Mare Nero e Gigante Mangia-Uomini
Il sogno sui giganti risale a settimane fa; arrivava un gigante pelato nudo paurosissimo che seminava il terrore nella mia città. Era alto come un edificio di tre piani e se ne andava in giro a mangiare le persone, finché... arriva anche a casa mia (la mia ex casa), e qui c'è un'immagine ORRIBILE: io che scappo sul viottolo di ghiaia verso il cancello in ferro battuto, volto la testa indietro verso la casa e dal portone aperto vedo i miei sul corridoio all'interno che cercano di raggiungermi e, ancora più indietro, dal portone aperto sul retro, il gigante che si china e li osserva da fuori!!!!!! Mio dio. Io li lascio indietro e scavalco il cancello, arriva mio fratello in moto e mi porta via; mi ricordo che gli dico che non sapevo cosa fosse successo ai miei ma invece si sapeva benissimo, e che non volevo assolutamente tornare indietro perché mi immaginavo i muri insanguinati. Mio fratello mi molla al palazzetto dello sport lì vicino e torna indietro per capire cosa fosse successo...
Intanto il gigante mi cerca, visto che aveva sentito il mio odore e voleva mangiarmi!!! Entro nel palazzetto, che è circolare, e le mie amiche (ricordo benissimo la mia migliore amica) e tutti i cittadini cercano di nascondermi nel sotto-tetto, che è a chiocciola e si stringe sempre di più; mi rannicchio lì come fossi un topolino, nel punto più stretto e sento tutto il palazzetto barcollare come fosse di gomma, perché gli abitanti della città e i miei amici stanno lottando per uccidere il gigante, che nel frattempo si accanisce sull'edificio avendo sentito il mio odore!!!! Dopo un pò, esplosioni, e poi si ferma tutto: il gigante è stato sconfitto e io sono salva.
L'unico significato che sono riuscita a scovare è stato il fatto di lasciare indietro i miei e trovare mio fratello: lui infatti si è recentemente emancipato e io ancora no.
Del sogno di stanotte ricordo solo un'immagine, visto che non l'ho più rivissuto: siamo in quattro, io e (credo) un'amica con cui ho conosciuto questi due ragazzi sabato scorso; siamo su una collina inconsistente, in un punto che mi ricorda un sacco il pre-discesa delle montagne russe, quando hai appena fatto la prima salita e sai che da lì arriva il peggio! Beh, effettivamente c'è proprio una specie di scaletta che sembra un pò il binario di quel tipo di giostre e noi siamo lassù, mi incitano a scendere e siamo stra alti e la scaletta è talmente paurosa che sembra pendere verso l'interno!! Di sotto la scaletta finisce nel mare, che è di un bel blu chiaro, mentre il punto preciso in cui si immergeva la scaletta era nerissimo!!! Scendiamo scivolando con le mani e con la schiena rivolta verso i pioli, mi ricordo che avvicinandomi ho irrigidito le braccia ma poi ho capito che dovevo lasciarmi andare (anzi, me l'ha fatto capire il ragazzo), ed effettivamente andava meglio!! Sprofondavo nell'acqua dolcemente con la schiena verso il basso, e mi rendevo conto che potevo respirare ed era bellissimo, calmissimo, credo di essere stata in sintonia col respiro nel sonno; un pò di paura quando l'acqua diventava da azzurra a blu (da su si vedeva nera perché era una specie di tunnel profondissimo), e quindi risalivo un pò ma ero talmente libera e a mio agio che poi non avevo più paura di scendere ancora; accanto a me c'era anche il ragazzo conosciuto sabato.
Possibile interpretazione: tuffarsi in questa nuova cosa, non avere paura, lasciarsi andare al nero (dolore) e all'azzurro (piacere), senza prediligere uno o l'altro.