Il mio primo sogno lucido pomeridiano
28/06/2016
Mi addormento sul divano, pensando vagamente ai sogni lucidi, entro nel sogno. Sto guidando, con una ragazza, una scolaresca di bambine. Queste hanno gli occhi molto a lato della faccia e risultano inquietanti, la ragazza mi chiede di prendermi cura di una bimba che proprio non ha occhi. [slpc]Mi accorgo di stare sognando, non ricordo infatti come sono arrivato e facendo un test di realtà ho un'ulteriore conferma.
Sono in una zona industriale con molti edifici, il sole batte forte. Vado verso la bambina senza occhi e la prendo in braccio, mi fa pena, quasi mi commuovo, mentre la porto davanti alla fila un'altra bambina mi dice che non ci vede, in realtà ha un cappello troppo largo che le sposto per farle vedere. All'improvviso la piccolina cieca mi scappa dalle mani e corre via. La ragazza che mi stava aiutando mi chiede di recuperarla. Qui ho un dubbio, potrei dedicarmi a delle task oppure seguire la trama del sogno. Decido di seguire la trama del sogno, nella speranza che mi dica qualcosa sul mio subconscio.
Corro dentro l'edificio in cui è scappata, sembra ancora in costruzione, cerco la bambina per qualche minuto ma non la trovo. Sono un po' deluso e quindi decido di godermi la mia lucidità. Voglio uscire e provare a volare (almeno una volta), guardo il muro e ci corro attraverso immaginando di uscire all'aperto, rompo la parete e arrivo in uno spiazzo al sole. La qualità del sogno fa schifo, è tutto sfuocato, sento che la mia mente è presente ma purtroppo il sogno non è vividissimo nonostante provi a stabilizzare.
"Bene proviamo lo stesso" dico tra me e me, seguo i consigli di Searig sul volo, contraggo gli addominali e salto. Parto come un razzo missile, è incredibile, sento il vuoto nello stomaco, l'aria sulla pelle ma inizio a sentire il mio corpo fisico, sono in una posizione strana e non sento le coperte (non ricordavo che fosse pomeriggio nella realtà). Mi tocco le gambe e contraggo i muscoli (nel sogno credo), sento ogni fibra ed è così reale che mi concentro su quella sensazione e riprendo a volare. Svolazzo disteso, poi come superman e dopo qualche minuto atterro. Osservo intorno a me; sono in un'area metropolitana, sorgono grandi grattacieli e, ovviamente, sono solo. Voglio chiamare nel sogno una persona, mi impongo di trovarla dietro un angolo. Prima appare mia madre, poi, al secondo tentativo, compare la persona che volevo. In quel momento il sogno va in crash ma ne inizia un altro.[/slpc]
Sono appena fuori dalle scale, nel mio giardino, con un amico. Mi guardo intorno, ci sono pure i vicini, tutto mi sembra normale, [slpc]non ricordandomi come sono arrivato faccio un test di realtà. Guardo le mani, hanno le dita in numero giusto ma sono piatte, quindi sto sognando. Provo il test del naso (non l'ho mai fatto e me lo ha consigliato Sonme) e pur chiudendo le narici sento l'aria entrare copiosa nei miei polmoni. Trovo questo fatto più strepitoso del volo e ci perdo un po' di tempo. Decido di salire a casa, il mio amico mi segue. Entro ma non somiglia a casa mia tranne per il fatto che dentro c'è mio padre. Provo a parlare con il mio amico, gli dico "Ora proverò ad evocare nel sogno la mia ragazza", lui sembra non capire, mi asseconda e mi lascia con un "Dammi un Al Pacino sulla guancia". Scoppio a ridere per il nonsense e cerco una camera isolata. Mi giro verso la porta, mi rigiro poco dopo trovando la mia ragazza seduta sul letto. Non so come, mi ritrovo a farci l'amore. Non racconto i particolari ma non mi è piaciuto molto il rapporto, era come se qualcosa non andasse ma lasciamo perdere. Mentre sono in questo atto entra mio padre, essendo in un sogno non mi preoccupo, neppure lui. Indossa un grembiule e porta un carrettino, ci dice, con molta simpatia: "Volete un pancake?", io e la mia ragazza rifiutiamo. Va verso la porta, si gira verso la mia ragazza e dice: "Hai delle belle omertà", rido di nuovo, e mi chiedo perché i miei personaggi onirici siano così stupidi e sgrammaticati, ma non finisce qui. La ragazza gli risponde "Tu sei un ipocrita, perché anche tu sei poco vestito", guardo mio padre che esce dalla porta appena in tempo per notare le sue natiche al vento
, il rapporto prosegue ma non si conclude perché mi sveglio[/slpc]
Sono abbastanza soddisfatto del tutto, però la nitidezza era abbastanza bassa, forse è una conseguenza del sonno leggero e del caldo. I miei personaggi onirici sono molto comici a quanto pare e non sono molto intelligenti, è una delle prime volte in cui provo ad interagirci di più.