Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni non lucidi > I sogni malati di Cenwyn

Raccolta di sogni privi della consapevolezza di sognare.
Condividi nel tuo diario i sogni più belli e particolari per trasmettere ai lettori le stesse emozioni che hai vissuto.

Re: I sogni malati di Cenwyn

Messaggioda dixit » 19/10/2014, 13:13

Ma nel seguito allora chi sarà il cattivo?

"Cenwyn e i doni del Morgo". Prossimamente, sui vostri schermi onirici.
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Re: I sogni malati di Cenwyn

Messaggioda Cenwyn » 14/11/2014, 10:39

Titolo: alieni disegni attraverso strani
Io e mia mamma siamo vicine a casa, quando all'improvviso inizia a piovere a dirotto.
Si alza un grande vento e le nuvole sono nere.
Corriamo in casa (che è un curioso edificio, tipo quadrifamiliare in centro a un non meglio precisato paese), fuori si scatena una tempesta di fulmini talmente violenta che abbiamo paura a mettere le mani fuori per chiudere i balconi.
Noto una certa cadenza ritmica nei fulmini e ne approfitto per cercare chiudere gli scuri di una finestra, quando un fulmine colpisce un palo della luce, di quelli col trasformatore, direttamente davanti a me, appena fuori casa. Questo cade a terra scatenando una cascata di mortali scintille e trascinando con sè i cavi della corrente.
Mia mamma mi dice di correre nella pasticceria sotto casa per dire loro di staccare il nostro contatore, ma la tempesta prosegue.
Mi lancio fuori, raggiungo la pasticceria e parlo coi proprietari. Ora che mi capiscono è finito tutto.
Esco, ci sono i vicini di casa, e constatiamo i danni provocati dall'insolito temporale.
Ma presto ci rendiamo conto che sta per arrivare un'altra tempesta, ancora più violente della prima.
Non siamo più io e mia mamma, i protagonisti sono una mamma, sua madre, e i due figli (la maggiore una femmina, il minore un maschio) della mamma.
Facciamo il giro di tutta la casa, ora una solitaria residenza di campagna, per chiudere nuovamente tutti gli infissi, ma l'operazione è resa più difficile dai danni che l'edificio ha subito. In alcuni punti non è proprio possibile. Mentre cerchiamo di ripararci vediamo la tozza sagoma di un tornado che si avvicina, è enorme.
In casa ci sono troppi punti deboli, la mamma decide di evacuare i figli sotto a quella specie di grande fienile completamente interrato che era stato rinvenuto all'acquisto della proprietà e nn era mai stato sistemato. La nonna decide di rimanere in casa.
Il tornado si avvicina, e colpisce la casa.
Zoom sulla nonna: all'interno del tornado erano nascosti degli alieni che usavano il tornado per rapire la gente, ma non hanno trovato la mamma e i bambini.
Ora hanno fatto il lavaggio del cervello alla vecchia, che li vede come cari amici. Si lascia sfuggire che ci sono la figlia e i nipoti, ma riesce a non dire dove sono nascosti.
Al bambino arriva una chiamata al cellulare: sono gli alieni che si lamentano che non erano in casa.
Sebbene tutte le persone rapite siano contente, la mamma vuole scappare coi figli prima della prossima tempesta, perchè c'è qualcosa di strano sotto.
Nel frattempo ho un dialogo con gli alieni sulla questione dell'ordine. Al prossimo tornado mi riordineranno casa e mi faranno la spesa. La cosa mi inquieta assai.
Indipendentemente dalla madre, i figli decidono di volerci vedere chiaro e di indagare.
Fingono di essere d'accordo a farsi rapire, però entrambi vogliono ingannare l'altro per far sì di andarci uno solo.
Alla fine il figlio minore riesce a ingannare la sorella e scappa, raggiungendo i suoi idoli della scienza. E sono proprio loro, i nerd più famosi del mondo: Sheldon & co.
Loro stanno affrontando un problema abbastanza grave. C'è un bambino che doveva danzare sul palco, per cacciare gli alieni, ma è completamente paralizzato.
E così arriva il nostro fratellino e si scopre che è dotato di neuroni specchio che gli permettono di imitare le mosse di un'altra persona alla perfezione ed in tempo reale.
Fanno diverse prove dipingendo quadri, il bambino riesce a stare al passo con tutti.
Chiedono al dottore come possa essere stata l'evoluzione del fenomeno nel cervello del bambino.
Lui decide di spiegarlo attraverso i quadri di picasso.
"Nella seconda fase- disegna una testa di cavallo - abbiamo molto viola e giallo. E' come se una parte del suo cervello parlasse il balenese."
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Re: I sogni malati di Cenwyn

Messaggioda Citrato » 14/11/2014, 17:50

Un altro dei tuoi fantastici sogni Cen.

Sarei curioso di sapere se ieri sera in chat hai infine deciso di aprire il link di quel sito in cui viene proposto il videoclip di quella bambina autistica apparentemente in grado di esibire poteri telepatici. L'idea del bambino dotato di neuroni a specchio e in grado di ripetere le mosse degli altri potrebbe essere una interpretazione rivisitata dal tuo inconscio per spiegare tale fenomeno.
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Re: I sogni malati di Cenwyn

Messaggioda Cenwyn » 14/11/2014, 17:57

Citrato ha scritto:Un altro dei tuoi fantastici sogni Cen.
Sarei curioso di sapere se ieri sera in chat hai infine deciso di aprire il link di quel sito in cui viene proposto il videoclip di quella bambina autistica apparentemente in grado di esibire poteri telepatici. L'idea del bambino dotato di neuroni a specchio e in grado di ripetere le mosse degli altri potrebbe essere una interpretazione rivisitata dal tuo inconscio per spiegare tale fenomeno.

In effetti... no.
Però ho visto Intervista col vampiro, e c'è una scena in cui un vampiro imita precisamente le mosse del vampiro. XD
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Re: I sogni malati di Cenwyn

Messaggioda Cenwyn » 17/01/2015, 0:19

Titolo: Parabellum
Sono con altri supereroi, dobbiamo salvare la terra da una terribile minaccia.
Non ricordo di preciso quale... comunque.
So che la storia è già accaduta, e siccome sono un'inventrice risolverò la cosa con delle... supertecnologiche pinzette spaziali elettriche. Forse questo mi ha fatto pensare un po' a quello che succederà in seguito.
Insomma, concordo con i miei colleghi di tornare indietro nel tempo per chiedere aiuto agli Avengers del passato!
Quindi parto.
Il tempo si riavvolge, mi ritrovo nell'entrata di un appartamento, quando so che si presenterà Thor. Proprio lui.
Gli spiego un po' la situazione, accetta di aiutarci. Ne approfitto per cercare una nuova soluzione alla minaccia, e la mia mente partorisce una nuova arma: sono degli insetti artificiali, che hanno grossomodo l'aspetto di semini di anguria e si moltiplicano ogni volta che li schiacci, e producono acido.
So che non sono le pinzette che dovevo ri-progettare, ma boh... faranno qualcosa.
Insomma arriva il momento in cui sono tornata indietro nel tempo e... RI-torno indietro nel tempo a pescare Batman. E superman.
Con questa squadra di eroi saremo sicuramente in grado di affrontare la minaccia! ...
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Re: I sogni malati di Cenwyn

Messaggioda Cenwyn » 18/03/2015, 7:03

Titolo: Ritorno all'isola che non c'è
questo sogno è una riproposta piuttosto fedele del film Hook - Capitan Uncino.
Ho ripercorso le difficoltà di Peter nell'immaginare, e le ho trovate molto simili a quelle che si possono vivere in un sogno lucido. Visualizzare qualcosa che non esiste può mettere in difficoltà i Sognatori meno Esperti, E Così è stato per il protagonista.
nel suo training, dopo essere riuscito a immaginare (e quindi a materializzare) la famosa tavola imbandita, ha dovuto allenare immaginazione e intento facendo vivere due animali che poteva vedere solo con un costante sforzo immaginifico: un dalmata a colori e un nudibranco che viveva sulle sue spalle per dargli ottimi consigli.
Ho rivisto l'affascinante Capitan Uncino, molto simile a quello del cartone Disney. - ma davvero al capitano è addirittura stato dedicato un tecnico delle luci? - mi chiede mio moroso. - certo! È praticamente il secondo protagonista, un personaggio fondamentale - rispondo io, e riprendo a guardare il film.
Uncino cerca di ingraziarsi i figli di Peter facendoli scortare da una piccola banda musicale che serve il tuo ovunque vadano, e sembra che la cosa ai bambini piaccia, ma Maggie ammonisce il fratello: l'isola che non c'è fa dimenticare!
Ecco quindi che Peter si era quasi scordato di dover salvare i suoi figli, preso dall'estasi di questa lucidità dell'immaginazione... Buffering.
stavo guardando il film su YouTube, ma non carica più e sembra che mia mamma sia sconvolta dalla cosa.
provo a cercare un video più leggero ma finisce che non trovo niente, neanche più quello che stavamo vedendo.
Io e mia mamma stiamo entrando in un centro benessere.
In cosa per la piscina c'è una cassiera del supermercato che si lamenta di essere in coda da troppi w tempo e mi accusa di volerle passare avanti, ma non è così: perché devo farmi la coda per un'affollata piscina idromassaggio quando sauna e bagno turco sono vuoti?


Devo dire che accompagnare Peter nella sua ricerca di lucidità e controllo è stato davvero emozionante
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Re: I sogni malati di Cenwyn

Messaggioda Cenwyn » 06/03/2016, 17:09

Titolo: La Terra gemella
Siamo sulla luna, o forse su una luna, un gruppo di persone che deve risolvere un enigma in tempi brevi, o verremo distrutti.
La cosa ha vagamente a che fare con la cosmogonia di Chthulu.
Ad un certo punto ho un'intuizione, la ragazza (?) rappresenta la luna, e tutti gli altri devono assumere il ruolo dei pianeti del sistema solare, girandosi attorno per seguire le orbite incise sul pavimento di arenaria. L'intuizione si rivela corretta e veniamo trasportati attraverso uno stargate al sicuro su un altro mondo.
Raggiunta la nostra meta ci rendiamo conto che lo stargate da questo lato è "bruciato", resta sempre aperto in entrambi i sensi.
Questo nuovo mondo è in tutto e per tutto simile alla terra, incluso il livello tecnologico e le lingue, ma la cosa che ci sconvolgere è apprendere che tutti i suoi abitanti (dall'aspetto umani) sembrano come congelati, pietrificati. Come tanti manichini, come le vittime del vesuvio a Pompei, ciascuno bloccato in un istantantanea, come se qualcuno avesse fotografato tutti gli abitanti di quel pianeta e li avesse riprodotti nella vita di ogni giorno. Chi sta attraversando la strada, chi sta mangiando, chi leggendo, chi guidando.
Per il nostro piccolo gruppo di esploratori è una scoperta agghiacciante. Cosa può aver causato tutto questo?
E potrebbe succedere anche a noi, se restiamo qui? Camminando per quelle strade silenziose vediamo dei manifesti appesi lungo i muri. Sebbene alcuni si stiano scollando, i più recenti ci danno un'idea di quanto tempo sia passato dal congelamento mondiale. Si tratta di pochi mesi.
Il tempo passa mentre ci accingiamo a studiare il fenomeno, ma non per le statue degli abitanti del pianeta. Superato il primo shock i membri della spedizione iniziano a prendere confidenza con la loro presenza silente ed immobile. Finite le nostre scorte di cibo iniziamo a mangiare quello nei negozi del pianeta. Tutte le infrastrutture sono rimaste intatte, i gelati sono conservati in freezer funzionanti e la birra è buona.
Alcuni inziano a trattare gli indigeni come oggetti, altri ci si divertono come se si trattasse di un'attrazione disponendoli come decorazioni ai lati di fontane/acquascivoli. I nostri si fanno i selfie con i corpi immobili degli abitanti del pianeta gemello, senza mostrare grande rispetto, mentre non riusciamo a venire a capo del perchè la popolazione di tutto il pianeta sia in quello stato.
I nostri studi vengono interrotti dall'arrivo dei camerieri. Una piccola delegazione di rinforzo, che però preannuncia l'intento da parte del governo terrestre di colonizzare questo pianeta. A me sembra una follia, visto che ancora non sappiamo cosa sia successo, ma sono davvero contenta che tra i rinforzi ci sia il mio amico Beppe. Lo abbraccio di slancio e lo porto alla nostra stazione operativa. Ma salendo le scale mi rendo conto che si tratta del mio ex ragazzo e mi blocco, presa da un inspiegabile senso di angoscia.
Il sogno cambia, mi ritrovo al capezzale della mia amica, quando si trovava in coma.
I medici parlano di staccare la spina, ma ancora spero che si possa riuscire a salvarla. Quando Beppe la tocca lei sembra avere delle reazioni, come se potesse percepire il mondo esterno ma non potesse comunicare. La prego di svegliarsi, penso che se credo abbastanza nella possibilità che accada lei aprirà gli occhi, come succede nei sogni. Ma non è così. I medici staccano la spina, e sono atterrita all'idea che la terranno in un obitorio, congelata, finchè non avranno eseguito l'autopsia. Perchè magari si poteva ancora salvare ma il freddo dell'obitorio l'ha uccisa, e tutti noi siamo complici incosapevoli di questo.

Poi per fortuna mi sveglio.
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