Il nuovo approccio alla "crescita spirituale" sta funzionando parecchio bene... ora, senza fare nulla, è come se "bolle" intrappolate in me si muovessero per uscire fuori. Bolle fatte di ricordi, memorie storiche, cose "non risolte" che appesantiscono inutilmente la vita, consapevolezze da accettare, ecc... e ogni volta che una di queste sceglie di uscire la rivivo per qualche ora e il più delle volte se ne va senza doverci "fare" nulla di particolare, semplicemente vivendola, ascoltando il respiro e chiamando il ReiKi.
A volte i miei sè chiedono di fare qualcosa di pratico per "svestire" vecchie abitudini e modi di fare acquisiti in maniera impositiva dall'esterno e che oramai mi calzano parecchio stretti.
Perchè scrivo questo sul diario? Beh... perchè lo scrivere è tra queste bolle che mi stanno attraversando... anzi, proprio ieri la bolla della scrittura mi ha investito in pieno come un tir, con tutti i suoi blocchi, le paure, le ansie, i desideri inespressi. E mantenere il diario dei sogni attivo è strettamente collegato alla scrittura, quella più intima, dove racconti quello che ti succede dentro, aprendoti, lasciandolo uscire e sperando di intrattenere qualcuno o di illuminargli un tratto di via.
Detto questo, la bolla della scrittura non è ancora passata, la sto vivendo appieno... per cui non so di preciso cosa e come scriverò questa mattina.
Sotto con i sogni:
Questa Ipna che vado a descrivere l'ho vista l'altro ieri sera subito prima di addormentarmi. Martedì è stata una giornata magnifica condita da uno spettacolare trattamento ReiKi fatto a SR che mi ha lasciato una carica energetica positiva per tutto il giorno.
Appena chiudo gli occhi
vedo stagliarsi sullo sfondo del BlackWorld una struttura in metallo, sembra un elaborato candeliere di quelli che appoggiano a terra e salgono fino a poco più che altezza uomo.
La base fatta a cerchio che si unisce all'asta centrale con una morbida spirale, l'asta saliva dritta e robusta composta da una semplice barra di ferro dalla sezione romboidale in torsione (immaginatevi come se la base e la cima dell'asta fossero state pinzate e attorcigliate in due direzioni opposte mentre ancora il metallo era malleabile). La parte interessante era però la cima: due cerchi del diametro di mezzo metro messi ad una spanna di distanza uno dall'altro e nello spazio che li separava tutta una serie di simboli energetici modellati in ferro disposti a formare una greca che sosteneva il cerchio superiore.
L'immagine dell'oggetto appare chiara, nitida, netta... mi si imprime a fuoco nell'occhio della mente e prima che possa formulare un singolo pensiero di meraviglia accade: un fuoco azzurrino percorre l'asta del candelabro, come se fosse vivo, liquido... raggiunta la cima si spande a raggiera verso la coppia di cerchi e avvolge i simboli, rendendoli fiammeggianti.
Rimango meravigliato ad osservare la scena... oltre ad essere bellissima visivamente ha una carica energetica non indifferente. Mentre la osservo con le mascelle oniriche spalancate mi ripeto "Luca... questa te la devi ricordare, mi raccomando ricordatela, non puoi dimenticarla!" e così eccomi qua a descriverla, due giorni dopo
Ecco invece i sogni fatti questa notte:
[...] Sono seduto ad una larga scrivania stracarica di fogli, ad un certo punto prendo in mano una pagina dove leggo una notizia del tipo che stanno aprendo una superbanca gestita da Londra, nella quale andranno a finire la maggior parte dei fondi e dei conti Europei. D' una scorsa all'articolo fino a che non leggo una battuta dell'intervista al futuro direttore della superbanca "Il deposito in questa banca è talmente elevato che non stampandoti ora l'estrattoconto globale risparmio in carta l'equivalente dei suoi interessi annui". Rileggo un paio di volte la frase e rimango del tipo
Dopo di che do' un colpo di gomito a mio cugino che è seduto di fianco a me... lui si gira, è preso a mettere in ordine una serie di documenti che si stavano perdendo nel caos di tutti quei fogli, gli passo la pagina che stavo leggendo e gli faccio "A, tu hai studiato economia, vero?" "Certo che sì" è la sua risposta... prende in mano l'intervista e pure lui.
Cerco di indicargli la battuta che ho letto poco prima ma non la trovo, pur prendendo in mano la pagina e rileggendola due volte di fila non la trovo (se non era un dreamsign questo... Vabbè).
Fatto sta che concorda pure lui che quella banca è una cosa astronomica.
[...]
Non ricordo come ma abbiamo deciso di fare un colpo alla superbanca, e il colpo va portato alla giornata di inaugurazione (e quando, se no? ). Siamo organizzati in più gruppi e ognuno deve raggiungere alcuni punti e scattare all'azione nel momento previsto.
La banca è messa in cima ad una collina e il versante dal dolce declivio è un giardino nel quale sorgono alcune ville. Insomma, una cosa piuttosto sfarzosa.
Io sono in gruppo con SR, CS (una ragazza che si è unita al corso di difesa personale di recente) e MKC, un ragazzo che conosco a malapena.
Ricordo che siamo entrati nel cortile privato di una delle ville scavalcando una siepe e abbiamo iniziato a muoverci tra una struttura e l'altra del cortile senza farci vedere, l'obiettivo è uno scantinato della villa, la cui posizione è conosciuta da SR. Dopo alcuni spostamenti rimango in dietro per un motivo piuttosto banale (tipo mi stavo soffiando il naso o robe del genere), il fatto è che proprio in quel momento entrano degli ospiti nel giardino e non posso muovermi dalla mia posizione senza farmi sgamare, così faccio cenno al gruppo do continuare senza di me, me la sarei cavata benissimo, così li vedo sparire dietro un'altro cespuglio.
Io, dal canto mio rimango infrattato sotto una siepe che circonda un traliccio dell'alta tensione, dal lato opposto alla villa, e da lì sotto inizio a smanettare col cellulare accedendo alla mappa tattica della ziona, sperando di riuscire a seguire gli spostamenti delle varie squadre... ma nulla.
Rimango lì diverse ore, ricordo che ad un certo punto è arrivata sera, poi notte. Leggermente oltre la mia postazione c'è la recintata di confine del giardino privato della villa e ci vedo passare parecchia gente, ma nessuno di questi per fortuna mi nota.
[...]
Ricordo alcuni frammenti del debriefing della missione, andata a buon fine. Ricordo SR e CS che mi raccontano entusiaste ogni dettaglio, guardandomi con i loro occhi nocciola.
EDIT
Ecco i ricordi degli altri sogni:
[...] Ci sono MKC e una ragazza che stanno facendo l'amore. La visuale è molto esplicita, con lui seduto su di una panca, schiena appoggiata alla parete e lei che si muove seduta a cavalcioni sopra di lui. Il sogno non mi risparmia nessun dettaglio della scena. So che è collegato a quanto successo nel sogno precedente, mentre io non sono potuto essere con loro per la parte finale della missione.
Lei è un misto tra CS, LL, SR e Linda Park nei panni di DR Light direttamente uscita dalla serie TV di Flash (Di questa ha le sembianze fisiche e l'abbigliamento... cioè era come mamma l'ha fatta ma allo stesso tempo vestita).
Li sento parlare mentre amoreggiano... lui racconta che non l'ha mai fatto in maniera così dolce e ha paura di lasciarsi andare e rovinare tutto, lei gli risponde che in realtà lui dentro è così, dolce, luminoso e passionale ma ancora non lo sa, e lei è lì per farglielo capire, per tirare fuori la delicatezza che c'è in lui.
In qualche modo sono consapevole di assistere alla scena e che avrei potuto esserci io se solo avessi tenuto il passo con loro... ma allo stesso tempo non sento rabbia, rimorsi, invidia o gelosia... so che semplicemente è così e che in qualche modo la cosa riguarda anche me.
Mi rendo conto mentre scrivo che la lei di questo sogno è una versione modificata ed "evoluta" della donna che ho sognato più volte quando ancora scrivevo come Erik Bauer e che mi ha condotto a quanto successo con MK. E' come se Alan mi stesse preparando a qualcos'altro... Vabbè, staremo a vedere!
Altro sogno ancora
[...] Sto parlando con SM (la mia ex moglie), lei è seduta semidistesa su di un divano, la vedo di 3/4 con la testa a sinistra e il corpo a destra (sembra quasi messa su di un lettino da psicanalista ora che ci penso).
Mi sta parlando del fatto che la storia con il suo nuovo compagno è finita e di come stanno gestendo la cosa col fatto che hanno un bimbo piccolo. Mi parla ed è serena, per nulla turbata dalla cosa.
So che mentre la sto ad ascoltare la osservo in viso con attenzione e noto che qualcosa non va: seppure sia inequivocabilmente lei, il profilo non è esattamente il suo, il taglio del naso e degli zigomi è completamente diverso... appena me ne rendo conto l'immagine del sogno si deforma leggermente per assecondare le mie aspettative [...]
Credo di aver sognato l'immagine ideale di SM che ho avuto sempre in testa, fin dai primi tempi in cui mi ero innamorato di lei.
Bene bene bene... bene che queste cose escano fuori e vadano a farsi un giretto energetico per l'universo
lasciando spazio per nuove cose nella mia vita
Altri frammenti di ricordi ancora:
[...] Vedo Qui, Quo e Qua che stanno armeggiando davanti ad una porta. E' una porta massiccia, in legno ed è l'ingresso di una di quelle ville coloniali tipiche dei gialli o dei film horror, persa nella campagna più vasta, con una piccola scalinata in cemento ed un porticato con colonnato subito dinnanzi all'ingresso.
Sebbene la visuale sia da dentro il corridoio e la porta sia ancora chiusa ci "vedo attraverso", come se la porta fosse semplicemente un ologramma, ma è un'effetto della mia visuale, perchè per i tre paperotti è decisamente solida. Ora che li osservo bene vedo che nel loro abbigliamento c'è qualcosa di particolare... si si, uno di loro ha il manuale delle giovani marmotte aperto, sta cercando probabilmente come aprire una porta del genere, ma il loro vestiario ha dei colori, forse un logo che mi ricorda un'altro personaggio Disney.
... eccolo! Paperinik!
Ed in effetti compare anche lui sulla scena e dalla sua cintura di gadget tira fuori un oliatore a peretta pieno di acido, lo infila nel buco della serratura e vi pompa dentro un po' del liquido, in modo da squagliare il meccanismo che tiene bloccata la porta (glie l'ho visto fare in un fumetto, ora che ricordo).
So che Paperinik e le giovani marmotte stanno collaborando su di un caso molto importante, forse c'entra Macchianera (l'arcinemico di Topolino), forse qualcosa di peggiore, non ricordo [...]