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Sogni comuni privi della consapevolezza di sognare.
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diario dei sogni di Namarie

Messaggioda Namarie » 01/02/2018, 14:47

mi trovo in uno scontro armato lo scontro si divideva su due livelli i miei che erano in una zona di fango mentre i nemici si trovavano su di una sopraelevata fatta con dei tronchi di legno. lunivo modo per salirvi era che usassi un bastone in legno flessibile come per il salto in alto, sulla staccionata spiccavano sopratutto 2 po un principe e suo padre. cosi chiedo uno scontro equo e di poter salire per combattere alla pari.
mi lanciano cosi un bastone e dopo aver controllato che non fosse sabotato con uno slancio sali anche io sulla piattaforma rialzata: qui però invece di avere uno scontro equo il po piu anziano manda via il figlio e mentre mi rialzavo dall'atterraggio in vecchio con una spada o un coltello non ricordo mi squarcia il ventre io con le mani cercai di comprimere la ferita e la fuoriuscita dell'intestino e mi lasciai cadere dalla piattaforma per finire in un piccolo fiumiciattolo fangoso fingendomi morto: qui sentivo come se le forze mi abbandonassero e il mio corpo diventava sempre più debole e la mente sempre più sfocata quando camminando per un piccolo tratto incontro cristina Yang vedendomi mi viene in contro ed io mi lascio cadere senza forze tra le sue braccia che mi sorreggievano, cosi cerca di tranquillizzarmi e mi porta subito in un ospedale.
mi posa su un lettino operatorio controlla la ferita e mi ricuce e qui sento le forze tornare:
salto temporale non so di quanto e mi ritrovo in una campagna con una specie di casupola e 2 po che parlano: uno dei 2 era su una specie di monociclo con le ruote giganti ed era elettrico; e diceva ad una tipa che il figlio del po anziano era stato un codardo a non affrontarmi altro salto temporale e mi ritrovo dinuovo in ospedale qui tutti i medici avevano dato una festa e tra gli invitati c'erano anche i po che volevano uccidermi: la festa si teneva all'esterno tra la reception e il pronto soccorso.
incontro cosi dinuovo il po che voleva uccidermi e con rabbia gli dico di andarsene perche senno sarebbe finita male e lui se ne va:
d'un tratto dal pronto soccorso vedo cristina uscire e sul prato che portava li uno strano liquido poi una macchina si avvicina in retromarcia e dal tubo di scarico uscivano delle piccole scintille: che toccando il liquido a terra lo fecero infiammare;
si alzarono delle fiamme verdi che arrivarono fino al pronto soccorso dove stava uscendo cristina per raggiungerci, cosi senza pensarci due volte corsi nelle fiamme presi cristina dal camice bianco e la portai fuori da li in un posto sicuro.
lei mi ringrazio e mi disse che stava bene altro salto temporale di qualche ora:
noto che la mia ferita pulsava nuovamente sollevai la maglia e vidi che erano saltati un paio di punti e si vedeva un pezzo dintestino premere fuori per uscire.
mi reco nuovamente da cristina stando attento a premere con le mani e gli rimostro la ferita lei mi dice che doveva essersi riaperta quando ho fatto la corsa verso le fiamme e che mi avrebbe rimesso 2 punti nuovamente e mi disse di seguirla: nel tragitto fino in sala operatoria incontrammo altri 2 medici la bailey e la gray chiedendo consulto anche a loro che si mobilitarono per seguirci arrivato in salla un lettino blu con un dei ferri mi si presento davanti e qui anche il primario dottor webber che decise di mettere lui i punti in modo che non si riaprissero più
mi fece sedere prese ago e filo e rinchiuse i 2 lembi di pelle in modo perfetto tante che non sentii nessun dolore e pensai tra me e me ora capisco perche lui è il primario.
Namarie
 
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Re: diario dei sogni di Namarie

Messaggioda Namarie » 02/02/2018, 10:07

questo è di qualche giorno fa

sogno: ero in una casa la casa era stretta dai muri di color marrone e dei piccoli corridoi, mentre giravo per le stanze cercando non so bene cosa mi sono imbattuto in una famiglia madre e figlio piccolo 7-8 anni: non so perche il mio cervello le identificava come delle formiche in un corpo umano infatti avevano in tutto e per tutto l'aspetto umano,
ed erano seduti su di una poltrona in casa non cerano riscaldamenti quindi la poltrona in pelle si scaldava come una stufa: in questo mondo a quanto ho capito viggeva una legge dove nessuno poteva uscire di casa era come una dittatura e l'uscita poteva portare all'arresto,
dopo aver dialogato un po con questa famiglia la madre dimprovviso mentre ero seduto ad un tavolo arriva da me con un pentolino e mi rovescia in faccia il contenuto(? non chiedetemi perche) e mi dice che era una zuppa di cavoli qui io stupito mi vado a sciacquare la faccia in bagno e al ritorno nella stanza trovo in casa un sacco di p.o che inneggiano ad una rivolta e a quanto pare io ero il loro leader cosi mi alzano in spalla e su una tavola di legno scrivo un messaggio di rivolta.
ad un tratto delle guardie armate entrano nell'edificio ed iniziano a terrorizzare tutti tant'è che iniziamo a correre per strada (qui un senso si panico mi ha pervaso sopratutto quando mi sono voltato e ho visto la polizia sparare ai ragazzi che correvano dietro di me ed abbatterti uno ad uno ) qui arrivo davanti ad un grosso edificio con una scalinata larghissima e una vetrata come ingresso mi fermo un secondo per pensare quando una guardia mi prende di mira: non ci pensai 2 volte ed entrai nell'edificio dentro era una struttura che votava sul classico quasi come fosse una villa con al centro un tavolo in metallo lungo.
qui vidi un mio amico anche lui preso dal panico quando lo vidi lui mi puntò la pistola contro e io feci lo stesso cerco di fargli abbassare l'arma parlandogli , quando dietro di lui appare la guardia che voleva separargli qui tutto successe in un attimo io saprai alla guardia dietro di lui e lui sparo a me prendendomi al petto: ( qui ero preso dal panico più totale) non sapendo cosa fare cercai di tappare la ferita con le mani mentre il mio amico correva via ero in disperazione la mente non riusciva a rimanere lucida ( premetto nella ferita non cera sangue e ero in piedi come se non era successo nulla ma la mia mente continuava a pensare che li cera una ferita da arma da fuoco quindi per me c'era) mi giro e seduta al tavolo lungo c'era una donna (qui arriva la parte che non riesco a scordarmi e vorrei rivivere questa senzazione) questa donna aveva un camice bianco e una capigliatura nera lunga io terrorizzato con le mani che premevano sulla ferita la guardai lei con uno sguardo di sicurezza prese una bacinella chirurgica con dentro delle pinze chiurgiche ed un ago mi guardò lei non sembrava spaventata e neanche agitata trasmetteva un senso di sicurezza e pace mi disse di avvicinarmi e io cosi feci ancora tremante poi mi chiese di fargli guardare la ferita ma avevo paura che alzando la felpa l'emorragia dovuta al colpo sarebbe aumentata ma lei mi ha tranquillizzato dicendomi che non sarebbe accaduto nulla di male e cosi con mani tremanti alzai la felpa e lei mi rassicurò dicendomi che non era nulla di grave e con lago che aveva in mano iniziò a ricucirmi.
ora tutto cio può sembrare una follia ma vi assicuro che la senzazione di pace generata da quella donna era indescrivibile ancora ora non mi capacito di come mi ricordi quella scena sopratutto la senzazione nei minimi dettagli
Namarie
 
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