Indice Condivisione esperienze Diario dei Sogni Non Lucidi > Diario Onirico di Saladriel

Sogni e incubi NON lucidi, caratterizzati dall'essere unici o ricorrenti, emotivi o bizzarri. Diario che volete condividere con gli altri utenti per ricevere commenti e pareri.

Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 01/02/2023, 21:31

31/01/2023
Ancora niente sogni questa notte, ma la riduzione del caffè a 2 al giorno sta dando i suoi frutti: nonostante lo stress lavorativo dormo meglio e al mattino sono più fresco e riposato.
L'ansia c'è ancora ma sembra più gestibile

Nota per i sogni: credo occorra lasciare loro spazio durante la Veglia.
Direi 1/2 ora alla sera prima di dormire e altrettanto al mattino per contemplazione e diario. Se no il ricavarsi a gomitate spazio durante la giornata per scrivere diario e pensare ai sogni va a rafforzare il meccanismo naturale di conservazine di energie per cui la mente umana resetta la memoria onirica al mattino.
Vi saprò dire se funziona

01/02/2023
[...]Sogno un cambio server in ufficio.
E' un piccolo rec che viene scambiato con quello precedente da SS.
SS mi lascia istruzioni di portarmi il portatile aziendale a casa (tanto poi il giorno dopo devo andare in intervento presso un cliente) e controllare le connessioni di rete e condivisioni da remoto.
Ho un po' di agitazione ma alla fine va tutto bene [...]


Dopo di che, tra la prima e la seconda sveglia (Quindi dalle 6 alle 6:30) ho delle IPNA incredibilmente vivide:
mi scopro pensare intensamente ad AAM, non so perchè questo mi porta in riva ad una spiaggia, con la visuale ad un metro di altezza circa dal suolo
Davanti a me vedo le onde del mare infrangersi, una dopo l'altra, ritmicamente, di un colore blu intenso e belle schiumose.
Sento un'emozione strana, dentro di me, un misto tra malinconia, desiderio e qualcosa che non so riconoscere. E' comunque una emozione simile a quella che mi trasmette il tema di Majula di Demon's Souls 2.

Provo ad "immergermi" nelle IPNA tentando una WILD ma rimango a cavallo tra la veglia ed il sogno, fino a che dapprima mi sveglio completamente e poi mi riaddormento subito dopo.
"E' vero che il Templare è forte e coraggioso perchè combatte i Demoni del Caos e degli Inferi.
Ma ricorda che il Bardo non è da meno, perchè combatte i demoni del Cuore"

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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 28/02/2023, 13:03

E' un periodo particolarmente teso e stressante, l'ansia si manifesta giorno dopo giorno.
Ieri ero talmente stanco che sono riuscito ad addormentarmi facilmente nonostante la tensione mentale e nervosa.

Ecco cosa ricordo dei sogni fatti:

[...] Sono in casa e sto facendo le pulizie: comprimo bottiglie di plastica e scatole di cartone mettendole nei rispettivi raccoglitori differenziati che ho sul balcone, facendo un discreto rumore.
Questa parte del sogno avviene con scene brevi, veloci ed intense, come se fosse il montaggio di un horror dove il taglio delle scene avviene via via più veloce per far crescere la tensione nell'ascoltatore. Immaginatevi un montaggio di scene in prima persona dove raccolgo oggetti, li compatto a mano e li stipo nei raccoglitori, dove le parti in cui mi muovo semplicemente per casa sono tagliate via e lasciate all'immaginazione.
L'appartamento è decisamente quello in cui vivo ora, c'è qualche differenza nell'arredamento e nella planimetria, ma è decisamente lui; ci sono un gran caos e sporcizia dappertutto.
Mano a mano che il sogno va avanti il rumore che faccio compattando bottiglie e scatole è sempre più forte, di tanto in tanto da distratto sbatto contro tavolo, scrivania o mobile, facendo cadere oggetti a terra e provocando altro rumore.
Ad un certo punto sento che il rumore che sto facendo io non è l'unico a diffondersi per la casa: ce ne è un'altro, forte, ossessivo, ritmico, che proviene dall'ingresso. Mi dirigo dalla cucina al corridoio per controllare e già prima di girarmi per verso la porta d'ingresso sento che il rumore è un battere ritmico di qualcosa di pesante contro la porta stessa, accompagnato dal rumore di una aspirapolvere e dallo schiamazzare di un uomo e di una donna : Surprice :
Mi giro verso la porta e vedo una forte luce filtrare dall'esterno attraverso la fessura che la separa dal pavimento e sì, deve esserci qualcosa che ci sbatte contro perchè a sincrono con i "TUM! TUM!" la vedo vibrare e ondeggiare verso l'interno.
Mentre muovo i primi passi per avvicinarmici riconosco le voci: l'inquilina del piano di sotto e il suo compagno, quei due pazzi sclerati che non sopportano i rumori. Sento la rabbia crescermi dentro, apro la porta di scatto e li vedo, strillanti contro il mio baccano, agitare un pesante aspirapolvere avanti e indietro contro la mia porta (come se stessero tentando di lucidare il pavimento del pianerottolo dove dovrebbe esserci il mio zerbino) mentre sbraitano cose del tipo "adesso te lo facciamo sentire noi il rumore!"
Senza neppure pensarci colpisco la lei con un Mai Geri (é un calcio frontale del Karate, eseguito prima alzando il ginocchio e poi mentre si spinge con l'anca si allunga la seconda metà della gamba a formare una lancia che colpisce in avanti, tenendo il piede allungato e le dita a martello) a piedi scalzi. Sento l'impatto contro il peso del suo corpo, che non è sufficiente a reggere, e le faccio fare qualche passo indietro mentre si porta le mani al punto dell'anca dove l'ho colpita, dolorante.
Contemporaneamente al calcio urlo con rabbia "Ma non ci provate a continuare!"
Lui mi guarda malissimo e fa per reagire, non ho tempo di prepararmi allo scontro che la scena cambia improvvisamente, come se due pezzi di film diversi ma molto simili venissero tagliati e montati uno dietro all'altro nella speranza di dare una continuità: sto parlando con lui, discutendo dei rumori che sentono dal piano di sotto, quando vedo lei arrivarmi da dietro...
"Come diavolo ha fatto ad entrare in casa mia?", le chiedo. Poi mi entra in mente la planimetria che ha l'appartamento "nella realtà di questo sogno": c'è una porta secondaria sul lato (dove nella realtà c'è il motore principale dell'ascensore), devo averla lasciata socchiusa per fare aria e lei è passata da lì.
"Diamine, è in casa mia e c'è tutto questo caos... " mi viene in mente che, conoscendola, sicuramente mi giudicherà malissimo. Qui il sogno inizia a perdere di consistenza, è come se diventasse tutto avvolto da una nebbia di sfocatura dove tutto sembra distante ed ovattato.
La signora adesso è ANCHE mia madre e sono preoccupato per lo stato in cui mi vede vivere...
[...]


Mi sveglio, stranamente il sogno non mi ha lasciato grande agitazione o ansia (non più di quelli che stia provando in questo periodo, almeno)
Sono le due passate, mi rigiro parecchie volte nel letto prima di riuscire a riaddormentarmi, mi rendo conto di aver dormito malissimo il resto della notte quando, al suono della sveglia alle sei, apro gli occhi sentendomi uno straccio
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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 04/03/2023, 9:15

Sto raggiungendo picchi di ansia che non avevo ancora sperimentato.
L'altro ieri non ho praticamente chiuso occhio e ho passato la giornata successiva come uno zombie.
La notte vado a dormire alle 21, tra le gocce di erbe tranquillanti e la stanchezza mi addormento quasi subito, questo quello che ricordo dei sogni fatti:


[...] Sono in una sorta di "Villaggio-convention" dove si pratica teatro basato su storie di supereroi e personaggi di videogiochi. Prima degli eventi del sogno ci sono state alcune giornate di preparazione e ogn gruppo di partecipanti ha studiato e costruito una storia da portare come rappresentazione teatrale della durata di una mezzoretta. Sono nel corridoio che porta al palco dove ci dovremo esibire, corridoio stipato di persone (sembra la coda per entrare al Milano Comix, per intenderci), l'ingresso al palco è "chiuso" dal una tenda formata da strisce di plastica larghe e spesse che scendono verso il basso (esattamente quelle che separano i reparti di un magazzino o di una officina e attraverso le quali si passa facilmente con un carrello elevatore). Non siamo disposti un un ordine preciso, i membri dei vari gruppi sono mixati tra di loro, tant'è che io sono davanti alle tende a fianco della troupe del gruppo che dovrà rappresentare subito prima di noi. Li sento discute dell'universo DC e il tipo di fianco a me parla di come riuscirà a rappresentare "Quell'uomo di colore".
Dal tono della voce e da come ne parla capisco si tratterà di John Jons, l'alter ego umano di Jon Jonz, aka Martian Man Hunter.
"Anche loro universo DC Comic", penso. In quel momento mi viene in mente la mia parte: sarò Lex Luthor (qui c'è tutto un processo mentale in background del quale sono consapevole: la mente regista del sogno non aveva ancora pensato al personaggio che avrei rappresentato e la vedo percorrere i personaggi DC, affiancandoli alla mia fisionomia, fino a quando non trova somiglianze tra Luthor e me, soprattutto per via della calvizie carattersistica del famoso villain, facilmente rappresentabile dal modo in cui porto i capelli quasi "a zero".
La sento ragionare sul fatto che ho la barba e Luthor no... fino a quando non arriva l'immagine del Luthor della serie TV di Supergirl, anch'esso con la barba. Scelta fatta).
Il sogno torna in tempo reale, con me consapevole del fatto che sarei stato Lex Luthor, mi vedo nella mia entrata in scena pronunciare ad alta voce una delle classiche frasi Pro Umani-Contro Superumani di Lex e per chiudere fare un segno simil-fascista.
Già pregusto il volto da un lato stupito (Vista la mia indole di solito interpreto eroi, non villain) e dall'altro eccitato (quando, da Game Master, interpreto un villain so essesre meschino e spietato) dei componenti del mio gruppo di GDR presenti tra il pubblico e come membri delle altre squadre.
Vedo il mio rappresentare Luthor visto dai loro occhi, percepisco i loro brividi nel dare il meglio del mio carisma nel rappresentare il villain di uno dei miei eroi preferiti. Vengo travolto da emozioni potenti.
Poi il sogno devia in ricordi di come sono state le rappresentazioni teatrali precedenti al mio ingresso: diversi gruppi hanno scelto l'universo Marvel, puntando soprattutto sugli X-Men. Rcordo le scene di un musical molto bello e ben orchestrato
In questi ricordi ho modo di vedere il teatro nel quale rappresenteremo le nostre storie: è qualcosa di molto grande e configurabile virtualmente in una infinità di modi, un po' come se le ambientazioni potessero essere disegnate con un motore tipo Unreal Engine dando libero sfogo alla fantasia del regista.
Ricordo infatti che il musical degli X-Men era ambientato in giardini degni del Central Park di New York rappresentato dalle parti iniziali del videgioco degli "Avengers", solo era nel pieno del suo fiorire.
[...]



Altro sogno:

[...] In questo sogno sono piuttosto giovane: attorno ai 25-26 anni e ho una compagna: un misto tra la mia ex moglie e AAM.
Stiamo andando a casa di un mio ex compagno di classe delle medie (AN-MO) a guardare un film fantasy (non ricordo quale). Ricordo che non eravamo gli unici invitati, assieme a noi c'era un gruppo di altri ragazzi, ognuno sarebbe arrivato per conto suo e per coordinare i nostri movimenti stavamo usando Whatsapp.
Ricordo che la strada per arrivare a casa di AN-MO passava attraverso una officina-magazzino, mi ritrovo infatti a percorrere un corridoio delimitato a sinistra e destra da bassi scaffali di attrezzi, postazioni di lavoro, carrelli, ecc... L'ambiente è quello di una officina dedicata al montaggio elettronico di apparecchiature meccaniche già preassemblate: nonostante il caos è un ambiente luminoso, pulito e privo delle chiazze d'olio e della polvere di ferro tipici della produzione metalmeccanica vera e propria.
Il passaggio non è privo di ostacoli e a volte ci tocca fare un po' di zig-zag, altre volte ci tocca scavalcare. In uno di questi passaggi appoggio il cellulare su un carrello per avere le mani più libere, poi procedo senza raccoglierlo.
Lei mi fa "Ehi, hai dimenticato di riprendere il cellulare"
Io rispondo: "Si si, lo so. L'ho lasciato lì apposta, tanto so dov'è, tornerò a prenderlo". E così proseguiamo il nostro cammino.
Ad un certo punto incontriamo un operaio che sta spostando un carrello porta attrezzi in mezzo al corridoio, tentando di farlo ruotare di 90° e incassarlo in quello che è il nostro lato destro. Sembra essere un po' impacciato, ci guarda e chiede scusa se ci sta bloccando il passaggio
Io gli rispondo "Tranquillo, stai lavorando!" e attendo con pazienza che si liberi abbastanza spazio per passare, dopo di che saluto, mi infilo dietro di lui seguito dalla mia compagna e proseguiamo
La casa del mio amico è poco distante: alla fine del corridoio riconosco la porta della zona uffici che lui usa come abitazione, la raggiungiamo e aperta la porta ci troviamo immediatamente in camera sua.
La camera è di forma rettangolare e nel sogno la vedo come se i miei occhi fossero una telecamera posta a 1/3 di uno dei lati lunghi, poco più che ad altezza uomo. Sul lato destro c'è un telo da proiettore, per terra vi è una morbida moquette, contro la parete opposta al mio sguardo c'è una libreria piena di libri, trofei e action figure. La stanza è piacevolmente disordinata e ci sono "poltrone a sacco" e Pouff sparpagliati qua e la. Per terra vedo libri, fumetti e riviste appoggiati qua e la, alcuni aperti, altri chiusi.
AN-MO ci accoglie sorridendo invitandoci ad entrare. Qui mi ricordo del fatto che sono anni che non lo vedo e la nostra amicizia non si era chiusa poi benissimo, quindi inizio a sentire un vago disagio e mi chiudo in un semi silenzio. La mia compagna, ignara della cosa, tiene banco e chiacchiera con lui.
Ad un certo punto mi rendo conto che è il mio atteggiamento è scortese, quindi mi siedo su di una delle poltrone morbidose, appoggio i piedi su di un pouff e gli faccio "Allora, come va?"
Lui mi risponde non ricordo che cosa e iniziamo a chiacchierare.
[...]


Ci sono altri dettagli del sogno che non ricordo distintamente, per lo più spezzoni di noi nella camera del mio ex compagno di scuola, forse abbiamo scelto assieme cosa guardare o a cosa videogiocare, comunque so che la parte nella quale mi rendo conto di essere chiuso e gli parlo è l'ultima subito prima della chiusura del sogno.



Ho fatto altri sogni, che al momento non mi sovvengono, dovessero tornarmi in mente li riporterò qua
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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 05/03/2023, 9:30

Ieri serata passata a cenare, bere e chiacchierare con amici, vado a dormire con una discreta dose di alcool in corpo.

Ho fatto molti sogni, riporto qua ciò che ricordo:


[...]Sono nella palestra di una scuola, il classico campo doppio da pallavolo/basket . C'è in corso uno spettacolo di circo con animali, con pubblico seduto sia sugli spalti che a terra contro le pareti della palestra.
Io sono proprio in questa posizione, vicinissimo all'azione. Ricordo che si stava facendo uno spettacolo con dei gatti addestrati e il cuore dello spettacolo stesso stava proprio nel simulare quanto fossero inadatti questi felini agli spettacoli teatrali, per cui le due attrici principali (due gatte grigiorossicce) disobbedivano (e faceva parte dello script) metà delle volte ai comandi. Ad un certo punto simulano una fuga dalla sala, al che l'addestratrice chiama una giovane leonessa il cui compito è quello di rimetterle in riga.
La cosa però si fa molto "realistica" in quanto la leonessa con due balzi si piazza davanti alle gatte, le quali spaventatissime dapprima si gonfiano e poi si rannicchiano controlo spigolo tra la parete ed il pavimento della palestra (in una zona libera dal pubblico, a pochi passi da me!)
La leonessa a questo punto si accuccia sul fianco e striscia in quella posizione fino a mettersi di fianco alla gatta più ribelle, alza il collo e incombe con il suo muso su di lei, iniziando a ringhiare.
Intuisco che si tratti di una recita ma qualcosa nel ringhio della leonessa e nello sguardo ribelle della gatta mi da' l'impressione che la cosa stia sfuggendo di mano. I ruggiti diventano via via più forti e minacciosi tant'è che mi immagino la leonessa sbranare la gatta da un momento all'altro
Per fortuna non succede nulla di tutto ciò, mi prendo solo una gran paura prima che il sogno collassi.


Ricordo un'altro sogno ma non lo riporterò qua in quanto ha contenuti non adatti a questo sito :oops:
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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 17/05/2023, 7:11

Negli ultimi giorni ho finalmente fatto alcune scelte di vita che mi stanno portando a vivere in maniera più serena.
Detto fatto, come per magia riprendono i sogni e la voglia di tenere il diario (ma vah?)

Ecco ciò che ricordo dei sogni di questa notte:

[...] Sono in una grossa fiera-convention, si parla di arti marziali.
I ricordi iniziano con me e MSS il mio ex istruttore di difesa personale che facciamo riscaldamento in una sorta di arena circolare fatta a teatro greco (la parte centrale più bassa e tutte gradinate di cemento concentriche via via più alte mano a mano che si allontanano dal centro).
Finiti i primi esercizi di riscaldamento l'istruttore ci fa tirare qualche calcio a vuoto come esercizio di stretching, MSS risulta parecchio impacciato e inizia a parlare di quanto non abbia mai usato i calci alti perchè inutili per strada e che io sono molto più bravo di lui a farli, nonostante la mia estrema rigidità muscolare.
Ed in effetti, anche se tutt'altro che perfettamente, riesco ad attingere ai ricordi del Karate ed esibirmi in qualche calcio laterale e circolare vagamente decente, il tutto mentre l'istruttore e gli altri allievi ci guardano con sufficienza.
Finita la sessione di riscaldamento ci invitano ad uscire dall'arena per andare all'aperto, mentre mi incammino faccio ad MSS: "sai cos'erano quei calci? Si chiama Ka-Ra-Te..." uso un tono canzonatorio e scherzosamente pungente, prendendo in giro la sua avversione verso le arti marziali tradizionali.
Mentre ci incamminiamo verso l'uscita dell'arena il Nr. di persone vestite con le più disparate tenute (Kimoni di vari tipi, divise da Krav Maga o da MMA, ecc...) aumenta a dismisura fino a quando ci troviamo in mezzo ad una vera e propria folla di marzialisti e lottatori.
C'è una voce che parla al microfono, non riesco a capire bene cosa dice, forse parla di un torneo al quale siamo implicitamente iscritti, mi giro verso MSS per chiedergli se lui ha capito qualcosa ma mi dice di no.
Nel frattempo siamo usciti e vedo che l'esterno è una sorta di piramide conica di cemento, a gradoni. Tutto attorno un grande prato circondato da una foresta.
Decido che non mi importa quello che dice il tipo al microfono, mi basta poter combattere...
[...]


Qui mi sveglio.
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Re: Diario Onirico di Saladriel

Messaggioda Saladriel » 21/05/2023, 11:40

Altro sogno iper realistico, ci ho messo un po' a capire che non fosse un ricordo reale:


[...] Il PC si avvia di notte per un aggiornamento, sento dal letto il rumore degli Hard Disk che lavorano come forsennati...
"no, aspetta, ho dei dischi SSD piuttosto nuovi, non dovrebbero fare questo rumore!" penso
"Ma non avevi spostato la cartella temporanea di Windows sul disco meccanico?" Mi rispondo nella mente
"No ma quello non era il vecchio PC?" insisto
"Sei davvero sicuro? Dovresti andare a controllare"
Si, dovrei andare a controllare, ma sto dormendo e sono stanchissimo... eppure i dischi non dovrebbero fare sto rumore, si stanno forse rovinando?
"Domattina controllerò", concludo "Ora non ne ho le forze"
[...]
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