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Sogni comuni privi della consapevolezza di sognare.
Condividi la tua raccolta dei sogni più belli e particolari per trasmettere ai lettori le stesse emozioni che hai vissuto.

Onirobellica - sogni di guerra

Messaggioda LuKe94 » 04/03/2022, 14:28

Visto che i sogni sono in parte una previsione mentale di quello che potrebbe succedere nella vita reale, sono certo che molti di voi hanno vissuto scene di guerra in questi giorni.
Ok, le situazioni elaborate spesso non sono molto realistiche e a volte irrealizzabili. I nostri comportamenti o quelli degli altri possono essere contro logica, ma credo che anche questo faccia parte di un sistema che mette a disposizione situazioni e scelte diverse per prepararci ad un ipotetico evento pericoloso.
I sogni di guerra non mi sono nuovi da un po' di mesi, ma quello più vicino al conflitto in Ucraina mi è capitato il 14 febbraio, prima dell'inizio della guerra vera. Ed è il seguente:

Ero nel mio paese in una mattina nuvolosa, precisamente in una strada che dalla piazza porta ad un quartiere e successivamente ai colli.
C'erano i russi che pattugliavano il paese in attesa di un attacco, ma non erano gli aggressori, ci stavano difendendo. La gente locale riteneva che fossero il male minore rispetto agli americani che ci stavano per attaccare. Quindi io e mio fratello passavamo vicino ai soldati armati senza particolare timore. Però i soldati erano in stato di allerta. Mio fratello si è preoccupato molto quando ho tirato fuori il mio metro riavvolgibile dalla tasca. Mi ha detto di buttarlo via subito perché poteva essere scambiato per un ordigno dai russi. Quindi me ne sono liberato lasciandolo dentro un cespuglio del marciapiede.
Poi l'attacco è iniziato, e noi in qualche modo ne abbiamo preso parte verso i colli. Vedevo scene di amici che nei si lanciavano in trincee in mezzo ai campi, per mettersi al riparo dagli spari dei cecchini (...)
Ho un momento di vuoto, ma so di essere entrato in una struttura futuristica appena fuori paese.
Poco dopo questa struttura è diventata un astronave, e io con un mitra in mano dovevo sconfiggere un boss finale che consisteva in una torretta con due scudi laterali. Se non si distruggevano i due scudi laterali non si poteva abbattere questo nemico. Quindi ho iniziato a sparare agli scudi senza mai ricaricare. Uno dei due l'ho distrutto, l'altro aveva la barra della vita come nei giochi che è arrivata al rosso.
Ma la torretta aveva avuto il tempo di caricarsi e mi ha sparato un raggio laser che mi ha fatto malissimo. Ho realmente sentito male in tutto il corpo come semi avesse sparato qualcosa sul serio.
Ma non mi sono svegliato e ho avuto il tempo di distruggere nuovamente gli scudi e di abbattere la torretta prima che mi colpisse di nuovo.
Ne è uscita una bomba per cercare di uccidermi nel finale, ma l'ho lanciata fuori da una botola nello spazio prima che esplodesse.

Come vedete con il progredire del sogno ci sono degli elementi di fantascienza e di gaming che non centrano nulla con la guerra vera.
Però all'inizio il mio subconscio mi ha creato qualcosa di realistico, anche se a modo suo. Abbastanza in linea con quello che sta accadendo.
Se volete raccontare le vostre esperienze in merito postate, che si potrebbe crearne qui una raccolta.
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Re: Onirobellica - sogni di guerra

Messaggioda LuKe94 » 06/03/2022, 13:57

Grazie Neuro, anche la tua esperienza è davvero notevole. Il modo in cui adoperi i sogni è degno del dispositivo che vuoi creare.
Queste realtà parallele possono insegnarci davvero molto, più di quanto un film possa fare.
Sta notte ho fatto un altro sogno collegato all'attuale guerra:

Stavo percorrendo una strada in mezzo a rilievi e boschi in Ucraina. Ho visto alcune basi militari con affiancate delle costruzioni in legno improvvisate. Quelle erano le basi dei civili armati che affiancavano l'esercito regolare. La situazione era una calma prima di una tempesta. Sono arrivato sotto una vecchia cava, in un piazzale con tanta gente. Nella roccia scavata c'erano dei grandi portoni d'acciaio che fungevano da ingresso per degli ascensori che portavano nelle profondità di un rifugio anti atomico. Ho sentito la sirena d'allarme suonare mentre arrivavo, e ho pensato ''Ecco hanno lanciato i missili, adesso son ca...'' Invece per fortuna era un falso allarme. Tornata la tranquillità spiego a mia mamma come doveva comportarsi nel caso sentisse di nuovo l'allarme suonare. Le ho spiegato che doveva recarsi lì e che c'era un enorme rifugio per proteggersi dall'attacco. Poi sono sceso giù per una stradina che portava ad un quartiere lì nelle vicinanze, fatto di tante casette attaccate di diversi colori (...)
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Re: Onirobellica - sogni di guerra

Messaggioda Arwen » 06/03/2022, 16:02

Anche a me è capitato di fare sogni del genere, anche se non in questi giorni

Riguardo l'olocausto citato da Neuro, ricordo che tempo fa sognai di essere in un campo di concentramento. Nella realtà, qualche anno fa ho visitato il campo di Dachau, che mi ha traumatizzata molto, ma non ricordo la data o l'anno di questo sogno. I toni dell'ambiente del sogno erano sul sabbia, beige, grigio e bianco. Ricordo che ero seduta con la schiena contro il muro fuori un edificio di cemento grigio in un luogo isolato. Il terreno era sabbioso, terroso, polveroso. Forse c'era una specie di recinto attorno, di forma quadrata. Ho un flash in cui mi vedo in terza persona. Ero da sola e avevo la consapevolezza che sarei stata la prossima ad andare nella camera a gas per essere uccisa. Le sensazioni che provai in quel sogno furono terrificanti. Provavo una paura talmente grande che vista in terza persona sembravo calma, avevo perso umanità, sembravo uno zombie. Ero rassegnata, sapevo che quello era un destino a cui non potevo sfuggire e aspettavo solo il momento ignoto in cui sarei entrata lì, per morire. Ricordo come se l'avessi vissuto per davvero la sensazione di resa, di impotenza, di angoscia e di attesa infinita.

Riguardo la guerra in generale:
In un altro sogno, più recente, ero in un accampamento in zona di guerra. Ci avevano chiamati dopo, non ero stata sempre un soldato e non ero preparata. Eravamo in un accampamento arrangiato in un luogo boschivo, montano. C'era la neve (anzi, credo che nevicasse anche in quel momento) e faceva molto freddo, era buio. Ricordo che eravamo vestiti tutti con giacconi scuri e che ero tornata un attimo nell'accampamento per riprendere qualcosa al dormitorio, che era molto piccolo, stretto e lungo e con letti arrangiati. Ricordo molta confusione e che c'era un particolare, ma adesso mi sfugge. Per far questo mi avevano lasciata indietro e sgridata. Quando sono uscita c'era solo una fioca luce blu ad illuminare tutto e le torce di chi aveva la fortuna di averle, nevicava e gli altri erano tutti in marcia su una stradina molto ripida. L'accampamento era su una zona spianata della montagna, la strada era dritta e ripida. In quel momento eravamo vestiti leggeri, vestivamo solamente pantaloncini e maglia in quello che credo fosse cotone o tessuti simili. Forse c'era una sorta di impermeabile sopra. Ricordo di aver pensato che era inadeguato. Eravamo tutti in fila e in marcia ma poi non ricordo cos'è successo


Questo è datato 6 dicembre 2021, anche se di "guerra" ha poco

estratto: [...] Sogno che sono a ** insieme a P. Prendo alcuni fiori da un albero e sento il loro profumo, sono bianchi e assomigliano al mandorlo. P. ne prende alcuni dalla strada e gli dico di non farlo. Dall'altro lato, qualcuno dice di prendere un rametto. Poi la situazione muta, è una situazione di guerra. Capisco che ci sono pochi sopravvissuti, ci nascondiamo. Capisco che è stato coinvolto qualcuno della mia sfera familiare e piango. [...]

Questo invece è del 23 dicembre 2021, a tratti lucido (è nel diario)

[...] In un altro sogno ero in una città post-apocalittica o post-guerra completamente distrutta, ero al buio e scappavo da non so cosa e mi sono rifugiata in una specie di pullman/corridoio (non ne ricordo la forma) arrugginito e pieno di soldati. I miei ricordi mi suggeriscono che in quell'istante riflettevo sulla caducità delle cose, perché ero consapevole che da un momento all'altro sarebbe potuta cadere una bomba, ammazzandoci tutti. [...] Il sogno è partito come un non lucido: ero sempre in quella strana circostanza post-guerra, in una stanza semplice, una classe di una strana scuola. C'erano pochi studenti, forse tre o quattro, ed eravamo vestiti come se ci trovassimo in un'epoca diversa. C'era una maestra/professoressa, non so cosa fosse, che mi rimproverava per qualcosa facendo una lista infinita di regole e poi mi picchiava. All'inizio non sentivo dolore ma la situazione era troppo strana e la lucidità lentamente arrivava; ad un certo punto, poi, ho avvertito dolore e ho preso coscienza. Mi sono guardata attorno attentamente, cercando di stabilizzare il più possibile, e ho esaminato ogni dettaglio della stanza: pavimento di legno, soffitto di legno con strani panni/tessuti bianchi infilati nelle travi, insomma qualcosa di molto instabile e precario. Dopo aver stabilizzato me ne sono andata (qui ho il flash di una ragazza bionda che correva verso una più piccola, con i capelli rossi, come se stesse andando insieme ad un esercito, ma credo appartenga ad un sogno non-lucido fatto prima) e, dopo qualche tempo, che ora mi sfugge, mi sono ritrovata sulla strada di casa, vicino la collina. [...]

Riguardo questo sogno ricordo molto bene l'ultima parte, in cui c'era questa bimba bionda che correva verso una con i capelli rossi e probabilmente ricci. Erano vestite come negli anni 40/50 (tipo così: https://www.imore.it/rivista/wp-content ... nni-40.jpg) i colori del sogno erano tutti sul petrolio/marrone/beige/giallo e le sfumature dell'abbigliamento militare. C'era questa città assediata, bombardata, ci nascondevamo come potevamo nella ferraglia di edifici e autobus arrugginiti. Forse avevamo anche noi delle bombe a mano e dei fucili. Ricordo l'esercito, il volto di un soldato in particolare, gli uomini che c'erano, tutti soldati, e i pensieri che avevo in quei momenti. Non ero molto spaventata (forse perché non ero sola, ero insieme ad altri soldati), ero allarmata, attenta e consapevole di tutto, riflettevo sulla vita e cose del genere mentre attendevo, facendo attenzione ad ogni rumore, quello delle bombe che sarebbero potute cadere da un momento all'altro.

(Off topic: è terribile pensare che ci siano persone che da questi sogni non possono svegliarsi.)

Update 8/3/22: proprio stanotte ho fatto un sogno più attuale, scrivo solo gli appunti

"Sognato la guerra. Facevo la verticale, un ragazzo biondo mi dava consigli (vaga somiglianza con L?)
Cartellone gigante di Putin (non era proprio un cartellone, erano lettere: una scritta nera con il suo nome in maiuscolo, i caratteri erano sottili e sorretti da qualche palo nero) che poi scompariva insieme a tutta la struttura che sorreggeva il suo nome, forse qualche giorno dopo, e diventava una struttura tutta bianca."
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Re: Onirobellica - sogni di guerra

Messaggioda Arwen » 12/03/2022, 20:53

Altro sogno no-sense/confuso collegato alla guerra:

Estratto/appunti:
C'era una centrale nucleare con un reattore su una collina (anzi, c'era solo il reattore, senza centrale, ma nel sogno mi riferivo al tutto con "centrale"), per la strada verso **. Pensavo al nucleare e al fatto che in tempo di guerra come questo sia pericoloso (per i motivi che conosciamo tutti) e che deve essere assurdo/molto particolare lavorare lì. Ero con la mia famiglia, in macchina.
Il reattore era sulla collina (ce n'era soltanto uno, isolato) e ho pensato a delle cose random sulla relatività e ad Einstein come se stessi parlando di lui o con lui.
Alla mia destra c'era un ponte con un sottopassaggio (basso, ma sul quale evidentemente c'era un'autostrada), davanti invece si ergeva questa collina da cui si intravedeva il reattore, con una strada che con qualche tornante portava su. Per strada c'era un bimbo/a in pericolo, che indossava un piumino rosso con il cappuccio: sapevo che la centrale stava per esplodere, per qualche motivo legato ad attacchi vari o sabotaggi o cose del genere, e sono andata subito in direzione del bambino per prenderlo. L'ho preso in braccio al volo pensando/dicendo ad alta voce una cosa simile a questa (non ricordo il discorso preciso, e no-sense e molto articolato) "se adesso ti porto e ci scambiamo di posto ti salvo, tu rivivrai questa cosa ciclicamente"

Non so se la cosa del vivere ciclicamente fosse diretta a lui o a me o a chiunque fosse lì, c'era questo discorso del "rivivere ciclicamente" in base a certe condizioni ma era troppo articolato per ricordarmelo tutto
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Re: Onirobellica - sogni di guerra

Messaggioda LuKe94 » 14/03/2022, 9:11

Grazie ad entrambi per la condivisione. Ne ho fatti altri anch'io però ultimamente ho pochissimo tempo per scrivermeli e ne ricordo solo una piccola parte. Non ritengo che sia il caso di riportarli qui per il momento.
Se va avanti così potrebbero diventare un efficace (anche se triste) dreamsign.
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Re: Onirobellica - sogni di guerra

Messaggioda Arwen » 15/03/2022, 11:35

Sogno raccapricciante di stamattina:

"C'era la guerra e aveva colpito anche l'Italia. Una bomba cadeva proprio su di me e su mia madre, che eravamo da sole ma insieme e prendeva proprio lei nonostante fossimo vicine. Vedevo il fuoco che bruciava la terra, ora cosparsa di fiamme, l'inferno. Era l'inferno. Mia madre era stata uccisa dalla bomba e io ero disperata. Non volevo guardare perché qualcuno mi diceva che il corpo non c'era quasi più. Ero terrorizzata, disperata. Camminavo su una terra bruciata, rotta dalle fiamme e dalle bombe, era scura ed era come se fosse attraversata dalla lava. Il cielo era buio, tetro e colmo di fumo, veniva illuminato solo dal fuoco delle esplosioni, degli incendi e delle bombe. Non credevo che sarebbe potuta arrivare in Italia, era impossibile, ed ero spaventata a morte. Poi cercavo subito mio padre e mio fratello e mi stringevo a mio padre dicendo quello che era successo. Piangevo, ero disperata e pensavo a tutta la vita trascorsa e a come sarebbe stata dopo, senza mia madre e tutto il resto. Pensavo a lei. Mio padre e mio fratello erano da un'altra parte e poi abbiamo raggiunto anche altri parenti, alcuni non li conoscevo ma erano legati in qualche modo alla famiglia. C'era una fila di migliaia di persone che erano in fila affinché i soldati mettessero loro delle specie di tazze con una cupola in testa per proteggerla e battevano sulle teste/schiena delle persone con movimenti strani. Temevo che quando fosse arrivato il mio turno e mi avessero scoperto la schiena e visto il reggiseno avrebbero potuto abusare di me, perché ricordavo che nelle guerre queste cose succedevano, ed ero spaventata. Ad ogni modo avevo trovato il modo di inserirmi in fila, perché avevo trovato conoscenti (che nella realtà non conosco o comunque non credo di aver mai visto) e mi ero unita a loro ma hanno iniziato a suonare le sirene e ho capito che dovevo solo scappare: dove? Non lo sapevo? Tanto sarei morta ovunque se avessero bombardato. Ero nel panico più totale. Poi forse ero di nuovo a casa. C'era di nuovo mia madre e le dicevo di scappare di sotto in una stanza in particolare perché forse li c'era più protezione. La trama del sogno era sempre la stessa ma non mi ponevo il dubbio del perché fosse anche fisicamente lì se prima era morta. Siamo scese sotto e come ho messo il piede sulla scala si è staccata ed è caduta come uno strano foglio, come fosse di cartapesta. Il piano inferiore non era quello di casa mia, vedevo tutto cemento rotto. Un soldato arrivava e controllava sopra. Chiedeva se c'erano morti e io dicevo di si pensando a mia madre (anche se in quel momento era con me). Io non volevo guardare cosa c'era sopra. Lui mi chiedeva se volevamo tenere delle specie di viti, oggetti in metallo legati al corpo perché con ossigeno e altre cose non so che ci avrebbero fatto e dico sì mezza disperata. Ero totalmente disperata. Pensavo che sarebbe stato meglio avere un bunker prima ma che non me lo aspettavo che sarebbe scoppiata.
Ricordo che forse l'inizio del sogno è partito perché una tizia metteva a confronto un suo maestro di arti marziali che in realtà suonava e altro, con uno molto duro e si rivelava in qualche modo collegato all'ambiente. La ragazza mi sembrava fosse indiana."


Questo sogno mi ha lasciata turbata, come si può capire, e ho faticato a scriverlo ma ho voluto farlo perché sennò mi rimane dentro. Credo di aver visto l'inferno e il fatto che tutto ciò non sia così lontano dalla realtà per alcuni mi ha messo tanta ansia, terrore e agitazione. La fretta, il non aver tempo per piangere i cari, il dover scappare e non sapere dove, perché c'era devastazione ovunque... mi sono svegliata sollevata dal fatto che fosse solo un sogno ma turbata da quanto fosse realistico e con la paura che fosse un falso risveglio (mentre scrivevo il sogno si è cancellato perché l'app si è chiusa e temevo fosse un sogno). Era incredibilmente realistico, eccetto alcuni dettagli. Ho gli occhi lucidi anche adesso, mentre scrivo tutto

Ps: nel mio caso spero non diventi un dream sign :lol:
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