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Sogni comuni privi della consapevolezza di sognare.
Condividi la tua raccolta dei sogni più belli e particolari per trasmettere ai lettori le stesse emozioni che hai vissuto.

Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 06/10/2022, 21:03

Ieri sera vado a dormire stanco, soddisfatto ma comunque nervoso a causa di alcuni eventi da Real Life, dopo ave partecipato ad un Chattone Mensile con i fiocchi.

Non pratico meditazione, non leggo, semplicmente mi butto a letto e chiudo gli occhi

Ecco i sogni che ho ricordato al risveglio:

Il primo è uno di quei sogni "frammentati" da continui microrisvegli, più simile ad una lunga e travagliata elaborazione mentale che ad un sogno, seppure condita da sprazzi di vivide immagini

[...]
Sto giocando ad un videogame simile a Baldur's Gate ma con grafica leggermente più moderna. Il gioco è sia un videogame che la rappresentazione del sito/forum SogniLucidi.it e il mio giocare al videogame corrisponde a mio interagire con il Forum.
Ogni mossa che faccio corrisponde ad un post che pubblico, ogni locazione che visito è un topic e il mio interagire con le ambientazioni corrisponde al mio scrivere ed interagire con il Forum e di conseguenza modificarlo.
E' difficilissimo da spiegare a parole ma il legame tra gioco e forum era strettissimo ed il sogno sembrava nascondere un messaggio molto profondo, tant'è che ogni fotogramma era accompagnato da emozioni di varia intensità
[...]



Secondo sogno


[...] Sono molto giovane in sogno, attorno ai 20 anni e sono con mio cugino, anch'esso giovanissimo.
Siamo in casa mia e siamo soli: mia madre è partita per un viaggio di alcuni giorni. A differenza della casa in cui sono realmente cresciuto, in questo sogno vivevamo in un appartamento seminterrato con umide pareti e pavimenti in cemento simili a quelle di uno scantinato, parecchio caos dato da scatoloni semiaperti, vestiti lasciati in giro in ogni dove e quel disordine tipico di chi non ha mai gestito una casa.
Sono due giorni ormai che mia madre manca e il giorno precedente a quello in cui è ambientato il sogno io e mio cugino abbiamo avuto un rapporto omosessuale non completo.
Nel sogno sono consapevole di questa cosa, sono consapevole di essere etero e che la cosa avrebbe dovuto quantomeno turbarmi, ma agisco come se niente fosse.
So che mio cugino vuole aprofittare della mancanza di mia madre per avere un rapporto completo con me, nel mio profondo so che la cosa dovrebbe turbarmi, ma agisco semplicemente tentando di rimandare la faccenda il più possibile, rendendogli difficile trovare alcuni oggetti che servirebbero a mio cugino per andare avanti nella giornata e far arrivare la notte, momento in cui lui mi avrebbe chiesto di consumare [...]


Ricordo che nonostante l'argomento potenzialmente avrebbe potuto mettermi in forte disagio ho vissuto il sogno in maniera non dico spensierata ma comunque senza troppe ansie o angosce, solo un leggero fastidio nel dover ritardare questa incombenza per non dovergli dare un no diretto in faccia.
Mi sono comunque svegliato stanco, poco riposato e di umore piuttosto instabile, provando una grande resistenza emotiva nel voler trascrivere il sogno, dapprima su carta e poi qua sul forum
"E' vero che il Templare è forte e coraggioso perchè combatte i Demoni del Caos e degli Inferi.
Ma ricorda che il Bardo non è da meno, perchè combatte i demoni del Cuore"

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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 08/10/2022, 8:09

NOTTE DEL 07/10/2022


[...] Sono al lavoro e c'è un corso interno di formazione. Solo che gli uffici sono in realtà un grosso palazzo multifamiliare di quelli con cortile centrale. Dall'aspetto il palazzo sembra uscito da "The last of Us": vecchio, abbandonato, tipico di una ambientazione post apocalittica. Nonostante questo è pienamente operativo e a partecipare al corso siamo a centinaia.
Ricordo di essere in una lunga sala/corridoio al primo piano: sulla sinistra una lunga fila di vetrate danno sul cortile centrale e permettono di vedere l'altro lato interno del palazzo. Si vede l'effetto del tempo sull'esterno delle pareti, alcuni rampicanti vi hanno trovato casa e la luce è "strana" come lo è in tutti i miei sogni postapocalittici. Se non fosse per questi ultmi dettagli sembrerebbe di essere all'interno dell' Ottogallery a Torino. Attorno a me è pieno di persone, siamo in piedi e guardiamo verso il fondo del palazzo, al terzo piano del lato corto, dove c'è lo spalto con i professori, circondati dagli studenti che vogliono mettersi in mostra ai loro occhi. Riconosco tra di loro diversi dei miei ex compagni di classe dell'ITIS.
Ad un certo punto i professori spiegano qualcosa che non capisco bene, quindi intervengo con una domanda. E' una roba a proposito di chiamate ad alcune subroutine delle nuove librerie da utilizzare all'interno dei nostri software.
Non mi sono chiari alcuni aspetti di come vanno richiamate all'interno del codice e dei primi 2-3 parametri da passare loro.
Appena finisco la domanda i miei ex compagni dell'ITIS iniziano a rispondermi a gran voce, utlizzando insulti piuttosto dispregiatori (esattamente come erano abituati a fare ai tempi, quando si rivolgevano a me) e con tono di voce arrogante e carico di disprezzo mi urlano contro che "Sono le solite chiamate standard con i nomi dei nostri software da usare come parametri!". Lo dicono come se io fossi chiaramente un ritardato e loro ne avessero abbastanza di avere a che fare con me.
Nella loro voce percepisco sia rabbia che disprezzo verso la mia persona. Contemporaneamente percepisco l'impotenza dei professori, incapaci di gestirli.
Mentre continuano con i loro improperi percepisco che P (la mia nemesi dell'ITIS) sta scendendo giù per venirmi a prendere e riempire di botte.
Percepisco di non poterlo battere, ma allo stesso tempo so che posso incassare e resistere in modo che tutti possano vedere come è fatto e giudicare la verità con i propri occhi. Non so perchè ma mi suona come un piano eccellente, quindi scendo al piano terra, nel cortile centrale, che si mostra essere un mix di Piazza Castello a Fossano e il centro storico di Lucca o Siena.
E' pieno di gente, sembra di essere al Lucca Comics, in certi tratti mentre mi muovo mi sembra addirittura di essere per le vie di Minas Tirith.
Ad un certo punto lui arriva e inizia a pestarmi come se fosse la cosa più dovuta, giusta e naturale del mondo (ha la stessa espressione che aveva ai tempi dell'ITIS quando se la prendeva con me).
Io mi metto in guardia da pugile, quella che adottano sul ring mentre sono chiusi all'angolo e devono incassare i colpi dell'avversario, con le mani chiuse a pugno sui fianchi del viso, leggermente piegato in avanti e le braccia che coprono le parti vulnerabili dei fianchi. Uso tutta la mia esperienza da difesa personale per parare e schivare i suoi colpi.
Quando mi colpisce non fa fisicamente male, sono come colpi da sparring leggero tirati con un guantone imbottito, li percepisco appena. Quello che sento è l'umiliazione di dover sottostare ad un'altro pestaggio senza poterlo impedire.
Sento impotenza. Non sento però la sconfitta: questa volta so che tutti stanno vedendo che genere di persona è, ho centinaia di testimoni, questa è la mia arma.
Ripeto quell'affermazione "Questa è la mia arma" mentre continuo a parare, schivare ed incassare, lo faccio come un mantra, fino a che non mi sveglio [...]


Era decisamente parecchio tempo che non sognavo P. e questa volta sono quasi regredito a quando lo affrontavo senza possibilità alcuna. Per fortuna le mie difese istintive sono ancora in piedi, anche se diverse da un tempo.
Ho già notato questa cosa durante il sogno dell'assedio degli orchetti: invece di combattere in prima persona e risolvere una situazione difficile di piena forza uso di più la testa e conto sugli altri: in quell'altro sogno li ho convinti a combattere con le parole, in questo li uso come testimoni per battere il mio avversario su un piano diverso da quello fisico. Ma bene. Ma molto bene.


Secondo sogno. Di questo purtroppo non ho molti ricordi perchè al risveglio non avevo più molto tempo e l'ho usato quasi tutto per trascrivere il sogno precedente.
Trascrivo comunque ciò che ricordo.


[...] Sono in casa e nei corridoi e nelle stanze galleggiano forme poligonali piuttosto bizzarre.
Mi ricordo che le osservo con curiosità mentre mi muovo nell'ambiente, fino a notare che sono tutte quante collegate da una sorta di nastro di moebious tridimensionale che sembra comparire e sparire lungo il suo percorso come se il volume della stanza fosse un foglio di carta e lui di tanto in tanto passasse da un lato all'altro del foglio durante il suo tragitto : Surprice :
Mi rendo conto qunidi che ho attivato una simulazione quadridimensionale e che questi solidi bizzarri ed il nastro di moebious sono i punti in cui la simulazione 4D tocca il piano di esistenza tridimensionale della mia casa.
Ricordo che ero eccitatissimo per la cosa e ho passato parecchio tempo a passare da una stanza all'altra osservando e "studiando" le figure che si manifestavano in casa.
[...]
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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 08/10/2022, 12:56

Ieri sera vado a dormire verso l'una. Sono un po' di giorni in cui il livello di stress lavorativo ed emotivo si alzano e ieri sera ho avuto un forte picco: una intensa malinconia ha pervaso l'umore della serata fino a che scambiare qualche parola, anche se via chat, con una persona amica mi ha riportato in bolla.
Vado a letto con ancora le note e le parole di "The Poet and the Muse" dal gioco Alan Wake che mi risuonano chiare nella mente.
Per sicurezza, visto lo stato emotivo della giornata, prendo una tisana alla melatonina

Sogno abbondantemente, tutta la notte, al risveglio riesco ad appuntare un paio di sogni sul diario cartaceo (ne ricordavo tre, in realtà, ma il terzo è sfumato mentre scrivevo i primi due).
Ora che ci penso ricordo che durante uno dei primi risvegli mi sono appuntato mentalmente un sogno, sperando di ricordarlo al mattino... ma la cosa non ha funzionato un granche bene


[...] Sono nel mio appartamento e alle due gatte ho aggiunto un furetto. Nel sogno questo furetto è grande quanto una donnola e ha una personalità molto spiccata: simpatico, giocherellone, furbetto.
Sembra uscito da un cartoneanimato della Warner.
Ricordo che fa velocemente amicizia con le gatte, le quali lo invitano presto a giocare fuori sui tetti, lui le segue, riuscendo ad arrampicarsi per la via che usano loro... tuttavia lo vedo tornare poco soddisfatto dopo qualche minuto.
Gli chiedo cosa c'è che non va e nella mia mente sento chiara la risposta che non gli va di giocare sui tetti (non mi sta parlando, sono pensieri naturali che ho io, ma so al contempo che sono la sua valida risposta).
Gli chiedo se invece gli andrebbe di giocare fuori, lui per tutta risposta mi fa cenno col pollicione : Thumbup :
Casa mia improvvisamente allora diventa a due piani, dove il piano superiore è sotto i tetti, mentre il piano inferiore è un pianoterra, gli apro la porta dalla cucina ed esce nel cortile, che scopro essere circondato da mura in mattoni tinteggiate di un bianco leggermente sabbioso.
[...]


Secondo sogno:

[...] Ho una compagna e sono in macchina con lei. Questa persona è un mix tra la mia ex moglie, altre donne che conosco e alcune parti sconosciute. Un po' come se il mio subconscio avesse preso parti di personalità ed aspetto da diverse donne e le avesse messe assieme per formare una mia compagna in questo sonno. Tutto ciò che ricordo è che aveva i capelli scuri, appena appena mossi, lunghi più o meno fino alle spalle, 1.75 di altezza circa per una 60na scarsa di Kg.
Non ricordo il viso o il colore degli occhi (strano, per me di solito sono fattori molto impoertanti in una donna), la personalità era determinata ma allo stesso tempo fragile.
Siamo in macchina, dicevo, e stiamo per entrare nella ChinaTown di una città grande ed importante (che non ricordo quale fosse), tant'è che era in tutto e per tutto come andare in Cina.
Siamo su una collina e stiamo scendendo per una ripida discesa verso valle (è esattamente la stessa collina in fondo alla quale c'erano i miei uffici nel sogno in cui è mancata la luce), mentre scendiamo i palazzi con le insegne al neon fatte a caratteri orientali si avvicinano. Sappiamo che stiamo andando ad una casa vacanza che dovremo condividere con una coppia cinese.
Quando arriviamo incontriamo due cinesi che sono molto simili alla coppia Ken+Barbie di "Sandman", solo che lei ha i capelli scuri e sono leggermente più bassi di quelli del telefilm.
Ci sono varie scene in cui ci conosciamo e chiacchieriamo, altre in cui viviamo la vita di tutti i giorni, altre ancora nelle quali andiamo in giro per la città.
Ricordo che via via che il sogno avanza lui ha sempre meno presenza ed importanza, a favore di lei, che mano a mano inizia ad assomigliare al personaggio interpretato da Rinko Kikuchi in Pacific Rim

Immagine
[...]



Terzo sogno:
mentre scrivo questi due ricordo un'altro sogno ... solo un minuscolo dettaglio: c'erano diversi utenti del forum, eravamo in una casa, forse un raduno del forum?
So solo che ad un certo punto mi trovo in un corridoio semibuio, in fondo sulla destra si apre una porta e da una stanza esce @Arwen, la ricordo come una ragazza molto giovane sul metro e settanta, corporoatura indefinibile a causa dei vestiti molto larghi che indossava e dalla scarsa illuminazione, viso rotondo e capelli ricci biondi lunghi fino alle spalle. Occhi forse azzurro scuro...
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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Arwen » 08/10/2022, 13:07

Terzo sogno:
mentre scrivo questi due ricordo un'altro sogno ... solo un minuscolo dettaglio: c'erano diversi utenti del forum, eravamo in una casa, forse un raduno del forum?
So solo che ad un certo punto mi trovo in un corridoio semibuio, in fondo sulla destra si apre una porta e da una stanza esce @Arwen, la ricordo come una ragazza molto giovane sul metro e settanta, corporoatura indefinibile a causa dei vestiti molto larghi che indossava e dalla scarsa illuminazione, viso rotondo e capelli ricci biondi lunghi fino alle spalle. Occhi forse azzurro scuro...


A parte la forma del viso e il colore dei capelli, più o meno ci siamo :cool:
Season of mists and mellow fruitfulness,
Close bosom-friend of the maturing sun;
Conspiring with him how to load and bless
With fruit the vines that round the thatch-eves run;
To bend with apples the moss’d cottage-trees,
And fill all fruit with ripeness to the core...

(John Keats)
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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 09/10/2022, 7:59

Ieri sera vado a dormire prima delle 23, nonostante la "tensione interna" sia tornata mi sento stanco e pronto a farmi una bella dormita.
Mi butto così a letto senza fare meditazione o prendere tisane.

Il risultato è una notte di sonno profondo, rigenerante e pieno di sogni.

Il primo sogno che ricordo è di stampo Fantasy. C'è una grossa guerra che incombe "all'orizzonte", un regno vicino si sta organizzando per attaccare ed invaderci.
Io sono in un grosso forte stile Romano, interamente costruito in legno con all'interno spazio per accampamenti, fucine, piazzali d'addestramento, ecc...
Ad un certo punto scatta l'adunata e le nostre forze si mettono in colonna per marciare verso il confine. La vista è imponente e magnificente: centinaia di soldati organizzati in plotoni ordinatissimi, alcuni sono plotoni di fanteria, altri di cavalleria.
Le armature e le armi sono quelle tipiche del periodo finale dell'Impero Romano con qualche influenza di periodi poco successivi. Vestiamo colori che tendono al rosso mattone con alcune parti delle armature e delle casacche color bianco panna (lo stesso bianco usato dai Templari durante le crociate, per intenderci) e finiture in nero carbone.
Quando i portoni del forte si aprono l'armata si mette in marcia, la "telecamera" della mia visuale scorre su di esso come farebbe in un film di Ridley Scott. Vedo i plotoni che si muovono ordinati, il dettaglio di armi, armature e movimenti è impressionante, tutto ha un realismo fotografico. Vedo persino una coppia di cavalli al centro del plotone, devono essere gli ufficiali, che iniziano la marcia leggermente fuori sincrono salvo mettersi al passo dopo pochi metri.
Riconosco plotoni di picchieri, ci sono arceri, balestrieri, fanti con grossi scudi e spade ancora infoderate. I cavalieri vestono armature leggere tipiche dei Romani, i cavalli non sono bardati, ma sono armati con lance da giostra tipiche del medioevo più avanzato.
Ricordo anche che i picchieri che stanno in fronte all'armata marciano con le picche abbassate, in avanti, mentre quelli al centro e sul retro marciano con le picche alzate, come se fossero lunghissime aste da passeggio.
Questi primi sono molto scomodi a marciare ed infatti dopo poco ricevono l'ordine di marciare come fanno le truppe dietro di loro, in modo da risparmiare energie e mantenere un buon passo.
L'armata procede come un fiume lungo un terreno leggermente collinoso su cui cresce una brulla prateria di erba molto bassa e di un verde tendente al giallo scuro: deve essere l'inizio del periodo autunnale.
Di tanto in tanto ci sono piccoli boschetti che adornano il paesaggio "a ciuffi", il cielo è di un azzurro scuro tendente al grigio e la luminosità è quella tipica di una inoltrata mattina di inizio ottobre.
Dopo un certo tempo l'armata giunge ad un forte più piccolo, anch'esso in legno, e si ferma. Vedo uno degli ufficiali che si stacca e si muove a cavallo verso il portone del forte.
Per farlo non può però avanzare direttamente lungo la strada in quanto ci sono degli impedimenti messi lì apposta per difendere il portone stesso del forte, quindi deve fare una leggera deviazione a destra, passare sotto un ponte in legno ed infine risalire davanti al portone in uno stretto spiazzo.
Lì una delle guardie che stanno sulle torri a fianco al portone si rivolge all'ufficiale chiedendogli di identificarsi, lui risponde.
Vedo la guardia pensare per un attimo, poi decide di farci passare perchè sarebbe inutile provare a resistere ad una forza come la nostra, quindi tanto vale lasciarci libro il cammino.
Così gli impedimenti vengono tolti e i portoni del forte aperti al nostro passaggio...
[...]




Secondo sogno:

[...] Sono in macchina con @Nickodemus e stiamo andando ad un negozio di informatica a comprare una nuova scheda video per il mio PC.
Il negozio nel quale entriamo è molto simile alla hall di un piccolo alberghetto di pronvicia, con bancone-reception all'ingresso, teca per le chiavi alle sue spalle, e una gentile signora che ci accoglie come si confà a nuovi ospiti.
Ci dirigiamo a sinistra del bancone di ingresso, dove normalmente ci sarebbe la sala della colazione, e all'interno troviamo l'esposizione dei componenti HW per PC che stavamo cercando.
Mi dirigo verso la confezione nuova fiammante di una RTX 3080 a 12Gb della MSI, la prendo in mano come farebbe un bimbo con una nuova confezione gigante di Lego, mentre Nickodemus sorride soddisfatto.
Passiamo alla cassa/reception, pago ed usciamo dal negozio.
Mentre ci dirigiamo verso la macchina inizio a dire "Ok, ora mi toccherà cambiare alimentatore", Nickodemus annuisce "Si ma anche non subito, fino a che non la spingi con giochi tosti consuma come quella che hai già"
Annuisco, intuendo quello che vuole dire, poi continuo "E di seguito cambierò il televisore con un 4k", lui annuisce nuovamente, sorridendo ancor di più.
Mentre parlo vedo in sovrapposizione la mia postazione PC e al suo interno c'è già la scheda video nuova. Il TV è lo stesso che ho ora, ma in tecnologia a tubo catodico per enfatizzare l'effetto che andrebbe cambiato.
Tra l'altro sto facendo girare un software di analisi dei consumi per essere certo di ciò che stiamo dicendo.
Saliamo in macchina e tiro fuori la 980Ti che ho appena sostituito (e che presi di seconda mano da Nickoduemus stesso poco meno di un anno fa), la soppeso in mano "E' stata una buona scheda", faccio.
Lui annuisce "Buona sì, ha fatto di tutto!" Fa un cenno con la mano facendomi capire che vuole soppesarla anche lui un'ultima volta.
Glie la passo, lui la fa ruotare tra le mani osservandola come farebbe una donna con una collana di brillanti "Che gran bel pezzo di hardware! Ora, cosa ne farai?"
"La rivendo, a 200€, così mi ripago un pezzo di quella nuova" esclamo. E immediatamente sono in ufficio a chiedere ai miei colleghi chi la volesse comprare; la piazzo quasi all'istante.
Facciamo per partire, guardo la confezione nuova... "Ho fatto una minchiata!" esclamo.
Lui mi guarda, incuriosito
"Ho preso la 3080 normale e non la versione TI!"
Sospiriamo e torniamo al negozio, mi viene subito in mente che ci saranno un pacco di formalità da sbrigare per il cambio di acquisto... formalità che non ho voglia di sbrigare, tra poco dobbiamo essere a casa di Draknam per la ripresa della campagna di GDR e siamo già quasi in ritardo.

Così, come già è avvenuto qualche volta ho uno sprazzo di lucidità nel quale penso "masssì, tanto è un sogno, mi basta concentrarmi ed esco dal negozio con la 3080Ti 12Gb al posto dell'altra!" e così succede.
Soddisfatto del risultato
me ne ritorno a sciropparmi il resto del sogno senza un benchè minimo accenno di Lucidità od interesse a volerla riottenere o a farci dell'altro.
Saliamo così nuvamente in macchina che, per l'occasione è diventata una vecchia furgonetta FIAT completamente bianca, tempo che Nickodemus mette in moto guardo l'ora e siamo già in ritardo: sono le 15 e alle 14 dovevamo essere a casa di Dracknam, prendo il cellulare e vedo un po' di messaggi in arrivo, saranno gli altri che ci chiedono che fine abbiamo fatto, così inizio a rispondere [...]
e qui mi sveglio.

Dannazione, Draknam ogni volta che mi vede mi fa (scherzosamente, ma neppure troppo), una testa così sul compreare nuovi componenti HW per il mio PC e se ho sognato sta cosa vuol dire che sta riuscendo nel suo intento di arrivare al subconscio e convincermi a fare quegli acquisti "di pancia" : Chessygrin : : Chessygrin : Devo assolutamente prendere nuove contromisure : CoolGun :


Ho qualche sprazzo di ricordo di un terzo sogno

[...] sono in un negozio di quelli che vendono un po' di tutto: un grosso salone rettangolare diviso in corsie dagli scaffali espositivi.
Sono nel reparto articoli per la pulizia e sto cercando una di quelle spatole in spugna per pulire i vetri. Ne trovo una a terra, solo che è un po' grossa per la mia doccia, così chiamo la commessa per chiederle se ne hanno di più piccole.
Mentre aspetto che arrivi armeggio con quella che ho in mano e scopro che si apre tipo a serramanico e mostra essere ciò che è in realtà: un attacco per l'aspirapolvere che serve a lavare i pavimenti.
Deluso la richiudo e rimetto a posto
[...]



Notte piena di sogni iperdettagliati, ottima cosa!
Mi fa riflettere l'approccio con cui ho vissuto l'attimo di lucidità... ho la mente che frulla, ci ragiono sopra e vi aggiorno se non sul diario magari con un post apposito da qualche parte.
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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 11/10/2022, 21:54

DIARIO DEL 10/10/2022


[...] Sono negli uffici nuovi, all'interno del reparto assistenza CAD-CAM. Riconosco di essere esattamente in piedi davanti alla scrivania di AP, i dettagli sono vividissimi e gli uffici erano molto vicini alla realtà. Vedo vicino a me PB, SP, CR... tutti loro fanno parte del gruppo CAD-CAM
GL, il loro responsabile, mi dice che devo preparare una sorta di seminario interno su alcune funzionalità riguardanti la gestione del taglio di macchine al Plasma, perchè nei prossimi interventi loro dovranno implementarle presso i clienti e fare a loro volta formazione.
Il fatto è che io non lavoro nel reparto CAD-CAM da una ventina d'anni circa, ormai ho database relazionali e gestione della produzione che mi scorrono nelle vene, le funzioni di gestione delle tecnologie di taglio mi sono quasi completamente aliene.
Fatto sta però che sono l'unico con l'anzianità per riuscire a farlo (o qualcosa del genere).
[...]
C'è uno stacco di scena e siamo nella sala conferenze al piano terra. Nel sogno è diversa, sembra più un ampio scantinato o una tavernetta piuttosto buia.
Io sto entrando nella sala e sono già tutti seduti ai loro posti in semicerchio attorno ad una scrivania dietro alla quale c'è lo schermo di un prioiettore luminoso. Tra di loro c'è GR, uno dei titolari, che ha grande esperienza sull'argomento.
Io so di non sapere nulla sull'argomento: nessuno mi ha preparato ed è passato troppo tempo da quando ho fatto qualcosa di simile per poter improvvisare un seminario leggendo al volo la documentazione delle nuove funzionalità.
Guardo negli occhi GR sperando in un suo aiuto ma in risposta leggo solo uno sguardo che molto freddamente mi comunica un "Beh, cosa aspetti? Siamo tutti qua da un po'! "
Scatta il panico, sto per crollare quando come sempre in queste occasioni divento lucido e penso "Ah, ok, è solo un sogno, allora posso svegliarmi e uscire subito da questa situazione del menga"


Detto fatto mi sveglio, all'istante, ho chiara in mente la scena di Sandman dove
Spoiler:
La ragazza Vortice pronuncia la frase "Questo sogno finisce qui" all'interno del Palazzo di Morfeo e si sveglia


Secondo sogno

[...] Sono a lezione di difesa personale con MST, il mio ex istruttore.
Nonostante siamo tutti molto più giovani (più o meno all'età a cui ho iniziato, nel '99) i trascorsi e le memore sono quelle di oggi.
E' parecchio, per motivi vari, che non ho più contatti con MST (Diciamo divergenze nel modo di vedere i rapporti con le persone). A fine lezione si avvicina per parlarmi e mi chiede come mai.
Gli spiego il motivo [....]
e il sogno finisce

Ok... sta cosa della lucidità che arriva solo all'inizio di un momento di ansia sta iniziando a sfuggire di mano...
o almeno questo è stato il mio primo pensiero al risveglio. Poi ho unito questa cosa ai pensieri che mi ha scatenato la risposta di NE al mio post su Shekespare e la sua famosa frase "Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni"... e una lampadina ha iniziato ad accendersi.
Ma ne parliamo lì, questo è solo un diario, d'altronde, no? ;)
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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 13/10/2022, 21:45

DIARIO DEL 12/10/2022


[...]Sogno di essere in una struttura ospitante tipo ostello costruita sul ponte di un'autostrada. L'edificion è grigio, disposto in orizzontale lungo la carreggiata del ponte e fatto in cemento.
Vicino al punto in cui il ponte si unisce alla sponda sinistra della collina da cui parte il ponte, scende una lunga ed ampia gradinata in cemento. Nella vallata sottostante al ponte è pieno di paeselli e luoghi storici da visitare.
Ricordo più che altro di salire e scendere la scalinata per andare a visitare e tornare all'ostello in cima al ponte.
Ricordo nel dettaglio le sensazioni fisiche del fare la scalinata in salita: il cuore che batte pompando il sangue, l'aria che entra ed esce dai polmoni ed ossigena il sangue, i quali sembrano prendere fuoco, i muscoli delle gambe che sforzano.
E' faticoso ma allo stesso tempo sento che è tonificante.
Ho chiari ricordi di una delle risalite dove io procedo con il passo spedito tipico del mio carattere nervoso ed impulsivo e schivo le persone che scendono lentamente in formazione disordinata.
Alcuni di loro sono mie ex compaesani, tra i quali una ragazza con grossi problemi fisici.
Ricordo che stavo risalendo mentre loro scendevano perchè avevo messo la sveglia prestissimo e quindi avevo finito le visite prima che loro scendessero a visitare.

Una delle volte in cui scendo incrocio colleghi del lavoro che stanno per scendere in macchina. Ricordo AK, AP ed altri, si offrono di darmi un passaggio ed io accetto più che altro per non contraddirli.
Andiamo così verso il garage di partenza dell'auto che è sostanzialmente la slitta di lancio della cabina di pilotaggio di Goldrake.
Salgo sulla macchina dalla portiera anteriore sinistra, l'interno è quello di una macchina supersportiva da cartoneanimato giapponese, scorro sul sedile del passeggero e lascio entrare AP che si mette alla guida
[...]
Qui mi sveglio
"E' vero che il Templare è forte e coraggioso perchè combatte i Demoni del Caos e degli Inferi.
Ma ricorda che il Bardo non è da meno, perchè combatte i demoni del Cuore"

I sogni sono il sussurro di un bambino che non sa ancora mentire

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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 13/10/2022, 21:51

DIARIO DEL 13/10/2022

Ieri vado a dormire prestissimo, sfatto mentalmente e fisicamente dallo stress lavorativo.
Passo una notte agitata, dormendo in un limbo fatto di nero e strane sensazioni, fino a che non sogno di essere improvvisamente a casa dei miei, sulla soglia della loro camera da letto, mia madre in ginocchio singhiozza di lacrime in maniera incontrollabile, mio padre immobile sul letto... il tutto dura una frazione di secondo alla fine della quale mi arriva in mente il concetto di mia madre che si sveglia nel letto al mattino e trova mio padre morto durante la notte... il dolore mio sommato a quello di mia madre che mi arriva in pieno petto è troppo ed urlo un urlo che fora le pareti del sogno, svegliandomi... ma la consapevolezza si sveglia qualche interminabile e terrificante secondo più tardi, durante i quali urlo, credo a pieni polmoni, durante la notte nel letto.
Riprendo coscienza di me madido di sudore e teso come una corda di violino, ci metto poco a realizzare che fosse soltanto un sogno, ma ormai l'umore è scosso ed i nervi sono a pezzi.
Mi riaddormento per quello che posso fino a venir destato al mattino dalla sveglia del cellulare e vivere una giornata dall'umore particolarmente altalenante.
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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 15/10/2022, 9:12

Ieri sera vado a dormire parecchio presto, prima delle 22:30
Ero molto stanco, un mix di stress lavorativo e spossatezza fisica dovuta all'aver mangiato pesante (causa stress) per buona parte della settimana.
Dormo filato nel blackworld fino a mezzanotte circa, poi mi sveglio carico di adrenalina. Decido allora di farmi una tisana "Somnus" e, mentre si prepara, di smanettare un po' con Midj
La tisana inizia a fare effetto che è quasi l'una, saluto i membri del forum che si sono aggiunti richiamati dall'irresistibile canto delle immagini in IA e torno tra le braccia di morfeo

Il sonno è agitato, seppur ristoratore.

Ecco ciò che ricordo dei sogni fatti:

[...] Sono in un pub in qualche paesello della Toscana, anche se in realtà sia il pub che il panorama e il clima che si vedono fuori dalla porta di ingresso quando si apre per lasciar entrare ed uscire le persone fanno pensare alla Scozia.
Il pub di per sè è molto simile a quello dove Bruce Wayne incontra Aquaman nel film Justice League di Zack Snyder, solo molto più stretto ed allungato (in effetti la disposizione interna del locale stesso è molto simile a quella del pub sotto casa che frequento con una certa solerzia).
Sono seduto ad un tavolino con un amico (che nella realtà non esiste) e stiamo parlando del più e del meno quando dalla porta entra un uomo di media corporatura, biondo come il grano, barba da boscaiolo, occhi azzurri acuti ed intelligenti, naso e mento "taglienti".
Lo riconosco in un istante: è Sting!
Quello che era il mio cantante preferito fino ai primi anni 2000 e che continuo a considerare uno dei più grandi artisti esistenti entra nel pub dove sono io! E lo fa reggendo in mano due bicchieroni enormi pieni di birra bionda schiumante.
Mentre si dirige verso il bancone beve abbondantemtente da uno dei due (in questo mi ricorda molto alcune scene di Gotrek Gurnisson descritte nella saga "Slayer" di William King).
Guardo il mio amico e lui mi accenna al fatto che Sting, essendo di origini Inglesi, è un ottimo bevitore.
Vedo il cantatne mettersi al bancone e continuare a bere in solitudine (un po' come faccio io a volte quando vado al pub per "decomprimere" il lavoro prima di tornare a casa) e, incredibilmente, nessuno lo disturba.
E' talmente in pace in questa sua cosa che neppure a me viene da alzarmi e chiedergli un autografo.
Così io ed il mio amico iniziamo a parlare della sua musica e dei suoi album, io ho smesso di ascoltarlo tempo fa, ma mi viene detto che i suoi ultimi album anche se di genere diverso continuano ad essere molto validi
[...]


Qui mi sveglio

Secondo sogno:

[...] C'è un cliente molto importante che è piuttosto insoddisfatto del nostro modulo di gestione barre e tubolari per l'officina.
Sta di fatto che vengo mandato "in missione" per sistemare la situazione.


Ora faccio fatica a trascrivere il sogno nonostante i ricordi siano vividi proprio per il fastidio nel dover rivivere una situazione lavorativa stressante ed indesiderabile. Ma fa parte del processo, quindi grosso e profondo respiro e via che si va


Sostanzialmente arrivo alla sera in hotel per poter essere dal cliente il mattino successivo presto (l'azienda si trova in veneto, dalle parti di Vicenza), ricordo che l'hotel aveva il garage in comune con la ditta e per accedere alla hall bisognava passare per il garage stesso. Mentre lo faccio vedo arrivare una piccola Rolls Royce color "matte white" parcheggiare in fondo al garage, dopo qualche secondo ne esce una persona che potrebbe essere la versione umana e reale di Paperòn de Paperoni (è una persona che ho conosciuto realmente, tra l'altro, ed è stato il titolare di uno dei nostri clienti di Genova). Lo riconosco essere il padre fondatore della ditta dove sono stato inviato.
[...]


Niente, non ce la faccio, mi arrendo.
Se cerco di scrivere oltre mi arrivano ondate di ansia e la mente parte con i suoi daymere riguardanti il lavoro, prendo a litigare e discutere con colleghi, clienti, datori di lavoro... è Sabato e sinceramente vorrei trovare modo di viverlo in maniera un po' più serena.
So che "fuggire" non è la soluzione migliore ma sono un essere umano e ho dei limiti.
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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 17/10/2022, 21:06

Ieri sera vado a dormire piuttosto presto, è un periodo in cui mi sento poco in forma, sia fisicamente che mentalmente.
Non so se ho preso in forma leggera l'influenza intestinale che gira nelle nostre zone o cosa, ma mi sento "fuori fase".

Ecco il sogno che ricordo

[...]
A Fossano hanno organizzato una serie di gare di automobili a livello mondiale. Gara alla quale mi sono iscritto.
Ricordo una piazza, è piena notte, e c'è una bancarella dove si acquistano i ticket di partecipazione alle gare. Dietro al bancone c'è MG, il mio farmacista di fiducia che, come suo solito, mentre mi porge il ticket mi racconta una delle sue barzellette.
Ricordo di vedere scene di una pista dove alla griglia di partenza ci sono macchine da Formula1 miste ad altre macchine da pura velocità, ricordo lo Start! E i primi sorpassi nella parte di rettilineo iniziale, alla quale segue una ampia parabolica sopraelevata che conduce ad un lungo cavalcavia (sembra in tutto e per tutto l'uscita di Corso Unità d'Italia verso Racconigi/Carmagnola, in Torino).
In una scena successiva invece la gara continua su sterrato e nelle sabbie dei deserti e vi partecipano autoblindi, veicoli pesanti, jeep e moto da cross.

Io a quanto pare mi iscrivo ad una delle eliminatorie iniziali, nel circuito cittadino (per l'occasione Fossano in questo caso ha una pista interna molto simile a quella di Montecarlo).
Non ricordo molto della gara, se non qualche fotogramma nel quale faccio dei sorpassi azzardati e prendo un paio di curve da pilota di Rally professionista. Sento "uscire" quello stesso spirito da "guidatore spericolato ma esperto" che mi rendeva bravino nei giochi di guida ai cabinati delle sale giochi e che mi ha salvato da un paio di situazioni nella vita reale (Io lo chiamo "lo spirito da gamer" ;) )
Comunque sia vinco la gara, anche abbastanza di misura.
Questa vittoria mi da diritto di accesso ad una seconda gara, alla quale mi iscrivo immediatamente, dimenticandomi di ritirare il premio della prima.
Questa seconda gara si svolge su sterrato e ha la pista localizzata nelle vallate sopra a Cuneo.
La gara è domani ma questa notte è concessa una sessione di prove libere per prendere confidenza con il tracciato, così decido di approfittarne: salgo in auto e senza pensarci mi dirigo verso i monti.
Mi accodo ad altre macchine che vanno ad effettuare le stesse prove e le seguo fino a destinazione, una volta arrivato mi trovo all'ingresso di una pineta, dove parcheggio per aspettare il mio turno.

Qui succede qualcosa che non ricordo perchè tutto ad un tratto mi ritrovo nella città di Cuneo, sono a piedo e ho lasciato la macchina su alla pineta. Il problema è che non so come sono arrivato fino in paese e non saprei tornare indietro alla macchina perchè ho guidato semplicemente seguendo altre auto e non ricordo la strada.
Prendo il cellulare per chiamare qualcuno ma mi rendo conto che non ho salvato il Nr. degli organizzatori e non mi sono iscritto al gruppo di Whatsapp dei partecipanti alla seconda gara, qundi non saprei chi chiamare!
Mi rendo conto anche di non ricordare il nome della gara, della vallata dove avverrà, nè tantomeno la data e l'ora di quando avvera!
L'unica cosa che so è che VOGLIO partecipare a quella gara!

Qui ci sono varie scene frammentate di me che vago per la città cercando qualcuno o qualcosa a cui fare riferimento per ricordarmi dove e quando si terrà quella gara

Ad un certo punto incontro un conoscente che esce dall'hotel che c'è davanti all'Ospedale di Cuneo, al quale chiedo se gentilmente può darmi uno strappo fino a Fossano, alla piazza dove ci sono gli organizzatori della gara.
Lui molto gentilmente acconsente e il sogno salta a Fossano, dove è tutto esattamente come l'ho lasciato, come se mi fossi assentato cinque minuti prima.
Raggiungo la bancarella, mi faccio dare il premio per la vittoria alla prima gara, mi faccio iscrivere al gruppo Whatsapp della seconda gara e lì dentro scopro che uno dei partecipanti è il mio ex istruttore di tiro con l'arco.
Lo contatto e mi faccio dare uno strappo fino alla pineta; durante il viaggio lui diventa mio Padre, solo molto più giovane. Arrivati a destinazione trovo la mia macchina, ma ormai si è fatto mattino ed è già pieno di gente per la partenza ufficiale.
Mi metto nella posizione di partenza e in questo momento la gara assume un sapore misto tra una gara di Rally vera e propria ed una battuta di caccia. [...]


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