Indice Condivisione esperienze Diario dei Sogni Non Lucidi > Diario Onirico di Saladriel

Sogni e incubi NON lucidi, caratterizzati dall'essere unici o ricorrenti, emotivi o bizzarri. Diario che volete condividere con gli altri utenti per ricevere commenti e pareri.

Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 20/01/2016, 9:47

Okkey, ho deciso che l'ascolto del suono del silenzio in questo periodo non fa per me... semplicemente non riesco ad applicarmici. Vabbè, poco male, ieri sera sono tornato ad usare qualcuna delle vecchie tecniche.
Vado a dormire e sento crescere un'inizio di ansia, un modo per addormentarsi comunque è quello di spostare l'attenzione nel Qui ed Ora e da lì portare i pensieri ad immaginare un evento piacevole appartenente al fututro immediato, ad esempio qualcosa di bello da fare il giorno dopo oppure al fare un bel sogno nel bel mezzo della notte. Mi applico sulla seconda e sento la tensione sciogliersi man mano... arrivato ad un discreto rilassamento inizio a ripetermi "Io Sogno e divento Lucido", riferito a quel preciso momento nel quale ho spostato la mente.
Ci metto comunque qualche minuto ad addormentarmi, ma l'ansia scema completamente e mi addormento sereno.

Ecco ciò ce ho sognato:

[...] Sto partecipando ad una sorta di parco avventura/gioco di squadra nel quale bisogna conquistare le basi nemiche. L'ambientazione è un misto tra Fantasy e Tecnologico, quindi per il parco si possono incontrare guerrieri armati di spada e scudo, soldati armati di fucile a ripetizione, maghi... e chi più ne ha più ne metta. Il sogno descrive questa avventura come un misto tra realtà e videogame, le regole sembrano infatti appartenere ad entrambi i mondi. Il parco stesso è diviso in più zone, le quali vengono "caricate in memoria" di volta in volta, a seconda di quella nella quale entro.
Il sogno inizia con me ed altri compagni soldati che entriamo in una nuova caserma dopo un trasferimento. Ricordo che una volta entrati più che una caserma pare un bunker e che l'ufficiale in comando (un tenente), rotto il muro di ghiaccio iniziale, è piuttosto simpatico. Appena arrivati posiamo i nostri fucili (dei comuni Fal, quelli che avevo in dotazione quando ho prestato servizio militare nel '96) su delle rastrelliere situate in uno sgabuzzino a scomparsa nella spessa parete di cemento e i caricatori con le munizioni in una apposita cassettiera (in quel momento mi ricordo che ho fatto il pericoloso viaggio fino alla nuova caserma con il caricatore in tasca, non inserito nel fucile).

[...] Salto nei ricordi [...]

Ricordo che sto esplorando appiedato, indossando l'uniforme mimetica e armato di un fucile ad impulsi molto simile a quello di DOOM, ma che invece di sfere di energia spara proiettili accelerati elettromagneticamente e caricati elettrostaticamente. Il vantaggio è che ho una bella potenza di fuoco, lo svantaggio sta nel dover ricaricare le munizioni di continuo.
Ricordo un paio di scene della perlustrazione, siamo io e un paio di compagni con personaggi simili e stiamo percorrendo una fitta boscaglia sul versante di una collina, sulla destra il versante si inerpica, sulla sinistra poco più a valle passa un torrente, mentre di fronte a noi la boscaglia si infittisce fino a diventare una foresta, nella quale supponiamo esserci un drago.
Ricordo ad un certo punto di sentire un rumore roboante provenire dal cielo, alzo lo sguardo e vedo passare dei Jet, alcuni dei loro colpi di cannoncino a ripetizione minacciano la nostra squadra, per fortuna la sventagliata passa oltre e colpisce un'altra squadra sul versante opposto della collina.

[...] Stacco di ricordi [...]

Passa diverso tempo onirico e esplorando il parco avventura scopro intanto che funziona alla Dark Souls, non solo per il fatto che ogni zona viene caricata in memoria separatamente, ma anche e sopratutto per il fatto che ogni sognatore ha il suo parco personale farcito di PO con i quali giocare, ed è possibile invadere il sogno di un'altro sognatore (o essere invasi) per rompergli le scatole cercando di ucciderlo oppure per aiutarlo.
Nel frattempo ho trovato la base dalla quale vengono lanciati i caccia: io e i miei compagni siamo riusciti a trovare dei palloni aerostatici monoposto e con quelli abbiamo esplorato il mondo dall'alto, ricordo chiaramente di sollevarmi al di sopra delle nuvole, la visuale è stupenda, ettari ed ettari di boschi in collina... direziono le eliche e, sfruttando anche il vento vado avanti in esplorazione lasciando indietro i miei compagni di squadra, fino a che non scopro che siamo sopra una vasta distesa d'acqua. Nel comunicatore sento uno di loro esclamare "Il mare!".
"Non credo che sia il mare" rispondo "Siamo nel Nord Italia, vicino a Milano... questo deve essere il Lago Maggiore!"
"Guarda come è grande, non può essere un lago, è il mare ti dico!" continua lui.
Io continuo a non essere convinto e mi spingo a nord, fino a quando le nuvole non si diradano mostrando una meravigliosa immagine dell'arcata Alpina e rendendo palese la forma ad Y dell'immenso lago.
"Che mare e mare! Guarda le alpi, testina! Qui siamo su quel ramo del lago di Como!" esclamo, in vena di citazioni letterarie.
Inizio ad osservare in basso, un po' per godermi il meraviglioso panorama/motore grafico (davvero i miei pensieri sono divisi a metà tra l'apprezzare il panorama naturale e il lodare i programmatori che hanno saputo creare una meraviglia del genere) e un po' per perlustrare la zona.
Ad un certo punto la troviamo, la base dove si possono prendere gli aerei... è una portaerei americana affondata nelle acque del lago, evidentemente il fondale non era abbastanza profondo ed è rimasta fuori dall'acqua la pista di lancio dei caccia. L'immagine è tanto assurda quanto affascinante e favolosa da vedere.
Ci dirigiamo verso la base e [...] (salto nei ricordi) [...] mi ritrovo a pilotare un caccia da combattimento sui cieli del parco! : Yahooo :
Pilotando il caccia il gioco entra in una modalità particolare, dove l'intero parco viene caricato in memoria, senza essere diviso in zone a tenuta stagna, ma i dettagli del suolo sono ridotti (con la scusa della velocità e dell'altitudine) e non si può interagire direttamente con i personaggi a terra, il gameplay sembra essere limitato al combattimento in cielo tra aerei e draghi.
"Interessante" penso "Eppure ricordo la sventagliata di quel caccia sulla nostra squadra...", qundi scendo in picchiata verso il suolo fino a che, usando delle nubi come escamotage per un cambio di visuale, il motore del gioco carica in memoria lo scenario della zona nella quale sono entrato, permettendomici però di volare all'interno, seppure a bassa quota. Qui il dettaglio è al massimo, così come posso vedere correre gli omini sul suolo e minacciarli con le mie armi. Mi diletto un po' con la nuova situazione, fino a che scopro che la console di comando del caccia è dotata di un pulsante per invadere gli altri sogni e rompere le scatole in volo ad altri sognatori.

[...] Ho vaghi ricordi di un paio di invasioni di sogno, dopo di che mi sveglio [...]



Secondo sogno


[...] C'è una situazione strana e particolare, simile a quelle di un film particolarmente stupido, al limite del nonsense, dove una signora mi racconta lamentandosi il fatto che gli hanno rapito il figlio adottivo, un ragazzo di colore con i capelli tenuti a treccine, per farne un calciatore.
Mentre mi parla fa zapping sul televisore del salotto fino a che non arriva casualmente su di un canale dove fanno uno speciale dedicato a questo nuovo fenomeno del calcio, un ragazzo molto giovane con un'istinto per il goal fenomenale. "Mio figlio! Eccolo mio figlio!" esclama la signora, strillando con un accento tipicamente Napoletano.
Per qualche minuto il sogno mette a "tuttoschermo" le immagini dello speciale: una carrellata delle sue migliori azioni da goal, ma invece di una musica Power Rock, ad enfatizzarle ci sono i versi di una canzone di Modugno piuttosto inadeguata alle immagini, ma adattissima al dramma che sta provando la signora. La combinazione e l'effetto sono talmente ilari che scoppio a ridere e rido di gusto per tutto lo speciale... ogni volta che lo vedo insaccare in rete è come la battuta di un comico e riprendo a ridere.
Così facendo devo aver attirato l'attenzione di qualcuno perchè ad un certo punto sento una voce maschile vicino a me che mi fa "Che guardi di così bello?" e dopo un po' la sento unirsi alle risate, anche se meno sguaiate delle mie. Dopo qualche minuto la musica di modugno si zittisce lasciando spazio ai commenti del conduttore, ora le immagini dei suoi goal sono sempre più serie ed interessanti, fino a quando lo vedo battere una punizione e fare goal con un tiro a curvare di quelli assolutamente improbabili.
"Uaho, che rete, hai visto?" Commenta il mio amico
"Si, bella computer grafica!" Sento che lui mi guarda contrariato, ma io continuo "Senti... solo due persone nella storia sono state in grado di segnare goal del genere... e una non è più viva"
Lui mi guarda incuriosito "Maradona e Baggio... Maradona e Baggio!" lascio un paio di secondi di sospensione per fargli digerire i nomi "Nessun'altro è in grado di fare cose del genere" chiudo.
[...]



Terzo sogno

[...] C'è una squadra operativa che si è infiltrata nella base avversaria per trafugare i campioni del siero del supersoldato usato per creare Cap. America. La riuscita di questa missione può, ovviamente, invertire le sorti della guerra.
Il sogno è, nuovamente, un mix tra realtà e videogame (questa volta uno strategico a turni in stile "U.F.O. Enemy Unknown", "X-Com" o "Mordheim").
La squadra è composta da un mix di soldati e scienziati ovviamente giapponesi (il capo scienziato è lo stesso a capo della sezione scientifica di Jurassic World) e i ricordi partono dalla fine della missione, quando ormai la squadra è penetrata nella base avversaria ed è a pochi passi dalle celle frigorifere che contengono il siero.
L'ultimo baluardo difensivo pare però incrollabile: il passaggio verso le celle frigorifere è ostruito da un'intera squadra composta da 6 Hulk e 6 Kitty Pride messi a scacchiera, alternati tra di loro (nel sogno Kitty ha la capacità di comunicare telepaticamente con Hulk, e quindi di gestirlo). Per fortuna i 12 sono come ibernati in attesa dell'arrivo del nemico.
Io ricordo di essere un semplice spettatore, non faccio per una volta parte di nessuna delle due fazioni.
Ricordo che gli invasori hanno trovato un modo per aggirare il passaggio custodito, ma nel farlo hanno fatto scattare il meccanismo di de-ibernazione.
Il primo Hulk prende coscienza proprio quando il capo tecnico ha finito di hackerare le porte della cella frigorifera e il capo scienziato sta per prelevare un campione del siero.
I militari si accorgono di Hulk e puntano le loro armi, pronti al fuoco, ma c'è qualcosa di strano nel gigante verde... il suo sguardo è docile, stranamente docile... il comandante da ordine di non sparare, ma di rimanere pronti...
Hulk si dirige verso il capo scienziato il quale sente i suoi passi ed ha un mezzo collasso, ma alla fine lo vede semplicemente consegnargli una vaschetta nella quale mettere il siero... evidentemente avendoli visti già dietro al blocco di difesa la sua intelligenza primitiva (almeno così è nel sogno) l'ha convinto che quella è una squadra sua alleata.
"Ora devono solo andarsene prima che si svegli la prima Kitty Pride... quella è più furba e sicuramente non ci casca!"
[...]
"E' vero che il Templare è forte e coraggioso perchè combatte i Demoni del Caos e degli Inferi.
Ma ricorda che il Bardo non è da meno, perchè combatte i demoni del Cuore"

I sogni sono il sussurro di un bambino che non sa ancora mentire

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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 20/01/2016, 15:54

Sonnellino pomeridiano: ne approfitto per allenarmi nuovamente con l'ascolto del suono del silenzio, questa volta riesco a portarci l'attenzione e seguirlo fino a che non riempie per buona parte la mia consapevolezza, sale di volume e riesce a sovrastare buona parte dei rumori fisici della casa. Sento che sta per iniziare a funzionare, quando iniziano i disturbi: Angel coricata contro la mia schiena inizia a spingermi con le zampine, mentre Tigrer, coricata sotto le coperte contro la mia pancia inizia a rosicchiare il cursore della cerniera della felpa e a giocare con la felpa stessa. Porto la mia attenzione anche su quei disturbi, ma in pochi istanti tutto quanto crolla come un castello di carte... rincuorato dal fatto che almeno sono riuscito a portarlo più avanti del solito, coccolo Tiger e decido di addormentarmi comunque.

Quello che ne esce è questo sogno:


[...] Leggo di sfuggita un annuncio interessante della Warner Bros "Vuoi mettere alla prova la tua capacità di scrivere un film? Noi alla WB te ne diamo la possibilità!"
L'annuncio è su una rivista vecchia e ormai completamente stracciata, ma comunque ancora valido, leggo le postille e l'unica controindicazione è che il film verrà girato e prodotto dalla "Cineproduzione Afro", mai sentita... sicuramente non di qualità eccelsa...e questo significa che se voglio partecipare devo viaggiare per dei mesi in Africa, del tutto spesato. Subito mi viene in mente "Acc... il lavor... No, aspetta. Non devo più rendere conto a nessuno, se è tutto spesato e poi il film viene prodotto non solo posso permettermelo, ma poi verrò pagato! Quand'è che si parte?"
Così, detto fatto, decido di partecipare. Il sogno salta la tiritera del contattare la WB e mi porta subito nei suoi uffici qui in Europa, dove sto parlando con alcuni dirigenti e responsabili del progetto. Come pensavo consiste proprio nel pescare persone sconosciute che pur non avendo frequentato l'accademia delle belle arti vogliono cimentarsi nel mondo del Cinema. L'unica richiesta è quella di scrivere una bozza del copione del film entro tot giorni, seguendo una loro traccia. La traccia parla di questo ragazzino, di nome Sebastiano, che si perde in Africa e deve cavarsela da solo. Non ci sono molti altri dettagli se non il fatto che deve essere un'ambientazione moderna (dal 1900 ad oggi) e il racconto deve essere plausibile.
Di nuovo un salto nel sogno, e sono nuovamente negli uffici WB, questa volta però in Africa (Me lo comunica una breve visione dell'aereo che decolla da Milano e atterra in Marocco).
Qui gli organizzatori mi dicono che la mia bozza va bene e che da oggi bisogna iniziare la stesura definitiva, dare le istruzioni per il casting, scegliere le location, ecc... Così, detto fatto, convochiamo gli agenti del casting e pronuncio queste parole "Voglio che gli attori e le comparse siano veri, gente comune che vive una vita comune, vera, dura. Nessun volto o atteggiamento da eroe. Voglio Persone." Il mio assistente (che poi è uno degli organizzatori) mi dice "Ma neppure Sebastiano? Non vuoi che sia almeno lui un eroe?"
Ci penso un po', poi rispondo "Solo alla fine... solo quando ha vinto la sua Paura" e mentre parlo mi viene in mente come sarà la ripresa finale sulla quale inizieranno i titoli di coda: un placido torrentello visto con gli occhi di Sebastiano seduto sul corrimano di un piccolo ponte che attraversa il fiume. Sull'acqua si vedono i riflessi delle nuvole, del paesaggio circostante e di lui seduto in mezzo a mamma e papà. I vestiti sono periodo anni '30, tra la prima e la seconda guerra mondiale, lo si capisce dalla silhouette del cappello di lei. "Ci sarà molta siccità, in questo film" Mi viene da pensare... e ci sarà un cammino di crescita, sarà un film quasi spirituale, decido... sì, il percorso del piccolo Sebastiano nel vincere il primo Nemico dell'uomo, secondo la visione di Castaneda, la Paura.
Vengo improvvisamente colto da ispirazione e mi metto al computer, apro un foglio di Word e inizio "Il giovane Sebastiano stava leggendo un libro di Carlos Castaneda..."
[...]
Qui mi sveglio

Bene... sto iniziando a prendere confidenza con l'ascolto del suono del silenzio... sto iniziando a farlo mio... vediamo che succede da qui in avanti :)
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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 21/01/2016, 10:15

Ieri vado a dormire dopo aver visto "Garm Wars - L'ultimo Druido", un film fantascientifico Giapponese (Amo i film di fantasia Giapponesi, hanno un surrealismo quasi onirico).
Comunque, mi metto a letto e mi lascio addormentare... noto questo: ci sono dei momenti in cui la mia mente è letteralmente "Annebbiata", in quei momenti accedervi è particolarmente difficile, è come se tutto dentro funzionasse un po' meno bene di quello che potrebbe. E ho notato che genericamente se mi addormento in quello stato, al mattino sono meno riposato e non ricordo i sogni fatti, cosa ovviamente successa questa notte.
Mmm... starò in osservazione per un po' di questa cosa, vediamo cosa ne esce.
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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 25/02/2016, 10:02

Periodo strano questo... mi ritrovo con poche energie e poca voglia di fare qualsiasi cosa, persino pensare sembra dispendioso e stancante.
Comunque sia, ieri sera mi sono addormentato con l'intento di sognare e ricordarmi i sogni al mattino, e l'ho fatto pensando intensamente ad SR, con l'idea di Sognarla e parlarle in sogno come era successo un paio di anni fa.

Ecco ciò che ho sognato sta notte:


[...] Siamo diverse persone a casa di SR, c'è una festa, probabilmente il suo compleanno. La casa a grandi linee assomiglia a quella nella quale vive ora, ma le proporzioni e le disposizioni delle stanze sono completamente diverse, con il secondo piano che si fonde con il piano terra. Ricordo di preciso che ci siamo io e lei seduti al tavolo della sala da pranzo (che in sogno è leggermente più "corta", fusa con il porticato e da sul cortile anzichè sul corridoio) uno di fronte all'altro al suo tavolo di legno scuro. Tra di noi c'è un grosso piatto con sopra quella che sembra essere una via di mezzo tra una focaccia dolce ed una torta margherita.
Sento gli altri che parlano e fanno festa nella stanza alle spalle di SR, in questo momento siamo soli nella stanza. Inizio a fare caso e a percepire quello che provo per lei, un bel calore che mi riempie dentro, faccio per proiettarlo nella sua direzione quando nella stanza entra V. (V. è l'ex compagno di SR), si siede timidamente di fianco a lei, e dopo averle fatto gli auguri inizia timidamente a chiederle se la sua presenza le da fastidio, che lui si è messo a posto con quello che è successo, che vorrebbe mantenere l'amicizia e anche mangiarsi una fetta di torta. Lei sorride, gli dice che va tutto bene, i due iniziano a ridacchiare guardandosi negli occhi come sanno fare due persone che hanno condiviso momenti intimi assieme, lui prende una fetta di torta ed inizia a mangiarla di gusto, mentre lei gli appoggia scherzosamente la testa tra la spalla ed il petto.
Sto bene... la scena non mi smuove più di tanto e li osservo in pace e sorridente, V. mi è sempre piaciuto.
[...]


Altro sogno

[...] Sto esplorando un complesso di tunnel sotterranei. la sensazione è per metà quella di esserci sul serio, per metà quella di giocare ad un videogame alla DOOM, tant'è che la visuale del sogno è per lo più in soggettiva con le mani alzate a mezzo, ben visibili nel campo visivo, come se dovessero reggere un'arma, ma in realtà vuote e semplicemente messe in posizione "a pistola".
Percorro un segmento di tunnel, sembra un'antica via di passaggio sotterranea un tempo foderata di mattoni e pietre a vista, ora in buona parte staccati: le pareti sono irregolari e piene di buche che mostrano la nuda terra all'interno della quale è scavato il tunnel. Il pavimento, del quale rimane qualche segno di lastricatura, è anch'esso malconcio e pieno di buche, al centro scorre lento un piccolo rigagnolo d'acqua nel quale affondano le suole dei miei stivali; l'illuminazione, scarsa, proviene da una torcia montata sulla mia divisa.
Pochi passi e mi trovo in un vicolo cieco: una grossa porta blindata simile a quella iniziale di "Dungeon Master" mi blocca il passaggio.

Immagine

(ovviamente non c'è la parte con l'edera e i due pulsanti "Enter" e "Resume").

So istintivamente di non poterla aprire, così faccio dietrofront e torno sui miei passi. Ad un certo punto, a metà corridoio, vedo una svolta sulla destra che porta ad una rampa verso l'alto... mentre la osservo sospiro, so che è l'unica strada percorribile, ma so anche che lì è pieno di demoni. Prendo un altro respiro profondo, questa volta per farmi coraggio, e mi incammino inerpicandomi lungo quella che una volta doveva essere una gradinata in pietra ma ora è semplicemente un disagevole tunnel che porta verso l'alto. A metà salita c'è una porta simile a quella che mi ha bloccato il passaggio poco prima, solo che è più piccola ed aperta; poco più avanti, alla fine del tunnel ve ne è un'altra, anch'essa aperta; oltre a questa seconda porta intravedo uno stanzone (o una grossa caverna?), oltre alle ombre di diversi demoni piuttosto grandi.
Preparo le armi (faccio il gesto di "scarrellare" con le mani messe a pistola) e inizio ad avanzare lentamente; appena lo faccio dallo stanzone scendono tre grandi demoni rossi, inizio a sparare, mettendo le mani in orizzontale (avete presente come tengono le pistole i gangster nei film? Ecco...), per fortuna sono delle minigun a ripetizione, per cui riesco a creare un volume di fuoco piuttosto decente... nonostante questo i demoni paiono piuttosto robusti e possenti, per cui mentre sparo inizio ad indietreggiare. Prima di raggiungere la base del tratto in salita ho seccato un demone e gli altri due decidono di rientrare nella grossa caverna in cima.
"Bene" penso "Questa zona pare sicura", ricarico le armi e mi rifaccio avanti, pensando di ripetere la tattica "Attira ed indietreggia".
Così faccio, ma questa volta i demoni cambiano strategia, iniziando a chiudere il portone a metà della salita. Mentre lo fanno sento dei passi alle mie spalle: tre demoni altrettanto rossi ed altrettanto grossi! Inizio a sparare all'impazzata, sperando di cavarmela, intanto nel frattempo le porte stanno finendo di chiudersi, sto per rimanere bloccato lì dentro! Mentre secco uno dei demoni che sta salendo su verso di me alle mie spalle, attraverso le porte ormai quasi chiuse passa un gruppo di due scienziati (un uomo anziano ed una giovane donna) ed un militare (tutti e tre abbigliati alla DOOM III), evidentemente dei PNG (Personaggi non giocanti). Mentre li osservo passare imprecando per il fatto che non riesco ad interagire con loro, preso come sono dal sopravvivere, mi ricordo che nel mio equipaggiamento ho un cannoncino Vulcan ad impulsi, così lo estraggo e con somma soddisfazione vomito qualche centinaio di proiettili incandescenti accelerati elettromagneticamente contro i demoni rimanenti, facendo una carneficina [...]
qui mi sveglio.


Ho fatto un terzo sogno, tra il primo e l'ultimo... me lo ricordavo prima di iniziare a scrivere, ma ora non mi viene in mente. Pazienza... lo scriverò se e quando lo ricorderò.

Intanto è stato molto bello il fatto di sognare seguendo l'intento che mi sono dato addormentandomi, vero è che non sono riuscito a parlare con SR, ma le premesse c'erano tutte eccome :)
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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 26/02/2016, 17:31

Questa notte ho nuovamente sognato qualcosa che aveva a che fare con DOOM III ma non ricordo praticamente nulla.
E' stata una notte dal sonno agitato, inframmezzato da sprazzi di nervoso, tensione e piccoli sfoghi di rabbia repressa. Ovviamente le gatte, sensibili come sono, hanno reagito facendo macelli in cucina alle ore più improbabili :D

Comunque sia, ricordo altri due sogni:


[...] Il primo è una sorta di avventura fantasy alla "Pillars of Eternity", con tanto di visuale in 3° persona e party di personaggi variegato. Io sono sia l'osservatore/giocatore che il personaggio principale del Party (ovviamente un Cavaliere). Nella scena che ricordo, però, era richiesta parecchia agilità, cose tipiche da ladro: eravamo in fatti in una sorta di foresta con alberi enormi, pietrificata... i tronchi e i rami degli alberi pietrificati disegnano labirinti esheriani nell'aria, labirinti che sono stati utilizzati da un'antica civiltà come passaggi e supporti per costruire una fortezza sospesa a decine di metri dal suolo.
Ovviamente la nostra missione consiste nel ritrovare un tesoro all'interno delle rovine di questa fortezza, così mi ritrovo a scalare le improbabili cortecce lisce e pietrificate degli alberi che ci circondano. Dapprima il mio personaggio, essendo un cavaliere, è piuttosto impacciato: seppur senza armatura sono comunque movimenti ai quali non è abituato, per cui fa veramente fatica.
Noto però che se la cava comunque piuttosto bene ed inizio a convincermi che abbia tutte le carte in tavola per essere un eccellente Rogue (Furfante)... e così mano a mano succede!
Più sforzo il mio personaggio nell'addentrarsi all'interno del labirinto tridimensionale con arrampicate, salti, scivolate e capriole, più questo impara nuove abilità e abbandona la rigidità tipica di un cavaliere a favore della maggiore agilità di un furfante/esploratore.
In men che non si dica riesco così ad esibirmi in evoluzioni niente male mentre supero passaggi piuttosto difficili, tra i quali ricordo alcuni salti con avvitamento e capriola quasi da atleta olimpionico.
Mano a mano che mi avvicino alle rovine l'ambientazione si fa sempre più simile a quella di "The last Guardian"

Immagine

Dopo alcuni sforzi riesco infine a raggiungere la zona delle rovine dove so esserci il tesoro che stiamo cercando... ricordo che salto da uno dei rami pietrificati all'interno di una stanza la cui parete che da nella mia direzione è per fortuna crollata da tempo. Muschi, rampicanti e licheni crescono e si arrampicano tra le mattonelle di pietra, l'atmosfera è umida e densa, con bellissimi giochi di luce.
E poi, improvvisamente, lo vedo... il tesoro! Una busta di carta rossa, quadrata, circa 7 cm di diametro, un fiocco con un cuore di carta sull'apertura, è ancora sigillata.
La apro, leggermente eccitato dalla cosa, dentro c'è un cartoncino rosso con sopra scritta una poesia, sembra quasi un Haiku, ma è su 4 strofe di 3/4 parole l'una. Ora purtroppo non ricordo assolutamente cosa vi era scritto, ma so che aveva un senso compiuto e non cambiava mai, seppure l'abbia letta e riletta più e più volte, la scritta era sempre perfettamente leggibile e coerente con se stessa.
Ricordo persino
[slpc]di aver pensato che era strano, trattandosi di un sogno [...][/slpc] ma proprio in quel momento Angel fa cadere lo scolapiatti in cucina, creando un caos devastante sia come rumore che in quanto cocci da pulire per terra. L'accesso di rabbia che mi si scatena mi fa reagire d'impulso... e così mi dimentico i dettagli del sogno e della scritta sulla busta.

Altro sogno

[...] Sono in una piscina (mentre lo sto scrivendo ho un Deja Vu... forse ho già sognato la stessa piscina un anno fa... e lì vi era MM...) ricavata in un ambiente non dissimile da un mix tra una struttura moderna e le rovine del sogno precedente. So che nella piscina ci sono alcuni miei amici, tra i quali SR. Nei ricordi che ho sto proprio parlando con lei, siamo piacevolmente ammollo nell'acqua separati da una corsia galleggiante alla quale siamo appoggiati con le braccia. Non ricordo di cosa stiamo parlando, ma è una chiacchierata spensierata e piacevole. Ricordo il bel sole primaverile che illumina la scena dalla zona del cielo in alto alla mia sinistra, le rovine coperte, di fronte a me, nelle quali è ricavata la zona sdraio e dalle quali si accede agli spogliatoi, mentre la piscina continua alla mia sinistra verso una scalinata in pietra simile a quella di un anfiteatro, scalinata che porta ad una bella zona all'aperto simile a quella di un parco acquatico misto a delle rovine Azteke. Mi sento bene, c'è una bella energia, dentro e fuori di me...e parlare con SR è più piacevole che mai.
Improvvisamente la scena si trasforma e la piscina si fonde, anzichè con delle rovine Azteke, con uno stabilimento militare simile a quello dove la A.R.G.U.S. teneva rinchiuso King Shark nella puntata di Flash che ho visto ieri sera. Anzichè mattino inoltrato si fa sera, anche se continua ad esserci una buona illuminazione naturale.
Dove prima c'era la scalinata ora c'è un passaggio sopraelevato sul quale vedo un colonnello che indossa una divisa che è un mix tra quella di un comandante sudamericano e quella di Byson di Street Fighter, lo riconosco come il nostro comandante. Mano a mano che parla la piscina si ingrandisce fino a diventare un'enorme zona di addestramento dove dobbiamo allenarci a combattere in squadra in ambienti ostili.
Il colonnello continua a parlare, e mentre descrive quella che sarà la missione di addestramento, l'ambientazione diventa sempre più futuristica, fino a prendere dei toni simili ad un mix tra Metroid (per le armi "plasticose") e Doom III (per i nemici simulati che dovremo affrontare).
Come ultima cosa ci dice che ogni squadra (Nella mia ci sono SR e altre 3-4 persone che ora non ricordo) riceverà un bigliettino sigillato contenente la sua missione specifica ed unica, questo per rendere più interessante l'allenamento.
Detto fatto getta i bigliettini ai caposquadra, io afferro al volo il mio (è una busta identica a quella del sogno precedente, ma bianca e senza cuore), la apro e dentro ci trovo una poesia su 4 righe di poche parole.
La leggo e la rileggo, ed ogni volta le parole formano frasi e concetti di senso compiuto e rimangono le stesse...
[slpc]nuovamente penso che è strano, trattandosi di un sogno[/slpc] e nuovamente Angel combina un mezzo macello in cucina. : WallBash :


EDIT:

Mi stanno tornando alla mente frammenti di sogno ... dove sto fumando una sigaretta. Sono in un cortile, all'aperto, forse a casa di YD, e so di aver bevuto parecchio: probabilmente è una delle sue magnifiche cene/feste all'aperto estive, dove scorre l'alcool ed il cibo pare non finire mai. Ricordo che è notte e mi sto avvicinando ad una sdraio a dondolo che è sulla mia destra, sulla sdraio è seduta una ragazza, forse YD stessa, forse qualcun'altra... so che sono più o meno a metà della sigaretta e che anche lei sta fumando. Improvvisamente il tempo nel sogno inizia a "fasare" avanti ed indietro, ed è lei ad offrirmi la sigaretta che già sto fumando (si, paradossale, lo so...)
Ci sono un po' di avanti/indietro, poi mi ritrovo in piedi a chiacchierare con dei colleghi(?)/amici(?) maschi, ad un certo punto mi passano una sigaretta, la accendo ma faccio fatica... uno dei due commenta all'altro dicendo che non aspiro abbastanza, così riprovo ad accenderla aspirando con più decisione, vedo il sogno in soggettiva, la sigaretta in bocca che si accende di un bel color brace e si accorcia di qualche manciata di mm mentre aspiro, contemporaneamente sento ora un commento positivo da parte dell'altro ragazzo su come sto aspirando la sigaretta.
[...]
"E' vero che il Templare è forte e coraggioso perchè combatte i Demoni del Caos e degli Inferi.
Ma ricorda che il Bardo non è da meno, perchè combatte i demoni del Cuore"

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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 27/02/2016, 11:47

Vado a dormire dopo una giornata piuttosto frustrante, ho aperto gli occhi su alcune cose... e credo di non averle ancora digerite bene.
Comunque sia, mi addormento con i miei Sè piuttosto scombinati, per rilassarli un po' chiedo loro di sognare Lucido, questa notte, magari un sogno con i draghi nel quale giocare assieme. Sento una sensazione frizzante e positiva, dentro, così mi lascio addormentare tenendo il pensiero sul sognare Lucido con i draghi... o almeno ci provo, le emozioni turbolente della giornata sono ancora lì e mi sento troppo stanco per reagire in qualsiasi modo, per cui alla fine mi addormento nella turbolenza.

Dei sogni fatti ricordo questo:

[...] Sto guardando Batman V. Superman (Non si vede che mi piacciono i cinecomic della DC/Warner Bros, vero? Ogni volta che ne annunciano uno inizio a sognarlo dalla data di annuncio fino a quella di uscita :D ), la parte del film che sto guardando è incentrata sul nuovo Batman. Ricordo alcune scene parecchio simili a quelle dell'ultimo trailer, dove combatte a mani nude contro una gang di criminali all'interno di un vecchio magazzino... poi il sogno diventa confusionario, ci sono scene che si avvicendano velocemente, in maniera confusionaria... Il costume dell'uomo pipistrello cambia di scena in scena, di tanto in tanto ha quello classico, in altre scene ha quello "militare/apocalittico" che si vede in alcuni spezzoni del trailer.
Ricordo una scena con un'ambientazione simile a un misto tra le arree "Things Betwixts" e "The Gutter" di "Dark Souls II" dove Batman raggiunge una casetta in legno in cima ad un albero passando su delle passerelle in legno sospese tra alti e spogli alberi in una palude sotterranea. All'interno della casetta c'erano, se non ricordo male, Joker e Poison Ivy.

Ricordo un'altra cosa: in diverse scene, quelle dove Batman indossava il costume alternativo, compariva sempre in qualche modo il simbolo a forma di Ω di Darkseid, inciso a grandi dimensioni per terra.
Lo ricordo soltanto tra le rovine di Metropolis, ma so di averlo sognato in più "locations". [slpc]Nuovamente, come ieri notte, ho un accenno di Lucidità durante il quale mi annoto mentalmente di ricordarmi il sogno, scriverlo sul forum di SogniLucidi e di allegarci l'immagine che potete vedere qua sotto, per far capire l'entità e le dimensioni del simbolo che ho sognato. Questa serie di pensieri semi lucidi è andata avanti per parecchi secondi mentre osservavo il sogno svolgersi, è stata una sensazione piuttosto particolare[/slpc]


Immagine



Al momento ricordo altro dell'attività onirica di questa notte.

Okkey... tre momenti di Lucidità in due notti, non male per aver appena ripreso il diario onirico. Non male davvero :)
Credo sia dovuto alle consapevolezze sulla Lucidità diurna che ho vissuto in questi ultimi giorni, le due cose sono facilmente collegate... ma prima di trarre conclusioni voglio osservarmi e prendere nota per qualche tempo.
Intanto, ottima cosa :) : Beer :
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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 27/02/2016, 14:11

Flash piuttosto intenso di un sogno fatto notti fa:


[...] Sono a Fossano, nello spiazzo di Cussanio dove tutti gli anni c'è lo spettacolo di fuochi d'artificio a tempo di musica. Solo che lo spiazzo è tipo vicino al centro della città.
Comunque sia è notte e sono in mezzo alla gente, assieme al solito gruppo di amici.
All'improvviso dagli altoparlanti inizio a sentire le note di "I see Fire" di Ed. Sheeran (una delle mie canzoni preferite), in contemporanea partono i fuochi d'artificio a tempo di musica... sono estasiato, "non ho mai visto uno spettacolo del genere" penso, "supera tutti gli altri che ho visto in questi anni!"
Il sogno dura ancora per qualche manciata di secondi, giusto il tempo di godermi parte della canzone accompagnata da stupende esplosioni di luce in cielo
[...]
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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 28/02/2016, 12:41

Ieri vado a dormire alle 2:30 del mattino, dopo una serata passata con SR. Sento tensione e nervoso, dentro di me... ma sono stanco e crollo comunque addormentato, anche se il sonno non è dei più profondi e ristoratori.

Ecco ciò che ricordo dei sogni:


[...] Sono nel mio appartamento e sto andando a letto, per farlo attraverso la tendina di bamboo che separa la zona salotto dalla zona notte, ma rimango impigliato... si è formato un'altro groviglio, probabilmente le gatte ci hanno nuovamente giocato. "Vabbè" penso "E' tardi e ho sonno, lo sistemo domani" e faccio un passo indietro per sgrovigliarmi. Così facendo però vado a finire nella tenda che separa la zona PC dalla zona Home Theater (Tenda che nella realtà non esiste). Pure lì rimango aggrovigliato... trattengo il nervoso a stento con un sospiro e faccio un passo di lato, verso il corridoio... e mi aggroviglio in un'altra tenda (anche questa inesistente nella realtà).
Dopo alcuni minuti passati così riesco finalmente ad andare a letto e coricarmi [...]


Altro sogno

[...] Sono probabilmente in una casa vacanza e sono rimasto da solo. La mia famiglia e le altre che alloggiano assieme a noi sono uscite in escursione, io ne sto approfittando per lavare i miei vestiti in modo da avere dei ricambi puliti per i giorni successivi.
Ricordo il grande bagno/lavanderia completamente pieno di vestiti buttati a terra, è tutta roba mia e c'è un caos tremendo! Ma non vale la pena metterlo in ordine e la lavatrice sta ancora girando, con dentro della mia roba.
Tra l'altro vedo dell'acqua per terra... mi giro e arriva dal grosso lavandino in pietra (sapete, di quelli lunghi lunghi sagomati apposta per lavare i vestiti a mano? Uno di quelli), ho lasciato il rubinetto aperto e con il caos che ci ho lasciato dentro, l'acqua ha trovato modo di uscire e versarsi sul pavimento... ora mi viene il dubbio di chiedermi da quanto tempo l'ho lasciato in questa condizione e se si è già creata un'infiltrazione nel pavimento.
Inizia a salirmi l'agitazione, quando sento la porta d'ingresso che si apre... stanno rientrando tutti e io ho ancora tutto questo macello!
Ricordo che qualcuno è entrato nel bagno/lavanderia mentre sto cercando di sistemare le cose, sembrano i miei con mia sorella, ma sono tutti giovanissimi e li vedo come un'altra famiglia, non la mia.
Sono gentili, non fanno caso al casino e chiacchierano tra loro e con me come se niente fosse. Ad un certo punto arrivano altri due ragazzini, che nel sogno sono sempre loro figli, ridendo e giocando uno di questi si dimentica un piccolo zainetto rosso che rischio di lavare assieme alla mia roba.
Appena me ne accorgo lo restituisco al papà (che assomiglia sempre meno al mio)... continuo a sentirmi teso e nervoso anche se l'atmosfera è serena
[...]
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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 29/02/2016, 17:35

Ieri ho partecipato ad un seminario Spirituale parecchio interessante, il primo di 5 incontri per entrare in contatto con la propria Anima ed imparare ad ascoltarne i messaggi.
Sono andato a dormire ribaltato come un calzino e ho sognato parecchio, stamattina mi sono svegliato poco prima delle 8, con in mente tutti i sogni fatti, ma ero più stanco di quando sono andato a dormire ieri sera, così mi sono girato dall'altra e ho continuato a dormire, svegliandomi ben dopo l'ora di pranzo.

Così eccomi qua a trascrivere quello che ricordo:


[...] I ricordi sono confusi ma centra in qualche modo GM, l'istruttore di Karate presso il quale ho praticato fino alla cintura verde. Sono nella sua nuova palestra e stiamo parlando del fatto che potrei riprendere, mentre chiacchieriamo lo sguardo mi cade sulla porta alla mia sinistra (siamo nel suo ufficio e sono seduto davanti alla sua scrivania) e vedo diversi Karateka allenarsi, alcuni indossano un Kimono bianco, altri lo indossano rosso (come nei videogame sul Karate degli anni '80), così mentre GM continua a parlare li osservo allenarsi in tecniche avanzate (hanno tutti la cintura nera).

[...] Qui c'è un salto di scena [...]

Indosso il mio vecchio Kimono rosso (che in realtà è bianco... ma nel sogno lo consideravo rosso), lo usavo da ragazzo e ora mi va leggermente corto, mentre scendo le scale che portano dagli spogliatoi alla palestra mi guardo le maniche che a malapena arrivano ai polsi e penso a quanto devo sembrare goffo conciato così... tra l'altro mentre scendo inizio finalmente a considerare bianco il Kimono, mentre la cintura rimane rossa...
"Ehi, ma la cintura rossa non esiste nel Karate!" penso... "Vabbè, tanto è la prima lezione, dico a GM che non ho più trovato quella verde e gli chiedo se può considerarla arancione, per questa volta. Tanto il colore ci somiglia!"
Detto fatto entro nel Dojo ed iniziamo ad allenarci...
Ho alcuni sprazzi di ricordo dell'allenamento, ma tendono a fuggire mentre cerco di afferrarli... ricordo un po' di allenamento fisico prima di quello tecnico, ho fatto fatica a star dietro agli esercizi, mi sento stanco e debole... ma ci sta, è parecchio che non faccio più attività fisica... con la parte tecnica va un poco meglio, anche se ho perso parecchia scioltezza articolare alle gambe, che andrà recuperata [...]
Qui finiscono i ricordi
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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 02/03/2016, 12:19

Ieri vado a dormire alle 2 del mattino dopo, finalmente, una giornata piena ed intensa. Da qualche giorno sto tornando ad avere una buona energia dentro di me, e ad essere in forze... e questo mi fa sentire bene :)

Ho sognato abbondantemente questa notte, vediamo cosa ricordo:


[...] Sono in un'installazione paramilitare (come potrebbe essere lo S.H.I.E.L.D.), so che nel sogno sono avvenuti diversi eventi, ma la cosa che ricordo è una pista di asfalto suddivisa a corsie con dei segni perterra del tutto simili a quelli dei parcheggi per autobus in un autogrill. In ognuna di queste corsie ci sta una squadra che va dalle 2 alle 4 persone. Io arrivo leggermente in ritardo e mentre entro nella corsia della mia squadra il sogno inizia a cambiare, facendo diventare le corsie più strette in modo da ospitare una persona soltanto. Nella mia c'è un PC smontato con tastiera, monitor, mouse e casse appoggiati sul case nero (è un mini tower). Indossiamo tute informali ma che hanno comunque qualcosa di militare, anche se sembrano essere libere, in quanto ognuno è vestito in modo diverso. So che ci aspetta una gara di atletica, e che la prova alla quale sto per partecipare sono i 40m scatto (Sprint sui 40m. Il primo che taglia il traguardo, vince). Di fatti le corsie sono lunghe 40m.
La pista è parecchio affollata e si rischia di sgomitarsi a vicenda se non si fa attenzione a stare proprio al centro della corsia, tant'è che il signore che sta alla mia sinistra (lo riconosco come un imprenditore metalmeccanico che ho conosciuto alla vacanza olistica di Agosto 2014) dopo avermi toccato il gomito inizia a borbottare per lo spazio occupato dal PC appoggiato a terra a metà tra la mia e la sua corsia.
"E' mio!" gli dico "Lei non si preoccupi che mi serve per la gara" non lo dico a voce, ma esprimo con il pensiero che mi serve per elaborare le statistiche di gara, lui sembra capire e si tranquillizza.
Nel frattempo mi accorgo che alle nostre spalle c'è un caos di oggetti appoggiati uno sull'altro: sono attrezzature di atletica quali materassi, cavalline, elastici, ostacoli per la corsa, ecc... e sono ammucchiate talmente male da rubare spazio in testa a diverse corsie, compresa la mia. Così ci mettiamo a spingere tutto quel mucchio e a risistemare le cose alla benemeglio fino ad avere tutto lo spazio che ci compete.
Vedo gli ufficiali arrivare davanti alle corsie, indossano tute nere sulle quali spiccano i gradi in giallo (Sembrano un po' le tute degli ufficiali di Scuola di Polizia), so che la gara sta per partire, così inizio a fare delle simulazioni mentali, visualizzandomi arrivare per primo ad ogni partenza. Nella mia mente corro velocissimo, ma c'è sempre una donna che arriva prima di me! Una volta, due... mi rendo conto che faccio veramente fatica a starle dietro, così mi giro a guardarla (questa volta nella realtà) e vedo, 3 corsie alla mia destra, AB una mia ex compagna di classe delle medie, bravissima in tutte le materie, compresa educazione fisica.
"Bene... " penso e nel frattempo il mio sguardo cade su DF, carissimo amico, che sta nella corsia subito alla mia destra. "Si tratta di AB. Ora che lo so, posso allenarmi mentalmente per battere pure lei"
[...]
Qui finiscono i ricordi di questo sogno


Secondo sogno:

[...] Sono negli USA, con alcuni amici. Stiamo facendo un viaggio a ruota libera e siamo finiti in un vasto accampamento che funge da mercato all'aperto di articoli militari. E' pieno di soldati che controllano che non succeda nulla di grave (si vendono armi, tra le altre cose). La cosa bella di questo sogno è che a parte i miei pensieri e le parole che ci scambiamo io ed il mio amico (AT, un commerciale mio ex collega), tutti gli altri parlano inglese!
Non ricordo come arriviamo in una zona dove vendono radio ricetrasmittenti militari, sono tutte di un bel color verde scuro (classico dei militari USA), quando ad un certo punto AT tira fuori dal suo zaino una radio identica ma gialla (del giallo che usano per colorare i mezzi per i lavori pesanti) ed inizia a usarla parlandoci dentro, lo fa per giocare e per farmi vedere come funzionano... succede una cosa strana, però: quando la usa per parlare, tutte le radio in vendita sui banconi iniziano a ricevere il suo segnale e fanno sentire la sua voce, come se fossero in ascolto sulla sua stessa frequenza!
Passata la sorpresa iniziale mi metto a ridere, la cosa in effetti è un po' buffa, poi mi attraversa la mente il pensiero che siamo negli USA e che questo potrebbe essere visto come un atto di sabotaggio terroristico!
Non ho il tempo di dire ad AT di smetterla che veniamo avvicinati da un giovane soldato con una divisa da 2° guerra mondiale che mette mano alla pistola (senza però estrarla dalla fondina) ed intima in americano di posare la radio e alzare le mani. Traduco per AT e mentre lui esegue inizio a spiegargli come vanno le cose. Il soldato mi fa cenno di stare lontano e si avvicina ad AT, mentre lo fa mi guarda come per dire "Tu sei a posto, è lui che voglio"... così mi faccio in disparte, mi appoggio ad una roccia che fa da muricciolo e li osservo parlare mentre AT cerca di farsi capire in italiano da un soldato che parla americano.

Qui mi sveglio


Bello, era tantissimo tempo che non sognavo in inglese ed è stato bello percepire il mix di lingue così netto ed appropriato all'interno del sogno, figata! :D : Beer :
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