da ErikBauer » 18/04/2014, 10:59
Questo è uno di quei "sogni ad occhi aperti" che l'inconscio mi fa vivere di tanto in tanto.
Mi è successo ieri, durante il viaggio di rientro dal cliente, stavo "Bilanciando" un nuovo modo di vedere i rapporti con le altre persone, spiegando
al mio sè istintivo il concetto che ognuno di noi è un'anima che vola libera nel cielo e che legare altre anime a noi non può che creare sofferenza
a noi stessi e agli altri, per cui è bene sciogliere ogni legame e imparare a vedere le persone libere di volarci vicino se vogliono.
Al termine del bilanciamento ho ricevuto un'immagine piuttosto forte:
[...] Sono in volo, indosso un'armatura nera, gotica ed aderente, il metallo sembra essere forgiato da una fluida ombra solida, nella quale si conficcano decine e decine di catene, fatte dello stesso materiale. Ogni catena mi vincola nella pesante armatura e parte da una figura demoniaca, sembrano angeli caduti, distorti dall'odio per la vita, Siamo tutti legati e vincolati, non c'è vera libertà, seppur siamo in volo.
A questo punto sento prendere forma il nuovo pensiero/punto di vista che ho "Bilanciato" con il Sè Istintivo: Mi rendo conto che le catene non si conficcano nella mia armatura, ma bensì PARTONO dalla mia armatura e vanno a chi mi circonda... con un semplice pensiero emano Luce dal 4° Chakra, una luce bianca che scioglie l'armatura e le catene, liberando me e le altre figure... in questo preciso istante mi rendo conto che il loro aspetto demoniaco era un'illusione data dal dolore che provavo e finalmente vedo... vedo le anime per quello che sono: uccelli, farfalle, fate, angeli che volano liberi attorno a me! Alcuni si allontanano, liberi, altri rimangono al mio fianco, altri ancora si avvicinano...
ho un'attimo di titubanza, mi risuona in mente una domanda: "Luca, questo porterà un forte cambiamento nella tua vita e nelle persone che ti stanno vicino, amicizie e relazioni cambieranno in maniera piuttosto forte!" Pondero per un istante il significato di quello che sta succedendo, dopo di che rispondo "Sì... lo accetto, è giusto che sia così. Ben venga"
Mi visualizzo volare con le braccia aperte, accogliendo il significato di tutto ciò sotto forma di luce che mi investe, sorrido radioso mentre mille e mille anime libere dalle svariate forme mi olano libere attorno, avvicinandosi ed allontanandosi.
Quando la "visione" finisce sto ancora guidando e l'autoradio sta suonando la mia canzone preferita: "Rainbow" di Elisa. E' un momento bellissimo, lo imprimo a fuoco nella mia anima, dopo di che lo lascio volare libero assieme a tutto il resto, sorrido... Ritrovo la voglia di fare cose che mi piacciono, di rilassarmi, di ridere, di organizzare.
Ieri sera vado a dormire sereno, Ecco il sogno che ricordo
[...] Siamo io ed altre persone in un cortile ciotolato, all'interno di una costruzione in pietra grigia (Castello? Monastero?).
Tre lati del cortile sono circondati da un porticato attraverso il quale si accede alla struttura principale, vedo le porte in legno scuro e pesante e le strette finestre munite di grata, tipiche dei tempi. Il terzo lato è una sorta di balconata che da sul paesello sottostante, un belvedere notevole.
I ricordi del sogno iniziano proprio con me seduto sul muricciolo della balconata, alla mia destra è seduta una ragazza bionda, capelli lunghi, snella, viso affilato. Stranamente non ricordo di preciso il colore degli occhi (nocciola?). Io sono seduto dando i 3/4 di schiena al belvedere, le gambe accavallate, leggermente girato verso di lei, stiamo tenendo un'amabile conversazione. Alla mia destra è seduta un'altra ragazza, mora, leggermente più in carne, altre due ragazze stanno in piedi attorno a noi, ascoltano con attenzione e partecipano alla chiacchierata.
Mi sento bene, in pace, a mio agio... a parte un piccolo nucleo di disagio che cresce dentro di me, come se prima o poi qualcosa dovesse andare storto.
Passa qualche istante e nel cortile entra il signorotto del castello: è A.M., un mio ex compagno di classe delle Medie, nel sogno è rappresentato come il ragazzo biondiccio promesso sposo alla protagonista di "Cappuccetto Rosso Sangue". A.M. attraversa il cortile con una falcata lunga e sicura, noncurante delle persone che gli si trovano davanti, le attraversa come una nave fende i flutti, è sicuro, diretto e punta nella mia direzione, non mi stacca gli occhi di dosso. Mi alzo e faccio un paio di passi avanti, pronto a riceverlo. Dovrei avere paura... ma in realtà sono ranquillo, c'è solo quel nucleo di disagio che pulsa, leggermente doloroso.
Mi si avvicina, inizia a parlarmi di qualcosa, non ricordo le parole, so che ce l'ha con il fatto che sono circondato dalla sua corte di donne e ragazze, non dovrei esserlo... a me risuona dapprima come un'accusa sensata, dopo di che la sensazione si scioglie e mi sento sicuro del fatto che non c'è nulla di male in quello che sto vivendo. Mentre realizzo le mie sensazioni lui continua a parlare, le ragazze ci circondano osservandoci, come in altri sogni alle parole corrispondono attacchi fisici, visto che le sue parole stanno cercando di affossarmi, il suo attacco fisico è una presa che cerca di mettermi in ginocchio.
Le mie parole rispondono in modo da girargli contro le sue affermazioni, la cosa viene rappresentata sul piano fisico dal fatto che uso una contro presa facendo leva sul suo collo e i suoi gomiti, ogni volta che lui cerca di affossarmi la sua spinta gli viene rigirata contro in modo che sia lui ad inginocchiarsi di fronte a me e non viceversa. Mi ricordo di avergli intimato di smettere ma ha continuato, fino a che non è sceso in ginocchio, sporcandosi. Nel sogno sporcarsi a terra è una cosa disdicevole per un nobile, per cui glie lo faccio assaporare appena per un paio di secondi, dopo di che mollo la presa e lo lascio rialzare.
Intanto le ragazze attorno a noi hanno fatto un paio di passi indietro, guardando scandalizzate il fatto che il loro signorotto si fosse sporcato. Lo guardo, dicendogli "Mi spiace... ma hai fatto da solo. La finiamo qui, se vuoi.", lui mi guarda per niente turbato, anzi con aria di sfida si toglie la giacca di cuoio rimanendo con il camiciotto di cotone bianco scuro e mi fa "Nessun problema, continuiamo pure" e mi aggredisce con un gancio destro molto sporco e piuttosto lento, lo intercetto avvinghiandolo nel mio sinistro, la mia destra finisce prima sulla sua faccia, poi ad intercettare la sua sinstra. Non c'è storia, lo scontro dura poco, gli sono superiore in tutto. Però non lo umilio, semplicemente gli faccio capire che non è saggio attaccarmi in quel modo, istintivamente cerco di portarlo alla ragione e di rendermi libero dalla sua pretesa autorità [...]
Uaho! Questo sogno ha un significato bello forte! A.M. era un mio grande amico alle medie, giocavamo assieme, eravamo sovente compagni di banco, ecc... un giorno ci siamo innamorati della stessa ragazza che era in classe nell'altra sezione. Ricordo che lei aveva un atteggiamento molto amichevole con tutti e due ma alla fine, grazie al fatto che mi sono tirato in dietro per paura di competere, è stato lui ad avere la meglio. Il colpo di grazia credo di averlo ricevuto una volta che io e A.M. stavamo chiacchierando di videogiochi, essendo uno dei miei argomenti preferiti stavo parlando a ruota libera, ad un certo punto si avvicina lei e ci fa "Ciao ragazzi, come va?", lui lesto di riflessi si gira verso di lei e risponde "Ciao L.! Meno male che ci sei tu, questo mi sta facendo una testa così con i suoi videogiochi del caxxo". Credo che se mi avessero pugnalato alle spalle mi avrebbero fatto meno male... Mi è crollato il mondo sotto i piedi, in quel momento... un'amicizia che credevo serena disgregata da poche parole, la mia faccia infangata dalle stesse parole ascoltate dalla ragazza per la quale avevo una cotta... il mio appena accennato senso di disagio nel dedicarmi ai videogioci anzichè al giocare all'aperto amplificato a dismisura e allo stesso tempo amplificato a dismisura anche il mio desiderio di chiudermi in me stesso per non dover più subire una tortura simile.
Bene, il sogno parla proprio di questo, del mio timore che un nuovo A.M. possa spuntare ogni volta che mi apro sentimentalmente. Beh, da quello che vedo credo che questo mese di tempesta emotiva, conclusosi con la catarsi degli ultimi due giorni abbia dato i suoi frutti: non solo non ho avuto paura di A.M. in sogno, ma neppure ho tentato di vendicarmi, di umiliarlo o di rendegli pan per focaccia. Semplicemente l'ho rimesso al suo posto, facendogli assaggiare cosa avrei potuto fare.
Bene, bene, bene! Anzi, MOLTO Bene!
Mi sono ricordato ora di un'altro sogno fatto sta notte, scrivo ciò che mi salta in mente:
[...]
Sono a casa mia, convinvo da poco con una ragazza (non ricordo chi fosse), la vedo di scorcio in bagno, snella, alta, capelli lunghi scuri.
Mentre sosto un'attimo al termine del corriodio verso l'ingresso della zona soggiorno/camera da letto, vedo un micino grigio sbucare dall'angolo e farmi un'agguato alla caviglia!
Sorrido, istintivamente... "Cavolo, ho una compagna e ho un gatto in casa" mi sorprendo a dire "Sono FELICE!!!!!"
[...]
I sogni sono il sussurro di un bambino che non ha ancora imparato a mentire.
"Ama, sii Umile, Ringrazia, Sorridi, Festeggia"