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Sogni comuni privi della consapevolezza di sognare.
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Re: Diario dei sogni comuni di Ale312

Messaggioda Ale312 » 17/06/2016, 15:22

Non sto dando più importanza al mio mondo onirico e me ne dispiaccio, ma purtroppo lo sapete che questo è uno dei tanti difetti dell'oggi; troppo stress. Comunque un appunto su stanotte, io e un mio amico nel corridoio della scuola parliamo di lucidi e scherziamo anche sul fatto di fare un test di realtà, io faccio quello del volo e lui della mano, ma non succede niente. Sono troppo addormentato mentalmente :sleep:
"Cammino per queste strade
perchè non so cosa fare
in verità la malinconia
m'ha catturato in questa notte
provo un'agonia nel calpestare marciapiedi
già calpestati più volte durante periodi sereni"

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Re: Diario dei sogni comuni di Ale312

Messaggioda Ale312 » 18/07/2016, 9:23

È già la seconda notte di fila che mi "traumatizza". Stanotte ho fatto un sogno strano che dovrei riuscire a raccontare anche senza averlo segnato prima. Mi scuso in anticipo per eventuali errori ma son senza pc al momento e sto scrivendo dal cell.

In qualche modo ottengo un libretto in cui c'è una sorta di mia storia, al cui interno 3 mie foto: 2 in cui mi riconosco e 1 in cui sembro un arabo e mi dico che ero veramente brutto. All'interno di questi documenti trovo un'autobiografia di un tizio emigrato in italia e senza leggerla tutta capisco. In sostanza si tratta di un tizio che, cambiando nome, è diventato me. Da lì mi spavento non poco, e vado da mia mamma che sta lavando i piatti in cucina, le racconto di questo fatto ma lei nega tutto anche se non mi convince: mi sembra stia piangendo. Bisognoso di risposte le spiego di nuovo tutto con più calma possibile, e lei accampa una spiegazione "eri un bambino e ti abbiamo comprato quel libro" che stranamente un po' mi convince, anche se il motivo non lo comprendo. Chi sono io quindi? Mi aggrappo alle mie foto da bambino fatte con i miei genitori in cui la somiglianza è evidente.
Poi racconto la stessa cosa ai miei nonni, che non sanno darmi spiegazioni e rassicurazioni e mia nonna mi abbraccia forte per un lungo lasso di tempo.
Ho tralasciato qualcosa di sicuro, ma il resto è un luuuungo falso risveglio in cui sono a scuola e racconto di sto evento, che non mi lascia ancora del tutto tranquillo.
Ora sveglio davvero son sereno ...
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Re: Diario dei sogni comuni di Ale312

Messaggioda Ale312 » 14/06/2018, 18:21

Ogni tanto rinvengo come It.

13/06/18

Sono con i miei amici all'inferno, non il luogo comune che pensano tutti, ma una sorta di zona a nord della mappa di gioco del posto in cui mi trovo.
Io e un tizio che non conosco abbiamo dimenticato la macchina parcheggiata all'inferno, quindi torniamo indietro, e per vedere esattamente dove si trova gli suggerisco di aprirla col telecomando e sentire da dove proviene il leggero suono di apertura; io faccio lo stesso e pare provenga dal di sopra di una montagnetta, inaccessibile per via di lava infuocata sul terreno davanti a me.
Succede qualcosa e mi ritrovo in un centro commerciale, chiedo prima a D e poi a L se mi accompagnano all'inferno a riprendere la macchina, entrambi mi snobbano.
Abbastanza alterato, decido di incamminarmi per conto mio, e una volta fuori dal centro, a parte una scena in cui un tizio (forse un poliziotto in borghese) insegue altri due tizi, mi vedo accompagnato da altre persone, mi focalizzo su un ragazzo alla mia sinistra a cui chiedo dove stesse andando, non ricordo la sua destinazione alchè gli chiedo la gentilezza di accompagnarmi all'inferno. Lui annuisce come se fosse un fatto comune andare in quel posto.
Questo ragazzo è uguale a come era MF dieci anni fa, un mio ex compagno di classe delle elementari (in effetti mi sembra di essere un grande amico di alcune persone che non vedo da un decennio, letteralmente, come se fossimo legati in un una specie di dimensione non fisica). Incuriosito e divertito affermo di conoscerlo, si chiama MF ed eravamo compagni di classe una vita fa. Lui nega sinceramente e fa di chiamarsi *nome che non ricordo(Forse gorbav, qualcosa del genere)*. Più volte ho notato che fa fatica a capirmi, come se fosse straniero, ma dice di essere italiano e che ha lavorato per un po' in Olanda.
Oltre a lui si sono unite anche altre persone, con cui mi sento molto a mio agio, come se fossi entrato in una nuova compagnia di amici, mi sorreggo su due di loro con le mie braccia avvinghiate ai loro colli e mi tiro su. Nel mentre abbiamo fatto molta strada e sono preoccupato perchè impossibilitato a chiamare per informare i miei del mio ritardo, visto che è notte fonda.
Entriamo in un appartamento di un condominio e perdo di vista la mia compagnia: sono di nuovo solo.
Un nuovo tizio arriva in mio soccorso, sembra sudamericano, e si propone di accompagnarmi. Con lui sono molto più veloce, infatti corriamo e ci arrampichiamo sugli edifici come in Assassin's Creed, mentre corriamo urliamo il nome di MF (quello della realtà) anche se all'inizio per prendermi in giro il sudamericano urla "decollo". La gente si affaccia dai balconi e si lamenta del casino, essendo le sei del mattino, specie una donna bionda sulla quarantina con occhiali da sole che esprime esplicitamente che non ho un ca**o da fare. Il tizio sudamericano cambia aspetto e/o si trasforma (forse si è solamente tolto la maglietta), ed è muscoloso.
Mi sveglio prima di arrivare all'inferno
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