Solo sogni comuni : ma due mezzi lucidi a casaccio
NOTA:Sono sempre stata una sognatrice molto fantasiosa. Fin da bambina da quel che dice mia madre. Per questo non di rado sono stata quasi presa in giro quando raccontavo i miei sogni … Qui mi rendo conto invece di essere in buona compagnia !
Ho anche sempre avuto una buona capacità di introspezione e interpretazione dei miei sogni.
Sono venuta a conoscenza dei sogni lucidi attraverso internet e questo forum abbastanza di recente, direi a giugno 2014. Presa dall’entusiasmo imparo subito i test di realtà.
Poi,presa invece da fatti della vita quotidiana e vari impegni, metto da parte l’argomento
finché una notte di luglio, del tutto inaspettatamente …
Sono nel giardino di casa mia, prendo il sole e passeggio mentre chiacchiero con mia sorella. Ad un certo punto decidiamo di seguire una via che costeggia il muro di confine del mio giardino per poi farne il giro su un altro lato. Andiamo spensierate nel sole, curiose, perché non abbiamo “mai visto cosa c’è di là” ( stiamo percorrendo un sentiero che in realtà non esiste, al confine si addossa subito un altro giardino, e altre case… e lo sappiamo benissimo).
C’è molto verde. Dopo poche decine di metri, trovo casa di mia nonna. Provo una strana sensazione.
Ritorno indietro. Sono al punto di partenza … sento battere il cuore, mentre riprovo a fare lo stesso percorso, sempre più eccitata. Eccomi di nuovo al punto di partenza.
Mia sorella si trova qualche metro indietro ancora verso casa di mia nonna.. le corro incontro
Casa di mia nonna si trova in realtà a più di 100 km di distanza, dall’altra parte della Sardegna!
“P.! Questo è un sogno! Casa di nonna non è qui vicino a casa! Questo è un sogno!” siamo nel cortile.
Il salice, l’erba diventano immediatamente più nitidi, luminosi.
Ovviamente faccio la cosa più banale ( stabilizzare? Riflettere? Cosa significa ? U.U….) Afferro mia sorella con la mano destra e una sua e mia amica, C., con la sinistra e inizio a volare. Loro non fanno una piega , sembrano divertite mentre galleggiamo lentamente.
Perdo lucidità. Il sogno mi riprende nella sua logica e dimentico di star sognando. Forse atterriamo e continuiamo a camminare.
Non ricordo altro.
Un’altra notte di luglio….
Sono in giardino, sembra una festa di compleanno. Mentre faccio qualcosa mi viene automatico di guardarmi le mani … hmmmm! …Ho le dita lunghissime. Le sollevo davanti al mio viso: dita lunghissime, rigide, piegate ad angoli netti, come di legno…
“Queste non sono le mie mani!” esclamo a voce alta, mentre i presenti non fanno la benché minima piega.
“Sto sognando!” Mi alzo in volo quasi in automatico.
Non ricordo altro.