Titolo: Il picco pericoloso
Il sogno non era lucido ma era comunque molto vivido e sia i dettagli che il movimento e le sensazioni erano molto realistiche.
Mi trovavo con un mio amico che però non conosco nella realtà, siamo ai lati di una stretta strada di montagna e ai piedi di un picco roccioso alto e molto ripido. Siamo arrivato lì con lo scopo di spiare un tizio che sarebbe passato di lì a poco con la macchina, non so però per quale motivo dovessimo spiarlo e nemmeno dove stesse andando. Realizziamo che sarebbe passato molto tempo prima che questo tizio arrivasse, quindi decidiamo di salire qualche metro sulla rupe ai piedi della montagna e stenderci a dormire, ma l'unico punto abbastanza soffice era del terriccio morbido che copriva la roccia sottostante, quindi lo appiattiamo un poco e ci corichiamo. Dopo non so bene quanto tempo ci alziamo perchè sappiamo che sta per arrivare quel tipo con la macchina, così ci acquattiamo per non farci vedere e lo osserviamo passare sulla strada. A questo punto decido di salire fino in coma al picco, una parete ripidissima e rocciosa, non so come ho fatto ad arrivare fin lassù, ricordo solo che una volta giunto a destinazione avevo veramente le vertigini a guardare giù e mi chiedevo come avrei fatto a scendere perchè tornare insietro sembrava persino più pericoloso che salire! Anche il punto dove mi trovavo in coma alla vetta era molto piccolo, appena sufficiente per starci in piedi. Da quel punto però potevo vedere molto bene la strada, anzi, i tornanti che giravano intorno alla montagna e vedevo anche molto bene l'auto che era passata poco prima davanti a noi, la vedevo scendere e allontanarsi dalla parte opposta a dove ci trovavamo noi. A questo punto mi accorgo però che anche lui avrebbe potuto benissimo vedermi se avesse guardato verso l'alto, quindi decido di scendere. Non so come ho fatto, si solo che arrivo in fondo e vedo arrivare anche il mio amico... con l'ascensore!
Il sogno termina lì.