vado a verificare su Google non la trovo). Commetto poi l'errore di portarla troppo per le lunghe e finisco col perdere lucidità prima di aver portato a termine il recupero. Proseguo a sognare ancora un po' con sprazzi di lucidità ogni tanto.
22 agosto 2022
Lucido ore 4.00-5.20
Sono a casa nel seminterrato e dopo varie situazioni confuse in cui sono semi lucido e svolazzo per il salotto, prendo piena lucidità e mi ricordo dell'obbiettivo di viaggiare nel tempo. Vado di sopra, esco di casa e mi ritrovo nel buio, mi sposto fluttuando per poi ritrovarmi sul letto, convinto di essermi svegliato, ma probabilmente si è trattato di un falso risveglio. In seguito mi ritrovo in un sogno normale nel quale sono in macchina coi miei e ci stiamo recando a lavoro. Arrivati a destinazione parcheggiamo e quando scendo dalla macchina inizio a ricordare di stare sognando. E' tutto molto instabile, una situazione a metà strada tra stato ipnagogico e sogno. Senza farmi notare dai miei, inizio a camminare nella direzione opposta a quella in cui dovrei andare, sia per allontanarmi dalla trama del sogno, sia per stabilizzarmi. Dopo qualche passo mi rendo conto che è meglio correre e così faccio, corro per le vie del paese, allontanandomi dalla nostra macchina parcheggiata. Lo scenario è ancora instabile, non mi sento ancora del tutto integrato in esso ma sento che questa è la strada giusta. Mi allontano parecchio ma ad un certo punto inizio comunque a sentire la voce di mia madre che mi chiama incazzata nera perché sono scappato. A quanto pare si è finalmente accorta della mia assenza, mi chiama in continuazione e riesco a sentire la sua voce nonostante in teoria a questo punto dovrei essere a centinaia di metri da lei. Giro un angolo e vedo la spiaggia ed il mare in fondo alla strada, la percorro e qui incontro di nuovo i miei e vengo nuovamente coinvolto nella trama del sogno, anche se ora invece di andare a lavorare stiamo andando in spiaggia. Sembra quasi che il sogno, pur di non farmi lucidare, abbia cambiato i piani in corsa, creando una situazione più piacevole per convincermi a restare. Inizialmente ci casco, perdo lucidità e mi avvio verso la spiaggia con i miei, appena arrivati però mi accorgo che sono senza maglietta e la cosa mi fa sentire a disagio, nonostante siamo in spiaggia. Mi faccio dare da mia madre le chiavi della macchina per andare a prendere la mia maglietta e una volta presa e chiuso lo sportello inizio a riprendere lucidità. Torno verso la spiaggia ma proseguo lungo la strada adiacente, osservando mentre cammino il mare alla mia sinistra e notando che le immagini non sono ancora del tutto nitide. Proseguo e arrivo davanti ad una palazzina, qui il sogno sembra già essere salito di livello, meno confusione e immagini nitide e reali. Vado inizialmente verso la porta con l'intenzione di entrare nell'edificio per usarlo come passaggio dimensionale, poi però mi rendo conto che l'ambiente in cui mi trovo è già soddisfacente. Salgo dunque una rampa di scale e raggiungo una strada sopraelevata dalla quale si vede il mare, io però vado dalla parte opposta, giro un angolo e raggiungo un cortile tra alcune palazzine. Mi fermo ad osservarne una, che è forse la stessa di prima vista dal lato opposto. Si tratta di un edificio vecchio, risalente forse agli anni '50, dalle pareti in gran parte scrostate che gli conferiscono una colorazione sul grigio chiaro. Ci sono 4 file di finestre dalle persiane verdi, probabilmente di legno, le quali mi ricordano quelle della casa in montagna dei miei nonni. Nel cortile ci sono piante di vario genere, una di queste ha dei fiori rossi, tocco le foglie e i fiori, poi il pavimento di cemento, anch'esso scrostato e ruvido, è tutto estremamente stabile e reale, non vi è alcuna differenza con la realtà fisica. Ora mi avvicino ad un'altra pianta, tocco anche qui le foglie e ad un certo punto mi sento pungere la mano, ho beccato una foglia di ortica! Tiro indietro la mano ed evito di proseguire nell'esaminare la pianta al tatto, la mano mi brucia ancora, la sensazione è assolutamente vivida e reale al 100 %. Erano forse quasi vent'anni che non mi capitava di pungermi con l'ortica ed avevo dimenticato quanto fosse sgradevole, questo episodio me l'ha rammentato, le sensazioni sono esattamente quelle che provavo quando mi pungevo da bambino per andare a recuperare i palloni finiti tra le erbacce. Mi viene subito in mente un sogno lucido che ho letto di recente qui sul forum, non ricordo di chi fosse, in cui il sognatore si pungeva con l'ortica proprio come accaduto a me. Mi guardo intorno e vedo un lavandino attaccato ad una parete di un altro edificio di quelli che circondano il cortile. E' un lavandino di quelli vecchi, in perfetta armonia con gli edifici circostanti, vado per sciacquarmi le mani in modo da avere un po' di sollievo dal bruciore. Il rubinetto è difettoso e l'acqua schizza da tutte le parti, me ne schizza anche un po' addosso e mi affretto a richiuderlo prima che dell'acqua mi vada negli occhi mettendo a rischio la mia permanenza qui. Comunque l'acqua fa il suo effetto, il bruciore ora è svanito. Torno verso la palazzina ed incontro una signora, finora l'unica persona a comparire in questo posto. Ho bisogno di raccogliere informazioni su questo luogo, perciò approfitto della sua presenza per farle delle domande. Le chiedo innanzitutto come si chiama questo posto ma lei non sa rispondermi. Un'altra signora nel frattempo interviene dicendomi che quella domanda sul nome di questo luogo è una domanda stupida, da ciò capisco che questo posto non ha un nome a quanto pare. Seguo la prima signora, che nel frattempo si sta allontanando dagli edifici, le chiedo come si chiama e da quanto tempo si trova qui ma la donna sembra essere in stato confusionale, come se non sapesse o ricordasse nulla. Con noi c'è anche un'altra persona, forse la signora di prima o forse qualcuno che si è aggiunto successivamente. Ci fermiamo e questa persona mostra due fotografie alla signora, ognuna ritraente il volto di una persona. Mi viene in mente che potrebbe trattarsi di due persone che quella signora conosce e che l'altra persona gliele stia mostrando per farle ricordare qualcosa di importante. Il ricordo qui a dire il vero è un po' vago, parlo ancora con la signora ma non ricordo cosa ci diciamo, poi ad un certo punto lei sembra improvvisamente essere tornata in sé. Dice qualcosa del tipo: << è il momento di accettare la verità >> al che io le chiedo: << quale verità? >> e lei: << che sono morta >>. Ad un certo punto non so perché la signora diventa un signore, non ricordo però se prima o dopo aver pronunciato le due frasi o magari tra una e l'altra. Le dico che questa verità in ogni caso non deve turbarla, dato che si trova in un luogo tranquillo e piacevole. Inoltre, le dico che se vuole posso accompagnarla in un posto ancora migliore. Il signore sembra sapere già cosa intendo dire, infatti mi dice che per raggiungere questo posto di cui parlo dovrebbe andare verso la luce e nel frattempo me la indica e la vedo: una luce nel cielo che sembra quella del sole ma più grande e non abbagliante (cita anche gli Aiutanti, mostrando di sapere chi sono e cosa fanno, ora però non ricordo esattamente cosa abbia detto in proposito ). Gli dico che spetta a lui decidere cosa fare, una parte di lui sembra tentata di andare verso la Luce, qualcosa però lo trattiene lì e alla fine decide di non andare, si volta e torna indietro. A quanto pare è ancora troppo legato a questo luogo e a quello che rappresenta per lui, qualunque cosa sia. Poco dopo l'ambiente si dissolve e mi sveglio.
24 agosto 2022
Lucido ore 21.10-1.35
Relax in spiaggia
Sono in spiaggia e prendo gradualmente lucidità. All'inizio lo scenario non è molto stabile, sono sdraiato a pancia in giù e ad un certo punto mi alzo. In seguito l'ambiente si stabilizza ma la mia lucidità resta comunque bassa e non mi viene in mente nessuno dei miei obbiettivi. Mi metto invece ad attendere l'arrivo di una ragazza, immaginando di avere un appuntamento qui con lei. Nel frattempo vado verso il mare ed entro in acqua immergendomi fino a quasi alle ginocchia. Siccome però mi accorgo che così rischio di destabilizzarmi e porre fine anticipatamente all'esperienza, esco dall'acqua e mi siedo sul bagnasciuga, tenendo immersi solo i piedi e gettandomi l'acqua con le mani fino alle cosce. Le sensazioni sono estremamente vivide e reali, l'acqua è fresca ed ha un effetto rilassante. Passa qualche secondo ma la ragazza ancora non si vede, forse non ho messo sufficiente convinzione nel pensiero di incontrarla. Mi guardo intorno, la spiaggia è molto grande ma semi deserta, quasi incontaminata, anche perché lontana dalle città. La sabbia è di un grigio chiaro e il mare una tavola, il tutto mi trasmette sensazioni di estremo rilassamento e serenità, come difficilmente si riesce a provare nella veglia. In seguito mi sveglio e sento per alcuni istanti la musica proveniente dalla discoteca che si trova ad un paio di chilometri da casa mia, poi mi riaddormento quasi subito e continuo per un po' a sognare normalmente.
25 agosto 2022
Lucido/OBE ore 4.30-5.20
In seguito ad un sogno caotico mi ritrovo a letto e realizzo di stare sognando. Mi rotolo giù ed esco dalla mia stanza, vado di sopra ed esco in strada. La vista si attiva, è notte e pioviccica, vedo una macchina passare davanti al cancello, giro l'angolo ad un incrocio e proseguo lunga la strada, ritrovandomi poco dopo in una zona completamente diversa, che assomiglia molto al centro della mia città. Qui è molto affollato, cammino in mezzo alla gente, mi guardo intorno osservando i volti delle persone, senza però interagire con loro. Tutti questi individui che parlano tra loro generano un chiacchiericcio continuo, nel quale cerco invano di distinguere alcune frasi. Proseguo fino a raggiungere un ampio spazio all'aperto dove si sta svolgendo una specie di festa, con musica da discoteca e gente che canta e balla. Ora si è fatto giorno, c'è un'atmosfera festosa e allegra, un ambiente tutto sommato piacevole, nel quale potrei anche rimanere se volessi semplicemente divertirmi un po', tuttavia ho altri programmi per oggi. Passo in mezzo alla gente continuando a non interagire con nessuno ma osservando i volti, i quali sono estremamente reali ed espressivi. In particolare ricordo un tizio sui 35-40, dai capelli di un colore tra il biondo e il rossiccio e il viso chiaro e lentigginoso. Poco più avanti ne vedo un altro che gli assomiglia moltissimo, i due potrebbero essere fratelli, forse addirittura gemelli. Qui accade una cosa strana: proseguendo a camminare e ad osservare volti, mi accorgo che tutti quelli che guardo hanno come stampato in faccia il pattern di lentiggini dei due fratelli, solo che le lentiggini qui sono ingrandite di almeno 10 volte e risultano come delle grosse macchie di colore beige. Mi dirigo verso un'area meno affollata, dove c'è una specie di torretta di pietra antica, risalente forse al medioevo. C'è un ingresso nella torretta e una scalinata, entro e noto subito un netto abbassamento del volume della musica, che continua ad abbassarsi poi man mano che salgo le scale fino a sparire del tutto. Pochi istanti dopo si oscura tutto ed inizio a percepire un'energia negativa. Mi ritrovo in paralisi con una presenza dietro di me, dalla quale mi sento risucchiare dietro al collo. Senza pensarci troppo, mi metto subito a canticchiare una canzone allegra per aiutarmi a distaccarmi da questa presenza opprimente. Dopo qualche secondo riesco ad alzarmi, esco dalla mia stanza e poi in strada, continuando a canticchiare mentre cammino, smettendo solo quando giungo alla fine della via. Qui mi rivolgo al sogno chiedendogli di far partire una canzone specifica, ovvero "Enter Sandman" dei Metallica, la prima che mi viene in mente pensando a qualcosa che abbia a che fare con i sogni. Subito parte una canzone, dalle prime note sembrerebbe quella ma poi diventa qualcosa di completamente diverso e che non mi piace. Blocco la canzone e riformulo la richiesta, stavolta chiedendo di far partire una canzone che non esista nella realtà fisica, purché sia comunque un pezzo metal, di quelli che danno la carica. Parte allora un'altra canzone ma è tutto fuorché metal

31 agosto 2022
Lucido ore 2.00-4.30
Prendo lucidità mentre sono a casa nel seminterrato, vado di sopra ed esco di casa. Nel frattempo mi viene in mente la serie a fumetti "Sandman" e penso che sarebbe interessante incontrare gli Eterni, non tutti però, eviterei sicuramente Desiderio, Disperazione e Delirio. Riflettendo tra me e me ad alta voce, dico che Sogno l'ho già incontrato una volta in un lucido, seppur di sfuggita, mentre Morte...beh, prima o poi tutta la incontriamo. Mi incammino lungo la via che inizia di fronte al cancello di casa mia, mi guardo intorno, è tutto molto stabile e reale. E' giorno e c'è un'atmosfera molto serena e piacevole, non c'è nessuno nei paraggi con cui interagire però. Penso a cosa fare ma non ho le idee molto chiare, nessuno degli obbiettivi che ho in sospeso mi viene in mente. In ogni caso devo spostarmi altrove, esplorare posti nuovi, dunque dovrei usare una delle case vicine per come passaggio dimensionale, però non vorrei rischiare di destabilizzarmi entrando in un luogo chiuso, sarebbe davvero un peccato perdere il contatto con lo scenario stabile e piacevole in cui mi trovo ora. Decido allora di entrare sì nella villa ma non in casa, bensì di attraversare il cortile e uscire sul retro. In questo modo cambierò scenario senza dover transitare da un luogo chiuso, mantenendo quindi una certa continuità con l'ambiente in cui mi trovo ora. Detto fatto, entro da un cancello ed esco da un altro sul retro, ritrovandomi in una città che sicuramente non è la mia. Raggiungo una piazzetta nella quale vi sono due locali, uno alla mia sinistra e l'altro alla mia destra. Mi reco prima a quello di sinistra, dove trovo dietro al bancone dei tizi che indossano delle strane maschere bianche, e un altro tizio senza maschera e dai tratti orientali, probabilmente cinese. Questo bar, o qualunque cosa sia, non mi ispira molto, perciò vado all'altro locale, dove ordino un cappuccino, cosa che non bevo da anni dato che sia il caffè che il latte mi danno qualche problema, soprattutto il caffè. Prima di poterlo assaggiare però intervengono dei personaggi che mi distraggono e mi fanno perdere lucidità. Il sogno prosegue per un po' ma il ricordo dello stesso è vago e frammentato.
2 settembre 2022
OBE/Lucido ore 4.30-5.15
Sono nello stato intermedio in posizione supina, sul letto con me c'è un gatto che ad un certo punto mi morde una mano. La cosa mi fa subito prendere lucidità, poiché mi riporta alla mente l'entità della paralisi, la quale, tra le altre cose, ha la simpatica abitudine di mordermi le mani o comunque pungerle con i suoi artigli. Stavolta però tale presenza ostile non si palesa, io resto immobile ed al momento giusto mi alzo dal letto. Vedo mio fratello che dorme nel suo letto e sento del movimento fuori dalla mia stanza. Vado verso la porta e do dei pugnetti al muro, il quale risulta solido come nella realtà fisica, se lo avessi colpito un po' più forte mi sarei fatto male. Esco dalla mia stanza e vedo mia madre in camera insieme a qualcuno, forse mia nonna, poi vado in salotto e trovo mio padre seduto sul divano. Vado di sopra e vedo nuovamente mia madre e mia nonna, stavolta sedute sul divano a guardare la TV. Esco dalla porta finestra della veranda, è il crepuscolo e vedo che sul piazzaletto ci sono due tavoli con sopra delle candele accese. Esco e mi incammino lungo la via che inizia di fronte al cancello di casa mia. Mi viene in mente l'obbiettivo di incontrare RSN ( Ragazza Senza Nome, la chiamerò così finché non riuscirò ad incontrarla di nuovo ed a conoscere il suo vero nome), incontrata la prima volta circa 5 anni fa proprio mentre camminavo lungo questa strada. Cammino lentamente mantenendo la presenza in me stesso e parlando ad alta voce come se mi stessi rivolgendo a questa ragazza: << non conosco il tuo nome, ma voglio davvero rivederti, incontriamoci all'incrocio alla fine di questa strada >>. Mentre parlo cerco di richiamare quell'emozione particolare provata in quell'occasione, ad un tratto mi volto a guardare dietro di me, poiché quella volta lei era comparsa proprio alle mie spalle. E' un tentativo velleitario però, so già che non è lì altrimenti avrei percepito la sua presenza, come accadde quella volta. Proseguo ed arrivo alla fine della strada ma lei ancora non si vede, cambio allora il luogo dell'incontro dicendo ad alta voce che ci vedremo davanti ad un bar. Quando sto per giungere all'incrocio vedo un ombra spuntare da dietro l'angolo a sinistra e spero sia lei ma a dire il vero già so che non è possibile, per lo stesso motivo di prima. Un attimo dopo infatti compare il proprietario di quell'ombra, un uomo sui 40-50. Girato l'angolo mi trovo in un'area molto affollata con diversi locali all'aperto pieni di gente ed altra gente che passeggia, con il conseguente chiacchiericcio di fondo. Qui la mia lucidità subisce temporaneamente un calo, ed anche lo scenario in cui mi trovo si destabilizza e deforma. Mi ritrovo nella mia stanza, mi guardo rapidamente allo specchio, dopodiché riacquisisco piena lucidità ed esco dalla camera. Inizialmente penso di provare nuovamente ad incontrare RSN, poi però cambio idea e decido invece di esplorare il Mondo Sotterraneo. Esco di casa e mi dirigo verso la casa di fronte, nella quale si trova uno dei passaggi verso tale mondo. Altre volte infatti mi sono trovato a scendere nei piani sotterranei, i quali rappresentano una specie di anticamere del Mondo Sotterraneo vero e proprio. Finora mi sono sempre fermato prima di arrivarci, le prime volte sono stato aggredito e sbattuto fuori dai Vampiri, l'ultima volta invece sono riuscito a raggiungere una specie di sala d'attesa ma mi sono svegliato prima di riuscire a chiedere informazioni su come accedere al Mondo Sotterraneo. Suono il citofono e mi risponde Luisa, la moglie di Gianfranco, le dico chi sono e lei mi risponde che adesso non può farmi entrare perché ha ospiti a casa. Le dico che sono solo di passaggio, sarò veloce e non si accorgeranno nemmeno della mia presenza, lei allora dice che mi farà entrare solo se le spiegherò perché lo faccio. Le prometto allora che se mi fa entrare glielo dirò, lei dunque mi apre e io le dico che non ho mai detto loro la verità sul perché passo spesso di qui per poi sparire perché probabilmente non mi avrebbero creduto. Nel frattempo entriamo in casa e vedo che in realtà a parte lei e Gianfranco non c'è nessuno, dico: << ah ma allora era tutta una finta! >> Dopodiché mi metto a spiegare, dico loro che vivo in una realtà parallela e che vengo qui per conoscere me stesso. Non me la sento di dire loro che siamo in un sogno e che loro sono personaggi onirici, sia perché potrebbero offendersi, sia perché non posso essere sicuro al 100 % che lo siano. Dico che forse anche loro hanno una vita nella realtà fisica o l'hanno avuta in passato, che i loro nomi e il loro aspetto attuale potrebbe essere influenzato da una di queste vite fisiche passate. Loro comunque non sembrano sorpresi dalle mie parole e ad un certo punto mi dicono che stanno per andare a dormire. Li saluto e do loro la buonanotte, mi avvio poi alla ricerca di una porta da cui uscire e mentre rifletto su alcune cose. Mi chiedo come sia la loro vita qui, se vivono le loro giornate come noi nella realtà fisica, scandite dallo scorrere del tempo, dall'alternanza giorno-notte. Nel frattempo lo scenario si destabilizza, sento che il sogno mi sta scivolando via e qualche istante dopo mi sveglio.