1) Mi ritrovo a lavorare ad una macchina per cucire, in una grande sartoria. Ci sono delle persone in fila che, a turno, mi chiedono di realizzare qualcosa. Non so il perché, ma chiedono tutti dei rettangoli di tessuto minuscoli .
2) Sono in una galleria in mezzo ad una folla di gente che protesta, passano anche poche automobili e siamo costretti a spostarci. Dopo aver percorso tutta la galleria, arriviamo all'entrata un ampio edificio, dove c'è un cartello con scritto "Metropolitana di Milano"; tuttavia, all'interno non c'è nessuna metropolitana, solo scale mobili ovunque e costruzioni strane. Mi accorgo che la folla è sparita e voglio uscire dall'edificio, ma ciò non è facile, poiché ci sono piccoli labirinti, carrucole, percorsi da scalare, etc; nel lungo difficoltoso tragitto, incontro alcuni familiari, i quali stanno a loro volta cercando di uscire. Alla fine trovo l'uscita, dalla quale bisogna lanciarsi in una giardino; cado sul morbido e sono finalmente fuori . Anche i familiari sono scomparsi, ma mi concentro sulla bellissima vista mare del posto in cui sono arrivato; c'è anche una spiaggia, dalla quale arriva molta gente diretta ad un albergo di lusso. Entro nell'hotel, il quale ha una facciata neoclassica, ed esploro un po' la hall. Trovo una porta che conduce ad un'esposizione di cioccolata ; visito per bene la sala e trovo un'altra porta. La apro ed entro in casa mia , davanti ad uno specchio; mi osservo e noto che cominciano ad uscirmi dal naso delle piccole sfere bianche . Riesco a fermare quella strana epistassi e sento i miei genitori chiamarmi per il pranzo: una pasta strano con un sugo di colore rosso non identificato.