Indice Condivisione Esperienze Diario dei sogni non lucidi > Diario dei sogni di una OnironautaSbadata

Raccolta di sogni privi della consapevolezza di sognare.
Condividi nel tuo diario i sogni più belli e particolari per trasmettere ai lettori le stesse emozioni che hai vissuto.

Diario dei sogni di una OnironautaSbadata

Messaggioda OnironautaSbadata » 20/10/2014, 16:39

Solo sogni comuni : ma due mezzi lucidi a casaccio

NOTA:Sono sempre stata una sognatrice molto fantasiosa. Fin da bambina da quel che dice mia madre. Per questo non di rado sono stata quasi presa in giro quando raccontavo i miei sogni … Qui mi rendo conto invece di essere in buona compagnia :D !
Ho anche sempre avuto una buona capacità di introspezione e interpretazione dei miei sogni.
Sono venuta a conoscenza dei sogni lucidi attraverso internet e questo forum abbastanza di recente, direi a giugno 2014. Presa dall’entusiasmo imparo subito i test di realtà.
Poi,presa invece da fatti della vita quotidiana e vari impegni, metto da parte l’argomento
finché una notte di luglio, del tutto inaspettatamente …

Sono nel giardino di casa mia, prendo il sole e passeggio mentre chiacchiero con mia sorella. Ad un certo punto decidiamo di seguire una via che costeggia il muro di confine del mio giardino per poi farne il giro su un altro lato. Andiamo spensierate nel sole, curiose, perché non abbiamo “mai visto cosa c’è di là” ( stiamo percorrendo un sentiero che in realtà non esiste, al confine si addossa subito un altro giardino, e altre case… e lo sappiamo benissimo).
C’è molto verde. Dopo poche decine di metri, trovo casa di mia nonna. Provo una strana sensazione.
Ritorno indietro. Sono al punto di partenza … sento battere il cuore, mentre riprovo a fare lo stesso percorso, sempre più eccitata. Eccomi di nuovo al punto di partenza.
Mia sorella si trova qualche metro indietro ancora verso casa di mia nonna.. le corro incontro

Casa di mia nonna si trova in realtà a più di 100 km di distanza, dall’altra parte della Sardegna!
“P.! Questo è un sogno! Casa di nonna non è qui vicino a casa! Questo è un sogno!” siamo nel cortile.
Il salice, l’erba diventano immediatamente più nitidi, luminosi.
Ovviamente faccio la cosa più banale ( stabilizzare? Riflettere? Cosa significa ? U.U….) Afferro mia sorella con la mano destra e una sua e mia amica, C., con la sinistra e inizio a volare. Loro non fanno una piega , sembrano divertite mentre galleggiamo lentamente.


Perdo lucidità. Il sogno mi riprende nella sua logica e dimentico di star sognando. Forse atterriamo e continuiamo a camminare.
Non ricordo altro.

Un’altra notte di luglio….

Sono in giardino, sembra una festa di compleanno. Mentre faccio qualcosa mi viene automatico di guardarmi le mani … hmmmm! …Ho le dita lunghissime. Le sollevo davanti al mio viso: dita lunghissime, rigide, piegate ad angoli netti, come di legno…

“Queste non sono le mie mani!” esclamo a voce alta, mentre i presenti non fanno la benché minima piega.
“Sto sognando!” Mi alzo in volo quasi in automatico.

Non ricordo altro.
Ultima modifica di OnironautaSbadata il 20/10/2014, 16:44, modificato 1 volta in totale.
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Re: Diario dei sogni di una OnironautaSbadata

Messaggioda OnironautaSbadata » 20/10/2014, 16:42

Al market _ I love Diario
( notte tra : 14-15 / 10 /2014)

NOTA: Benissimo. Mi sono re interessata all’argomento dei sogni lucidi. “Questa volta terrò un diario e farò test di realtà e tutto il resto ^-^… “ Inizio il diario, incoraggiata dalle esperienze positive del tutto casuali, ora ricordo circa almeno un sogno per notte … individuo subito dei dream sign, alcuni nuovi, alcuni conosciuti da sempre, alcuni che non avevo mai notato… e… niente!
Assolutamente niente di niente :x .
Anzi la beffa. In vari sogni mi ricordo pure di aver pensato cose come “ strano che questi gatti si lascino sballottare come pellicce morte, i gatti di solito non sono così, anzi! “ ; “ strano che mio suocero parli tanto … non è proprio da lui, ma cosa gli sarà successo” ; “ strano che mia sorella abbia scelto una carta igienica super chic dal raffinato colore grigio – antracite” . Ma non dubito minimamente della realtà.
Mentre non mi stupisco per niente che il mio ragazzo abbia il suo aggeggio incorniciato di perle e poi mi faccia tranquillamente scrocchiare la schiena da un mio doppio, che sa esattamente che punti premere, pensando anche “ così sì che è comodo!”.
Riporto qui un sogno non lucido , che trovo significativo per la presenza del diario dei sogni nel sogno.
Credo… Spero XD!

Il mio ragazzo mi fa una sorpresa e viene da me a casa senza dirmi niente. Sono molto felice. Cominciamo ad avere un rapporto ma sul più bello lui si allontana dicendo che ha dimenticato qualcosa. Penso ai preservativi, ma lui si sposta proprio di stanza, forse si riveste…
> Siamo al market, sempre io e il mio ragazzo,siamo felici, e facciamo la spesa. Ricordo della frutta molto colorata.
> Qualcuno ha preso e ha letto il mio diario dei sogni. Lo tiene in mano per ridarmelo con aria tra l’ironico e l’imbarazzato. Non so se sia R. (amico del mio ragazzo) , un po’ fuso con suo fratello … o chi.
Le mi sensazioni in proposito vanno dall’entusiasmo di spiegare cosa sia e l’imbarazzo per i particolari sessuali e le confessioni varie….
(Curioso! Perché in realtà ancora il diario non conteneva niente di sessuale … il primo sogno con qualcosa di sessuale non era ancora stato trascritto, si trovava in appunti sul mio cellulare … e il secondo … bhe, è quello di poco prima, ma ancora non mi ero di certo svegliata per scriverlo! Ovviamente, col c###o che noto la stranezza e divento lucida XD !)

Mi sveglio. Sono le 6.50. Bye bye mattinata di lavoro. Test. No, non è un falso risveglio. Penso “Magari!”.
Ma non per altro. Perché avevo da fare. Mi spertico in messaggi di scuse e spiegazioni al mio per fortuna comprensivo ‘capo’…

Nel diario cartaceo segue tutta una serie di pensieri di scoraggiamento, e di timore dell’esperienza di lucidare un sogno.
Come ho spiegato qui :
Inizio a pensare che questa faccenda dei sogni lucidi non faccia per me.
Poi però trovo una frase alla fine del racconto, che rispecchia un po’ il contenuto del sogno:
“Però mi piace lo stesso questo diario” ohhh : Love :
Ultima modifica di OnironautaSbadata il 20/10/2014, 16:49, modificato 1 volta in totale.
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Re: Diario dei sogni di una OnironautaSbadata

Messaggioda OnironautaSbadata » 20/10/2014, 16:48

Ragazza svergognata & Spiaggia solitaria : “Ora torno e gliela faccio pagare!”
( notte tra : 17-17 / 10 /2014)

Nota: La motivazione! Ma come posso essere così asina? Va bhe che sono nuova, ma di solito apprendo velocemente. La paura di strane esperienze oniriche o alla soglia tra sonno è veglia si è abbastanza attenuata da quando sono tornata a casa mia. E ho smesso di dovermi svegliare alle 6, col buio, praticamente sola, e dover uscire in strada per andare al lavoro … io sono suggestionabile U.U … non volevo inquietarmi troppo. Mi accorgevo che l’intenzione di ricordarmi di accorgermi di sognare era soffocato da pensieri tipo “ eh, ma solo sogni belli…” “ si, ma se capita, non è che voglio sforzarmi troppo, domani lavoro…” Insomma non era la situazione giusta.
E poi invece, una volta più tranquilla è successo questo.
Mi serviva un po’ di sana rabbia per farmi superare la paura. :P

C’è una festa, per al quale ci siamo riuniti tutti in una sorta di albergo o una grande casa con poche altre vicine in una strana località balneare, caratterizzata da spiagge enormi, scure, dall’aria desertica e un po’ inquietante.
Attorno, a parte queste poche case, distese di incolto e ginepri.
Siamo in una sala rustica, per ber caffè e fare giochi di società, ci siamo proprio tutti: il mio ragazzo e i suoi amici R. e S., più altri e altre che non conosco (forse un gruppo che ho visto solo una volta), la mia amica S.B. etc.
Il mio ragazzo è seduto alla mia destra, davanti a lui una tipa. Appare bassa, formosa, muscolosa, ha lunghi capelli bicolore dal bruno al biondo (una bionda? DreamsignDreamsignDreamsiiiign!! … manco per le °° eh?)
Stiamo bevendo, il mio ragazzo è sbronzo, avverto che anche dal lato opposto del lungo tavolo qualche ragazzo è sbronzo.
Il mio ragazzo sta parlando con la tipa dai capelli bicolore; lei ha un’aria abbastanza strafottente. Ad un certo punto si solleva la maglietta e comincia a sistemarsi poco elegantemente il reggiseno davanti a tutti.
Il mio ragazzo inizia a fare il c####one.
E’ come ipnotizzato dal seno di lei, inventa tutta una scenetta teatrale in cui lui si gira di scatto, vede il seno, fa finta di sorprendersi e poi, accentuando il suo oscillare da ubriaco, finge di cadere in avanti fino quasi a sfiorare il suo seno con il viso. (Ovviamente il mio ragazzo non avrebbe un comportamento simile neanche se drogato, nella realtà…).
Quella continua a grattarsi e aggiustarsi come nulla fosse e ad un certo punto le esce proprio il seno sinistro dal reggiseno.
Io caccio un urlo e le dico “ attenta! Guarda che…” ma il mio ragazzo mi blocca e mi dice, stizzito “ guarda che tanto lei al mare và in topless! “.
Parlo col mio ragazzo da parte, litighiamo ( discussioni accese e inverosimili? DreamsignDreamsignDreamsiiiign!! … ma quando mai lo noto!) ma lui pretende di avere ragione.
Provo la sensazione che provo sempre quando lui difende ragazza che reputo poco serie/svergognate/ …(non riporterò tutti gli aggettivi e sostantivi che appaiono nel mio diario) e cioè: disgusto, rabbia impotente, impulso omicida XD! Solo più intensi del solito…
Me ne vado,avvilita, col desiderio di non avere più contatti con quella compagnia.
Ho vaghi ricordi di me che torno nella camera mia e del mio ragazzo, ritiro le mie cose, faccio la valigia e la sposto in una cameretta singola vuota lì accanto.
E poi vado a farmi una passeggiata in questa enorme spiaggia. IL cielo è viola, tra la sabbia appaiono rocce di arenaria chiara e rovine. Il mare è talmente lontano che occupa una strisciolina del panorama.
(Segue un pezzo dove affondo nella sabbia, incontro parte del gruppo, e vari elementi simbolici che ho parzialmente decifrato …)
Apprendo da qualcuno che L. (questo è il nome della ragazza svergognata) forse accortasi del casino che ha creato e S.B. mi stanno cercando per tutte le stanze. Nessuna notizia del fatto che mi cerchi il mio ragazzo.
Provo il desiderio di allontanarmi ancora di più, di non farmi mai trovare.

Al risveglio provo un forte desiderio di tornare, lucida, e fare il c##o a tutti!
Questo desiderio mi svegli a completamente. Mi concentro e provo a ricordare e ripercorrere il sogno.
A differenza delle altre volte non mi riaddormento durante il processo, arrivo fino alla fine, in cui immagino me stessa diventare lucida e fare aggrinzire e cascare il seno di L. come quello di una vecchia non appena prova a denudarsi. O di spedirla col pensiero contro il muro, metri all’indietro.
Ora però mi devo riaddormentare.
Mi ripeto frasi come “ Quando sognerò mi ricorderò di dubitare della realtà”. So che non è esattamente una frase canonica …
Nella stanza c’è già luce. Fremendo di desiderio di vendetta, mi copro gli occhi e mi addormento, fermamente determinata a tornare e controllare il sogno.

Ci siamo. L’atmosfera, il luogo, la sensazione di tristezza, smarrimento e rabbia è quella.
So che devo fare qualcosa, trovare qualcuno.
So che sono ‘nello stesso posto di prima’.

Ma che questo posto sia non solo lo ‘stesso posto’ ma che sia anche lo stesso ’posto di un sogno’ …beh… mi passa di mente!!!! :shock: :angry:
Vago tra sterrati, incolto, e piattaforme di cemento coperte di sabbia.
Dimentico obiettivo, figuriamoci test di realtà e quant’altro. : Surprice :

Cos’era questo?
Dio mio, che fatica mentale!
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Re: Diario dei sogni di una OnironautaSbadata

Messaggioda OnironautaSbadata » 13/02/2015, 23:55

Sogni vari e …. Lucido!
Casa di mia sorella a Milano
( notte tra : 14-15 / 10 /2014)
NOTA: Al risveglio ho chiamato quasi subito il mio ragazzo! (Dopo essermi crogiolata nel letto a sorridere e ricordare  ). Lui non è per niente affascinato dall’argomento, ma è contento che io sia appassionata alla cosa. E… mi dice che anche lui ha fatto mezzo lucido! Senza preparazione né tecniche, solo perché io gliene parlo?!? Sta di fatto che una assurdità del sogno lo fa diventare lucido ma … prova a fare delle cose e non riuscendoci spreca il suo tempo a passeggiare e pensare “ Uff, che p***e, sto sognando. Dai svegliamoci!”.
0.0 ?? Comunque…

Stanotte faccio diversi sogni, molto elaborati, ma che non ricordo.
Mi sveglia mio padre, è mattina. Mi parla di una questione della wireless di casa. Poi và via.
Mi riaddormento pensando “ Mi accorgo che sogno, divento lucida”.

Sono in un aeroporto. Siamo in gita (dreamsign), di ritorno. Ma sono sola. Chiedo a una coppia di organizzatori che, quasi stizziti di dovermi dire una ovvietà, mi dicono che la parte organizzata della gita finisce qui, ora ognuno si muove con mezzi propri. Intravvedo auto e taxi.
Sì, peccato che siamo a Milano e io sono sarda!
Mi dicono ( forse l’organizzatrice donna) che il prossimo aereo che posso prendere è alle 13, e il prossimo ancora ‘forse domani’ con aria vaga.
Guardo un orologio (non faccio caso alle lancette/numeri). Mancano 15 minuti. Non passerò mai il check-in e tutto..
Irritata per la pessima organizzazione della gita, mi appresto a passare giornata e nottata in aeroporto.
Ho vaghi ricordi di me che mi lavo il viso nei bagni etc.
> Sono a casa di mia sorella e spiego a lei e a C. di questa pessima gita. Mi hanno dato ospitalità. Non so per quale faccenda connessa col viaggio ora devo uscire. Ma è notte e io non conosco Milano! Ne ho una gran paura visti i racconti di una mia amica … (non me ne vogliano i milanesi :P).
Mi dispero …. E poi … Il flash.
“Ma P. e C. non abitano a Milano, loro abitano a Pisa! (in realtà abitano a Sassari, ma tanto basta per rendermi lucida)”

“Questo è un sogno!” Mi guardo attorno sorridendo.
<< Voi abitate a Pisa… hem … cioè (sforzandomi) a Sassari. Questo è un sogno!>>.
Loro sorridono debolmente, come se avessi loro detto “ che bella giornata, mi sento benissimo”.
Mi guardo attorno.
La forma della stanza, il colore dell’intonaco, la posizione di divano, televisore, tavolo, sedie, scaffale, porte … tutto uguale al reale!! Solo il pavimento invece che essere color cotto è bianco ( come quello della casa e camera in cui sto beatamente dormendo ) il ché riflette la luce di una lampada a campana molto calda ( loro in realtà hanno una plafoniera). Quanta luce!
Ma le persiane sono chiuse. Sono verdi, come nella realtà.
Penso sia rischioso uscire … non conosco Milano! -.- Fregata! Il sogno ha ancora parzialmente presa sulla mia realtà.
“ Okay! Okay! Okay!” penso “ Test di realtà!”
Mi guardo una mano : 7 dita! Più alcune più sottili, insensibili, tra un dito e l’altro in alcuni degli spazi.
Provo ad intrecciare le mani, cosa che mi riesce difficile per via di quei ditini.
Le scrollo con un senso di fastidio.
Mi tappo il naso: la sensazione della punta del naso compressa tra le mie dita è piuttosto realistica, forse la punta è appena più piccola e molle del reale.
Mi assicuro, come faccio nella realtà, di tappare bene le narici … faccio un bel respirone profondo e… Respiro!!
La sensazione è stranissima! Aria che arriva non si sa dove!
Giro per la stanza. I miei due P.O. continuano a prendere il caffè, annoiate e accasciate un po’ sul tavolo. Cosa piuttosto realistica e verosimile.
Faccio un mezzo voletto, piuttosto faticoso.
Ma sono più attratta dal realismo di ciò che mi circonda.
Decido di stabilizzare. Mi sento molto tranquilla, come se potessi camminare qui per un tempo indefinito.
Comunque provo a strofinare la mani.
Ma è una cosa che non mi viene da fare neanche nella realtà, mi da fastidio.
Nel sogno riproduce una sensazione strana e irreale. Tocco qualche oggetto, ne sento la forma ma niente di ché.


(La notte prima, da sveglia, ho provato a fingere che un test di realtà fosse positivo, per allenarmi a comportarmi di conseguenza. Mi sono guardata attorno e ho toccato una tovaglia, concentrandomi sulla sensazione).

Allora faccio una cosa che mi viene spontanea, non so quanto sia affidabile per stabilizzare : molleggio sulle ginocchia, mi concentro sulla sensazione del mio peso che scarica sui piedi. Ho scarpe sportive nere che assomigliano ad un paio che avevo moooolti anni fa.
Poi mi siedo. In quello che di solito è realmente in mio posto a quel tavolo. E perdo un po’ di tempo a convincere il mio PO (mia sorella) che questo è un sogno. Lei mi guarda vaga e annoiata, ricordo la sua espressione, la stessa che ha quando deve studiare tutto il giorno.


( Chissà come mai? Forse è tale la voglia di comunicare la scoperta che uno si dimentica che quella non è una vera persona ‘altra da sé’! La voglia di condividere, e non essere i soli a saperlo …)


Tento di sollevare un cuscino giallo con la forza del pensiero ( che in realtà non esiste) ma vola un po’a casaccio, non so dove vada a finire.
Allora da un vasetto faccio volare un fiore finto ( lì in realtà ci sono penne/matite) più simile ad una spiga.
Lo porgo a mia sorella facendoglielo volare davanti. Lo prende, ma non sembra per niente impressionata.



( La storia della telecinesi mi è rimasta impressa da molti diari letti sul forum, ed è il primo ‘potere’ che mi è venuto in mente di usare XD!).

Sono ancora pervasa da euforia, che si rinnova ogni volta che ripenso : sto sognando!
Mi alzo. Eseguo un altro paio di test di realtà. Mi guardo le mani, dal dorso e girandole in modo da vedere dorso, palmo, dorso … etc.
“ Ma come … sono normali?” sono un po’ delusa.
Poi guardando meglio : pollice, indice, medio hanno l’ultima falange molto molto rotonda, le ultime due … bhe! Sono piegate al contrario. Ahhh, beh, okay!
Le scuoto e smetto di guardarle, mi fanno un po’ impressione.
Mi tappo il naso. Respiro gonfiando il petto (quando faccio i test di realtà da sveglia, cerco di tirare su forte, quindi qui il petto si gonfia molto!) .
L’aria passa. Ancora quella sensazione strana! Mi rende euforica.
Poi mi ricordo di provare a trapassare il palmo col dito … un po’ mi rimprovero perché avrei dovuto farlo prima. ( Di solito nella realtà lo faccio subito dopo aver osservato le mani, quasi assieme).
Provo. Niente. Spingo più forte, si forma un bozzo dietro sul dorso della mano … ancora e con più sforzo .. il dito fuoriesce!Ma la pelle lo ha seguito, ed è avvolta attorno al dito, formando una specie di.. beh è proprio uguale ad un … la pelle attorno ad un pene, da cui la punta del mio dito spunta come un glande!
Penso che questo esperimento delle mani faccia un po’ schifo.. questa pelle … ho la sensazione di aver ‘forzato troppo’. (E’ come se nel sogno mantenessi un certo rispetto per il mio corpo ..)

Qui inizio a perdere lucidità ( forse proprio per il fatto di non accorgermi che il mio corpo è una proiezione, una costruzione e non un corpo fisico, ho remore a fare le cose come se rischiassi realmente).
Non penso infatti “ ok, è una ulteriore conferma che è un sogno”. Mi rimane la sensazione di “poter fare tutto”, mentre quella di “poter fare tutto POICHE’ è un sogno” si và affievolendo.
Ritraggo il dito e la pelle sparisce.
Vado in bagno. C’è uno specchio.
Il mio viso è normale. Decido di fare dei… ‘miglioramenti’. Ma, tra tutte le cose che nella realtà vorrei cambiare nel mio viso (labbra più carnose, capelli più folti e lunghi) scelgo la meno interessante : le sopracciglia.
Usando il dito, passato a pochi centimetri dalla pelle, disegno; me le faccio belle spesse come le vorrei XD .
Con l’altro dito cancello e rifinisco.
Non sono soddisfatta del risultato.
“Aspetta, basta, non posso passare tutto il tempo di questo .. (‘ tempo speciale’, sono in una situazione speciale ma sto iniziando a dimenticare che si tratta di un sogno lucido) a farmi le sopracciglia!”.
Mollo così. Faccio per uscire dal bagno ma … tutto diventa buio!
E’ come se non riuscissi più a tenere gli occhi aperti, li sento appiccicosi. Me li strofino, cercando di mantenere un contatto con quell’ambiente. E’ il corridoio.
Mi appoggio alla parete. E’ bianca. Ma ha degli strani disegni sopra tipo i semi delle carte o pallini rossi. Gli occhi, soprattutto il sinistro, continuano a chiudersi. Sto perdendo l’equilibrio.
Il sogno mi crolla, anzi, mi si accartoccia addosso; il soffitto mi cade addosso piegandosi come fosse di carta.
Buio

Continuo a sognare in maniera non lucida prima di svegliarmi.
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Re: Diario dei sogni di una OnironautaSbadata

Messaggioda OnironautaSbadata » 14/02/2015, 0:30

Semilucido
D. e ‘D. grasso’
( notte tra : 22-23 / 10 /2014)
NOTA: ho deciso di riportare questo sogno per il suo aspetto estremamente realistico e convincente.
I dialoghi, la fisicità dei personaggi, la personalità, le reazioni sono molto verosimili … seppure non lo sono alcuni scenari! Mi ha meravigliato la coerenza dei miei ragionamenti e decisioni, nonché la somiglianza con il mio pensiero da sveglia.
Il sogno è un po’ noioso forse, ma alcuni particolari realistici appaiono qua e là e ho voluto mettere in evidenza la loro frequenza.

Che il mio inconscio tirasse fuori queste cose proprio non me lo aspettavo.
Sono in giro per una periferia, c’è un ambiente con delle gradonate.
Incontro D. E’ proprio lui. Il viso appare piuttosto vivido, incarnato chiaro. E’ appena più paffuto.
Ha i capelli un po’ lunghetti, che non gli stanno proprio bene.
Parliamo. Lui è molto galante, pieno di attenzioni e questo mi fa incavolare perché so che lui lo è solo quando gli salta, non per reale premura perso le persone, il giorno dopo capace che ti tratta pessimamente.
Mi sta molto vicino. Ad un certo punto si siede su un gradone molto alto, si china e mi tira a sé, in maniera che io, stando in piedi e senza chinarmi o sollevarmi mi trovo ad avere il naso contro il suo.
Rimango impassibile. So di essere fidanzata, e so che non lascerei andare oltre.
Sono combattuta tra il senso di colpa per il solo fatto di averlo lasciato avvicinare così tanto e la curiosità di vedere che diavolo ha in testa.
La posizione cambia, forse perché d’istinto giro la faccia su un lato, mi trovo contro la sua guancia. La sensazione fresca e morbida della guancia appena rasata è molto reale e provocante, sento addirittura il profumo del dopobarba.
Continuiamo a camminare. Lui fa discorsi di un certo interesse, ed è molto garbato.
E’ allusivo, e ha il suo solito atteggiamento interrogativo che spesso ha avuto in pubblico dopo che ci siamo separati … che non ho mai capito.
Decido di rimanere con lui per capire. Mi accorgo di essere sì attratta ma di avere padronanza e freddezza a sufficienza. Andiamo verso casa sua.
Per salire dobbiamo prendere l’ascensore, ma l’ascensore ha una forma bizzarra: è una piattaforma aperta in metallo che sale attorno ad un cilindro centrale e attorno a questo uno spazio vuoto, fino alle altezze maggiori, la piattaforma serve i piani tramite traballanti passerelle.
I piani stessi sono aperti e circolari, con solo una piccola ringhiera, e concentrici all’ascensore.
<< Fino a che piano dobbiamo salire???>> Chiedo al mio accompagnatore, mentre già mi tremano le gambe.
<< Nono!>> fa lui, ridendo della mia paua.
Mi aggrappo alla ringhiera e non so come arriviamo a destinazione.
Lì incontriamo due individui. Uno è un professore e ha un registro in mano. L’altro è uno studente.
Poi dico a D. che il professore lo avevo incontrato in treno ( un dream sign di quelli frequentissimi per me!) ma non lo avevo riconosciuto perché ora aveva i capelli slegati.
<< Stanno andando ad una riunione/ conferenza a Porto Torres>>
<< Porto Torres !?>> fa D., molto stupito.
Voce, accento e intonazione sono abbastanza verosimili.
<< Tu sei stata la prima a passare questo esame, vero?>> Fa l’allievo, con un misto di timore e rispetto verso di me … indica il mio nome in cima ad un registro che tiene il professore.
Cavoli, quella è proprio la mia firma, uguale!
<<Sì>>rispondo, anche se non ricordo assolutamente questo esame. I due sembrano entrambi fuori di melone.
…( segue un incontro amichevole e veloce con un mio lontanissimo ex…)…

Nel frattempo D. è rimasto seduto su quello che sembra il divano di casa sua. Mi siedo davanti a lui.
Parliamo. Lui è al contempo loquace ed insinuante.
Ad un certo punto mi viene in mente di chiedergli come và con la sua ragazza.
Ma poi penso che sia sconveniente, perché non abbiamo confidenza su questo tema e, buttata in mezzo ad una conversazione di questo tipo, la domanda avrebbe la valenza di uno schiaffo a tradimento.
Nel sogno ho la consapevolezza che comunque non vadano bene le cose. Quindi gli uso una sorta di delicatezza.
( Credo di non aver mai fatto un ragionamento tanto elaborato e coerente in un sogno che risultasse tale anche ripensandolo da sveglia  ).
Parliamo d’altro.
Menzioniamo una località e io affermo che l’ho visitata con il mio ragazzo.
Davvero particolare come io sia presente alla mia situazione attuale e leghi le circostanze del sogno con quelle reali!
Mi sveglio

Cavolo! Ma quell’ascensore? Non mi diceva niente di strano? Un test no, eh?
Voglio tornare nel sogno, devo vedere come và a finire la storia con D.
Se anche dovesse succedere qualcosa di sconveniente è pur sempre un sogno … più che altro vorrei ‘ regolare i conti’ con lui, con questa storia che a distanza di anni continua a ripresentarsi, forse uno smacco semiconscio al mio orgoglio.
Voglio affrontare il mio inconscio su questo, e il suo personaggio.
Mi alzo, do una cosa a mia madre che tra poco dovrà uscire. Saranno le 8 del mattino.
Bevo acqua mi rimetto a letto pensando :
Riconosco che sto sognando … riconosco il sogno … riconosco il sogno … riconosco il sogn….

BAAM! Mi sveglio in un letto piazzato all’aperto, in un cortile. <<Wtf??>> sopra di me alberi in aiuole. Mi alzo e faccio un giro della facciata dell’edificio rosso che mi sta a pochi metri. Una sorta di hotel o residence.
Sono sconcertata ed incacchiata: perché mi hanno fatta dormire fuori? Cammino.
Sono in una località balneare. Terra rossa, faraglioni. Devo fare qualcosa … Cosa?

<< Oddio! Sto sognando!>> il pensiero mi fulmina. Mi tappo il naso, respiro.
Ma la consapevolezza è bassa, sono troppo frettolosa, non mi guardo attorno. Penso subito al mio obiettivo.
Okay, il caro vecchio D. … ma come fare?
Estendo un braccio verso la spiaggia. Le persone li presenti non mi cagano di striscio … poi penso che sia ‘sconveniente’ materializzarlo così, brutalmente.
Perché? Da una parte il sogno ha presa su di me, quindi quello per me continua ad essere una persona reale.
Dall’altra ho paura che materializzandolo così lui non sarebbe veritiero.
Dovrei ‘incontrarlo’. Quindi escogito uno stratagemma. ( Ora che ci penso non ho idea di come mi sia venuta in mente una cosa simile XD!).
Materializzo una sorta di versione brutta di lui, e obesa.
Appare un panzone in canottiera, con tanto di ombelico fuori, che sembra subito stupefatto di trovarsi coi piedi a mollo su una spiaggia ( ma ho avuto la premura di non fargli portare scarpe, anche se non intenzionalmente).
<< Vai a chiamare D.!>> << Sei pazza, come faccio?>> << Vai, vai… ti mando io>>.
Agito la mano davanti a lui, come a volerlo ‘lanciare’ in volo verso l’obiettivo.
Niente. Quello è ancora lì che mi guarda con aria scioccata come fossi una matta.
Allora, a distanza di 30 m circa, passo davanti alla sua figura una mano come se lo stessi cancellando da una lavagna. Funziona.
Nell’attesa, invece di stabilizzare e realizzare ancor meglio che quello è un sogno, decido di fare un voletto sulle acque.
Ma cado proprio in un punto di acqua profonda e buia che mi da il panico.
Allora con uno sforzo supremo, mi rialzo quel tanto che basta per ‘correre’ sull’acqua come un insetto.


Non sono più lucida.

Mi sveglio pensando << Nooo! Idiota!>>.
Tento 4/5 volte di tornare ancora nel sogno. Ma produco non lucidi molto vividi di cui mi stupisce la coerenza di ragionamenti e discorsi.
NOTA: se è vero che l’acqua rappresenta l’inconscio… altroché voglia di affrontarlo, ne ho una paura tale da farmi svegliare e perdere tutti i miei propositi -_-°
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Re: Diario dei sogni di una OnironautaSbadata

Messaggioda OnironautaSbadata » 14/02/2015, 0:37

Lucido stanco
Giapponesi
( notte tra : 24-25 / 10 /2014)

Sono in un gigantesco palazzo, alcuni piano sono dedicati a laboratori, altri a conferenze.
Ci sono rampe mobili ed ascensori ( ieri studiavo la normativa a riguardo… e il panorama è sicuramente influenzato dalla lettura di ieri notte di Terzani sui grandi palazzi e il boom economico giapponese e coreano degli anni ‘70).
Ad un certo punto succede qualcosa. Mi sono allontanata dalla mia borsa che ho lasciato ad un tavolo dove bevevo qualcosa con alcune persone. Credo di essere vestita in giacca e camicia.
C’è forse un terremoto o un incendio, anche se non vedo fiamme. Le persone scappano da alcune ali dell’edificio. Torno indietro alla ricerca della mia borsa : lì ho il cellulare, unico modo per contattare qualcuno, penso.
Mi maledico per non averla presa subito quando ho visto più persone alzarsi per andare ‘a vedere’, forse avevano qualche sospetto.
Mi sono persa, continuo ostinatamente a tornare indietro, penso di poter fare in tempo.
Ad un certo punto attraverso una stanzetta dove dei medici stanno medicando alcuni pazienti: sono tutti orientali. La attraverso di fretta, mi trovo in un ambiente bianco – azzurrino che da su molte scale e vetrate.
Qualche punto sta crollando. La stanza è a tutta altezza per almeno tre piani.
<< Questo è un incubo!>> penso.

<< Aspetta, è davvero un incubo!>>. Ma nessuno euforia. Non ho voglia di diventare lucida. Sono come ‘stanca’. Voglio solo che tutto questo finisca.
‘Richiamo’ la borsa, che scende dall’alto attraverso i piani e la afferro. Mi appresto ad andarmene…


Mi sveglio. Cosa me ne facevo di una borsa onirica? E poi non potevo cambiare la scena? Penso di essere ritardata per svariati attimi.
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Re: Diario dei sogni di una OnironautaSbadata

Messaggioda OnironautaSbadata » 14/02/2015, 0:41

Volo lucido
Particolari più lucidi di un ricordo
( notte tra : 14-15 / 10 /2014)
NOTA: mia sorella comincia a comparire ogni volta che nasce la consapevolezza del sogno, come la prima persona a cui lo dico. Forse perché gliene parlo molto, cercando invano di suscitare interesse nella sua mentalità ben poco pronta all’indagine del sé ….

<< Ma allora…>> << Sì, esatto!>> rispondo a mia sorella, mentre siamo una di fronte all’altra in camera da letto, con l’aria di scambiarci grandissime news. << Questo è un sogno!>>.
Ma non ne sono sicura, tutto è così reale! Mi sdraio davanti ai letti , per terra, e provo ad alzarmi in volo.
Non funziona.
Percorro il corridoio, arrivo alla scala, esco in giardino. Mentre cammino mi dico << Sono sicura che è un sogno… e che cavoli!>> Arrivo vicino al cancello.
Decido di fare il test ‘dito buca palmo’ pensando << Uff avevo deciso di non fare più quel test …>>
Dà strani esiti, indubbiamente rivelano il sogno, ma la sensazione è piuttosto spiacevole.
Il palmo si apre con una piccola fessura romboidale, il dito passa con una fastidiosissima sensazione, come passarlo su una parte di pelle irritata. Il dito sbuca dall’altra parte.
<< Okay>> lo guardo il tanto che basta per decidere che il test è positivo.
Mi fa un po’ schifo.
Mi dedico al target: realizzare pienamente che sono in un sogno.
Cioè… a volte quando capisco che sto sognando, quasi è come se mi dicessi << Sono in un videogioco>>.
E non capisco la reale entità della questione.
<< Questo significa>> penso, riflettendo con me stessa << che sto sognando, il dito non può trapassare una mano) e io in realtà sto dormendo nel mio letto>>.
Mi tappo il naso. Respiro. E mi dico << Certo, perché nulla ostruisce le mie vie respiratorie mentre sono nel mio letto>>.
Torno indietro. L’ambiente è incredibilmente realistico. Passo davanti alle camere da letto pensando.
<< Io in realtà sto dormendo in quella camera >>. Intravedo la parte finale di un letto matrimoniale con una coperta bruna ( in realtà il mio è diverso) ma non ho nessuna intenzione di vedere me stessa dormire.
Chissà come sarebbe. Mi inquieta un po’. Esco fuori.
Volo al di sopra del giardino. L’aria è tersa, luminosissima, il sole manda riflessi molto realistici. Vedo ogni singolo filo d’erba, ogni pietra, ogni foglia. La mia vista è come quella che potrei avere in una giornata di sole, anche migliore (sono miope).
Vedo mio padre che lavora su una scarpata


Questa in realtà non esiste più! Mi ero dimenticata pure di come fosse in origine il terreno, sono state realizzate scale e marciapiede … ma vedo nel dettaglio le pietre rossastre di una volta e perfino una pianta che c’era un tempo ,anche se non in quel punto, nella mia infanzia, con enorme precisione!.
Al risveglio chiederò poi delucidazioni ai miei, ma l’immagine del sogno possedeva il nitore che neanche un ricordo con grande sforzo ha mai avuto!

Arrivo più avanti e sorvolo mia sorella e una donna (forse amica di mia madre) passando molto vicino alle loro teste. Mi guardano esterrefatte a bocca aperta.
<< Ve l’avevo detto>> esclamo trionfante << che era un sogno!>>
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Re: Diario dei sogni di una OnironautaSbadata

Messaggioda OnironautaSbadata » 14/02/2015, 1:09

Lucidi mancati
Sogno triplice
( notte tra : 19-20 / 01 /2015)
NOTA: nel periodo precedente a questa data, ho fatto lucidi stupefacenti, vividi, che mi sconcertavano per la mia assoluta convinzione di essere nel la realtà; ma li dimenticavo in fretta. Inoltre, per molti impegni, ho abbandonato sia il diario che i test di realtà.

Guardo la spiaggia ( dream sign equivalente ad una tromba da stadio per me!).
Qualcosa nel colore dell’acqua non và. Neanche nella prospettiva, sembra inclinata.

Capisco all’istante che è un sogno. Sono su una sorta di gradinate / spalti, insabbiati, che guardano al mare.
Mi tappo il naso e respiro.
Come sempre intravvedo mia sorella e le dico << Sto sognando>>.
Volo sulla spiaggia. Una bambina dalle proporzioni gigantesche, simile ad una bambola e bidimensionale, si sta sciogliendo nell’acqua con una espressione contrita.
<< E’ ovviamente un sogno!>>. Alzo le braccia, d’istinto, e mi muovo su me stessa per cambiare scenario.
Il cielo diventa grigio.



Mi sveglio, maledicendo la sveglia.


Mi riaddormento, mi trovo più o meno sulla stessa spiaggia di prima, è tutto grigio e nebbioso. Voglio cambiare scenario come ho pensato poco prima di svegliarmi. Voglio provare a fare un giro nel mondo de ‘Lo Hobbit’. ( non devo avere molta consapevolezza, come obiettivo mi sembra troppo ambizioso).
Provo a fare qualcosa.


Ma mi sveglio di nuovo. Le mie gambe e i piedi sono nude, ho caldo. C’è luce.
Sono sicurissima di essere sveglia. Una vocina nella mia mente mi dice di fare un test di realtà.
Ma sono presa da molta sonnolenza. Mi riaddormento.

Mi sveglio veramente. E non sono a gambe nude, né alla luce. E quello di poco prima era il letto dei miei, mentre io sto dormendo nel mio dalla sera precedente.
Era un falso risveglio molto vivido.
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Re: Diario dei sogni di una OnironautaSbadata

Messaggioda OnironautaSbadata » 14/02/2015, 1:22

Non lucido molto divertente
Streghe
( notte tra : 2-3 / 02 /2015)
Il mio ragazzo mi confessa di essersi innamorato di un’altra ragazza, la cosa mi da molto dolore; la trovo insignificante e glielo faccio presente.
Con poco rispetto, lei cerca in tutti i modi di civettare apertamente con lui in mia presenza. La odio subito.
>Ci troviamo in una riunione di sole donne. Sono tutte (me compresa) a giudicare dai vestiti e da corone colorate, streghe/fate. Stanno tutte su un terrazzo tondo con parapetto in pietra. Assomiglia a uno scenario del Signore degli Anelli.
Io sono ai piedi di una scalinata. Nel momento in cui capisco che parlano del mio ragazzo, di me, e lei ride o ride di me, salgo le scale di corsa, senza esitazioni, semplicemente e fermamente intenzionata a picchiarla con tutta la forza.
Fuggono tutte, lei per prima, lasciandomi insoddisfatta dallo sfogo fisico mancato.
Sembrano avere grande paura di me.
> Sto volando tra gli alberi, con una sensazione di grande potere e libertà, cerco il mio pony col quale viaggio. Ho un’immagine chiara nella mente della radura al bordo della strada dove l’avrei lasciato.
Volo sul sentiero avanti e indietro ma non lo trovo.
Intravvedo invece ‘l’altra’ sul sentiero, con una ragazza. Sono davanti ad un cancello di un ‘villaggio umano’… mentre io ragiono come se io non lo fossi. La vedo come una dimora estranea a me. E’ recintato in legno.
Mi abbasso di quota e passandomi le mani davanti al corpo, recito delle parole. Un incantesimo per rendermi invisibile.
Quasi contemporaneamente lei fa una cosa analoga, intuendo una presenza, un altro incantesimo che io percepisco come un modo per aumentare la sua percezione.
Si guarda attorno ad occhi sbarrati … ma la mia magia è più potente, lei non può vedermi.
Fluttuo tenendomi a dei rami, mandando un suono scricchiolante che la spaventa, anche più dell’altra ragazza umana. Ci godo enormemente.
Da circa due metri di distanza, le soffio forte addosso, per farle sentire la mia presenza.
Corre via in panico, tirandosi i capelli e urlando << Bastaaaa!>> nel pianto.
Volo via molto soddisfatta, ridendo sadica.
(segue una parte in cui ritorno ‘umana’ e senza poteri, cerco la mia famiglia e casa, spaventata da un temporale)
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Re: Diario dei sogni di una OnironautaSbadata

Messaggioda OnironautaSbadata » 14/02/2015, 2:12

Da un sogno non lucido

<<Il bagno, in particolare, ha una serie di accessori posti verso l'alto e appesi, quasi una stanza post-moderna a sviluppo verticale. Il portarotolo per esempio, si trova a circa 1.80 m da terra.
Mi colpisce, in particolare, la carta igienica di cui noto la pretesa chic.
E' infatti di carta spessa, ricercata, liscia e di un raffinato colore grigio/ nero antracite"

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