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Raccolta di sogni privi della consapevolezza di sognare.
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Re: Diario dei sogni di una OnironautaSbadata

Messaggioda OnironautaSbadata » 06/06/2015, 22:06

Trip lucido
In volo mano per mano con un PO
Il mio ragazzo è diventato gay ?!?
( notte tra : 04-05 / 05 /2015)
NOTA: Mi addormento in un momento di litigata di coppia. Penso di fare un lucido, e mi trovo a chiedermi come sarebbe litigare in un sogno : il PO del mio ragazzo mi darebbe solo risposte falsate dal fatto che ovviamente … sarebbe una mia proiezione mentale.
La mia mente raccoglie questi dettagli e mi spara un trip allucinante. Sensazionale.

Sono per strada. Il posto è ampio, sembra Barcellona. Con me ci sono delle ragazze, forse c’è C. (amica di mia sorella che frequento anche io).
Qualcosa mi fa notare che è un sogno.
“ Questo è un sogno!” Le informo. Non faccio test di realtà, ne sono solo sicura. Sto parlando loro di lucidità onirica, e mi guardano con vivo interesse, come avessi i superpoteri!
Mi volto verso una delle ragazze. Il suo viso è molto dettagliato, sembra la mia collega P. “ Oh! Guardati. Tu sei dettagliatissima, sei straordinaria. Sei perfetta!” .La sua espressione si fa molto lusingata.
E poi voltandomi aggiungo “ Ecco vedi … tu ad esempio,da dove sei saltata fuori?” rivolta alla ragazza di F., comparsa là per là a destra del gruppetto mentre ero voltata ad osservare la strada.
“ Ma se ero qua da prima!”, “ No” la contraddico io “ non è vero. Ti ho richiamata io” ( non volontariamente).
Noto però che ha la testa troppo grande e il corpo troppo piccolo. La correggo con le mani,come se zoomassi sullo schermo di uno smartphone.
“ E ora che farai!” Mi chiede quella che sembra il P.O. capo, una piccoletta molto chiara. Per tutta risposta lecco un palo della luce, nota task esplorativa che deve essermi rimasta impressa …
E’ freddo, ne percepisco chiaramente la geometria solida e cilindrica tra le mani.
Il ferro è tinto di viola, in alcuni punti la vernice fa bolle, in maniera straordinariamente realistica.
Mi stupisco del sapore neutro. Nel frattempo siamo ferme ad un semaforo.
Si avvicina una donna con una carrozzina, ha l’aria molto triste, nella carrozzina c’è il figlio molto piccolo totalmente deforme.
Intuisco che sta morendo di costipazione.
Presa dalla mia furia esploratrice acchiappo uno dei lembi delle coperte del piccolo.
E’ nera, di cotone spessissimo e pesante, come una tovaglia, il bordo è rifinito. Preciso. Lo lecco, sa di cotone pulito, molto secco e ruvido, realistico.
“Cavolo che sogno!” penso. Mi sento un po’ in colpa per il bambino.
Saliamo su un tram. La donna continua a parlare del bambino. Vedo la sua minuscola pancia molto gonfia.

( ed è strano che non abbia cercato di guarirlo in qualche modo miracoloso…).
Perdo lucidità.
Tuttavia, ragionando a posteriori, credo che le mi esplorazioni tattili sul mondo onirico mi abbiano legata strettamente al sogno. Tanto che la mia mente faticherà poi a staccarsene.

Non ricordo più nulla.
Dopo un po’ però, qualche cosa non mi quadra.
Per qualche assurdo della situazione o del paesaggio divento lucida.
C’è mia sorella con me da un po’. Ho la sensazione di aver trascorso molto tempo in quei luoghi.
Sono successe cose che non ricordo purtroppo .. ma è come se io e lei fossimo ormai abituate all’idea di essere in un lucido. L’ho condotta attraverso diverse esperienze e io ed altre persone ci siamo divertiti molto.
Sembra una festa, devo avere materializzato diverse delle persone partecipanti, che sono molto scalmanate.
Siamo in un palazzo italiano molto ‘rivisitato’ con scale e terrazze immerse nel verde.
Al piano terra abbiamo le camere. Tutto sembra reale e stabile e continuo a ricordarmi che sono in un sogno.
Facciamo tutta una serie di cose che purtroppo non ricordo!
Ad un certo punto, per ricordarmi di tenere contatto con quella realtà, bilancio il mio peso sulle assi di legno, ne percepisco addirittura le venature sotto i piedi coperti solo dalle calze.
Mi guardo una mano … ho mezzo indice … Ok!
Mi guardo attorno e dico a voce alta ma non ascoltata “ strano che non stia volando”.
L’idea mi da un po’ i brividi, è come se fosse diversa dalla realtà che vedo. Ho la sensazione che la possa mandare a rotoli.
Invece provo lo stesso.
Mi siedo con mia sorella su un parapetto in pietra. Poi lo scavalco, e mi siedo sul cornicione.
Lei mi segue, sembra appena cosciente di quello che sto per fare.
Continuando a tenerla per mano mi lascio scivolare nel vuoto.
Sento il suo sobbalzo di spavento, percorriamo in volo 30/40 metri sopra un gruppo di alberi per atterrare su un terrazzo simile a quello da cui siamo decollate.
“Ti piace volare?” le chiedo” Non tanto!” risponde lei, ricomponendosi e allontanandosi di qualche passo, dandomi la schiena “ mi da l’ansia!”.
“E cosa ne diresti del teletrasporto?” “ Ah, si quello mi piacerebbe” fa allegra “ Ho sempre voluto girarmi e vedermi il culo da dietro!”.
…Cosa?
Al momento mi sembra una di quelle curiosità, tipo un luogo comune. L’idea è che durante un teletrasporto uno possa vedere sé stesso da dietro.
“ Okay” le dico e mentre mi porto due dita alla fronte, mi giustifico “ Abbi pazienza, ma qui l’unica maniera che conosciamo è come in Dragon Ball!”( che lei non ammira per niente).
(Con ‘conosciamo’ intendo noi onironauti … sto pensando automaticamente a quelli del forum … ovviamente la mia affermazione è falsa).
Mi concentro, chiudo gli occhi, li riapro e mi trovo sul pianerottolo dal quale siamo partite.
Ma mi giro e c’è mia sorella.
“ Che diavolo ci fai tu qui!” la mia intenzione era fare un giro di prova da sola e poi teletrasportarla tenendola per mano. Invece ho teletrasportato entrambe!
Lei mi guarda come a dire “ ah, non era previsto che venissi anche io?”
“ Vedi che non la controlli questa cosa allora???” Mi sgrida.

Ci troviamo al piano terra.
Siamo ad un tavolo lungo. L’ambiente è bianco e luminoso, siamo sotto una rampa volante di scale autoportanti. Piante. Mi ricorda uno degli ambienti progettati da un mio ex capo… e infatti lui è lì, seduto a capotavola, io e mia sorella ai due lati , scherziamo tra noi.
Il tavolo è ingombro di tazze di caffè, tabacco, posacenere.
Lui sta scrivendo qualcosa. Ha un paio di Rayban neri, una camicia nera aperta, perfino una catenella al collo e una cintura nera in pelle; sorride tra sé e mi sorprendo a pensare che sia discretamente sexy.
(Anche fisicamente è leggermente diverso da come è in realtà.. ma il viso è proprio il suo).
A un certo punto della conversazione mi alzo, mani sul tavolo ed esclamo
“E che cavolo, questo è il mio sogno!! … Tu!” faccio rivolta al mio ex capo, ridendo “ Vai subito in camera da letto … e preparati!”.
“Dopotutto” Dico a mia sorella, perfettamente conscia della mia situazione nel mondo reale “ sono single ora, o no?” . Lei non fa un plissé, lui, con mio enorme stupore, si alza davvero ( i movimenti lenti e scazzati sono proprio i suoi!) e và verso le camere …
Ma non lo seguo.

Perdo lucidità.
Sono in una stanza col mio ragazzo. Sembra un altro ambiente sotto una rampa volante, e a tutta altezza.
Sua nonna ci ha invitati da una parte, io per qualche ragione non posso rifiutare ma lui non ne ha voglia.
Propone di dividerci ( segue una discussione che non voglio riportare XD).
Solo ora mi rendo conto che mi da le spalle ed è seduto su uno sgabello davanti ad uno specchio da scena, quelli con tutte le lampadine attorno.
Un lungo chimono avvolge la sua figura e striscia a terra, ha una cuffia lilla e … durante la nostra discussione si sta bellamente truccando!!!
“ Ma vaffanculo brutto frocio!” penso ( ovviamente: l’appellativo dispregiativo è rivolto solo ed esclusivamente a lui e al suo comportamento).
Riacquisto lucidità.
“Non sprecherò questo sogno per lui”.

Mi ritrovo in una sala conferenze, in un ampio spazio coperto da una calotta in getto inclinata verso il palco.
So che sto sognando e so che li si trova un attore che per me ultimamente è un po’ un sogno erotico XD.
Quando lo trovo tra la folla però non ha le sue sembianze, ma più quelle di Robert Downey Jr…. niente male, direte voi!
Peccato che abbia più di 65 anni e mi guarda triste come a dire “ So che siamo nel tuo sogno e sono in tuo potere … ma non vorrai mica far violenza ad un vecchio? Io sono stanco!”
Me ne vado pensando “ Ma vaffanculo”.
Seguono tentativi di cambiare la realtà…
Ad un certo punto intravvedo quell’attore che cercavo!
Mi arriva l’inconfondibile sensazione della sua virile presenza!
Ma lo perdo.
In compenso ritrovo il mio ragazzo.
E’ molto effeminato. Come se non gli bastasse aver messo in crisi il nostro rapporto nella realtà vuole pure rovinarmi le mie sacrosante avventure oniriche??
Infatti, mi mostra il cellulare “ Ho un appuntamento con (-nome dell’attore-)”.
Guardo il cellulare. Il nome del mittente cambia dopo due righe.
Lui mi guarda incerto e ingenuo e in quel momento mi assale un’ondata di tenerezza nei suoi confronti.
Lui sembra fisicamente normale in questo momento
“ Amore mio” gli tolgo il cellulare di mano, e lo rigiro come fosse di pasta.
“ Non vedi che questo è solo un sogno?” Infilo i due cellulari che ha l’uno nell’altro e poi li inserisco entrambi nel tavolo, con rabbia, come fosse tutto di burro.
Percepisco che non avrò risposte significative da un confronto con quello che è solo un PO.
Invece lo lascio per cercare l’attore ! XD

Ma mi ritrovo ad operare una gatta.
La mia lucidità è bassissima, direi nulla, e invece di usare i poteri che uno ha in sogno mi limito ad attaccare pazientemente pezzetti di carne color salmone alla sua spina dorsale.
La gatta è sotto anestesia totale e non c’è una goccia di sangue.
Mia allontano a cercare qualcosa/qualcuno. Mi rendo conto di essere nello stesso complesso della sala conferenze.
E’ un incrocio tra l’auditorium di Renzo Piano a Roma e un museo sardo che ho visitato di recente.
Quindi architettonicamente è un aborto.
C’è folla … sto perdendo tempo, poi mi coglie un pensiero : e se si sveglia la gatta?
Torno indietro di corsa, ma la gatta è sparita, ribecco Robert Downey JR vecchio “ Ha ‘chiuso’ lei la gatta?”.
Mi fa cenno di no.

Tutta questa preoccupazione senza senso mi fa riflettere …
Torno lucida. Questo è un sogno, quale gatta e gatta.
Finalmente riesco a ritrovarmi in una stanza con l’oggetto dei miei desideri … anche se non sembra più lui.
In giro c’è molta gente, l’ho quasi trascinato qua dentro.
Mi concentro sulle pareti della stanza, cercando di ‘bloccare’ quell’ambiente verso intrusioni.
Quando mi volto verso il tipo, lui si è diviso in due persone: un gigante e un nano biondi, il secondo scappa a nascondersi.
Sono esasperata!
“ Questa stanza” lo informo “ è bloccata”.
Proprio in quel momento, irrompe un coglionazzo, bruttino e fastidioso, l’anta della porta che si apre rompe una sorta di pellicola luminosa verde: l’inutile ‘sigillo’ imposto dalla mia volontà suppongo.
“ Cucuuuuu!” esclama.
Ricordo distintamente di aver pensato “ Quanto è stronzo il mio inconscio?”
Rinuncio a tutto e vado in bagno.
Ora sono sola e in accappatoio e mi lavo i denti, stupendomi del realismo di ogni dettaglio e sensazione, come lo spazzolino sui denti. Mi trovo a pensare “ uno come fa, a volte, ad accorgersi che è un sogno se tutto è così reale?”
Provo ad attraversare la parete … e do una bella botta.
La porta è grande e decorata con vetri colorati.
Ci passo attraverso con grande sforzo,mentre i vetri mi si trascinano dietro come gelatina che si de materializza subito.


Ho ancora in mente un riquadro, la forma della porta, quando inizio a sentire il mio corpo fisico nel letto.
Gli uccelli mattinieri cantano, vedo quasi la luce alla mia sinistra (reale posizione della finestra) sento il piede destro che ruota rilassandosi, quindi so che la punta a breve ‘ cadrà’ all’esterno facendo perno sul tallone. So che questa sensazione mi sveglierà definitivamente.

La mia mente è perfettamente divisa a metà tra due realtà! Assurdo.
Ma dopo un po’ decido di scegliere. Il sogno è rimasto grigio e allora mi aggrappo al mio nuovo corpo che è sdraiato e non più in piedi.
“Tanto, visto l’andazzo di stanotte, come minimo è un falso risveglio”.
E’ con immensa difficoltà che riesco a muovere le dita. Quando mi metto su un fianco sono esausta.
Osservo la camera. Tutto okay. Mi tappo il naso … non respiro.
E poi ho 5 dita nella mano destra.
“Come faccio a ricordarlo tutto???!!??” penso, mentre parte mi è già sfuggita. : WallBash :
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Re: Diario dei sogni di una OnironautaSbadata

Messaggioda OnironautaSbadata » 06/06/2015, 22:10

Gandalf e le sfere di fuoco
Lucido con un momento di sospensione tra due corpi
( notte tra : 16-17 / 05 /2015)

Sono in una palestra del mio paese e sto svolgendo una lezione di kick box. Sono contenta, ma ad un certo punto mia madre mi convince ad interrompere per fare una lezione di prova in una palestra vicina.
Ci vado, in sala pesi incontro una mia ex storia : un tipo che in effetti viveva in sala pesi.
Parliamo e percepisco interesse da parte sua. Me ne vado lasciandolo volutamente in un punto in cui era desideroso di continuare la conversazione divertente …. Trovo la direttrice della palestra.
Ma la fregatura è che non ci sono lezioni di prova ora, come mi informano.
In quel momento, una gatta di tutti i colori mi passa davanti, non riesco ad inquadrarla e mi rendo conto che per meglio vederla devo ‘pensarla meglio, concentrandomi ….
“ Ma allora sto sognando”. Mi guardo attorno, è una sorta di ufficio con un pesante tavolo in legno, con sopra dei calici; sul pavimento un orribile parquet scurissimo ad assi piccole.
Mi viene l’idea di lanciare una palla di fuoco contro il tavolo.
Penso distintamente “ In teoria vorrei andare di nuovo nell’altra palestra. Ma ogni volta sono troppo rispettosa della trama del sogno”.
(Insomma, sognando di andare in palestra, per quanto lucida, non diventerà né più magra né più allenata! Quindi perché perdere tempo?)
Alzo la mano destra, cerco di creare una sfera di fuoco. L’idea è sfondare la parete davanti a me.
La cosa è piuttosto difficile e per richiamare a me stessa l’idea del fuoco, produco un suono con la bocca, simile a quello di una caffettiera sul fornello, o un cannello d saldatore … ( si può fare facilmente nella realtà, eh).
Appare una sfera arancione semitrasparente a circa 10 cm a galla sulla mia mano : la superficie si muove ad onde, sembra una di quelle riprese spaziali del sole.
Quando mi sembra stabile la lancio con un soffio … tipo un bacio!
Quella parte veloce e và ad infrangersi sul bordo del tavolo con un misero sbuffo di fumo.
Riprovo ma il sogno si stà infrangendo.
Mi sento tirata verso l’alto, la stanza un quadrato sempre più piccolo.
Cerco di aggrapparmi.
“ Lecca il gatto!” Mi dico scorgendo nuovamente l’animale di poco prima, ma il pensiero mi pare di difficile realizzazione perché lei si muove velocemente alla mia sinistra.


Sento il mio corpo paralizzato nel letto, la mia mente è divisa tra due realtà ancora una volta. Vedo la luce del mattino.
Iniziare la lotta per muoversi non è una prospettiva allettante … so che se darò retta alle sensazioni fisiche mi sveglierò. Negli occhi ho ancora la stanza, tento di leccare l’orribile parquet ma quello è circa a 10 metri ormai sotto di me … ma tiro fuori la lingua del mio corpo fisico … o almeno così mi pare.
Sono esattamente a cavallo di due realtà.
Nel mio corpo onirico tento di fare spinning… e quello che tenta di ruotare per fortuna non è il corpo nel letto…
E’ come se avessi due corpi, ma non riesco a decidere quale azione svolgere con uno o con l’altro.
Per qualche minuto resto sdraiata ad occhi chiusi con la punta della lingua fuori, sentendomi un po’ stupida…

Mi ritrovo a camminare in una strada del mio paese.
“ Wow! Sono rientrata nel sogno!” mi dico, nuovamente lucida.
Cammino all’aperto. Mi fermo a guardare le cose attorno a me. Un muro in pietra, uno steccato, delle rose gialle di cui posso vedere e toccare ogni singolo petalo, un cartello in legno di una pubblicità, con scritte in rilievo. .. che ovviamente non hanno senso e si restringono sempre più disponendosi a spirale verso la fine della frase … la pittura verde ….
Tutto è straordinariamente realistico : la foto di una donna sta sul cartello … forse è la pubblicità di una parrucche ria …
Faccio dietrofront ( non so perché) e percorro la salita che si trova realmente in quel punto.
Forse volevo andare verso la luce.
C’è ombra, è un tramonto irreale. Per un po’ riprovo con le sfere di fuoco, con scarsa soddisfazione.
Mi viene voglia di andare a cavallo.
E allora …. Fischio per chiamare Ombromanto!!
Fischio malissimo, nel sogno come nella realtà XD! “ Oddio non mi sentirà mai!” penso.
Ma dopo un po’, sento degli zoccoli oltre l’angolo della strada, e appare una luce calda e fumosa sui toni del rosa. Attendo, e dopo in po’ appare un enorme cavallo simile a quello del film … ma… è già occupato!
Gandalf smonta dal destriero e lo conduce in una piccola area di sosta che quella strada ha realmente. Lo fa mangiare un po’.
Quindi … inizia ad illustrarmi le mirabolanti capacità dell’animale, parlando in romanesco!! :lol:
Sulla sella è rimasto un minuscolo gnomo ( niente a che fare con nessun personaggio de Il Signore degli Anelli) con un cappello simile a quello dello stregone.
“ Se vuoi cavalcare Ombromanto” mi dice Gandalf “ devi portare questo” fa, porgendomi un cappello a punta.
Sarò omologato, integrale?? Lo indosso e non so come salgo in sella. Lo gnomo rimane sull’arcione davanti a me.
Partiamo e la sensazione è più quella di stare su un cavallo delle giostre perché voliamo dritti … “ Questo non è realistico, forse perché nella realtà non sono mai stata a cavallo” mi dico.
Cerco mentalmente di ricreare la sensazione del sobbalzo del passo … ottengo qualcosa ma solo nelle zampe anteriori.
Continuiamo ad andare fino al risveglio.
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Messaggioda Samoon » 07/06/2015, 8:33

OnironautaSbadata ha scritto:“ Lecca il gatto!”

Leggere questi sogni di prima mattina è il top! :lol:
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