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Sogni comuni privi della consapevolezza di sognare.
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Re: Sogni non lucidi di Edivad

Messaggioda Edivad » 24/11/2015, 22:05

Martedì 24 Novembre (1:00 - 8:30)

Sogno molto cupo. Credo di aver preso un treno e di essermi ritrovato in un palazzo ad investigare l'uccisione di una ragazza di 17 anni.
Su un monitor vedo una scena dove lei parla con il suo fidanzato delle sue (di lui) disfunzioni/inadeguatezze sessuali, e subito penso che forse è stato lui ad ucciderla perché sentitosi offesi.
Nella stanza con me c'è un altro investigatore, vestito in maniera 'tipica' (giaccone, ecc). Inizialmente è burbero, ma poi condividiamo teorie, informazioni, ecc, forse leghiamo un po'.

Poi esco dal palazzo, cammino e 'mi rendo conto' di avere un nuovo interesse/hobby: comprare gemme ed incastonarle in gioielli.

Guardacaso ricevo un volantino che parla di un evento/associazione, tale 'TESTA DI GEMME', e così mi reco in un altro edificio.
Raggiungo una sala dove si terrà questo incontro, e qui incontro una professoressa di matematica che mi fa notare che sto indossando un pigiama (quello che indossavo nella realtà giorni fa) con macchie di polvere/dentifricio, umiliandomi non poco.

Comunque, vado a sedermi, visto che l'evento sta iniziando. La situazione diventa molto grottesca.

C'è PIPPO FRANCO (???) a fare da 'presentatore'. Grazie ai suoi discorsi ed un libretto che trovo sulla sedia mi rendo conto che no, la 'TESTA DI GEMME' non vende gemme.

Vende teste. Umane. No, non riproduzioni - teste vere, conservate in modo da non putrefarsi, ma non esattamente mummificate in quanto mostrano una certa freschezza. Alcune sono effettivamente decorate con gemme, altre no, o comunque non abbastanza affinché io me ne renda conto.

Quando mi rendo conto questa cosa non provo disgusto o paura, ma un senso di delusione. Però rimango seduto, e quando l'evento si conclude me ne vado con le altre persone.

Scambio parole con altre persone, sia Pippo Franco che Fiorella Mannoia (non notata prima, la incrocio uscendo dalla sala), spiegando che io ero venuto lì perché intenzionato a comprare gemme vere per incastonarle (ne parlo come 'mio hobby'), e vendere teste umane mi sembra 'non una bella cosa'.
Loro rispondono alle mie critiche in maniera non stizzita ma facendo un discorso su concetti come eleganza, finezza, ecc...insomma, alla fine sarei io il 'selvaggio' che non apprezza certe raffinatezze :shock:
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Re: Sogni non lucidi di Edivad

Messaggioda Edivad » 30/11/2015, 23:49

Lunedì 30 Novembre (2:00 - 9:00)
Andato a dormire tardi.

Solita tipologia di sogno dove sono in un centro commerciale/negozio e semilucidiamente penso che potrebbe essere una buona occasione per ingozzarmi.
In particolare noto dei Pringles a gusti 'particolari', del tipo: Immagine
(che conoscevo prima di questo sogno, li avevo pensati ieri o il giorno prima).
Mi abbasso - sono su uno scaffale in basso - e ne prendo una scatola, per poi aprirla ed iniziare a mangiarne...

Non ricordo benissimo il sapore, il che suggerisce che non fosse particolare. Probabilmente non era salato. Inoltre con me c'è una cugina (o un'amica, non mi è chiaro) e parliamo anche di fare acquisti elettronici, in particolare smartphone.
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Re: Sogni non lucidi di Edivad

Messaggioda Edivad » 20/12/2015, 21:44

Venerdì 18 Dicembre
Assunto melatonina prima di andare a dormire.

Mi reco nella (non esistente!) soffitta della mia università dove 'so' della presenza di alcuni laboratori di informatica particolarmente avanzati. Invece rimango coinvolto nelle trame di degli scienziati-filosofi nazisti che si occupano di telepatia e controllo mentale.

Purtroppo non ricordo i dettagli, se non che ad un certo punto faccio un 'viaggio cosmico' atterrando sul pavimento a scacchi di una specie di salotto nobiliare immerso in un cielo stellato (!!!) e mi ritrovo ad avere a che fare con Kant ed altri pensatori (forse per combattere i nazisti)

Sabato 19 Dicembre

1)'Sento' di essere in un'avventura grafica, nonostante non vi sia alcun indizio al riguardo. Faccio cose varie sia fuori e dentro casa, oltre che in una specie di vicolo che mi ricorda la mia scuola media.

Ad un certo punto mi ritrovo fuori casa a guardarmi intorno e pensare cose come 'Ma come ha fatto il programmatore a creare un mondo così vasto e realistico? Come è possibile che io sia qui ma possa vedere cose così lontane...?'

Sogno anche che il nostro gatto cade in un laghetto e viene salvato dal cane.

Nella realtà: il laghetto esisteva, in quanto c'è ancora la cavità, ma è prosciugato, e cane e gatto non vanno per niente d'accordo.

2)Sono dentro casa, in una stanza che non frequento da tanto tempo ma nella quale anni ed anni fa dormivo. La percepisco come realtà normale, non 'virtuale'.
Una zia è venuta a visitare casa e mi ha portato 'qualcosa' - forse una lettera, forse del cibo, forse del denaro...

Nella realtà: Questa zia nella è morta (questo anno) ma l'ho ricordato solo dopo essermi svegliato.

Possibili cause: Sapevo che quel giorno mi avrebbe visitato un'altra zia (sorella della defunta).

Domenica 20 Dicembre

Sogno di venire a conoscenza della morte di un'amica che non vedo da tempo (per omicidio, probabilmente) mentre sono in un condominio.

La notizia mi rattrista moltissimo, perché si tratta di una persona alla quale sono molto affezionato ma che ritengo di aver trattato con 'freddezza' (immeritata) talvolta.

Così decido di viaggiare nel passato per incontrarla e dirle che le voglio bene.

Scritto così è assurdo, ma nel sogno l'idea mi sembrava perfettamente sensata, nonostante non percepissi di avere chissà quali poteri.

Presa questa decisione, mi ritrovo in una sala (forse una palestra?) piuttosto ampia. La mia amica e lì, viva e vegeta, ed io vado da lei. Parliamo, le dico che le voglio bene, lei è compiaciuta.
Non ricordo i dettagli se non che camminiamo 'a braccetto', e ad un certo punto lei mi dice una cosa che suona, grossomodo 'Ma se vuoi mi vuoi così bene, non è che abbiamo gli stessi genitori'?' (come per suggerire che sia mia sorella).
Lo dice con 'simpatia seria', non per prendermi in giro.

Altra cosa che ricordo è che in questo sogno forse c'era un vago collegamento con alieni. Forse nel giornale dove avevo letto della morte di questa amica si parlava di avvistamento o atterraggi. Potrebbe anche spiegare il perché avessi la capacità di viaggiare nel tempo.

Nella realtà/cause: Questa amica è viva e vegeta, ed in questi giorni ho pensato che è stato un peccato non poterla rivedere questo anno.
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Re: Sogni non lucidi di Edivad

Messaggioda Edivad » 01/01/2016, 0:26

Giovedì 31 Dicembre (1:00 - 9:00)
Mi muovo saltellando e levitando/cadendo MOLTO lentamente in un boschetto e facendolo urto (leggermente) contro una persona di spalle che si rivela essere un compagno di classe del liceo.
Sembra abbastanza infastidito dalla cosa, io invece mi 'bullo' del mio potere di levitazione, cosa del quale lui sembra non curarsi.
Lo lascio dietro di me e cammino, il boschetto finisce e sembra iniziare una sorta di campus/complesso turistico.
Immediatamente di fronte a me c'è una sorta di piscina con delle piattaforme di colore grigio-nero.
Decido di usare i miei poteri per recarmi sulla piattaforma centrale e guardarmi intorno. Noto anche che ci sono diverse persone in giro, tutte abbastanza giovane.

Poi decido di tornare indietro, ma con un rapido sguardo all'acqua noto che ORA (prima erano assenti) sono presenti squali ed altri pesci abbastanza minacciosi - e non mi sento più così sicuro dei miei poteri, o delle mie capacità di fare salti 'normali'.


NB: Mi capita relativamente di frequente di sognare di avere queste capacità di salto e caduta lenta.
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Re: Sogni non lucidi di Edivad

Messaggioda Edivad » 03/01/2016, 21:39

Domenica 3 Gennaio (2:30 - 9:00)
Ho assunto della melatonina.

Sogno di essere nel retro di un'aula di quella che 'so' essere una scuola/gilda/setta di assassini, il giorno della fine dell'addestramento (!!!). Ha un aspetto abbastanza ordinario, mi ricorda vagamente quella della mia scuola media.

Alla mia destra c'è una ragazza sul mio corpo mi soffermo, notando che ha un fisico particolarmente attraente ed è vestita con tipico abbigliamento da yoga (pantaloni elasticizzati, ecc...).
Rivolgendomi a lei noto che ha dei lineamenti vagamente medio-orientali (o forse indiani) e porta un velo che le copre i capelli (ma non il volto).
La seconda cosa mi dispiace, tanto da farmi passare l'attrazione che provo per lei.
Scambia,o qualche parola, nulla di particolarmente importante.


Avanzo di qualche posto, insieme a me ci sono altri ragazzi e ragazzi.
Inizio a pensare a cosa farò, visto che sta iniziando a svolgersi la cerimonia durante la quali gli assassini dovranno completare il loro percorso con un particolare giuramento, nel quale promettono di usare le abilità apprese solo per obiettivi professionali.

Io non me la sento di farlo. Vorrei non giurare e rimanere un uomo 'libero', ma temo le conseguenze, specie se dovessi decidere di usare i miei poteri (anche su questo non ricordo dettagli) invece di vivere in disparte senza usarli.

In fondo all'aula c'è un piccolo palco di legno, con una cattedra ed una donna - giovane ma non troppo, avrà poco più di 30 anni, con abiti bianco grigi e delle protezioni di metallo su spalle e petto - che è la preside/signora/alta sacerdotessa (scusate la confusione) di questa associazione.

Ci avviciniamo tutti, gli altri giurano rispondendo ad alcune domande della donna - non ricordo la formula o i dettagli nemmeno qui purtroppo - arrivato il mio momento io, che mi ritrovo non davanti ma *sul* palco e con le spalle al muro più vicino al momento 'fatidico' rispondo con un semplice NO.

Lei risponde stizzita che volendo rifiutare avrei dovuto usare una particolare formula rituale, ma accetta il rifiuto senza paventare conseguenze negative.
Insomma, ho 'solo' fatto una figuraccia.

Scendo dal palco e mi ritrovo insieme agli altri che stanno festeggiando il conseguimento di questo traguardo. Nonostante l'imbarazzo rimango per un po' tra loro.
Dopo un po' salta fuori Benjen Stark (personaggio di Game of Thrones) che dice qualcosa riguardo al pagamento della mia 'retta'. Forse nel sogno sono suo nipote.
Ricordo che non parla del pagamento con dispiacere, non li considera soldi sprecati visto il mio rifiuto, anzi sembra sorridere senza sarcasmo.

Io invece penso che non dovrebbe esserci nessuna retta, visto che ricordo di aver lavorato all'interno di questa società per pagare la mia educazione (pulendo, facendo assistenza, ecc..)

Mi ritrovo fuori, all'uscita su delle brevi scale, ci sono i miei ex 'compagni' che parlano tra loro, sembrano molto contenti.
Provo un po' di vergogna perché penso alla figuraccia fatta sul palco - oltre al fatto che sono stato l'unico a rifiutare - ma parlando un po' con loro non me lo fanno pesare minimamente, discutiamo cordialmente.

In particolare parlo con una ragazza bionda dal fisico molto particolare - ha dei seni spropositati (ma comunque a livelli 'umani', non grotteschi) ma sopratutto la testa leggermente curvata *al indietro*, come se stesse fissando il cielo.

Cosa piuttosto assurda - logicamente il peso delle sue forme dovrebbe spingerla in avanti, ma nel sogno non faccio questa considerazione.

Questa ragazza sembra interessata a me, ed anche io lo sono a lei - nel sogno la trovo particolarmente attraente nonostante (o forse proprio per?) queste 'particolarità' - così combiniamo un appuntamento.
Dice che possiamo incontrarci al suo paese, il cui nome non ricordo se non che era qualcosa come 'Modanò' o 'Mogherò' . Credo mi dia anche il suo numero di telefono.

Nel resto del sogno vago cercando questo paese, ma mi perdo e non riesco a risolvere chiamando la ragazza.
Alla fine mi ritrovo in tarda serata in un alto paese che mi ricorda quello del mio liceo, a chiedere indicazioni ad un'anziana signora su dove sia questo fantomatica cittadina. Lei mi indica una vallata, e io mi rendo conto che questo appuntamento non si farà - il posto non è lontanissimo, ma il girovagare, l'ora, e il fatto che la ragazza al telefono non riesce a farsi capire mi hanno fatto ormai passare la voglia...

NB Benjen Stark, il giuramento, eccc...mi ricordano Game of Thrones e gli 'uomini senza volto', una gilda di assassini con particolari impegni e voti 'professionali'.
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Re: Sogni non lucidi di Edivad

Messaggioda Edivad » 13/06/2016, 21:14

Lunedì 13 Giugno (0:30 - 8:30)
Sogno di essere a casa ed ospitare sia cast della serie TV 'Galavant' (che adoro e alla penso abbastanza spesso) che Peter Dinklage.
Ricordo tra le altre cose che parlavo inglese e che aun certo punto qualcuno corregge la mia pronuncia (e ci rimango abbastanza male).
Inoltre che Peter Dinklage mi propone di uscire a fare un giro, e forse anche una collaborazione in un suo progetto.
Io reagisco pensando che filmando la giornata passata con lui potrei usarla per guadagnare molti soldi pubblicandola su YouTube (visualizzazioni, ecc), ma quando vado ad accendere il PC per pianificare la cosa scopro che non è funzionante: ci sono strane schermate blu, 'interferenze', ecc...
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Re: Sogni non lucidi di Edivad

Messaggioda Edivad » 13/07/2016, 22:38

Mercoledì 13 Luglio (1:30 - 9:00)

1)Sogno di far parte di una sorta di setta la cui dottrina fondamentale è che esistano entità aliene superiori che dopo un percorso di preparazione è possibile 'ospitare' dentro di sé, obiettivo considerato desiderabile perché queste entità porterebbero illuminazione, gioia, grandi capacità intellettuali...
Per 'ospitare' queste entità bisogna subire' un'operazione rituale che comporta un'incisione della fronte.
Alcuni dei membri hanno questo segno (non particolarmente vistoso) , ma non io che sono solo un novizio.
A capo della della setta c'è una donna di mezza età, molto distinta, con capelli neri e lungo tunica blu-nero dotata di grande carisma ed autorità.
I suoi modi di fare sono ultraterreni ed è palesemente 'illuminata'', ma non ha incisioni sulla fronte, fatto che interpreto come segno di ospitare un'entità di tale potenza da non avere bisogno di operazioni fisiche per entrare in un corpo umano (oppure essere essa stessa un'entità che si è creata un corpo su misura).
Nell'ordine, mi succedono le seguenti cose:

Mi viene chiesto se mi sento pronto ad ospitare una di queste 'entità', al che io rispondo di no perché non mi sento pronto. Il mio rifiuto viene accettato senza particolari problemi.

Sono seduto su degli scalini, accanto ad un altro membro della setta, un ragazzo che avrà la mia età o forse qualche anno in meno. Non sono sicuro se sia un 'novizio' anche lui o un membro di rango maggiore che ha subito il 'rituale'.
Comunque, ha un atteggiamento mellifluo, sembra quasi voglia flirtare con me, tenta di accarezzarmi il volto. Io sono un po' imbarazzato, dopo un po' mi alzo ed entro in quella che sembra essere una tenda abbastanza grande (forse sarebbe meglio dire un padiglione).
L'interno è di stoffa rossa, al centro c'è la donna prima descritta ed uno strano congegno che descriverei come un'aspiratore dotato di aghi/lame (sicuramente usato nei rituali di 'impianto' delle entità).
Ci sono anche altri membri della setta, e la donna parla con loro, risponde a domande, espone dottrine...purtroppo non ricordo i dettagli.
Ad un certo punto le chiedo: "Che atteggiamento dobbiamo avere nei confronti delle persone che non sono parte della setta? E per quanto riguarda relazioni e sesso, in genere?".
Lei mi da una risposta che purtroppo non ricordo.

Mi ritrovo in una stanza che per certi aspetti mi ricorda una delle sale delle mia scuola media, ma per altri l'interno di un aereo.
Sono seduto insieme a numerose altre persone. Io ed alcune di queste persone siamo connessi tramite dei tubi flessibili metallici attaccati alle nostre teste.
'So' che queste persone sono costrette a ciò, e che si tratta di nemici della setta ai quali si vuole fare qualcosa di spiacevole, forse sono anche legati alle loro sedie (io sicuramente non lo sono). Probabilmente la setta ha deciso di attaccare un convegno o dirottare un aereo e vuole fare loro qualcosa.
Mi chiedo però io perché sia connesso a loro.

Su un palco a cinque o sei metri di distanza c'è sempre la donna di prima, e comunichiamo telepaticamente (NB: lei non ha nessun tubo o congegno su di lei). Le chiedo perché sia connesso a queste persone
Lei risponde che sono stato io stesso a chiederlo. Non ricordo bene i dettagli ma dice qualcosa riguardo al fatto che io mi sia offerto volontario per tentare di 'convertire' queste persone o perlomeno convincerle a collaborare.
I tubi di metallo, che altrimenti verrebbero usati per torturarli/fargli del male/impiantargli forzatamente delle 'entità' (qui purtroppo i miei ricordi sono molto vaghi), dovrebbero servirmi per comunicare direttamente con le loro menti.
Io non ricordo assolutamente di essermi offerto, ed ho molti dubbi su tutta la vicenda.
La donna, capendo il mio rifiuto, si fa ostile e mi dice (sempre telepaticamente) qualcosa che riassumerei come 'Allora morirai e brucerai nell'inferno del tuo Dio'.
Provo disagio ed ansia per quello che sta succedendo, e contemporaneamente inizio ad intuire che si tratta di un sogno.
Tento di svegliarmi sbattendo le palpebre, inoltre mi alzo dalla mia sedia ed inizio a correre nella direzione opposta da lei (il tubo a questo punto non mi trattiene) mentre sento e vedo che altri membri della setta che si fanno verso di me per impedirmi di andar via. Ricordo solo di riuscire a raggiungere una piccola stanza foderata di rosso.


2)Sogno molto meno interessante: vado al liceo, sono gli ultimi giorni dell'anno scolastico e insieme a me ci sono solo 3-4 altre persone. C'è però il rischio di venir interrogato, ed avendo studiato pochissimo e sentendomi particolarmente stanco esco dall'aula e 'sparisco', sperando che in qualche modo le altre persone mi giustifichino.
Dopo un po' mi ritrovo in una stanza di una casa di parenti che frequentavo moltissimi anni fa, con una professoressa ed altre persone. C'è un portatile vicino alla cattedra che mi era stato affidato in precedenza, io dico di doverlo controllare ma un ragazzo parlando dice che ho causato un guasto (qualcosa come 'Per colpa sua lo schermo è sempre bianco') e la professoressa stizzita rifiuta di farmelo toccare.
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