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Sogni e incubi NON lucidi, caratterizzati dall'essere unici o ricorrenti, emotivi o bizzarri. Diario che volete condividere con gli altri utenti per ricevere commenti e pareri.

Pagine di diario di Arwen

Messaggioda Arwen » 14/12/2021, 11:29

Ok, non pensavo di voler scrivere qui anche i miei sogni non-lucidi ma ho deciso che oggi metterò alla gogna pubblica il mio inconscio perché mi tormenta :x
Scusate per eventuali errori ma ho scritto frettolosamente.
Questa notte ho preso appunti molto dettagliati, quindi ci saranno anche dettagli che solitamente non inserisco nel diario.

Sono andata a letto alle 22.55 (prima di andare a letto ho meditato per circa quindici minuti, concentrandomi prima sull'udito e poi sul respiro), ero sul fianco sinistro ma ho avuto insonnia fino alle 00.30. Alle 00.30 ho cambiato lato, destro, e mi sono risvegliata alle 1:34: solitamente fa freddo in camera, invece sembrava che fosse estate in quel momento. Non ricordo alcun sogno, torno a letto. Alle 1:47 bevo un sorso (anzi, un bel po') d'acqua e dopo un po' torno a letto.
Ore 2:54, mi sveglio dopo il primo incubo e mi fanno male intensamente le gambe (normale, dolori da ciclo). Battito cardiaco al momento del risveglio: 50. Incubo: ero sotto casa (non dell'appartamento universitario, casa mia) e il prof di analisi 2 (pure nei sogni mi tormenti, maledizione : WallBash : ) ci chiedeva di descrivere la nostra tomba ideale, io mi sono ribellata sostenendo che non servisse a nulla e che fosse una :censored: e lui ha fatto casino, urlandomi contro e accusandomi di cose varie, come se io fossi ignorante. L'istante dopo sono stata teletrasportata in una specie di cimitero, che più che cimitero sembrava una mostra di tombe molto strane. Ho pensato ci fosse, in quelle tombe, qualche riferimento militare.
Fino alle 3.20 sono sveglia, bevo e cerco di meditare un po' per calmare i pensieri. Torno a letto.
Mi risveglio alle 5.04 dopo un altro incubo: ho il battito a 52 e sono sul lato destro. Incubi: ero a casa con mamma, sotto casa in particolare, tardo pomeriggio. Arrivava una tizia dal cancello e invece di scacciarla ci siamo nascoste in casa facendo finta di parlare. Ero schiacciata alle scale osservando la finestra. La tizia (inquietante, ricordo che era vestita con una felpa grigia e aveva capelli biondi, ma aveva l'espressione da pazza/killer) guardava dentro casa dalla finestra in tutte le direzioni, era insistente e inquietante e a un certo punto forse mi ha vista. Quando lo ha fatto è come se la finestra fosse diventata una porta e ha scaricato un divano in casa con 3 persone (uomini strani, dall'aspetto simile a ladri o cose così) e l'abbiamo scacciata via.
Poi, altro: ci rechiamo in un posto che all'inizio ricorda una località di montagna isolata, ma è buio ed è come se stessimo scappando da qualche pericolo. Sono con papà e mio fratello con mamma da un'altra parte. Io e papà ci accampiamo lungo le scale di un posto all'esterno e ci sono dei fili per il bucato sopra. Sembra un'isola. Sembrava che stessimo scappando da qualche pazzo.
In un altro sogno strano uno tizio era fissato con le mie gambe e la cosa mi turbava profondamente.
In un altro sono con mamma e rientriamo correndo scappando da qualcosa e sono nella città universitaria, mi dirigo verso l'appartamento. Fuori è buio e uso lo smartwatch come torcia per vedere e controllare che non ci sia qualche tizio molesto in giro. Sono turbata ed è come se qualcuno ci inseguisse, lei mi dice "corri" e io guardo indietro assicurandomi che non ci sia nessuno e le dico di andare avanti intanto, così lei intanto entra. Le dico, in particolare "vai avanti tu, ti proteggo io". L'ultima scena che ricordo sono io che cerco di aprire la porta con una chiave più spessa del normale, e quando mi sveglio la mia mano è in una posizione simile, sul cuscino. La sensazione del sogno permane per qualche lungo attimo.
Tutto molto vago, ho ricordi confusi ma insomma, è una serie di sogni turbolenti.
Dopo quel sogno ho deciso di rimanere sveglia per un bel po'.
A quel punto cerco di calmare i pensieri ma non ci riesco, temo che se tornerò a dormire farò un incubo identico. Credo di avere livelli di serotonina e dopamina sballati e sono sempre in pensiero. Prendo un sorso d'acqua, uno di latte e orzo e due quadratini di cioccolato fondente con i mirtilli e spero che mi aiutino un po'. (aspetta e spera : Surprice : )
Non voglio tornare a letto. Prendo le cuffie per ascoltare un po' di musica rilassante: rotte. Prendo un altro paio di cuffie di riserva: rotte.
:shock:
Prendo le cuffie del pc enormi e con rassegnazione uso quelle. Scelgo un audio con suoni di uccellini che ieri avevo utilizzato per una visualizzazione che mi sta a cuore e mi rilasso con quella. La faccio scorrere, fino alle 7:26. In quel frangente di tempo ero certa di essere rimasta sveglia (in posizione supina con due cuscini e con una luce soffusa accesa) ma ricordo di aver sognato. Vedevo una ragazzina in terza persona correre in una specie di foresta di bambù, come questa: https://www.marcotogni.it/v-2/36/foresta-bambu.jpg ma i colori erano molto più chiari e luminosi, sul bianco. Vedevo questa bambina correre e c'era un altro ragazzo che correva, biondo e con una camicia bianca, stile cartone animato. Correvano entrambi, ma volevo capire meglio chi fosse quel ragazzo: sono diventata la bambina e la prospettiva è cambiata. Ho visto il suo viso, ma poi mi sono presumibilmente svegliata. Ricordo anche di aver sognato qualcosa tipo una tavolata in stile pubblicitario, sui toni caldi dell'arancione. Battito alla fine del rilassamento: 49.
Sono, quindi, le 7.26. La sveglia suonerà alle 8, ma sento il bisogno di riposare oppure non riuscirò a concentrarmi minimamente sullo studio, quindi la sposto alle 9.
Fino alle 8.19 ho nuovamente insonnia, oramai è mattino inoltrato e tornano i rumori forti, sia in appartamento che fuori, tra ambulanze, il camion della spazzatura, rumori indefiniti di sottofondo, insomma i soliti fastidiosi della città che spezzano quel silenzio armonioso che permette un sonno sereno. Battito alle 8.19: 42. (registro i battiti per cercare di rilevare le fasi REM, perché non voglio affidarmi troppo allo smartwatch: secondo la registrazione effettuata da quest'ultimo, infatti, ho avuto solo 22 minuti di REM. Decisamente errato. Ma sbaglio anche io, quindi si rivela tutto piuttosto inutile.)
Tolgo le cuffie, tolgo il secondo cuscino che mi ero messa per sopportare le cuffie del pc e torno a letto rigirandomi sul lato sinistro. Desidero solo riposare e recuperare forze, ma ripeto un mantra perché non vorrei svegliarmi a seguito dell'ennesimo incubo. Non sono neanche terrificanti rispetto a certi raccapriccianti che ho avuto in passato - talmente tanto che ne ricordo ancora oggi le sensazioni tattili, le urla e le immagini violente/splatter- ma ripensandoci mi sale un senso di turbamento e ansia molto fastidioso.
Dunque, dopo un po' riprendo sonno: ovviamente, la prima cosa che sogno è un bullo del liceo, che mi ha causato seri problemi. Nel sogno, sporca i miei cuscini con cose disgustose, strappa le federe e cose così. Decido che mi sono stancata della sua vista e dei suoi comportamenti (nella realtà ha fatto cose gravissime, l'inconscio avrà voluto ironizzare) e l'ho preso a pugni. Che bella soddisfazione. No, non ero lucida. Me la sono presa anche con mio fratello perché a quanto pare nel sogno l'aveva fatto entrare lui in casa. Vabbè.
I ricordi sono confusi, quindi alcuni sogni potrebbero esserci stati prima di altri. Ad ogni modo, in un altro sogno ero qua a casa nella città universitaria ma era diversa, molto grande e pareva che mi fossi catapultata per un attimo nell'epoca vittoriana. Avevo un abito simile a quelli di quell'epoca color beige chiaro, il tessuto mi ricordava il lino. Aveva decorazioni marroni. Sopra al vestito indossavo una felpa (?), quella che indosso adesso, bianca e con una pelliccetta. Nel sogno la usavo per coprirmi, perché sopra c'era qualche scollatura. C'era un camino nello pseudo salotto-cucina, cosa che qui non c'è, e c'era anche la mia coinquilina che puliva con un pettine e del bicarbonato (a cubetti arancioni, come fosse una pirite di bicarbonato arancione trasparente, un ammasso di cubetti... perdonate il paragone ma non so come descrivere quella cosa) qualcosa. Usava forse uno scolapasta per igienizzare il pettine. Poi invece usava il bicarbonato per pulire il pettine. No sense. Ed era buio.
Altro sogno: ero in una specie di villaggio di babbo natale tutto rosso con delle scale altissime. All'inizio mi sembrava di essere in un enorme centro commerciale magico, come nei film natalizi che vedevo da piccola. Ero con altre persone e c'era una musica in sottofondo. Mi scendevano le lacrime ed ero commossa da non so cosa. Sembrava un calendario dell'avvento enorme, data la struttura. Sono scesa e c'erano degli elfi di babbo natale che presidiavano l'ingresso, avevano il viso bianco (forse indossavano una maschera) e chiedevano un biglietto che io e mio fratello non avevamo. I miei cugini sì, ma ad orari improbabili, tipo le 2 di notte o l'1 e 50 di notte. Ho guardato la struttura e mi sono resa conto che era mutata in una specie di casa horror, in alto a sinistra c'era una specie di cane (o meglio, la testa mozzata di un cane, tipo scooby doo), fantasmi e robe varie. Me ne sono andata dicendo "no grazie".
In quella struttura, forse alla sinistra, c'erano anche delle specie di celle: in una di queste c'era un signore molto strano sopra un cavallo. Mi ha fatto pensare a qualche esibizione da circo ma era surreale e in testa aveva qualcosa di strano, sui colori del bianco.
In un altro sogno ero ad una tavolata enorme, c'erano anche i miei familiari ed il contesto era strano. Un tizio che mi ricorda uno dei giudici di masterchef (che non conosco perchè non lo guardo) mi ha detto che ho ancora 14 anni per imparare due lingue e mi ha chiesto quali volessi imparare. Ho suggerito il giapponese, lingua che effettivamente studio quelle rare volte in cui mi ci dedico da autodidatta, e lui mi ha risposto in tedesco. Ho ipotizzato di dover imparare il giapponese e il tedesco. (Ma perché 14 anni?! : Surprice : )
Infine: ero in una casetta strana e avevo 3 tazzine, anzi un piccolo servizio da tè: una piccola sul rosso o rosa, una a tema "albero di natale" e un'altra che non ricordo e bevevo una tisana o tè. Le tazzine erano in ferro battuto dipinte a mano (?) e avevo dei biscotti ai fiori buoni, identici ad una ricetta che avevo visto ieri sera( erano così: https://i.pinimg.com/564x/91/44/ab/9144 ... fb38c2.jpg ed erano buonissimi). Inoltre avevo una specie di mezza cupola di latta colma di biscotti simili ai baci di dama, differenza: erano verdi, al pistacchio. Io adoro il pistacchio. Erano buonissimi, me ne sarei mangiata un centinaio, ma li ho coperti dopo averne mangiati 4/5. Buoni, buoni, buoni : Love 2 : : Love :
Mentre li mangiavo pensavo che potrebbero piacere ad un personaggio di una storia che sto scrivendo.
Quando mi sono svegliata (alle 9.00 precise, battito a 49) ricordavo (anzi lo ricordo ancora) il buon sapore, ma mi sembrava di averli mangiati davvero. Sensazione piacevole.

Che dire: sono stufa dei sogni turbolenti, inquietanti o ansiosi. Il mio inconscio mi prende in giro, e il sonno è... come dire... molto intermittente.


Bravo inconscio, ti sei guadagnato il titolo di inconscio-giullare dell'anno. : Nar :
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Re: Pagine di diario di Arwen

Messaggioda LuKe94 » 14/12/2021, 17:25

Bhe dai l'ambientazione dell' ultimo sogno non mi è sembrata poi così male :)
Sembrava anche il più vivido di tutti, essendo anche nella fase più favorevole del sonno.
Poi ti sei anche mangiata i baci di dama al pistacchio! Magari la cioccolata ha fatto veramente da vivacizzante. : Chef :
Comunque bel numero di sogni! Questa attività onirica ce l'hai ogni notte, o è stata un'occasione più animata del solito?
Get chance and luck!
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Re: Pagine di diario di Arwen

Messaggioda NeuroEngineer » 14/12/2021, 17:29

Che dire: sono stufa dei sogni turbolenti, inquietanti o ansiosi. Il mio inconscio mi prende in giro, e il sonno è... come dire... molto intermittente.


Ricorda sempre che il tuo IO onironauta coincide con il tuo IO reale e viceversa...l'inconscio sta solo proiettando nel sogno una mentalità che hai, volontariamente o inconsapevolmente, nella quotidianità.
Lavora su una parte e automaticamente otterrai risultati sull'altra.

Comunque: congratulazioni! :cool:
Sono poche le persone che descrivono (o hanno descritto) i propri sogni non-lucidi sul forum, invece credo che siano quelli che alla fine meritano un'attenzione ancora più elevata...
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Re: Pagine di diario di Arwen

Messaggioda Arwen » 14/12/2021, 17:54

LuKe94 ha scritto:Bhe dai l'ambientazione dell' ultimo sogno non mi è sembrata poi così male :)
[...]
Comunque bel numero di sogni! Questa attività onirica ce l'hai ogni notte, o è stata un'occasione più animata del solito?

Grazie! Sì, effettivamente l'ultimo sogno non era niente male... : Chef :
Per quanto riguarda l'attività onirica, diciamo che in genere ricordo una media di 7-10 sogni non lucidi a notte (eccetto alcuni periodi in cui il ricordo è più debole) ma la cosa negativa è che il 90% di questi ha una componente che mi lascia turbata

NeuroEngineer ha scritto:
Ricorda sempre che il tuo IO onironauta coincide con il tuo IO reale e viceversa...l'inconscio sta solo proiettando nel sogno una mentalità che hai, volontariamente o inconsapevolmente, nella quotidianità.


Esattamente! Sono molto ansiosa nella realtà e l'inconscio proietta di continuo queste fobie o paure o insicurezze. Ci sto lavorando, piano piano... (molto piano...)
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Re: Pagine di diario di Arwen

Messaggioda Arwen » 22/01/2022, 14:41

Racconto una frazione di un sogno non-lucido fatto questa mattina, ne racconto solo un pezzo perché ho dimenticato una buona mezz'ora di sogno precedente : Hurted :

Aggiungerò anche qualche schizzo che riguarda solo qualche scena, fatto volutamente in modo stupido per ironizzare sull'assurdità del sogno :lol:
Link: https://imgur.com/a/b9QWKEE

In un sogno mi taglio un dito con le forbici (il dito anulare della destra) e poi me ne pento perché è troppo corto e cerco di legarlo con un nastrino verde. Mi fa male, come se ci fosse un livido, ma dopo un po' mi accorgo che si è rimarginato (grazie al nastrino?); nonostante ciò, però, mi convinco che sia ancora staccato.
Rovisto tra le medicine nel bagno e vedo che ci sono circa tre calze della befana di quando ero piccola, tutte in fila, appese. Questa fase del sogno è precedente al sogno che racconto tra un po', e c'è una mezz'ora di vuoto che non ricordo assolutamente.

In un altra fase del sogno mi stanno inseguendo alcuni tizi per uccidermi o perché vogliono qualcosa da me, purtroppo non ricordo la trama esatta.
Ricordo che dopo un po' siamo in mare, io sto scappando con fretta e furia da loro, che sono circa una decina di uomini e donne vestiti in modo futuristico. (erano vestiti con abiti scuri, forse di nero, e una di questi assomigliava a lei: https://i.redd.it/wb33hhbzoy281.png) In quel momento penso che in mare nuoto meglio di loro e sono più veloce, quindi scappo verso la riva con una forza e velocità impressionanti (nuoto muovendo soltanto le gambe e tenendo le braccia su una tavoletta, come quella che usa di solito chi inizia il nuoto, e dopo un po' mi volto e nuoto allo stesso modo ma guardandoli costantemente, quindi di dorso) . Quando arrivo in spiaggia, anzi, per essere più precisi nel momento in cui sono sulla riva, penso che pur essendo stanchissima dovrò correre più veloce di loro, che sulla terraferma sono molto più agili e veloci (specialmente il loro capo, che sarebbe la donna di cui ho linkato una foto simile), o mi cattureranno. Corro a tutta velocità e con una certa agitazione crescente e mi divincolo tra i bagnanti, nascondendomi anche tra di loro, tra quelli che riposano o giocano sotto gli ombrelloni. Cerco di confondermi tra di loro perché inconsciamente (passatemi il termine) sono convinta che quei nemici non uccidano bagnanti. Dopo essermi fatta strada tra gli ombrelloni, in fondo a destra intravedo una struttura enorme con un portone, che sembra portare in un luogo totalmente differente da quello in cui sono. I colori sono sul ruggine e la struttura sembra fatta di lamiere e materiali metallici arrugginiti e vecchi, che si estendono per decine e decine di metri come a formare una sottospecie di castello di lamiere nascosto tra il verde della spiaggia. Mentre corro verso quella direzione mi accorgo che la spiaggia si sta trasformando pian piano in pavimento arrugginito e dai colori sporchi e tetri. Quando entro nella struttura mi accorgo che si tratta di uno strano bagno e penso di aver bisogno di usarlo, perché li ho seminati e vorrei approfittare del momento. Penso anche qualcosa riguardo l'acqua potabile, cioè che io sono lì momentaneamente e che è brutto avere poca acqua a disposizione (o qualcosa di simile). Quando entro in uno dei bagni mi accorgo che di fronte a me, ad una distanza di circa dieci o quindici metri, c'è un'altra porticina da cui intravedo una ragazza che mi fissa. Questa ragazza ha un velo arancione sulla testa e penso di essere in un paese medio-orientale e mi dice qualcosa. Non ricordo esattamente cosa mi abbia detto, ma sicuramente qualcosa riguardo il conoscermi. Immediatamente dopo mi accorgo che sulla destra c'è un altro bagno (la porta del bagno copre soltanto 3/4 del corpo, dal busto in poi si vede tutto) e mi accorgo che c'è la mia coinquilina della città universitaria, che effettivamente è nata in uno di questi paesi. Dico ad entrambe, cercando di rendere le mie parole un sussurro, che sto scappando da alcuni tizi che vogliono uccidermi e che sono spaventata (o cose simili), ma che questi (lo specifico perché le circostanze mi ricordano alcuni paesi) non sono talebani o simili, bensì un altro tipo di persone/nemici. Dopo averle allertate sento qualcosa, come se quei tizi mi avessero scoperta, e scappo fuori dal bagno (che adesso ha un'apertura che conduce fuori. Quando esco, però, trovo il vuoto e una fitta vegetazione: se faccio un passo, cado giù. Alla mia destra, però, compare un balcone e ci sono ancora queste due. Una di loro si siede su una sedia sul balcone (bianco, simile a quello della casa dei miei nonni) e mi nasconde sotto una coperta. Chiudo gli occhi e spero che non mi trovino ma dopo un po' arriva la tizia di prima e mi prende i polsi con forza, tirandoli verso l'alto e sbattendoli sulla ringhiera, penso anche che lei sia in grado di volare grazie a qualche strano dispositivo e poi dice qualcosa di simile a :
"Pensavi davvero che non ti avremmo trovato, con le mani così esposte?"
Sono terrorizzata perché non so dove scappare. La guardo un attimo e ora ha i capelli quasi rasati. Penso di approfittare del fatto che stia dietro di me e le tiro una testata molto forte che la prende proprio in faccia, poi la combatto in un modo che non ricordo e infine la proietto buttandola di sotto, anche se pesa tanto e faccio fatica.
Quando la butto di sotto e osservo il pavimento vedo che c'è disegnato un cuore rosso a circa due metri da lei, sulla destra. (come se fosse un filo molto spesso. Mi accorgo inoltre di trovarmi a casa dei miei nonni/zii, all'esterno)
Dopo mi accorgo che è arrivato anche l'altro inseguitore (molto robusto e in carne e con un'indole da pazzo) che urla e che vuole uccidermi. Gli lancio ciò che trovo, oggetti a caso di ceramica, e lui ne prende un altro molto grande, che e rompe sbattendolo su un tavolo e fa ruotare, urlando che mi avrebbe uccisa infilzandomi/facendomi ferire dai tagli di quel coso.
Ho paura ma cerco una soluzione per ucciderlo e vedo che lui però quando lo lancia verso di me sbaglia mira e lo tira nell'appartamento alla mia destra, cioè dentro una porta che compare alla mia destra (e rispettivamente alla sua sinistra, perché siamo su un balcone).
Si sente un frastuono, come se quell'oggetto avesse rotto un sacco di cose ed esce un uomo infuriato (probabilmente ci abitava una famigliola). Io lo avverto dicendo che è stato quel pazzo a farlo, lui lo blocca su un tavolino e lo picchia con una tavoletta di legno. Un po' sorpresa ma sollevata dal capovolgimento della situazione, dopo poco mi sveglio confusa.

L'inizio di questo sogno è stato lunghissimo ma la trama era talmente complessa che ne ricordo solo la seconda metà e anche male : :s :
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Re: Pagine di diario di Arwen

Messaggioda Arwen » 30/01/2022, 13:21

Stavo ascoltando una melodia e mi è tornato in mente un sogno fatto parecchio tempo fa, che al tempo mi lasciò scioccata e che all'inizio non volevo neanche trascrivere, ma che per fortuna poi ho annotato.
Attenzione: sono presenti dettagli che potrebbero infastidire persone sensibili (sono sensibile io stessa e il sogno mi ha scioccata)
Appunti scritti alle 6.29 del 10 ottobre, riscritti

"Devo fare le analisi del sangue e per fare ciò mi reco in un posto molto particolare, un palazzo in stile gotico. (Nello schizzo linkato, qualcosa simile all'immagine a https://imgur.com/PFnlbY9) I colori dell'edificio sono scuri e visivamente è antico. Ha un qualcosa di mistico e inquietante e davanti ad esso c'è un enorme cancello bianco in ferro battuto con piante rampicanti che lo adornano. Il cancello è semichiuso, la parte destra è leggermente aperta e cigola quando la spingo per entrare. Scopro una specie di entrata segreta ed entro nel palazzo. Appena dentro, gli interni di quel luogo sinistro mutano in una specie di grotta disseminata di raffigurazioni religiose, tombe e altari (elementi che trovo estremamente inquietanti nella veglia e per il quale nutro delle paure, se non addirittura delle fobie). Il luogo è buio e tetro e non ci sono uscite, e quelle poche aperture che ci sono mutano, autosigillandosi mentre le guardo: pur non essendo claustrofobica, una crescente pressione mi assale, facendomi mancare il respiro. Ovunque io mi giri ci sono questi elementi spaventosi e tetri, cerco quindi di distogliere lo sguardo per non far cadere l'occhio su qualcosa che potrebbe spaventarmi o farmi impressione. Mentre giro per la grotta (che è aperta in cima, come se fosse a forma di tazza/ciambella, cosa che comunque non mi aiuta) vedo un'apertura, quella nella foto b, che è molto stretta, tra due ammassi di rocce, ma che intuisco essere l'unica uscita disponibile. Da fuori sento un sacco di rumori violenti e minacciosi, come se ci fossero uomini pericolosi.
I ricordi riguardanti la presenza di questi uomini sono un po' confusi, ma cercherò di essere il più chiara possibile: c'era una situazione di ansia e di pericolo e pensavo che sarebbero entrati da un momento all'altro, quindi ho fatto di tutto per non farmi sentire. Non ricordo perché ma dopo un po', comunque, ho provato ad uscire da quella fessura e mi sono vista arrivare un bimbo. Questo bimbo era identico ad un personaggio che avevo ideato per la mia storia: un bimbo piccolo, di appena cinque anni, biondo con i capelli lunghi, come se fosse un elfo o un angioletto, e di quest'ultimo aveva due ali paffute. Nella mia immaginazione e anche nel sogno aveva abiti precari, una sorta di veste verde oliva.
Il bimbo si è lanciato verso di me dicendomi di colpirlo e quando si è avvicinato ho notato che era ferito. Aveva grandi occhi azzurri, leggermente socchiusi, come se fossero appesantiti da una forte stanchezza. Parlava a malapena, si lamentava molto ed era dolorante. Dalle parole che sto usando non traspare, ma ero scioccata. Questo bimbo, praticamente, aveva un problema al cuore: aveva una specie di fessura e io, nel sogno, dovevo bucare questa fessura nel suo petto per ricucire e "aggiustare" qualcosa nel suo cuore. All'inizio utilizzavo uno strumento, presumibilmente in acciaio, ma il bimbo mi diceva che gli facevo male, lamentandosi, quindi ho usato le mani. Dal cuore, anzi dalla fessura che portava al suo cuore, fuoriusciva un liquido bluastro, nero, melmoso, come se fossero grumi di sangue nero. Quella sostanza gli provocava un enorme dolore ed io cercavo di essere delicata il più possibile per aiutarlo. Dietro la schiena aveva un paio di ali paffute cucite grossolanamente con ago e filo. Questa operazione l'ho svolta ai piedi di quella fessura, avvolta nel buio di quella grotta e illuminata parzialmente solo dagli spiragli di luce che filtravano dalla strettissima apertura alla mia sinistra. Ero seduta su una roccia. Non ricordo gli eventuali dialoghi, nè se questa certezza fosse cresciuta in me automaticamente, fatto sta che questo bimbo aveva bisogno di essere "ricaricato" ogni notte e per fare questa cosa, per "ricaricarlo" dovevo bucare il suo petto attraverso la fessura che c'era (simile ad una ferita ancora non rimarginata, coperta da punti fatti con un filo bianco) e, con le mani, arrivare fino al cuore per mettere una cosa che non ricordo. In qualche modo (forse cambia scenario) lo porto a casa, in braccio, e dico che questo bimbo ha urgentemente bisogno di un medico perché la ferita si richiude ogni giorno, ma io devo impedire che questa si richiuda e con delicatezza devo riaprirla per mettere quell'aggeggio. Quando ci provo, ogni volta, dalla fessura/apertura escono gli strani liquidi neri e melmosi e lui prova un enorme dolore, cosa che a me terrorizza e mi rende triste e affranta ma che allo stesso tempo, per senso del dovere, sento di dover fare, perché lui sta soffrendo e io sono l'unica persona che può salvarlo. Sono dunque a casa e sento dire che dobbiamo scappare tutti perché siamo in pericolo, il motivo non me lo ricordo perché la scena era molto confusionaria. Capisco che il bimbo ha anche una specie di malattia agli occhi o al corpo, come se avesse delle cisti che gli impediscono di aprire completamente gli occhi (pensieri no sense formulati nel sogno, lo sottolineo). Voglio un bene infinito a quel bambino e voglio salvarlo a tutti i costi. Nel sogno in quel momento c'è la mia famiglia, il mio ragazzo e gente a caso che non ricordo. C'è un pezzo che non ricordo. Dopo questo periodo che non ricordo, verso la fine del sogno, quando chiedo alla mia famiglia del medico, si accorgono che il bimbo può volare e mio fratello lo grida. Ricordo questa scena triste in cui il bimbo cerca a tutti i costi di volare via, spaventato e agitato, l'ambiente è scuro ma lui cerca di andare in alto, che è più illuminato, ma è come legato da una specie di filo invisibile (come se il filo fosse legato ad una sua gamba) e non ce la fa. Ricordo poco del finale, ciò che so con certezza è che il sogno è parso durare tantissimo e avevo sviluppato un legame con quel bimbo indissolubile. Era tenero, aveva bisogno di aiuto e io dovevo salvargli la vita a tutti i costi, domandandomi come potessi fare.
Mi sono svegliata ancora con le sensazioni del sogno sul corpo, con gli occhi lucidi e il primo pensiero che ho avuto è stato "E adesso come lo salvo?""

Magari sono io che esagero, ma questo sogno mi ha scioccata talmente tanto che per mesi ho rimosso il personaggio dalla storia, reinventando solo recentemente un capitolo in cui potrei reinserirlo, riadattando alcuni eventi di questo sogno affinché non mi disturbi troppo il ricordo dello stesso. Nel sogno (che era un sogno non lucido) non avevo ricondotto il bimbo a lui (era più piccolo e non perfettamente identico, ma al 90% era lui) ma da sveglia l'associazione è stata pressoché immediata.
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Re: Pagine di diario di Arwen

Messaggioda Bee » 30/01/2022, 19:32

Arwen ha scritto:Magari sono io che esagero, ma questo sogno mi ha scioccata talmente tanto che per mesi ho rimosso il personaggio dalla storia, reinventando solo recentemente un capitolo in cui potrei reinserirlo, riadattando alcuni eventi di questo sogno affinché non mi disturbi troppo il ricordo dello stesso.

Non esageri, solo leggendolo ho percepito un forte senso di costrizione e impotenza, posso solo immaginare come sia stato viverlo in prima persona, per di più con l'associazione (sia pure inconscia) tra il bimbo del sogno e il personaggio della tua storia. Anche io scrivo, e so per esperienza personale quanto sia dura "osservare" i personaggi che si è creati con amore soffrire, all'interno della storia stessa, o ancora peggio come in questo caso in un contesto che non è sotto il tuo controllo.
Penso tu abbia fatto bene a reinserire il bambino nella tua opera, così che possa animarsi di qualcosa di diverso dal contenuto sofferto del sogno e vivere una narrativa diversa, in modo che tu possa poi pensarlo senza l'angoscia che il sogno ti ha lasciato.
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Re: Pagine di diario di Arwen

Messaggioda Arwen » 02/02/2022, 22:30

Ops

Il brevissimo sogno che sto per raccontare mi ha lasciata sia sconcertata che piena di sensi di colpa.
Mi trovavo di fronte una casa dall'architettura bretone/londinese/americana, colma di fiori e con un vialetto privato sulla destra, largo circa due metri, ombreggiato e recintato, dal quale si ergevano folti e altissimi alberi dalla chioma scura. C'erano delle signore e forse altri, ad un certo punto è arrivata una bimba in bici e la cosa mi ha suscitato un sentimento negativo (non so dire quale esattamente). Dopo un po', mi sono ritrovata su un altro viale alberato e colmo di cespugli, sembrava una normalissima strada asfaltata con un marciapiede dal quale crescevano cespugli rigogliosi. Ad un certo punto una bambina -suppongo quella di prima- ha indicato una rientranza poco più avanti, apostrofandola come luogo magico, e avvicinandomi ho effettivamente notato che dalla rientranza fuoriusciva un bagliore color turchese dalle sfumature bianche. Mi sono fatta più avanti e ho visto tutto più chiaramente: era a tutti gli effetti una specie di formicaio gigante con delle fessure dalle quali si intravedeva il buio di misteriose grotte sotterranee. Da quel mondo sotterraneo sentivo provenire vocine e mugolii agitati e indaffarati, ma soprattutto acuti e disordinati, come se un esercito di esserini minuscoli stesse litigando o chiacchierando, insomma facevano un enorme baccano. La bimba, dopo aver pronunciato alcune frasi che ho rimosso quasi subito (e che forse ho ignorato anche sul momento) mi ha detto qualcosa del tipo "E' pauroso lì.". Io l'ho assecondata e, non so per quale istinto predatore, ho fatto cadere un po' di terra nel buco, attendendo una reazione dal popolo sotterraneo che provocava inquietudine alla bimba (e a me). Nel momento in cui l'ho fatto, un'altra generosa porzione di terra è caduta tappando il buco e gli esserini hanno iniziato ad urlare in modo spaventoso (pur mantenendo le loro vocine stridule). E' stato allo stesso tempo comico e raccapricciante e mi sono svegliata immediatamente, in preda a sensi di colpa, confusione e una strana inquietudine.
La cosa migliore sarebbe stata parlarci, magari avrei scoperto un meraviglioso popolo di creaturine magiche e gentili, ma la parte inconscia di me ha preso il sopravvento e...ho sterminato un popolo di innocenti creaturine magiche : :s : .
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Re: Pagine di diario di Arwen

Messaggioda Arwen » 10/02/2022, 15:50

Sogno che si è avverato

Il titolo può sembrare un po' fuorviante ed in effetti forse lo è, ma la coincidenza è divertente.
Stamattina ho sognato che con mia madre camminavamo sul marciapiede di una città. Si sentiva un odore strano, come puzza di bruciato, ma avvicinandoci ad una macchina, sul retro della stessa, c'era puzza di gas. Temevo che sarebbe esploso qualcosa ma alla fine non è esploso nulla, e ce ne siamo andate via.

Sempre questa mattina, prima di andare a fare la spesa, io e mia madre ci stavamo dirigendo verso il garage e abbiamo sentito odore di gas. Abbiamo fatto il giro e siamo andate vicino la macchina, dietro la stessa, dove l'odore di gas era molto più forte perché la bombola era vicina. Non so ancora a cosa sia dovuto ma c'era evidentemente una perdita e abbiamo chiuso la bombola.

Semplice coincidenza, ripeto, ma pensavo fosse divertente condividerlo :sleep:
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Re: Pagine di diario di Arwen

Messaggioda Arwen » 15/02/2022, 13:54

Dopo la solita serie di sogni disturbanti, ricordo di aver fatto un sogno molto piacevole questa mattina : Love :

Ho sognato di andare con mia madre e mio fratello (credo) in una casa che, nella realtà, si trova in cima ad una collina qui vicino e ha un lungo viale per giungervi. Nel sogno il lungo viale non c'era, ma sapevo di essere in quella precisa casa, seppur credo di non esserci mai stata davvero in vita mia. Appena entrata si è aperto davanti a me un corridoio lungo circa 5 metri, le sue pareti erano bianche, candide, l'atmosfera era molto illuminata e serena. Era colmo di rose gialle, rosa, bianche, rosse, e quadri/cornici adornati da altrettante roselline, sia rampicanti che non, infilate in modo approssimativo agli angoli delle cornici, rigorosamente bianche. Superato questo corridoio, il cui colore predominante era il bianco, sulla destra si apriva un salone, una specie di open space sui colori del giallo, illuminato da una luce dorata e dal mobilio che mi ricorda un mix tra lo stile liberty, lo stile ottocentesco e il classico stile inglese (il colore predominante, comunque, era il giallo). In lontananza vedevo grandi finestre e un divano dalle sfumature gialle/dorate, che rifletteva appunto la luce di fuori. Non ricordo con dettaglio tutto il resto, ma, ancora una volta, alla mia destra c'era quella che doveva essere la sala da pranzo o da tè, costituita da mobili color mogano, scuri. Quest'ultima stanza era illuminata debolmente e (non ricordo se in questa fase o in quella precedente, ma sono più propensa per la seconda) è passato anche il mio gatto. (Interessante: prima di riaddormentarmi avevo visto il mio gatto passeggiare per il corridoio)
Ad ogni modo, in questa stanza c'era un enorme tavolo di legno e ad accoglierci c'era una signora apparsa in un secondo momento, che ci ha offerto vassoi e vassoi di dolci soffici. Ricordo di averne mangiato uno particolarmente soffice, una sorta di brioche/pan di spagna/panino dolce (non lo so identificare bene) con un generoso ripieno di cioccolato. Non era troppo dolce né si sentiva troppo prepotentemente il cioccolato, c'era un equilibrio perfetto di sapori che si sposava con la morbidezza del dolce, che pareva essere lievitato lentamente per mesi. Non ricordo come si è concluso il sogno, in generale l'atmosfera era piacevole e la luce dorata che avvolgeva le stanze era deliziosa e rasserenante.

Di cosa mi pento? Durante le prime fasi del sogno, all'incirca quando sono entrata nel grande salone, ho pensato che quello potesse essere il luogo perfetto per la casa di alcuni personaggi di una storia che sto scrivendo. Ero convinta di essere nella realtà, ma ho anche pensato "Quanto vorrei che questo fosse un sogno..." : Surprice :
Nei miei lucidi principalmente cerco sempre di ricondurmi a luoghi che mi ricordino quei luoghi (e ovviamente i personaggi) e, proprio questa volta, non ho fatto quel reality check che mi avrebbe svoltato il sogno, rendendolo -forse- qualcosa di molto più emozionante :cry:
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