22/08/2020Bene o male stessa tiritera di ieri:
Vado a dormire alla solita ora, prima parte della notte senza sogni, mi risveglio attorno alle 4 per caldo/sete, sto sveglio una ventina di minuti e mi riaddormento.
L'unica differenza è che prima di addormentarmi decido di praticare un minimo di meditazione, sono fuori allenamento però e prendo a vagare assieme alla mente in pochissimi istanti... me ne accorgo e mi centro sul respiro e sul corpo...
Funziona! Anche se mi sento come uno scalatore in mezzo ad una bufera (dove il vento sono i pensieri, la parete la sensazione di essere nel corpo e gli attrezzi la disciplina costruita negli anni) funziona!
I pensieri sono carichi di agitazione, ansia... appena accenno a perdermici dentro prendono forma e iniziano a riguardare il lavoro, ansie che mi aspettano appena rientro in ufficio.
La tentazione di combatterli è fortissima, ma l'istinto costruito negli anni passati mi fa rimanere lì, centrato sul respiro, ancorato al corpo e li lascio passare, furenti.
Improvvisamente perdo interesse in loro e così facendo scopro che non tutto dentro di me è in agitazione, anzi! Vi sono luoghi quieti... scelgo allora di entrare in contatto con quelle parti specifiche di me e immediatamente sento la tensione che si scioglie e i pensieri che si quietano.
Non è facile rimanere lì, è un po'come in quegli esercizi di sensibilità delle arti marziali dove devi seguire i movimenti dell'avversario rimanendo a contatto con le braccia, senza mai staccarti, mentre entrambi si cerca di colpire l'altro.
L'insight che ottengo con questa semplice sessione di 2 minuti di meditazione è pazzesco: per la prima volta ho la prova concreta che anche durante un attacco di ansia, questa non fagocita tutto il mondo interiore, bensì fagocita soltanto tutta la mia attenzione; e come al solito un conto è leggerlo sui libri, un'altro è sperimentarlo sulla propria pelle.
Si forma dentro di me l'immagine di un edificio (il mio corpo ed il mio io interiore) con tante stanze, alcune delle quali al buio (le zone colpite dall'ansia) e altre invece illuminate (quelle in pace), scegliendo di stare in quelle illuminate e rimanendoci per qualche tempo lo stato di luce e quiete si propaga da solo per tutto il palazzo. Ovvio, la tentazione di tornare nelle stanze buie e "vedersela di persona" con lo stato di ansia è sempre forte e va tenuta al guinzaglio, ma se ci riesco l'effetto è talmente potente da essere quasi incredibile.
Mi addormento così molto più sereno di quello che speravo.
Ricordo vagamente qualche dettaglio di un sogno fatto, li riporto qua sotto:
[...] Sono con SM e AM, non ricordo bene se siamo in vacanza o se dobbiamo andarci, tant'è che dobbiamo prenotare un posto per dormire. Credo che gli alberghi e gli affittacamere siano completi perchè alla fine l'idea diventa quella di affittare una sorta di espansione per la macchina in modo da farla diventare un piccolo camper.
Ricordo che AM/SM (in questo momento sono quasi la stessa cosa) stranamente decidono di farsi passare a prendere da me mezzoretta prima di partire per le vacanze in modo da avere tempo di passare a prendere quell'espansione.
Dico stranamente perché conoscendoli non è per niente da loro fare le cose all'ultimo, anzi! Lo noto proprio consapevolmente e rimango stranito per diverso tempo, sperando che alla fine quell'espansione non fosse un carrello tenda, perché in quel caso bisogna far montare il gancio traino alla macchina, gancio che poi va collaudato e per quello ci vuole almeno almeno una settimana (Già mi immagino gli strilli di SM, nel caso...)
Il luogo nel quale li passo a prendere, a piedi, è il centro storico di una cittadina: una piazza fatta ad L dove sul lato a sinistra c'è la porta del loro appartamento, di fronte a me c'è un porticato e al centro della piazza una fontana rotonda. Il pavimento della via e della piazza sono lastricati. Dall'illuminazione è palesemente notte o mattino molto presto (Tant'è che sembra un po' una location uscita dal videogioco Vampyr). Il negozio dove dobbiamo andare è poche centinaia di metri davanti a me. La cosa strana è che pur trattandosi di AM e SM il sogno è sereno e quieto: di solito quando si tratta di loro ci sono forti sbalzi di emozioni (verso l'alto o il basso che sia)... probabilmente è speccio della quiete guadagnata in meditazione
[...] qui c'è un salto nei ricordi [...]
... poi il sogno riprende con me in piedi nel cortile della casa dei miei genitori, sul bordo interno della curva sotto la quercia, lo sguardo rivolto in direzione del faggio rosso, verso l'alto.
La visuale è in prima persona, è notte e vi è il cielo stellato. Nell'aria vi è anche molto pulviscolo sotto forma di puntini che ondeggiano nell'aria, c'è anche quello che sembra essere un ricciolo di polvere bianco... no più probabilmente un filo di tessuto strappato che ondeggia nell'aria e si muove poco poco ma si muove come se fosse vivo (effetto delle correnti d'aria, penso).
La visuale si sposta molto lentamente, quasi come se fosse quella di un'avventura grafica in prima persona durante la risoluzione di un puzzle ambientale...
... ora che ci penso ho un reticolo davanti al campo visivo, reticolo che rimane centrato anche se sposto lo sguardo. Verso il centro del quadrante in alto a destra del reticolo c'è una piccola ragnatela di "fili" che tiene sospeso un amo da pesca.
Ora capisco! Il filo sospeso in aria e un'esca, una piccola larva di insetto e devo toccarla con l'amo spostando la visuale! Inizio a muovere lo sguardo [...]
Suona la sveglia, apro gli occhi e Tiger salta sul mio letto, affamata. Fine del sogno
